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Autore: Straightandfast    26/11/2014    2 recensioni
Andrea non ha combinato niente della sua vita,come spesso gli rammentano i suoi genitori,ma a lui sta bene così. Ha un lavoro fisso,anche se fa schifo,ed ha la sicurezza di poter chiamare in ogni momento gli stessi tre amici di sempre che nel corso di quegli anni non l’hanno mai abbandonato. I suoi occhi blu non osservano più con curiosità il mondo,ma si limitano a lanciare qualche sguardo del tutto disinteressato ogni tanto,giusto per vedere se qualcosa è cambiato,o se tutto è sempre al suo posto. E’ indifferente praticamente a tutto e a tutti,Andrea. Il suo sguardo impassibile rimane tale in ogni occasione,frutto di un esercizio costante portato avanti negli anni. Non è da tutti,alla fine,riuscire ad anestetizzare il cuore,raggiungere un tale equilibrio delle emozioni. Andrea è arrivato a quella famosa atarassia con cui i filosofi greci lo torturavano al liceo,e non ha nemmeno dovuto sforzarsi tanto.
C'è solo una persona capace di salvarlo. Ma lei non lo sa.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Electric souls.
"Cause your sex takes me to paradise,
yeah your sex takes me to paradise and it shows
that you make me feel like
I've been locked out of heaven for too long."
Bruno Mars-Locked out of heaven


E' passata un'altra settimana,è venerdì sera e Alice e Andrea sono a cena fuori,in un bellissimo ristorante sul mare;lui lo conosce da un sacco di anni,e quella sera,portandoci Alice,ha realizzato un sogno che era nel suo cassetto da parecchio tempo.
Lei ha i capelli legati in alto e un vestito primaverile a righe bianche e blu che lascia leggermente scoperta la schiena e,come sempre,è bellissima. Lui ha indossato addirittura una camicia bianca,ha i suoi soliti skinny jeans neri e,come sempre,è innamorato pazzo di lei.

Hanno mangiato quella che Alice ha definito "la pasta al pesto più buona della mia vita",si sono guardati con timidezza,sono arrossiti l'uno sotto lo sguardo dell'altra,hanno riso dei loro rossori e si sono continuati a spiare. Adesso Andrea si è alzato per andare a pagare il conto e la rossa sta mandando messaggi disperati alla sua migliore amica,alla ricerca di un po' di coraggio;ha intenzione di proporre qualcosa ad Andrea,quella sera,ma ogni volta che ha provato a iniziare il discorso,si è bloccata come solo un'imbranata come lei può fare.
Lui torna poco dopo al tavolo ed insieme escono dal ristorante,avviandosi lentamente mano nella mano verso la moto;Alice si accende una sigaretta e finge di non notare il sopracciglio inarcato di Andrea,che sa perfettamente la sua abitudine di fumare quando è nervosa per qualcosa. Sta in silenzio,aspettando che sia lei a parlargli di ciò che la preoccupa,pur non nascondendo la sorpresa di vederla fumare;quando arrivano di fronte alla moto e lui le porge il casco,finalmente Alice decide che è arrivato il momento di parlare.

"Stavo pensando a una cosa.."Borbotta per prendere tempo. Sente lo sguardo curioso di Andrea su di sè,e inizia a dondolarsi piano sul posto per cercare di scaricare il nervosismo in qualche modo.
"Pensavo che magari stasera potremmo..sì,insomma,se ti va potresti venire a dormire da me,se hai voglia." Riesce finalmente ad esalare,le guance a fuoco,mentre si costringe a mantenere gli occhi fissi sul viso del ragazzo.
Lui deglutisce rumorosamente,mentre sente una specie di campanellino d'allarme che inizia a trillare rumorosamente all'interno del suo cervello;hanno dormito insieme parecchie volte,così tante che adesso sa perfettamente che Alice parla nel sonno e che ha l'abitudine di dormire con una mano appoggiata sotto al viso.Maè sempre successo a casa sua,con i suoi genitori nella stanza accanto,che avrebbero sentito qualsiasi cosa fosse accaduta tra loro.Il tremore nella voce della ragazza,il modo timido con cui lei lo sta guardando e le sue guance rose dall'imbarazzo aumentano la sua speranza;del resto,la desidera da così tanto tempo che ora che -forse- lei è finalmente pronta,ha paura di aver capito male.
Così "a casa tua?"chiede,con la voce che gli trema in un modo decisamente patetico. La domanda implicitamente contenuta in quella da lui espressa ad alta voce viene colta immediatamente da Alice,che non batte ciglio e afferma "sì,a casa mia."

