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Autore: Fiamma Erin Gaunt    24/11/2014    4 recensioni
[Crossover con la saga Magisterium di Cassandra Clare e Holly Black] [Storia a OC; Iscrizioni chiuse] [SPOILER per chi non ha letto Magisterium]
Dopo la sconfitta di Lord Voldemort il mondo magico credeva di poter dormire sonni tranquilli, ma si sbagliava. A venticinque anni dalla fine del conflitto, un nuovo nemico ha messo in ginocchio i maghi di tutto il mondo. Constantine Madden, il Nemico della Morte, trama per conquistare il potere. L’unico in grado di sconfiggerlo è un Makar, un mago capace di controllare il Caos. Ma se ne esistessero ben tre? Chi sarà il Prescelto questa volta?
E, soprattutto, voi da che parte vi schiererete?
*
Il fuoco vuole ardere;
L’acqua vuole scorrere;
L’aria vuole levarsi;
La terra vuole avvincere;
Il caos vuole divorare.
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: Incest, Triangolo, Violenza | Contesto: Nuova generazione
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Cap 1

 

 

 

 

 

Gli studenti di Magistra Milagros furono i primi a raggiungere Magister Rufus e il terzetto davanti all’uscita della Galleria.

- Hai intenzione di portare quel coso con te? – esordì Jasper, fissando dall’alto in basso Havoc accucciato ai piedi di Callum.

Il lupo per tutta risposta emise un lungo brontolio d’avvertimento.

- Se a Hogwarts permettono a te di entrare perché dovrebbero fare storie con lui? – replicò per tutta risposta, inarcando un sopracciglio con aria di sfida.

- Ce la fate a non saltarvi alla gola per almeno cinque minuti? – sbuffarono all’unisono Tamara e Celia.

Call e Jas non erano mai andati d’accordo, ma avevano creduto che con il passare del tempo avrebbero imparato, se non a tollerarsi, perlomeno a darsi un contegno. Speranza inutile, ovviamente, perché Callum Hunt era incapace di darsi un limite e Jasper deWinter non aveva la benché minima idea di cosa significasse scendere a compromessi.

- Non manca qualcuno? – chiese poi distrattamente Tamara, accennando agli ultimi due allievi della Magistra che non si erano ancora presentati.

- Veramente mancano anche quelli di Magister Rockmaple e Magistra Sarita -, precisò Jasper, - Ma credo che Alys e Cam stiano arrivando – concluse.

Il rumore di passi che riecheggiava lungo il corridoio parve confermare le sue parole. Il profilo alto e muscoloso di Cameron Hound fu quello che si profilò all’orizzonte per primo. I capelli rossi come le foglie d’autunno erano leggermente scompigliati e incorniciavano due occhi smeraldini che brillavano di una luce maliziosa. Con la testa appoggiata alla sua spalla, le morbide onde corvine sparse sulla divisa rossa degli studenti dell’anno d’oro, Alaska North camminava al suo fianco.

Nessuno al Magisterium sapeva esattamente come e in che misura lei e Magister North, il magistro più importante di tutta la scuola, fossero imparentati né, per quanto ne sapeva Aaron, qualcuno le aveva mai fatto domande in merito. Del resto a lui non importava affatto con chi fosse imparentata Alaska.

No, quello che gli premeva sapere era se tra lei e Cameron ci fosse effettivamente qualcosa, come sembrava pensare tre quarti del Magisterium, oppure fossero solo amici.

- Ehy, bell’addormentato, perché non le chiedi come stanno le cose invece di fissarla a bocca aperta come se non avessi mai visto una ragazza? – gli sussurrò all’orecchio Call, spintonandolo leggermente in avanti.

Aaron si voltò a folgorarlo con un’occhiataccia.

Certe volte non riusciva proprio a capire come facesse a essere il suo migliore amico, pensò con un sospiro rassegnato.

