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Autore: Sam Hutcherson    25/11/2014    15 recensioni
Non te lo meriti Katniss. Eppure lui è qui. Per te. Per proteggerti ancora una volta. Ma
questa volta lo amerai come lui merita di essere amato.
Naturalmente EVELARK. Vade retro babbani. FF dedicata a Peeta Mellark!
Perché Peeta è il nostro re, ogni due ne sforna tre, noi cantiam così perché, perché Peeta è il nostro re!!! Smile without a reason whyyyy!!!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Lady, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ti amerò oltre l'immaginabile


Troverò le parole, troverò le parole per lui. Mi lascerò guidare dalla luce, mi farò trasportare dal vento, solo il mio cuore parlerà. Lo sento nel petto, sento il suo battito frenetico che accompagna, il battito di Peeta, sento la sua vita che rumorosamente si fa sentire. Perchè non esisto, senza di lui io non vivo.
Volteggio in un luogo che ancora non riconosco, ma è familiare, è tutto così tremendamente familiare. Un tiepido calore mi conforta, sono in un bel posto, non vorrei andarmene. Eppure devo, io so che devo andarmene da questa oscura pace. È qui però che trovo le parole, che definisco ciò che provo, è qui che la mia mente chiede ciò che realmente vuole. Vorrei urlarle, scriverle ovunque, vorrei potermele imprimere a fuoco nella mente, perchè io so che le dimenticherò. Eppure resteranno sempre dentro di me, parole timide e fragili, in attesa che cuore e mente concordino su qualche cosa, ma dubito che accadrà mai, invece sento che potrebbe accadere. 
Un tocco sulla spalla mi scuote con urgenza, senza la benchè minima grazia. 
Ma il cuore di Peeta batte quindi va tutto bene, batte forte contro il mio quasi la sua vita  dipendesse da me.
-Katniss!-Mi chiama una voce fastidiosa.
Qualcuno mi scuote la spalla, delicatamente ma con una certa urgenza. Le mie palpebre vengono inondate di luce quando qualcuno, qualcuno che farà meglio a scappare appena mi alzerò, scosta le tende e lascia entrare questo terribile sole.
Il calore di Peeta stretto a me mi conforta, non se n'è andato, è rimasto qui.
Mi stringo ancora di più a lui, accucciandomi contro il suo torace. Peeta mugugna qualche cosa e mi stringe di più a se. Sento uno sbuffo provenire dall'alto.
-Sentite per me potreste rimanere a dormire anche tutto il giorno, ma appena Effie si accorgerà che Dolcezza non è nel suo letto con chi se la prenderà? Ve lo dico io, farà una strage immane! Di dimensioni colossali. Mi ucciderà! Non ve ne frega assolutamente  niente vero?-
Haymitch sbraita come una vecchietta da sopra di noi, tentando di ricevere una minima reazione.
Peeta attaccato al mio corpo sbadiglia e rabbrividisce dal freddo scostandosi un pò dal mio corpo. Il divano si muove sotto i suoi movimenti, così capisco che si è alzato. Socchiudo le palpebre assonnata stropicciandomi gli occhi e rigirandomi sul divano, dando la schiena al calore di Peeta.
Non sono ancora psicologicamente pronta per svegliarmi. 
-Si, si mi sveglio...-mormora la voce assonnata da sopra di me.
Uno scoppio ci fa sussultare tutti e io mi ritrovo con gli occhi spalancati seduta sul divano mentre analizzo l'ambiente circostante alla ricerca del pericolo. Sento il benessere del dormiveglia che scivola lontano da me portando con se anche i pensieri che mi facevano sorridere nel sonno.
Ho solo il tempo di incrociare lo sguardo di Haymitch che uno strillo arriva fino a noi.
-Dove diamine è?-
Mi alzo in fretta  aggiustandomi la vestaglia e mettendomi dietro le spalle di Peeta che anche si è alzato e con un sorrisetto sul volto lascia che io lo usi da scudo umano.
Un Effie rossa in viso compare come un lampo sulla porta, ancora nella sua vestaglia talmente stretta che  non so come faccia a respirare. È assurdo, è completamente assurdo il fatto che qui e ora , con Effie che mi squadra minacciosa pronta a lanciare insulti alla tonalità degli ultrasuoni, io sorridi. Sorrido senza preavviso, semplicemente per il fatto che oggi è oggi.
Oggi è oggi, è il giorno più bello della mia vita. Non importa cosa succederà, oggi io mi sposerò con Peeta Mellark, sarò ufficialmente la signora Mellark e resterò tale per tutta la vita.
E lo so per certo, adorerò ogni secondo, della vita con Peeta. Ringrazierò sempre che lui sia tornato da me, perchè senza di lui io non esisto.
So anche che sarò una pessima moglie e che lui avrà pazienza, tanta pazienza e che mi amerà sempre e che io lo amerò sempre. 
Perchè è una vita bella, è una vita che vale la pena vivere se Peeta è con me. 
È una vita che mi fa sorridere. Sono equamente felice e terrorizzata, ma va bene così, finchè c'è Peeta.
Sorrido sostenendo lo sguardo lancia fiamme di Effie e le mie braccia cingono il torace di Peeta lasciandogli un bacio sulle scapole.
Supero Peeta e sfilo davanti allo sguardo infuriato di Effie uscendo dal salone, e dalla casa.
Cammino a testa alta sull'erba ghiacciata di marzo, le oche di Haymitch starnazzano al mio passaggio, Johanna chiude la tenda dalla quale mi stava sbirciando e Effie mi segue senza dire una parola, perchè ''non c'è tempo per arrabbiarsi''.
È strana da descrivere la felicità, ma non la felicità normale, questa ansia felice e euforica. Questa sensazione che non vedi l'ora che succeda eppure sei terrorizzata, sei così meravigliosamente terrorizzata...ma poi penso a Peeta.
Effie mi fa sedere su uno sgabello davanti allo specchio della mia camera, mentre Annie e Johanna le gravitano attorno.
