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Autore: Mewpower    30/10/2008    3 recensioni
Un pericolo incombe su Konoa, un pericolo chiamato Akatsuki che vuole impossessarsi della forza del giovane Naruto Uzumaki. Ma un altro problema sembra preoccupare i personaggi di questa storia... Quando al sangue si mischiano le lacrime, quando alla disperazione si aggiunge l'odio, quando si è pronti a rischiare e a morire anche per amore!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Akatsuki, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Un tenue chiarore lunare filtrava dalla piccola finestra che decorava la stanza dove Hinata riposava, dopo quel duro intervento che era costato tanta fatica per lei e tanta ansia ai suoi compagni. Il biancore cadaverico che prima la caratterizzava era finalmente scomparso e un leggero rossore delle gote la rendeva tenera e ancora più dolce agli occhi del cugino, che la assisteva da tempo sedutole accanto. Un delicato aroma profumava l’aria: erano le gardenie posti di lato del letto e immersi nell’acqua limpida di un vaso. Quei fiori tanto graziosi sembravano aver attirato l’attenzione di Neji che più li osservava più lo rasserenavano e poi voltava di nuovo lo sguardo sulla cugina… incantevole come quei fiori da poco sbocciati. Quella fragranza somigliava al suo profumo tanto semplice, quei petali vellutati sembravano la sua pelle, la lucentezza che li contornava pareva il suo sorriso…che a lui però non aveva mai rivolto, ma che aveva potuto scorgere da lontano quando lei si divertiva con le compagne. Un’ onda di tranquillità lo attraversò facendogli chiudere gli occhi: mai era stato così felice, guardarla dormire, sentire il suo profumo, poterle sfiorare i lunghi capelli che ornavano il suo candido viso…
Le toccò per l’ultima volta la fronte spostando qualche ciocca che poteva darle fastidio e si alzò dirigendosi all’uscita. Lo spostamento del corpo della ragazza lo fece però voltare e i suoi occhi incontrarono i suoi, finalmente aperti, finalmente di un vivo colore, e una vocina gentile, ma chiaramente ancora un po’ debole lo salutò:
- Ciao…-
Lo Hyuga si accostò nuovamente a lei mostrando la sua pena, fino ad allora interiore. Lui non voleva che si notasse, ma Hinata aveva la particolarità di leggere nel cuore altrui, la sua sensibilità poteva far questo e altro:
- Stai meglio? Torna a distenderti, non sforzarti…-
Ma lei gli scostò la mano che le aveva messo sulla spalla e un dolce sorriso illuminò il suo volto:
- Grazie Neji-kun, ma non c’è bisogno che ti preoccupi per me. Sto bene.-
Quelle parole sollevarono incredibilmente il suo animo e poi sapere che quel sorriso era stato rivolto a lui lo aveva riempito di fiducia. Si allontanò lentamente e aprì l’ uscio della stanza:
- Neji, aspetta!- esclamò la ragazza quasi cercando di spingersi verso di lui per raggiungerlo – devo parlarti di…- ma lui senza neanche girandosi la interruppe:
- Ne parleremo domani. Adesso riposa- e chiuse dietro di se la porta.
Hinata rimase con lo sguardo fisso su di lui fino a che fu possibile. Poi abbassò la testa stringendo le leggere coperte. Avrebbe dovuto passare ancora una notte con quel peso nel cuore, senza conoscere i suoi sentimenti, doveva aspettare ancora qualche ora e poi tutto sarebbe venuto a galla. Ma una piccola soddisfazione l’aveva ottenuta: sentire vicino a se il cugino così tanto affettuoso e premuroso nei suoi confronti.


