X Agosto
Prologo
Sono sdraiato in
soggiorno. La freschezza delle federe del divano mi ristora,
mentre percepisco l'odore di pulito che sprigionano. Fa un caldo
torrido. Il sole filtra insistentemente attraverso le persiane
socchiuse. E' già mattino. Mi viene tristezza a pensare di
affrontare un'altra giornata senza lei. In casa c'è ancora un
silenzio inviolabile. Tutti dormono... eccetto me. Troppi
pensieri mi affollano la mente... Non riesco a riprendere sonno,
malgrado mi ostini a serrare gli occhi. Quasi non volessi mai
più svegliarmi... Starete pensando che sono davvero patetico! Ma
l'amore ci riduce a poco più di vegetali. Guardiamo tutti con
quell'aria svampita e beata, e ci perdiamo in sospiri e sguardi
languidi. Chiunque cerchi di infiltrarsi in questa sorta di mondo
parallelo, viene brutalmente respinto dalla nostra assoluta
indifferenza alla sua presenza.
Se poi l'amore, per giunta, non è neanche corrisposto, il mondo
sembra caderci addosso. Passiamo metà della nostra giornata a
pensare a lei, e per la metà rimanente ci chiediamo come mai il
mondo è così meschino con noi. Cosa abbiamo fatto di male?
Perchè siamo nati, se poi dobbiamo soffrire così per il resto
della nostra vita? Bhe... Forse sembrerò un po' troppo
catastrofico... Ma io la vedo così! Anche perchè io sono uno di
quei casi senza speranza che sono la causa dei propri mali.
Perchè quando c'è un lui e una lei, inevitabilmente subentra
anche l'altro. Succede sempre così... Non solo nelle soap da
quattro soldi... Ormai inizio a pensare che sia una regola
naturale... Oppure un teorema geometrico... Comunque sia non me
ne intendo molto di queste cose...
E che dire se proprio grazie a voi è subentrato l'altro? La
prima ipotesi è il suicidio... Ma in effetti è un po' troppo
avventata come considerazione. Quindi non ci rimane che il
suicidio figurato. Ci uccidiamo con le nostre stesse paranoie,
con i nostri problemi amplificati dalla nostra mente. Ed ecco
come un mammifero, può improvvisamente, tramite un lungo
processo tortuoso, trasformarsi in un vegetale.
Se fosse una bella favola, però, ci sarebbe l'antidoto. O una
fata benigna che arriva all'improvviso, ti piomba davanti
passando attraverso muri e porte, e ti fa ritornare allo stadio
iniziale. Magari ti dà anche una qualche pozione d'amore...
Così lei si innamorerà perdutamente di te, e manderà a cagare
quell'altro. E tutti vissero felici e contenti...
Ma come al solito, vi sembrerà retorica, la realtà non è come
la fantasia! Il mio è uno di quei amori impossibili. Quelli che
non si avvereranno mai. Lei è così bella... Con quel suo vitino
esile e le cosce morbide. Gli occhi sono di un nero profondo,
contornati da folte ciglia scure, sempre finemente truccate. I
capelli li tiene lunghi, quasi sempre sciolti, mentre le
accarezzano la schiena ricadendo liscissimi e soffici. Sembra la
perfezione fatta persona con quel visino regolare e il sorriso
splendente. Sembra un angelo che, perdendo le sue candide ali, è
precipitato in questo mondo corrotto, costretto a vivere con i
comuni mortali. Anche il suo nome riflette a pieno la sua
personalità: Angel. Penso che i suoi genitori non avrebbero
potuto scegliere un nome migliore.
E' irragiungibile... Bellissima sotto ogni punto di vista.
Perchè io la conosco bene. Conosco bene il suo carattere così
complicato, pieno di sfumature e allo stesso tempo così
semplice. Sapete perchè la conosco così bene? Perchè vivo in
casa sua da un anno e mezzo ormai. Sarebbe stato facile per me
farla innamorare o almeno interessare a me... Ma voi non sapete
ancora una cosa molto importante... Io sono un cane!
CONTINUA...