Non riesco a smettere di mordermi il labbro ma i miei occhi luccicano e lacrimano perchè ora sono qui, con Effie e la sua espressione corrucciata e Johanna che si innervosisce e Annie che si mastica i capelli, e ringrazio perchè io sono qui.
Effie mi spinge fino alla mia camera da letto dove ho solo il tempo di notare che l'involucro in cui il mio costosissimo abito è stato infilato per proteggerlo dalle dita sempre sporche di marmellata di Finnick, prima di venire spinta in bagno dove la mia vasca è piena di acqua calda e sapone.
-Forza Katniss, mettiti dentro, non abbiamo tempo.-
Slaccio la vestaglia e  mi tolgo il pigiama lasciando che Effie mi prenda i vestiti e li porti nell' altra stanza, mentre io mi infilo nella vasca. È veramente molto rilassante, vorrei che Effie mi preparasse la vasca tutti i giorni, potrei restare ore ammollo qui dentro. Chissà Peeta che sta facendo? Mi starà pensando? Sarà in ansia?
Sfortunatamente ho solo due minuti di relax prima che Effie entri insieme a Flavius, Octavia e Venia entrano e senza neanche salutarmi si mettono al lavoro.
Uno mi insapona la testa mentre Flavius e Venia mi fanno le unghie e Octavia mi depila, facendomi urlare quando un lembo di pelle ancora sensibile mi viene tirato.
Non sono esattamente in una posizione comoda...è finito il relax, ma poteva andare peggio. Poteva esserci Johanna a prendermi in giro.
Dopo l'ennesima ciocca di capelli che mi viene tirata e il mio gemito chiedo a Effie dove siano Johanna e Annie e lei mi risponde che si stanno preparando dato che sono già le dieci e il mio matrimonio comincia a mezzogiorno. Una fitta allo stomaco mi ricorda che sarebbe anche ora che io entri in panico cominciando a spaccare tutto, ma rinvio la mia voglia di distruzione per concentrarmi sul dolore alla pancia. Devo avere fame, d'altronde è da ieri sera che non  mangio nulla.-Effie?-tento.-Potrei mangiare qualche cosa? Sto morendo di fame.-
Effie mi guarda come se fossi pazza  e come se avessi sporcato un vestito di marca col Katchup.-Assolutamente no Katniss, potrai mangiare al buffet.-
Sbuffo e scivolo un pò di più sotto l'acqua. Mi manca Peeta, a quest' ora lui sicuramente mi avrebbe già nutrito.
Una volta uscita dalla vasca, ancora nuda come un verme, vengo asciugata e lucidata.
Sembra che i miei meticolosi preparatori  stiano costruendo una casa per la precisione e la concentrazione che ci stanno mettendo. 
Una volta infilata la sottoveste mi fanno sedere sullo sgabello davanti allo specchio e cominciano ad acconciarmi i capelli. 
No, i capelli no.
-Fermi.-dico risoluta e convinta. A Peeta piacciono sciolti, perchè ci può  giocare. Basta cose complicate, siamo solo io e Peeta. Solo io e lui. Basta Capitol. Solo io e lui.
-Lasciateli sciolti per favore.- mormoro sorridendo al mio riflesso nello specchio, ho gli occhi lucidi, sembrano più grandi, ma sono felici.
Effie sobbalza-Cosa? Katniss, non dire sciocchezze abbiamo preparato tutto nei minimi dettagli.-
-No Effie. Lasciate i miei capelli sciolti. È il mio matrimonio, decido io.-
Stavolta no.
Forse è per il tono nella mia voce, o per lo sguardo nei miei occhi ma fanno come dico, senza obiettare, lasciano i miei capelli scuri cadere sulla vestaglia bianca, spazzolandoli dolcemente mentre si arricciano in boccoli naturali.
-E se proprio dovete truccarmi, fatelo con un trucco naturale per favore.-chiedo più dolcemente e incredibile loro lo fanno, mi truccano leggermente e in modo naturale.
Mi faccio infilare il vestito bianco, Effie mi abbottona la lunga fila di bottoni di seta bianca che corrono sulla mia schiena l'unico ornamento del vestito.
È un vestito sobrio, bianco stretto in vita e in petto che mi si apre sui fianchi e ricade morbido in un corto strascico.
Sù volere di Effie però il mio vestito non ha le maniche ne le spalline è tenuto sù solo dalla mia seconda scarsa, cosa non del tutto rassicurante.
Effie mi sistema un copri-spalle di seta per proteggermi dal freddo di marzo e mi fa specchiare.
Il contrasto dell'abito candido con i miei capelli è impressionante, è bellissimo Effie mi ha consigliato davvero bene.
Da fuori la porta qualcuno urla.-Possiamo entrare? Vogliamo vedere la sposa!-
Senza attendere risposta la porta si spalanca  e Johanna ed Annie entrano, già infilate nei loro vestiti.
Sono bellissime: Annie indossa un vestito color pesca lungo fino al ginocchio e Johanna un miniabito rosso fuoco e tremendamente attillato con i capelli stretti in una crocchia alta sulla testa.
Annie sospira.-Wow Katniss, sei bellissima!-
Arrossisco abbassando lo sguardo e mormorando un timido – Grazie Annie anche tu.-
-Oh ecco quello che ci voleva su quelle guance pallide. Un pò di colore! Ragazza stai per sposarti non per andare al patibolo.-abbaia Johanna divertita.
-Johanna! È soltanto nervosa.-mi difende Annie.
-Qui non c'è spazio per il nervosismo. Questo è un matrimonio.-dice Effie dura, piazzandosi davanti a me e mettendomi le mani sulle spalle.
Quel contatto mi tiene ancorata alla realtà, ora che mi sento all' improvviso volare via come un palloncino. Qualcuno di sotto urla.- è arrivato Haymitch! Dobbiamo andare!- e il mio respiro si fa sempre più veloce e superficiale.
-Katniss.-mi chiama Effie guardandomi negli occhi.-Katniss, pensa a Peeta. È lì che ti aspetta, pensa a lui.-
Peeta, Peeta mi aspetta.
Mi aspetta sempre.
-Peeta, si. Okay, andiamo.-dico sollevando il vestito per non inciampare e dirigendomi verso l'uscio.