E poi,per Andrea,è un'esplosione di luce in cui non capisce più nulla;è il viaggio in moto con un nodo in gola e le mani che gli sudano. E' sentire con una certezza tutta nuova il corpo caldo di Alice premere contro il suo durante il tragitto verso casa,è la risata imbarazzata con cui lei si scusa quando non riesce ad aprire la porta di casa perchè -anche a lei- tremano le mani. E' baciarla sulla porta di casa e lasciarsi guidare con dolcezza nella sua stanza,sentire le sue mani su di sè e rabbrividire quando lei gli slaccia ad uno ad uno i bottoni della camicia. E' sentire ogni fibra del suo corpo vibrare dall'emozione non appena toccano il letto insieme,e rischiare di svenire per il piacere solo nel passare le mani lungo le sue gambe tirando su il vestito fino a scoprire le cosce. E' togliersi i pantaloni e toglierle il vestito,è guardarla con adorazione,viaggiare  con gli occhi tra quelle curve che ha sempre immaginato e che non pensava avrebbe mai visto. E' rendersi conto che i suoi sogni non le avevano mai reso giustizia,perchè -cazzo-,Alice nuda è assolutamente la cosa più incredibilmente meravigliosa esistente sulla terra,Andrea ne è sicuro.
La guarda con adorazione,le loro fronti a contatto e i loro occhi immersi gli uni negli altri,mentre entra piano dentro di lei.
E forse è l'espressione di assoluto piacere che si dipinge sul suo viso lentigginoso,forse sono le pupille dilatate,forse è la sua bocca semichiusa e la punta della lingua che esce,o forse è semplicemente perchè lei è l'amore della sua vita e stare dentro di lei è fantastico. Qualsiasi sia il motivo,dopo soli trenta secondi Andrea sente un calore devastante entrargli nel petto e scendere a tutta velocità verso le sue parti intime;riesce a realizzare in tempo,anche se con stupore,cosa stia succedendo,ed esce velocemente da Alice,prima di ricoprire le lenzuola di un familiare liquido bianco.

Chiude gli occhi con vergogna,con uno scatto nervoso si alza dal letto e va in corridoio alla ricerca del  bagno,evitando accuratamente di incontrare gli occhioni scuri di Alice,che -lo sa per certo- lo sta fissando;non ha alcuna voglia di scoprire quale sfumatura abbia preso il suo viso,in quale espressione si siano contorti i suoi lineamenti. Entra in bagno e si sciaqua velocemente,la mente piena di punti interrogativi e nervosismo;si guarda allo specchio ed incontra il suo stesso sguardo rabbioso,il suo viso rosso per il nervosismo. Dopo dieci minuti sente un "toc toc" leggero e bofonchia un "no,Ali,non adesso." che a malapena riesce ad udire lui stesso;non può sopportare l'idea di iniziare una conversazione con lei,di trovare un'espressione di compassione sul suo viso. Non può sopportare l'idea di aver aspettato per gran parte della sua vita per una cosa che,in soli trenta secondi,è riuscito a rovinare. 
Rimane una buona mezz'ora chiuso in quel bagno,sforzandosi di non prendere a calci e pugni qualsiasi cosa gli capiti sotto gli occhi,fino a quando decide di affrontare la situazione;da quel "toc toc" quasi intimidito non ha più sentito alcun rumore che segnalasse la presenza di Alice,perciò si stupisce quando,aperta la porta del bagno,la trova seduta per terra,appoggiata al muro con gli occhi fissi sulla sua figura. Non batte ciglio quando lui si lascia andare ad un sospiro e si siede accanto a lei,con la testa tra le mani.

"Sono patetico."Mormora poi,gli occhi puntati sul parquet sotto i suoi piedi,il corpo distante da quello di Alice,in modo da non far nemmeno sfiorare la loro pelle. Con la coda dell'occhio nota che lei ha indossato la sua camicia,ma la vergogna che prova è più forte della gioia di vederla con qualcosa di suo addosso.
"No invece,non lo sei."Dichiara lei,con sicurezza. "Quello che è successo stasera..è la dichiarazione d'amore più bella che potessi farmi,dico davvero."
Le sue parole sono così diverse da quelle che lui si era immaginato,che lo costringono ad alzare il viso e a squadrare con sospetto gli occhi della ragazza,per cercare di capire cosa voglia intendere.
"Significa che non sei andato a letto con nessun altro da un bel po' di tempo. E che mi vuoi almeno la metà di quanto ti voglio io. E che ti è piaciuto stare dentro di me,ti è piaciuto tanto."Spiega,notando l'espressione confusa del riccio.
Lui abbassa di nuovo lo sguardo,riflettendo sulle sue parole;come sempre,lei è più intelligente di lui e,come sempre,sa vedere le cose con un occhio tutto suo. "E tanto per informazione..è piaciuto tanto anche a me."Borbotta,arrossendo un po' in quella confessione.
"Immagino che sia il risultato di sette anni di attesa e di preliminari."Trova abbastanza coraggio per fare una battuta,e questo fa sorridere Alice,che ridacchia insieme a lui. "Ti assicuro che di solito non è così."Afferma poi,guardandola negli occhi.
"Oh,fidati,lo so."Il viso di lei si contorce in un'espressione infastidita,e Andrea osserva con curiosità il modo buffo con cui strizza gli occhi e storce il naso verso destra. "Al liceo circolavano diverse voci riguardo alle tue capacità.."Spiega allora Alice,ricordando le conversazioni nei bagni della scuola delle ragazze che avevano avuto la fortuna di essere scelte dal moro con gli occhi blu.