- Guarda che non ti morde, almeno credo – insistè, per poi alzare la voce e rivolgersi alla diretta interessata, - Tu non mordi, vero Alaska? –

La ragazza inarcò un sopracciglio, puntando le iridi color ghiaccio nelle sue. Dall’espressione sul suo viso non si capiva se fosse più divertita o sconcertata dalla domanda.

- No, non mordo, ma nel tuo caso potrei sempre fare un’eccezione, Hunt – rise.

- Troppa gentilezza, non mi merito un trattamento di così alto prestigio. Però potresti riservarlo al nostro Makar – concluse, mentre Aaron gli pestava un piede stizzito.

- Cioè vorresti che mordessi Aaron? – rise ancora, tenendogli il gioco.

- Bè, magari una cosa un po’ meno aggressiva – replicò, fingendo di rifletterci su con attenzione.

- Sei un tipo strano, Callum Hunt – sentenziò Alaska.

- Lieto che te ne sia accorta. –

Scoppiarono a ridere all’unisono mentre Call si profondeva in una sorta di inchino esagerato.

L’arrivo degli allievi di Magister Rockmaple, seguiti a ruota da Magistra Sarita e le sue due ragazze, interruppe quella specie di pantomima per la gioia di Aaron.

Apriva il gruppo Francisco Suarez. Il ragazzo frequentava l’anno d’argento e, nonostante fosse un anno più piccolo di Callum e Aaron, era dotato di un livello d’istruzione e talento magico in grado di rivaleggiare con il loro. Aveva conosciuto Celia durante una delle sue sessioni di studio in biblioteca e la sua natura tranquilla e un po’ timida l’aveva avvicinato molto a lei, convincendola che quello era esattamente il tipo di ragazzo di cui aveva bisogno. Buffo detto da una che fino a metà anno di bronzo aveva creduto di essere follemente innamorata di un disastro ambulante come Call.

Fran le si avvicinò, chinandosi un po’ in basso per portarsi alla sua altezza. Le ravviò una liscia ciocca bionda dietro all’orecchio e la salutò con un lieve bacio a fior di labbra che ebbe il potere di tingere le guance di Celia di una sfumatura particolarmente accesa di rosa.  

- Vuoi che te la porti io? – chiese, indicando con un cenno del capo la grossa valigia rosa antico ai piedi della ragazza.

- Sicuro di farcela a portarle entrambe? –

Francisco la guardò come se avesse detto qualcosa di molto divertente.

- Domanda stupida, è ovvio che ce la fai – si rispose da sola, occhieggiando il fisico snello e muscoloso.

L’anglo argentino sistemò i bagagli di entrambi in un angolo e scambiò un cenno di saluto con Aaron e Tamara. Tralasciò Call, visto e considerato che tra loro due non c’era mai stato questo gran rapporto, e il ragazzo non parve affatto prendersela, troppo concentrato nel cercare qualcosa con cui prendere in giro Jasper per l’arrivo della sua nuova ragazza.

Artes Virgina Soulshine, studentessa dell’anno di bronzo e per tutti semplicemente Art, gli lanciò un’occhiata di fuoco che lasciava ben intendere che avesse compreso alla perfezione i pensieri di Callum.

Il ragazzo decise all’istante di desistere.

Art sarà anche stata una ragazza minuta, ma quando ci si metteva sapeva decisamente come inquietare le persone. Il suo elemento era il fuoco e si poteva affermare tranquillamente che rispecchiasse in pieno il suo carattere.

Gli occhi dorati, con una particolare sfumatura che tendeva al verde, si posarono sulla figura alta e slanciata di Jasper. Lo fissava con aria d’aspettativa, lei che era una romantica nata, malgrado sapesse perfettamente che Jas non era proprio il tipo che si lasciava andare a palesi dimostrazioni di sdolcinatezza.

Inizialmente Call e Aaron si erano spesso interrogati sul perché quei due fossero finiti insieme, ma una volta che avevano assistito a una delle sfuriate di Art avevano compreso alla perfezione che quei due erano fin troppo simili per non stare insieme.