Peeta 

-Haymitch! Dobbiamo andare.-
-No io devo andare, tu devi calmarti.-mi risponde con fare esasperato, lanciandomi un occhiataccia.
-Non posso calmarmi, sto per sposarmi e tu non sei pronto!-Esclamo, mi prudono le mani dalla voglia di strozzarlo che sto avendo.
Haymitch mi guarda come se stessi per esplodere.-E allora? Mica devi sposare me.-mormora con quello sguardo giocoso e beffardo. Seguo con lo sguardo i suoi movimenti mentre si infila la camicia bianca dentro la cintura dei pantaloni, allacciandosela.
Bloccare le sue vie respiratorie fino a quando non respira più.
-Haymitch!-urlo.
Haymitch si gira al mio urlo, sempre con quel sorrisetto insopportabile, si avvicina a me poggiandomi le mani sulle spalle, questo contatto mi tiene ancorato alla realtà ora che mi sento talmente agitato che basterebbe un soffio a farmi perdere il controllo.-Hey ragazzo stai calmo, stai diventando tutto rosso, Effie mi uccide se nelle foto vieni male.-scherza Haymitch ma il suo sguardo è leggermente più serio. Inspiro lentamente, una, due, tre volte.
Ha ragione, devo stare calmo. Devo stare calmo, andrà tutto bene, Katniss mi ama, staremo insieme per sempre, il nostro sarà un matrimonio felice. Andrà tutto bene.
Non scapperà più, non mi lascerà mai più.
Respira Peeta, respira.
Katniss, Katniss mi aspetta.
-Okay, sono calmo.-sospiro sciogliendo la tensione nei muscoli del collo e delle spalle e aprendo gli occhi che non mi ero neanche accorto di aver chiuso. 
Haymitch stiracchia un sorriso e mi da una pacca sulla spalla.-Bene!-dice secco per poi dirigersi verso la sedia, dove ha appoggiato la cravatta di seta nera rigorosamente in tinta con l'abito scuro che indossa.
Respiro profondamente passando lo sguardo sui mobili tirati a lucido della casa di Haymitch che adesso odora di disinfettante e non più di vomito, è comunque un odore disgustoso, ma è un miglioramento.
-Uff...come si mette questa trappola infernale?-Si lamenta Haymitch cercando di annodarsi la cravatta attorno al collo.
Io sbuffo squadrandolo dubbioso.-Io lo faccio sempre fare a Katniss, lei è bravissima.-
-Si si lo sappiamo...-
Alla fine tra me e Haymitch riusciamo a fare un nodo alla cravatta.
-Non lo dire a Effie ma tu sei molto più delicato di lei.-mormora Haymitch infilandosi la giacca.
-Non lo dire a Katniss, ma tu sei molto meno testardo di lei quando si tratta di vestirsi elegantemente.-mormoro spolverando la mia giacca.
-Anni di esperiesa mio caro.-dice Haymitch con un sorrisetto mentre si specchia.
Anche io mi rifletto nel grande specchio dell' ingresso di Haymitch, non mi sono impomatato i capelli, ne truccato, sono come sono tutti i giorni, solo che i miei occhi sembrano più grandi. Pieni di ricordi, pieni di speranze, promesse, pieni di futuro e passato. Meravigliosamente pieni di Katniss. Vedo solo lei, mentre sorrido al mio riflesso.
Andra bene Peeta. Andrà tutto bene.
È la voce di Haymitch che mi distrae.-Bene ragazzo, vado a prendere tua moglie. Tu vai al distretto e non fare tardi che ti ritrovi una freccia in fronte e un tacco dodici in un occhio.-