Uno di fronte all’altro, da soli, più vicini che mai. Sakura era davvero convinta, aveva preso la sua decisione: non c’era più Sasuke nel suo cuore, l’amore che la teneva vincolata a lui sembrava essersi dissolto. Ora provava un altro sentimento, fino ad allora creduto impossibile, si trattava di amore per un’altra persona, era lui colui che avrebbe dovuto scegliere fin dal principio. L’Haruno gli era proprio davanti, pochissimi centimetri e sarebbe arrivata alla sua bocca… Protese le labbra e socchiuse gli occhi. Naruto era pietrificato: la ragazza dei suoi sogni, che da tanto tempo lo interessava, era disposta a stare con lui, ne era una prova il bacio che gli voleva dare. Ma cosa era quella forza che lo tratteneva? Lui guardava le labbra della compagna avvicinarsi, era lei che si faceva avanti. Poi si sentì scuotere tutto e lei stava per raggiungerlo. Si diede dello stupido e si adoperò pure lui: le se avvicinò, le sfiorò una mano, teneva gli occhi aperti, voleva godersi quel momento tanto atteso…
- Sakura…-
Appoggiò la sua fronte con quella della ragazza:
- No…-
Lei aprì gli occhi guardandolo sconfortata.
- Non devi…e poi nemmeno io…-
E con capo chino si allontanò da lei celermente. Sakura lo guardava mentre il suo corpo si accasciava lentamente al suolo: il cuore batteva a mille, il viso era arrossato, ma il pensiero di aver perso quel bacio le dava fastidio. Si chiedeva il perché, forse allora si era sbagliata, lei non piaceva a Naruto…Le pareva strano e ripensava a tutte quelle volte, a quei suoi atteggiamenti e ne era sempre più convinta…Naruto la amava. Eppure dopo quel gesto sembrava di no. Si mise così a rimirare la luna, oramai completamente sorta. Una lacrima di pianto solcò il viso: lei nemmeno se ne accorse, non voleva piangere, non ne aveva bisogno, tuttavia qualcosa ci doveva essere…         



Non sapeva quando tempo era trascorso, non se lo domandava mai quando il compagno si allontanava per un motivo o per un altro. Lui stava bene anche da solo, si sedeva, riprendeva le forze e magari schiacciava anche un pisolino. Ma quella volta ci stava mettendo davvero troppo: la luna era alta, le stelle luccicavano talmente tanto da rischiarare quella piana deserta, priva di vegetazione, gli animali erano tutti nelle loro tane, dormienti, tranquilli…Invece una strana agitazione aveva preso Kisame che stava in piedi e mirava in lontananza, sperando di scorgerlo, di intravederlo…eppure ancora niente. Però poi un rumore di passi, lenti, un po’ incerti…una mano che si aggrappò ad una parete comparve di fronte agli occhi dell’uomo pesce: Itachi teneva la testa bassa, non guardò il compagno, ma comunque avanzò e rimase appoggiato al muro di pietra:
- Ma quanto diavolo ti ci è voluto?- esclamò scocciato Kisame cercando di incontrare gli occhi dell’Uchiha che invece restavano incollati al terreno.
- Ho dovuto far fuori qualcuno per ottenere un po’ d’acqua. Ma erano in parecchi, son…- si bloccò improvvisamente, non riuscì a concludere la frase. Si toccò la bocca e sobbalzò tutto. Kisame lo fissò, senza capire cosa gli stava succedendo.
- Ehi, cos’hai?- gli si accostò maggiormente e fece per appoggiargli una mano sulla spalla, ma lui fermò quel gesto con la stessa mano che aveva portato davanti la bocca
- Vado a dormire…- gli passò vicino restando sempre a capo chino e scomparve nuovamente, combinandosi con l’oscurità di quella grotta.
Kisame distolse lo sguardo dal moro, pensieroso, dubitando sul fatto che Itachi fosse stanco per un semplice combattimento…non era proprio un comportamento da lui. Ma poi rimase ancora di più sconcertato, incredulo, quando osservò l’azzurro palmo che l’Uchiha gli aveva toccato: una, ma c’era, una macchia di un orribile colore lo aveva sporcato…
- Possibile che…?-  un brutto pensiero unito ad un lieve odore di sangue lo accompagnarono per tutta la nottata.