Andrea ride,la sua vergogna spazzata via dagli occhi da cerbiatta di Alice e dalla sua mano gentile che lascia delle carezze sul suo braccio.In silenzio le si avvicina un po' di più,ed ora che la sua mente è un po' meno offuscata dalla rabbia e dalla vergogna per aver fallito così miseramente,riesce a godersi lo spettacolo di averla di fronte a lui,seminuda e bellissima.
"Credi che saresti disposta a darmi una seconda chance?"Le chiede poi con la sua voce roca,provocandole dei deliziosi brividi a fior di pelle;non smette di guardarla negli occhi nemmeno un secondo,mentre le slaccia con una lentezza esasperante i bottoni della camicia. 
"Mmmh.."Mugugna Alice,resa muta dalle carezze di Andrea che adesso le ha levato completamente la camicia e,dopo aver ammirato la perfezione del seno della ragazza,ha iniziato a torturare dolcemente i capezzoli con le mani. Nel frattempo le lascia dei baci bagnati sul collo,appoggiandola con delicatezza sul pavimento freddo sotto di loro;si sdraia sopra di lei puntellandosi con i gomiti per non pesarle troppo. Sente le gambe di Alice circondargli con forza il bacino e ride contro il suo collo,divertito dall'impazienza della ragazza;pur desiderando con tutto se stesso entrare nuovamente in lei il più velocemente possibile,cerca di rendere il momento speciale e passa i successivi venti minuti ad esplorare ogni centimetro della pelle di Alice. La accarezza ovunque,non trascurando nemmeno un centimetro della sua pelle,mentre con le labbra continua a lambirle il collo,prima di passare con dolcezza a leccare i capezzoli. La sente gemere e il suo cuore prende a battere all'impazzata,reso matto dal suono incredibilmente erotico della voce di Alice stravolta dal piacere. Con ancora le labbra sul seno di lei,fa scendere le mani sulla sua pancia,fino ad arrivare al sottile bordo delle mutandine che ha indossato;con una delicatezza che non ha mai usato con nessuna in questa situazione,abbassa lentamente le mutandine percorrendo con le sue dita sottili le gambe lunghe e leggermente abbronzate di Alice. Si libera con molta più velocità dei suoi boxer,e si ferma qualche istante ad ammirare la meraviglia del corpo nudo della donna che ama;Alice ha i capelli sparsi sul pavimento sotto di lei,i seni arrossati dai morsi che lui le ha lasciato,le gambe leggermente divaricate impazienti di accoglierli e le pupille dilatate dal piacere.
Nota gli occhi blu di lui su di lei e gli sorride dolcemente,mormorando piano un "sei molto bello." che lo fa sorridere divertito;sentirsi descrivere con un aggettivo del genere dalla persona più meravigliosa del pianeta ha qualcosa di ironico,ma non gli importa un granchè.

Alice,la donna della sua vita,il sogno della sua vita,è sotto di lui,sta aspettando impazientemente che lui la faccia sua e gli ha appena sussurrato un "sei molto bello." che ha fatto tremare il suo cuore ancora più del solito e non c'è niente di meglio al mondo;entra dentro di lei,piano,con dolcezza e calma,scoprendo un modo tutto nuovo di fare sesso con qualcuno. Mentre la sente mormorare piano il suo nome,mentre la vede contorcersi sotto di lui e lasciarsi andare a gemiti di piacere puro e mentre lei si apre in un sorriso estasiato quando arriva all'apice,capisce cosa c'è di diverso in quel nuovo modo di stare dentro una persona,in quelle spinte più dolci e in quella continua preoccupazione nell'accertarsi se ogni cosa è a posto anche per l'altra persona,in quel nuovo altruismo che non ha niente a che vedere con il suo solito egoismo a letto.

Capisce che quella sera ha fatto l'amore,probabilmente per la prima volta in vita sua. Ha fatto l'amore per la prima volta in vita sua,non riesce a smettere di sorridere e affonda il naso tra i capelli leggermente sudati alla radice di Alice.
Ha fatto l'amore per la prima volta in vita sua e,Dio,quanto è felice.
 
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Hola chicas!
Anche questa settimana ho preferito pubblicare di mercoledì,
e penso che continuerò a farlo fino alla fine (mancano ancora circa tre capitoli) :)
Sto ancora decidendo se iniziare già a pubblicare la mia nuova storia,con la quale torno sui One Direction,
o se aspettare fino a che non finisco questa.. i consigli sono ben accetti :)

Per quanto riguarda il capitolo,cosa posso dire.
Ho voluto descrivere la prima volta di Alice e Andrea in un modo un po' diverso rispetto al solito in cui vengono descritte queste scene,
perchè insomma,una cosa del genere può anche succedere qualche volta e io voglio essere il più aderente alla realtà possibile.
Comunque il nostro Andrea si riprende subito dopo,
perciò nessuno dei due si sentirà troppo deluso :D
Non ho molto altro da dire,se non un enorme,gigantesco grazie a chiunque abbia perso del tempo nel leggere la mia storia..
essere ascoltata,essere letta è una delle cose più belle della mia vita,
perciò grazie.
Vi voglio bene,
Chiara
  
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