Katniss

Mi appoggio al braccio di Haymitch, mentre mi aiuta a salire sul carro che mi trasporterà fino alla piazza principale del distretto, sono già tutti lì, in trepida attesa. Immagino Effie che con la sua efficiente precisione e puntualità impartisce gli ultimi ordini, assegna i posti e si assicura che tutto, come sempre, sia semplicemente perfetto. Immagino mia madre, seduta in una delle prime file seduta compostamente che sorride ai volti conosciuti e si stringe le mani, nervosa e impacciata, e si sente, come sempre, fuori luogo. Immagino Johanna che si guarda attorno leccandosi le labbra e ammiccando a un uomo si e a uno no, mentre sorride al nervosismo di Annie perchè lei è certa che io non darò di matto. Questa volta no.
Immagino anche Annie che si mordicchia le unghie e squadra ogni due minuti verso l'angolo dove dovremmo spuntare noi, per poi ridestarsi e riprendere Finnick che aveva avuto il tempo di allontanarsi alla distrazione della madre.
Alla fine immagino Peeta, in piedi accanto all' altare che si mordicchia il labbro inferiore e mi pensa, mi pensa forte.
Il carro decorato con nastri di seta bianca si muove trainato da un cavallo dal pelo marrone che non ha la minima idea di ciò che sta per succedere, e sicuramente neanche è interessato a saperlo.
Haymitch e io ci scambiamo qualche sguardo di incoraggiamento, mentre il movimento un pò instabile del carretto fa dondolare le nostre teste come molle.
Quasi mi verrebbe da vomitare se avessi mangiato qualche cosa.
Grazie Effie.
Haymitch e io rimaniamo in silenzio, ma non c'è imbarazzo. Siamo solo io e lui, e noi non parliamo molto, perchè non ne abbiamo bisogno. Effie ha insistito molto sullo scegliere una damigella, ma io ho rifiutato, perchè l'unica che volevo come damigella non c'è, e non può essere sostituita, le c'è stata e ha lasciato un segno, come il mio dolore. Ma solo lei può farmi da damigella e se non posso averla non voglio nessuno.
Sospiro lisciando le pieghe sulla gonna e squadrando il terriccio sotto le ruote del carro.
Il percorso che faccio quasi tutti i giorni per andare dal macellaio mi sembra così diverso:  le case usciti dal villaggio Vincitori che si susseguono tutte simili mi sembrano così vuote, eppure piene di vita. Ci stiamo rialzando, ce la stiamo facendo. È nella nostra natura. 
Soffriamo,  piangiamo, ci disperiamo ma poi torna il sole, piano piano e ci rialziamo, ricominciamo a vivere richiamati dall' unica cosa che è più forte del dolore, della paura, che è più forte di tutto: la speranza. Finchè Peeta sarà al mio fianco, finchè mi aspetterà nervoso accanto a un altare, finchè mi verrà a cercare, allora per me ci sarà speranza. 
Ho speranza in questa vita.
Nonostante tutto e nonostante tutti, perchè c'è Peeta. 
Il carretto si ferma e Haymitch scende per primo porgendomi la mano e aiutandomi a scendere.
Siamo proprio dietro un angolo dal quale dobbiamo sbucare, un tappeto rosso porta da qui fino all'altare, fino a Peeta.
Mi aspetta proprio dietro questo angolo, c'è solo questo muro a dividerci.
Mi aggrappo al braccio di Haymitch, ed è così naturale. Perchè io mi aggrappo sempre al braccio di Haymitch, e va bene. Va bene perchè lui è il mio mentore. Non mi lascerà, sarà sempre qui, pronto a dirmi quando sono un idiota, pronto a mostrarmi ciò che i miei occhi non vedono, pronto a prendermi in giro e a irritarmi, pronto a guidarmi.
E lui non mi farà cadere.
-Pronta?-mi chiede quando vede Effie che ci fa un cenno.
Prendo un grosso respiro e butto fuori l'aria.-Pronta.-rispondo.
Haymitch comincia a camminare adagio portandomi con se, la musica accompagna i nostri passi e scandisce i secondi, i giorni, gli anni, i secoli.
Avanzo con lo sguardo a terra, concentrandomi sui miei piedi. Ma poi mi ricordo che probabilmente un fotografo sta scattando fotografie su fotografie in questo momento perciò mi costringo a sollevare lo sguardo, sono tutti in piedi e mi fissano.
Non mi piace essere fissata.
''Si beh, miss Simpatia cerca di comprendere che tu sei la sposa, è normale che ti fissino!''
"Non mi piace ugualmente."
"è senza speranza io ci  rinuncio."
Come un magnete il mio sguardo trova il suo sguardo. Il mio triste grigio si fonde con quel sereno azzurro cristallino. Peeta mi guarda ad occhi spalancati, come incantato. E anche io, che finalmente ho trovato dove guardare, lo guardo ed è come se i miei occhi si nutrissero della sua bellezza, della sua postura, del suo sorriso.
Io vivo di lui.
Non mi accorgo neanche del tempo che passa e mi ritrovo all'altare davanti a Peeta che mi sorride radioso. Haymitch fa incontrare le nostre mani e io mi ci aggrappo, intreccio le mie dita con quelle di Peeta come se fossero una cosa sola, separata troppo a lungo.
Haymitch mi da  un leggero bacio sulla guancia e mi lascia nelle mani di Peeta. Nelle prime file, sento Effie e mia madre che hanno iniziato a singhiozzare da quando sono arrivata all'altare.
Non mi stupisco a trovare lo sguardo di tutti sul mio volto, mentre studiano la mia espressione, forse cercando qualche segno di cedimento.
Quando riporto il mio sguardo su Peeta vengo quasi abbagliata dalla sua bellezza oggi, i capelli biondi che si confondono con i raggi del sole gli incorniciano il viso, gli occhi azzurri sono grandi e lucidi, felici.
È felice.
Non mi sorprendo a pensare che vorrei essere lontano da tutti ora, solo per poterlo baciare e amare fino allo sfinimento, per l'eternità.
