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Autore: bologna1213    24/11/2014    0 recensioni
È buio, a stento riesco a vedere dove metto i piedi, ma non posso curarmene, devo correre. Sono in una foresta, piena di insidie, di notte, ma non basta. Non so come sono arrivata qui, so solo che non posso fermarmi, altrimenti mi prenderà, e Dio solo sa cosa ne sarà di me. Lo sento ansimare alle mie spalle, sono riuscita ad ottenere un po' di vantaggio forse solo per la mia corporatura esile, ma la mia resistenza non può competere con la sua: sto perdendo sempre più terreno, lentamente e inesorabilmente mi sto avvicinando sempre di più alla stretta di quella mano forse mortale.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Perdonami amore mio,
per tutto.



È buio, a stento riesco a vedere dove metto i piedi, ma non posso curarmene, devo correre. Sono in una foresta, piena di insidie, di notte, ma non basta. Non so come sono arrivata qui, so solo che non posso fermarmi, altrimenti mi prenderà, e Dio solo sa cosa ne sarà di me. Lo sento ansimare alle mie spalle, sono riuscita ad ottenere un po' di vantaggio forse solo per la mia corporatura esile, ma la mia resistenza non può competere con la sua: sto perdendo sempre più terreno, lentamente e inesorabilmente mi sto avvicinando sempre di più alla stretta di quella mano forse mortale. Sento il corpo che urla per il dolore, devo essere piena di lividi e contusioni, ma non ricordo come me li sono procurati. Non ce la faccio più,  sto correndo da minuti che sembrano ore, o forse ore che sembrano giorni, non lo so, ma sto per cedere, e lui è sempre più vicino, posso sentire il calore del suo corpo dietro il mio: sta per prendermi. 
Non avrei dovuto mettermi a pensare, persa nei meandri della mia mente, non mi accorgo del grosso ramo davanti a me. Inciampo e cado. Sento un dolore lancinante, vedo una figura avvicinarsi, riesco a intravedere una felpa grigia con il cappuccio. Alzo lo sguardo verso il cielo, l'ultima cosa che vedo è la luna, piena e splendente immersa in un mare di stelle. 
Chiudo gli occhi mentre mi afferra con forza e urlo con tutto il fiato che mi è rimasto.

Mi sveglio così, urlando e tremando. Mi siedo. Sto per avere un attacco di panico. Comincio a respirare affannosamente, non c'è ossigeno nella stanza. Sento un tocco lieve sulla mia spalla. È venuto a prendermi. Emetto un grido strozzato, è il massimo che posso permettermi in mancanza di ossigeno. 
"Apri gli occhi e guardami." La voce che sento non è quella di un uomo, bensì di una donna, è dolce e mi fa sentire al sicuro, è familiare, la riconosco. Comincio a rilassare i muscoli e la prima cosa che sento è quell'odore inconfondibile: miele, amore e lei, casa.
Apro gli occhi e mi giro verso il punto da cui proveniva la voce, alla mia destra, la vedo. Anche lei si è seduta e mi sta guardando dritto negli occhi, con uno sguardo fermo, che però infonde calma e sicurezza.
"Amore mio, era solo un sogno" dice con voce dolce.
Per tutta risposta, mi butto letteralmente a capofitto tra le sue braccia e inizio a piangere. Mentre mi stringe forte, mi accarezza i capelli e la schiena lentamente e lascia una scia di piccoli baci tra i miei capelli. Piano piano, il mio respiro si fa sempre più regolare, mi concentro solo sul suo odore. Inizio a pensare a tutte le volte in cui mi ha tranquillizzata così, tutti i momenti peggiori, lei era lì e mi stringeva forte. La amo da impazzire. Come faccio a essere così fortunata? Mi tiro su e la guardo.
"Ti amo"
"Anche io ti amo piccola, come stai?"
"Meglio... grazie..."
"Sempre"
Mi avvicino lentamente a lei, sempre di più, sento il magnetismo tra le nostre labbra accendersi e la bacio. Nel frattempo, la mia mano si fa strada sotto la sua maglietta, per toccare quella pelle così perfetta. Ricordo che la prima volta che l'ho fatto, ho pensato fosse la cosa più bella del mondo, la penso ancora così. 
È incredibile come un bacio solo possa riempirti lo stomaco di farfalle e fare scintille, fuochi d'artificio. 
"Vieni sopra..." mi tira delicatamente su di sé e mi bacia ancora facendo scorrere le sue mani sulla mia schiena. 
Adoro stare così, le nostre pelli a contatto, le nostre labbra che si toccano, le nostre anime intrecciate, i nostri cuori uniti. 
Lei è l'amore della mia vita. Senza ombra di dubbio. 
Le accarezzo i capelli e seguo con un dito il profilo del suo viso, scendendo sul suo collo e baciandolo piano. Lei non smette di coccolarmi, torno a le sue labbra, sono così maledettamente provocanti, che non è possibile stare lontani per più di qualche minuto. La sua lingua e il suo sapore mi avvolgono e tutte le preoccupazioni svaniscono nel nulla, cadono nel dimenticatoio e resta solo il nostro amore.
E lì, nel nostro letto, in casa nostra, anche dopo un brutto momento, sento di essere al posto giusto, come se fossi l'ultimo tassello di un puzzle inserito, perfetto. 
Lascio scivolare la mano sulla sua pancia, scendendo sul fianco, lo stringo. 
"Mia"
"Tua"
"Tutta la vita?"
"Tutta la vita..."

   
 
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