Alaska spintonò leggermente il compagno di corso, attirandosi un’occhiata piccata, ma non desistette dal suo intento.

- Coraggio, mr cuore di ghiaccio, fa qualcosa di carino – sussurrò, spingendolo ancora.

Jasper alzò gli occhi al cielo, consapevole che Callum se la stava ridendo sotto i baffi e che probabilmente gli avrebbe rinfacciato quel suo momento di dolcezza in eterno, e raggiunse la sua ragazza. La strinse leggermente a sé mentre le scoccava un bacio a fior di labbra e non potè fare a meno di sentire le labbra stirarsi in un sorriso affettuoso quando vide il suo visetto aprirsi in un’espressione soddisfatta e gioiosa.

- Ce ne hai messo di tempo per deciderti, eh? – rise contro le sue labbra, attirandolo nuovamente a sé e coinvolgendolo in un bacio molto più passionale.

- Oh, oh, oh – commentò Call, ridendo.

Art si separò quanto bastava per lanciargli un’occhiataccia.

- Parla ancora, Hunt, e giuro che ti trasformo in un pollo allo spiedo. –

Mentre tutti i presenti scoppiavano a ridere, il resto degli allievi mancanti giunse all’uscita della galleria.

C’erano Annelise Bane, i ricci capelli castani decorati con le punte tinte di verde che rispecchiavano in pieno la sua natura ribelle, Harmony Yvonne Mortale, la migliore amica di Alaska dai grandi occhi rossi e la pupilla sottile come quella di un gatto che erano prerogativa della sua famiglia, Jason Block, l’intellettuale timido e carino con cui Tamara studiava spesso insieme a Celia e Fran, e Deianira Syriangrass, la più giovane del gruppo con i suoi quattordici anni ma probabilmente anche la persona più profonda, emotiva e passionale che avessero mai incontrato.

Un gruppo eterogeneo, considerò Tamara lasciando vagare gli occhi scuri su ognuno di loro. Forse questa volta sarebbero riusciti a collaborare e, tutti insieme, avrebbero finalmente sferrato il colpo decisivo al Nemico della Morte. Non ci sarebbero state paci, trattati o condizioni di alcun tipo, non questa volta. No, o riuscivano nel tentativo o sarebbero morti provandoci.

Cameron incrociò il suo sguardo, annuendo come se sapesse perfettamente cosa stava pensando. E magari era proprio così, visto che lui aveva perso entrambi i genitori durante il Massacro Gelido. Immaginò per un attimo cosa si doveva provare nel veder sterminare tutta la propria famiglia e crescere con la consapevolezza di essere l’ultimo della tua stirpe. Era un grosso peso da portare sulle spalle e non lo invidiava affatto.

- Questa volta possiamo farcela, ragazzi. Dobbiamo farcela – decretò Cam, gli occhi verdi che avevano perso la consueta luce maliziosa e che stavolta brillavano di determinazione.

Harmony annuì. – Già, male che vada ci lasceremo le penne, ma cosa vuoi che sia? Andiamo a prendere a calci Costantine Madden e tutte quelle sue stupide schegge di vuoto – concordò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve gente, eccoci con il primo vero capitolo. Penso che nel prossimo verranno presentati tutti gli OC di Hogwarts e che nel terzo capitolo li vedremo finalmente interagire gli uni con gli altri. Ho preferito dividere tutto per non mettere troppa carne al fuoco ed essere certa di lasciare a tutti i vostri OC uno spazio più o meno uguale. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vogliate farmi sapere che ne pensate, soprattutto i creatori degli OC che sono stati presentati per il momento. Ah, dimenticavo di dirvi che in linea di massima aggiornerò una volta a settimana (ogni lunedì). Alla prossima.

Baci baci,

Fiamma Erin Gaunt

 

 

 

 

  
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