Il sindaco inizia la funzione e mi perdo negli occhi di Peeta, nella felicità di Peeta, perchè oggi tutto si ferma a Peeta, è il mio inizio e la mia fine e io non posso fare a meno di perdermi in lui, così che quando arriva il turno di Peeta di parlare, quasi sobbalzo nel sentire la sua voce.
-Ho fatto una promessa a me stesso Katniss.-mormora a mezza voce, guardando prima le mie labbra per poi passare ai miei occhi. La sua voce è limpida sincera, probabilmente a chiunque sembrerà anche seria, ma non posso fare a meno di notare una punta di divertimento dentro un mare di sincerità.
-Ho promesso di non provare a parlare del perchè del mio amore per te oggi. Lo so tesoro, io sono il re dei discorsi, me lo ripeti sempre, ma non voglio provare a convincere te o chicchessia che ti amo. Io ti amo e questo mi basta. Non voglio aggiungere altro a queste due parole, non posso spiegare il perché del mio amore per te, sono troppo geloso amore, e ho troppa paura di perderti. Si innamorerebbero tutti di te e io non voglio doverti dividere con nessuno. Voglio solo farti capire come mi sento la mattina quando mi baci o il pomeriggi quando ritorni a casa portando con te l'odore del bosco, o quando ti ho vista venire verso di me, pochi secondi fa. Sono tremendamente completo, il mio mondo è in te, è grazie a te che io sono vivo. Senza accorgermene se non ti vedo ti cerco tra la folla, misuro ogni tono di voce sul tuo timbro, se non trovo i tuoi occhi in cui perdermi mi sento perso, se non ho la tua mano a cui aggrapparmi scivolerei via. Ti amo da quando avevo cinque anni, di un amore che ha subito ogni genere di torture, che ha dovuto soffrire e che mi  ha fatto soffrire, ma quell' amore è la parte più importante di me. Per Peeta Mellark è impossibile non amare Katniss Everdeen, perché se apro gli occhi e vedo te, tutto acquista un senso e io ho un senso solo con te.-
conclude e io riprendo contatto con il mondo attorno a me, percepisco di nuovo la stretta di Peeta sulle mie mani, il mio cuore che batte frenetico nel petto, il rumore dei singhiozzi commossi provenienti dalla folla. Ero completamente persa tra le sue parole tanto da non accorgermi che ho iniziato a piangere, per fortuna il poco trucco che ho è impermeabile.
Con una mezza risata imbarazzata mi asciugo velocemente le lacrime con il dorso della mano, qualche risatina proviene dal pubblico alla mia reazione ma non me ne curo, perché ora tocca a me parlare.
-Ecco...dovevo iniziare io, ora non riesco più a parlare...-dico con la voce ancora rotta dalla commozione facendo ridere Peeta, il sindaco e molti tra i miei invitati.
Prendo un respiro profondo.-Lo sai che non sono brava a parlare, nè tantomeno a parlare dei miei sentimenti, ma infondo siamo solo io e te...-mormoro come se non ci fosse una mandria di invitati che mi fissa e ascolta avida ogni parola che esce dalla mia bocca. Ma mi sforzo...mi sforzo di ignorarli di estraniarmi in una bolla di sapone dove esistiamo solo io e Peeta. Solo io e lui.
-Ogni volta che tu sorridi, sorrido anche io, perché se tu sei felice io sono felice. Vorrei proteggerti dal mondo, ti ho sempre voluto proteggere da tutti e da tutto, ero e sono tuttora terrorizzata dall'idea di non poterti più abbracciare, di non vedere più il tuo sorriso, di non sentire più i tuoi sbuffi la mattina perché non trovi la cintura. Sono terrorizzata dall'idea di non sentire più il tuo profumo per casa, di non sentire il baccano che fai quando torni e sali le scale, sono terrorizzata di non trovare più le tue magliette che semini per casa. Sei il mio migliore amico, il mio alleato, il mio amante e l'altra metà di me. Non vorrei nessun altro con cui condividere la mia vita.Ti amo Peeta, amo ogni cosa di te, amo i tuoi occhi, il tuo sorriso, le tue lentiggini, i tuoi difetti, il tuo entusiasmo, il canino un pò storto che mi fa il solletico quando ti bacio..io ti amo Peeta, e il mondo dovrà uccidermi se vuole separarmi da te perché io non ti lascerò mai, mi batterò fino alla morte l'importante è che tu sia felice.-concludo.
Peeta sorride con gli occhi lucidi e so che non vede l'ora di baciarmi e di stringermi perché anche io non vedo l'ora.
Al mio fianco sento il sindaco che tira sù con il naso commosso e con una voce un pò strana, tipica di chi trattiene le lacrime, annuncia:
-Peeta Mellark, vuoi tu prendere Katniss Everdeen come tua legittima sposa e amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?-
-Lo voglio.-dice Peeta sicuro.
-Katniss Everdeen vuoi tu prendere il qui presente Peeta Mellark, come tuo legittimo sposo e amarlo e onorarlo, in salute e in malattia in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?-
-Lo voglio.-sussurro tra le lacrime.
-Con i poteri conferitomi dalla repubblica di Panem io vi dichiaro marito e moglie. Peeta puoi baciare la sposa.-
Peeta mi sorride radioso e poggiando le mani sui fianchi mi attira a se lentamente, mentre io con molta meno pazienza lo tiro per il bavero della giacca baciandolo con intensa dolcezza. Chiudo subito gli occhi lasciandomi trasportare dalle sensazioni che stanno ribollendo in tutto il mio corpo , allaccio le mie braccia al suo collo possessivamente, mentre mi lascio accogliere dalle sue braccia che mi circondano la vita.
 La pelle di Peeta è morbida sotto le mie dita mentre gli accarezzo le guance tenendo il suo viso vicino al mio. Gli applausi riescono a bucare la nostra bolla e Peeta si scosta, ricordandosi che abbiamo un pubblico e mi attira a se per un fianco baciandomi la testa.