La porta cigolò procurando un fastidiosissimo rumore che avrebbe svegliato chiunque, ma fortunatamente Hinata era sveglia, il suo sonno non era stato disturbato. Sakura fece capolino, sicura di averle dato fastidio, ma il sorriso dell’altra chunin la rincuorò:
- Vieni, Sakura-chan! Non stavo dormendo…-
La rosa cominciò a sistemarle le coperte, riordinò un po’ il disordine, rassicurando la compagna che le sue condizioni erano stazionarie e che non correva alcun pericolo. E lei sorrideva ancora, dicendole che non era preoccupata, non aveva paura…
“Sei talmente maturata, Hinata-chan…”  pensava la ragazza ascoltando quelle parole e scrutandola completamente: le sue curve erano ben evidenti nonostante le lenzuola, i lineamenti del viso, i capelli lunghi…ma il suo carattere, la sua sensibilità, il rossore che colorava sempre le sue guance…quello non era cambiato.
- I fiori, li hai portati tu?-
- Sì, ti piacciono? Portano allegria e poi diffondono un buon odore!-
- Sono bellissimi…grazie!-
Fu Sakura a sorridere questa volta scansando un panno sporco, rimasto sopra uno sgabello. Hinata sgranò gli occhi, rimanendo per un attimo incredula, ma poi:
- Ma quella…??? Non è la felpa di N…?-
- Ah, sì. È di Naruto. L’ha usata per fasciarti il braccio. Quando ti ha visto in quello stato…beh, era davvero turbato…E poi avresti dovuto vedere come si è ribellato alle sentinelle che non volevano farci passare. Sembrava esplodere dalla rabbia… -
Hinata era a bocca semi aperta, il suo Naruto si era così tanto preoccupato?
 - P…posso?- chiese con un filo di voce facendole segno di passargliela.
La rosa all’inizio un po’ indecisa gliela consegnò. La giovane Hyuga la analizzò completamente: era veramente la sua, impregnata di sangue oramai secco, maleodorante, in pessime condizioni… Aveva usato la sua maglia…per lei…per frenare tutto quel sangue…e si immaginava la scena…rifletteva ancora…infine la commozione prese il sopravvento:
- Oh, Naruto-kun…- mormorò la ragazza abbassando il capo e stringendo a se l’indumento.
Le calde lacrime che caddero finirono sulla maglia arancione rendendo nuovamente fresche qualcuna di quelle macchie oramai marroncine, che finirono per sporcare anche i vestiti della Hyuga. E la premeva al petto sempre più, aveva bisogno di quel calore, di percepire il suo odore, di sentirlo vicino, sperando in un gesto ancora maggiormente affettuoso…magari un giorno. Sakura mirava la scena, stupita, se non leggermente disorientata. Rifletteva su quel comportamento così esagerato, ma talmente amorevole, che faceva tenerezza. Eppure lei non sorrideva affatto, era diventata seria, quasi infastidita…per che cosa dopotutto?  Uno strano pensiero la seccava, un sospetto la rendeva cupa, un dubbio…Strinse i pugni continuando a fissare la scena. Prima di allora non si era mai resa veramente conto di quanto Hinata tenesse a Naruto…dietro alla semplice amicizia doveva esserci qualcos’altro.
“Non sarai tu…ad ostacolarmi!”  

                   



Salve a tutti! Ecco, con questo capitolo ho rivoltato nuovamente la scena: Sakura  e Naruto stavano per baciarsi, ma qualcosa li ha fermati; Neji e Hinata stavano per chiarirsi, ma poi hanno rimandato tutto al giorno dopo… In altre parole ancora non è finita la storia di questi eroi! E ancora in altre parole, non si capisce di quali paring si sta parlando! (che non lo sappia neppure io? No, no!^ ^)  
Un bacione a tutti coloro che mi hanno aggiunto ai preferiti e in particolare:

_Alechan: Ciao!!! XD Dopo anni e anni Sakura ci è proprio arrivata a capire i sentimenti di Naruto…e in questo capitolo pare aver capitolo anche quelli di Hinata! Ti avverto: qui la situazione si complica! Baci.

_Lonely Angel: Oddio, non mi denunciare! XD Prossimamente ne vedrai di tutti i colori…e mi auguro che non ne rimarrai delusa! Kiss!

_ AmyGoku: Devo farti i miei complimenti se sei riuscita a leggere tutti i capitoli senza fermarti! Sono davvero tanti! Mi raccomando continua a seguire questa fan fiction!


Al prossimo capitolo!!!   
Mewpower
  
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