Prologo
 

-Io voglio essere Grifondoro-

A quel punto feci cader la piuma, che volteggiò in aria e si appoggio delicatamente al pavimento di legno. La boccetta di inchiostro non fu così fortunata, e cadde a terra frantumandosi in una miriade di pezzettini.

-Grifondoro? Sei impazzito?!-

-Perché?-

-Vuoi disonorare così la famiglia? Serpeverde, Scorpius, Serpeverde!-

-Papà ha detto che lui è fiero di me anche se non sono Serpeverde-

-Lui cos- DRACO!- esclamai, chiamando mio cugino. Alla porta sbucò un uomo sui trentacinque anni, dai capelli biondo chiaro e un aria un po' esasperata.

-Sì, cuginetta?- disse, sottolineando con il tono della voce l'ultima parola.

-Tu vuoi che Scorpius sia Serpeverde, vero?-

-E' indifferente- rispose lui -e vale anche per te- e mi chiuse la porta in faccia.

Scorpius aveva uno sguardo divertito.

-Ti auguro di finire con gli scarti nei Tassi- sibilai.

-Spero per te che la torre di Grifondoro sia confortevole per le tue chiappe da purosangue- rispose lui con un sorrisetto di scherno.

-Su, si va a Diagon Alley- concluse, stiracchiandosi.

*

Prima di continuare a scrivere la mia storia forse dovrei presentarmi. Ma da dove inizio?

Beh, il mio cognome dice tutto. Sono Calipso, Calipso Lestrange, figlia di Bellatrix Lestrange e ultima discendente ancora in vita di questa famiglia.

Ho quattordici anni, quindi dovrei essere al quarto anno di Hogwarts. Dovrei. Mia zia Narcissa, a cui sono stata affidata, ha deciso che prima di andare a scuola dovevo espellere i “geni da mangiamorte” dal mio corpo. Quindi inizio solo ora, insieme a Scorpius.

I miei pensieri si distorsero in imprecazioni quando una figura dai capelli aranciati mi venne a sbattere contro.

-Levati, lurida mezzosangue!- le esclamai contro, e lei assunse una faccia sconvolta e ferita.

-Lily, tutto bene?- chiese allarmato un ragazzo dagli scuri capelli scompigliati lì vicino.