-Signori e Signore Il signore e la signora Mellark.-annuncia il sindaco del 12 allargando le braccia.
Vengo catturata da un infinità di braccia commosse, tante che non riconosco più i proprietari.
Mia madre, Effie e Annie piangono a dirotto soffiandosi il naso e io mi lascio abbracciare da quelle tre fontane mentre l'altare di legno viene facilmente spostato da qualche invitato e da Peeta.
I camerieri assunti da Effie in pochi secondi imbandiscono la lunga tavolata e posizionano il cibo sui tavoli, dietro ciascun tavolo vi è un cameriere pronto a servire chiunque avesse bisogno di un aiuto.
La banda comincia a suonare un lento e Peeta mi spunta subito accanto.
Tutti gli occhi sono su di lui quando mi fa una riverenza baciando la mia mano e mormora.
-Posso avere l'onore di questo ballo signora Mellark?-
Ridacchio spensierata.-Ma certo signor Mellark.-
Peeta mi conduce dolcemente al centro della piazza mentre uno dei musicisti annuncia al microfono: -Ed ecco a voi, per la prima volta..Il signore e la Signora Mellark!- 
Volteggio aggraziatamente al centro della piazza mentre lo seguo, i passi de balli sono ancora impressi nella mia mente e non faccio fatica a ricordarli. Peeta mi sorride e mi bacia ogni volta che ne ha la possibilità mi fa volteggiare.
Dopo un pò anche Effie e Haymitch si uniscono al nostro ballo insieme a molte coppie del distretto, mentre io continuo a ballare e gioco con i suoi riccioli dietro la nuca e lo bacio, lo bacio tanto.
Le sue labbra cercano le mie avidamente ogni volta che i miei occhi incontrano i suoi. Sono la signora Mellark, sono la signora Mellark.
Dopo il primo ballo mi sento picchiettare sulla spalla da qualcuno. 
-Hey ragazzo mi lasci dolcezza per un ballo?- chiede Haymitch con un sorrisetto ironico.
Peeta si scosta da me e gli sorride.-Certo! Ma solo uno.-dice facendomi l'occhiolino e il mio sorriso si allarga.
Dopo aver ballato con Haymitch, con Thom, con Jace, con Alex e anche con Edward, Peeta mi rispunta al fianco.
-Okay ora basta- Mormora stringendomi al suo corpo e facendomi dondolare dolcemente.
-Ora sei solo mia.-dice sulla mia pelle facendomi venire i brividi.
Alzo lo sguardo sul suo  volto e con un sorrisetto timido gli lascio un casto bacio sulle labbra.
-Io sono sempre stata tua.- mormoro.-Dal primo momento...ero tua.- I miei occhi pizzicano e so che sto per piangere di nuovo, così mi butto sul collo di Peeta sperando che non si accorga dei miei occhi lucidi.
Mi carezza la testa, giocherellando con le ciocche del miei capelli e circondandomi la vita con l'altro braccio.-Non piangere amore, non piangere.-mormora e io alzo lo sguardo incontrando il suo tra le lacrime e gli sorrido, perché è mio, perché sono così fortunata.
Molti dei miei concittadini mi fanno gli auguri quando smetto di ballare. Sono tutti gentili, persino la Playor è venuta ma è tornata alla Capitale subito dopo il termine della funzione. Plutarch però è rimasto e si sta facendo odiare da tutti nel distretto a causa delle sue stupide battute, ma non sembra accorgersene perciò lo lasciamo nella sua ignoranza.
Quando arriva il momento di tagliare la bellissima torta cucinata da Peeta rimangono tutti sconcertati dalla bellezza del dolce.
Come da tradizione il taglio della prima fetta spetta a noi e Peeta mi prende la mano da dietro e taglia la torta con me. Quando lo imbocco faccio un disastro sporcandogli il naso e l'angolo della bocca di crema, ma è tremendamente buffo così, tanto che ridono tutti e Peeta storce gli occhi per vedere che cos'ha sul naso. Rido sporgendomi in avanti e gli bacio il naso e l'angolo della bocca per poi passare alle sue labbra. Qualche cosa mi colpisce sulla spalla facendomi scostare dal ragazzo del pane. Johanna mi ha tirato una nocciolina-Insomma un pò di pudore Katniss!-urla facendomi diventare tutta rossa.
Vengo presto raggiunta da mia madre che mi abbraccia stretta.-Katniss bambina mia congratulazioni!-dice entusiasta.
Le sorrido riconoscente e la abbraccio stretta anche io talmente è l'emozione di questo momento.
-Grazie mamma.-mormoro mentre ancora la tengo abbracciata.
-Siete bellissimi, io purtroppo devo andare ma tornerò presto il mio regalo è a casa  vostra che vi aspetta-dice baciandomi le guance.
-Mamma non dovevi!-dico.
-Oh si che dovevo e adesso zitta e fammi salutare il mio genero.-
Verso le sette di sera, dopo ben sette ore di cibo e balli, ancora la gente del distretto ha la forza di trascinarsi in giro e di mangiare, il mio matrimonio sembra un enorme festa di paese e non potrebbe essere più riuscito.
Effie ci raggiunge e ci abbraccia- Andate pure a casa, qui ci penso io.-dice.
-Ma le ragazze? Non hanno le chiavi!-dice Peeta.
-Ci siamo già organizzati, hanno spostato tutta la loro roba nella vostra vecchia casa, siete liberi.-
Spalanco gli occhi – Effie...-
-Sh non dite niente, sparite.- ci dice indicandola via che porta al villaggio vincitori.
La abbraccio stretta a me.-Grazie Effie.-
-Prego, ma ora andate.-
Dopo aver salutato i nostri invitati Peeta mi aiuta a salire sul carro, salendo dietro di me. 
Casa nostra sembra il sole al tramonto vista da così, mentre avanziamo verso il nostro orizzonte.
Dopo che Peeta ha salutato il carrettiere mi raggiunge e mi prende per mano conducendomi verso il portone. Proprio davanti alla porta c'è un martello e qualche chiodo e accanto un pacco incartato con carta dorata.
Peeta si china e prende il pacchetto studiandolo, c'è un biglietto a terra.
Mi chino e aprendolo lo leggo:


                                                                                                       Cari Peeta e Katniss
                                                                         prima di fare sesso trovate il tempo per il nostro regalo
                                                                                          vedrete che poi ci ringrazierete.
                                                                                                               Con amore,
                                                                                                     Haymitch e Johanna.
                                                                                         P.S. Peeta "Sunsety Villa" è il nome
                                                                                                 più stupido che una casa
                                                                                                               possa avere.


Peeta sbuffa divertito e apre il regalo scartando la carta. È una targa d'oro da attaccare alla porta e in bella ed elegante scrittura corsiva c'è scritto:  Mr. e Mrs. Mellark. Sunsety Villa. n. 4 Victors Village.
Senza dire una parola Peeta mi prende il martello dalle mani e comincia a battere sulla porta senza romperla e in pochi minuti la targa dorata fa bella mostra sul portone di casa mia.
Devo proprio dire che ci sta bene. Mi sento abbracciare dolcemente la vita prima di essere sollevata da terra come se niente fosse. Emetto un urletto di sorpresa aggrappandomi al collo di Peeta e ridendo.-Sei così bella signora Mellark, sei così bella.-sussurra sul mio collo mentre i suoi baci viziano la mia pelle. Intreccio le dita alle ciocche bionde dei capelli di Peeta e lo tiro a me stringendogli le braccia al collo e posando la sua bocca sulla mia.
Vengo delicatamente adagiata sul tappeto rosso che abbiamo sistemato accanto al camino.
-Torno subito.-mormora Peeta prima di uscire dalla stanza. 
Il tepore di un fuoco già acceso mi riscalda mentre sto seduta come una bambina e accarezzo la stoffa morbida e bianca del mio vestito ipnotizzata dalla bellezza del fuoco che danza davanti ai miei occhi. Come ci sono arrivata qui? Come sono arrivata al punto dove sono? Come posso ammettere a Peeta che lo amo con tanta scioltezza? Dove sono finite tutte le mie barriere? Tutte quelle barriere che i proteggevano dall' amore e dal dolore che esso provoca si sono distrutte, sgretolate sotto i  miei occhi, eppure io non me ne accorgevo, oppure non volevo accorgermene.
Si è preso sempre una parte più grande di me e ora io non esisto senza lui. Non ha ragioni, il mio sentimento non ha ragioni ne spiegazioni, è talmente illogico che mi viene da ridere. Come nell'arena quando mi sentivo tremendamente al sicuro tra le sue braccia, anche se era ferito, ma ero certa che fino al momento in cui ci fosse stato lui, niente avrebbe mai potuto farmi del male.
Peeta non si fa attendere troppo, torna dopo qualche minuto con un vassoio con sopra del pane profumato e si siede accanto a me. Mi sporgo verso di lui lasciandogli un bacio sulla guancia e appoggiandomi al suo fianco sinistro con il mio fianco destro, mentre mi circonda con un braccio sulle mie spalle attirandomi a se e lasciandomi un bacio tra i capelli.
Posizioniamo il pane in modo che si tosti bene e nel mentre che aspettiamo io poggio la testa sulla spalla di Peeta, guardando quell'ultimo simbolo che completerà la nostra unione eterna.
-è stata una giornata bellissima.-mormora Peeta poggiando un bacio sui miei capelli.
Mi stringo di più a lui.-Si lo è stata, soprattutto quando Haymitch si è ubriacato e Effie era talmente arrabbiata che stava per strozzarlo.-mormoro ridendo.
Peeta ride.-Sembrava stesse per esplodere.-
Incastro la testa tra la sua spalla e la sua mascella sorridendo.
Quando il pane è pronto lo tiriamo via dal fuoco per non farlo bruciare. Il profumo si spande in tutto il salone e mi fa sentire a casa.
Ci imbocchiamo a vicenda, lanciandoci sguardi adoranti, maliziosi, sguardi per i quali morirei.
Quando abbiamo finito le nostre fette di pane mi porto in ginocchio davanti a Peeta baciandogli le labbra per pulirlo dalle molliche di pane che vi erano rimaste.
Peeta mi bacia adorante facendomi dimenticare tutto e desiderare di essermi già liberata di questo stupido vestito che ora ci divide, perché sono troppi gli strati tra di noi.
Peeta però mi scosta poggiando le mani sulle mie spalle e allontanandosi. 
-Ti amo, ti amerò per sempre.-mormoro cercando di riacchiappare le mie labbra, ma non me lo permette allontanandomi di qualche centimetro e sembra che il tempo si ferma mentre mormora:-Anche io ti amo, e ti amerò per sempre. Ti amerò oltre l'immaginabile.-

                      The End




Ehhh si...Ti amerò oltre l'immaginabile è giunta alla sua fine...NON UCCIDETEMI ...Eccoci qua, il matrimonio! I nostri pargoli si sono finalmente sposati dopo ben 65 capitoli, direi che era ora eh?  Non vi ho dato nessun avviso e mi dispiace ma credetemi che Sam Hutcherson sul fandom di HG si farà rivedere<3
Questa è la mia prima vera Fanfiction e ho adorato ogni secondo. Sono passati otto mesi dall' primo capitolo...non riesco ancora a crederci... Mi avete aiutato tanto durante questo percorso e so che devo molto a voi. Mi avete sempre aiutato e mi siete rimaste vicine e... e io sto per scoppiare a piangere...
Okay okay...calmati Sam.
Quando l'ho cominciata, non mi aspettavo che avrei incontrato delle lettrici così appassionate e così dedite alla mia storia come voi, sono stata così fortunata. Vi voglio ringraziare tutti, dal primo all'ultimo...si credo proprio che lo farò Perciò...
attenzione! Dopo la lista continuo a blaterare!
 a chi mi ha seguito:



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2 - alaska_waters 
3 - Alebooks 
4 - Alex995 
5 - Amandasnow 
6 - amolefossette 
7 - angel1992 
8 - annie lily potter 

9 - april87 
10 - Artic3
11 - arymiky89 
12 - astrosara 
13 - Aury_Tribute
14 - Bailando_con_elfuego 
15 - Bata00 
16 - bellissimaparsona 
17 - bestrong00 
18 - Camy_Love00 
19 - caterina_99 
20 - Crucio_ 
21 - danip 
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69 - stars92
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74 - Torma 
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76 - _Hermione_00 
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Seguito....

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72 - WeareInfinite99 
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75 - _Fratnip 
76 - _Hermione_00 
77 - _Suomi_ 

 
  GRAZIE MILLE!!!


Siete stati fantastici. Molto probabilmente scriverò un seguito di Ti amerò oltre l'immaginabile, quindi tenete gli occhi aperti e se vi interessa vedere gli aggiornamenti di Sam Hutcherson (che sarei io per chi ancora non se n'è reso conto) potete tranquillamente mettermi tra i preferiti o chiedermi l'amicizia su FB al misterioso profilo di Sam Efp, invece per Twitter e We heart it troverete i link nella mia pagina iniziale....Oddio mi mancherete, mi mancherete tanto ma la FF stava diventando troppo lunga(65 capitolix tribx del mio corazon ci rendiamo conto?) Perciò ho deciso di dividerla...e magari farci una serie...che dite? Buona idea? Lasciatemi una recensione please (giusto per evitarmi la terapia ) ma stavolta la domanda o la risosta decidetela voi...un bacio e... alla prossima ff.
-Sam


 

 

 
  
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