Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Allison260193    31/10/2008    2 recensioni
Una nuova vita per Bella, una ragazza che non crede nell'amore e che dovrà ricredersi non appena approderà a Forks dove conoscerà il bellissimo ed affascinante (in questo caso anche un pò odioso) Edward Cullen.
... L'inizio non è dei migliori, infatti i due non fanno altro che odiarsi. Fin quando a Bella non succederà un fatto sgradevole che colpirò anche Edward... E da allora, tutto cambierà...
E' la mia prima Fiction, siate clementi! Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ma ciaoo!Eccovi il secondo capitolo della storia…vi confesso che tutte queste letture non me le immaginavo proprio!*Me piange di gioia!*

Ringrazio chi mi ha messa tra i preferiti,ovvero:
*Egypta
*Kira988

*Railen
*Summer718
*Valemyni
Risposta commentuzzi(Sempre graditi!)

Railen:
Ma ciao Sunny!Grazie a te per avermi aiutata ,se no a quest’ora ero ancora al computer cercando di postare la storia *me un po’ ignorante…*Grazie per i tuoi incoraggiamenti!Ti voglio un mondo di bene!

 


 -         Mi scusi,signorina. È tutto a posto?-
Alzai gli occhi,e mi ritrovai davanti alla faccia una hostess,che non avrà avuto più di trent’anni,bionda,occhi azzurri…il tipo che avrebbe fatto sbavare sicuramente Andrew.
-S..sì,certo. Perché me lo chiede?-E soprattutto,perché interrompe il mio sonnellino?
-Bè,prima di tutto,perché ha cominciato ad urlare…-
-Ops,mi scusi,credo di aver avuto un incubo!-
-Può capitare,non si preoccupi..e poi,siamo arrivati,dovrebbe scendere dall’aereo-
rossa come un pomodoro maturo,mi alzo dal comodo sedile dell’aereo,e,con il mio bagaglio a mano,mi dirigo verso il parcheggio dell’aeroporto di Seattle,dove,quasi per certo,avrei trovato Charlie ad aspettarmi.
Se,come no. Sogna Bella che è meglio.
Ovviamente,l’avrò pur ereditata da qualche parte,la mia tendenza al ritardo…e da chi,se non da Charlie?
Sbuffai,e mi diressi all’interno della struttura,per accomodarmi su delle panchine,assai scomode,in attesa di mio padre.
Decisi di ascoltare un po’ di musica,che male di certo non fa,e così,mi isolai sotto le note dei miei gruppi preferiti,dimenticandomi del mondo e della gente che mi circonda.
Nella tasca destra del mio pantalone nero,il cellulare cominciò a vibrare,facendomi sobbalzare dallo spavento.
-Maledetto telefono…-Bofonchiai,guardando il numero sul display: Charlie.
-Papà?-Risposi,guardandomi attorno,senza trovarlo.
-Ehi Bells ,dove sei?-
- All’ aeroporto,verso l’uscita…tu?-
-Ehm…a dire la verità,non ne ho idea…Aspetto,provo a chiedere informazioni…Ehi,lei!Mi sa dire dov’è l’uscita?-
mi coprì la faccia con una mano,trattenendo un ghigno. Charlie non era per niente cambiato,sapeva sempre farsi riconoscere!E dire che quando lavora è tutto serio…
Alzai gli occhi davanti a me,e trovai un uomo sui quarant’anni ,con i capelli neri,i miei stessi occhi e l’aria smarrita. Che fine aveva fatto l’ispettore rude della polizia di Forks?
-Papà!-Esclamai,alzandomi e andandogli incontro. Lui mi squadrò da capo a piedi,e allargò le braccia,contento -Bells!-
rimanemmo a lungo abbracciati,ignorando la gente che sorrideva,nel vederci così uniti. Ovviamente,questa era Seattle,non era Forks,la cittadina del pettegolezzo,quindi non me ne curai tanto.
-Oh,Papà.che bello vederti!-Dissi,mentre ci dirigevamo verso la macchina della polizia di Forks. Pregai dentro di me,di non dover andare a scuola con quel mezzo,il giorno dopo.
-è bello anche per me,rivederti,piccola. Sei sempre più bella-
-Dai papà,non prendermi in giro-
Lui sbuffò -Sei uguale a Reneè. Ogni volta che le si fa un complimento,la prende sul ridere…-
Io risi,mentre,mi accomodavo sul sedile anteriore della macchina.
Per tutto il tragitto,parlammo della scuola,dei miei vecchi amici,delle mie abitudini,del suo lavoro al commissariato… veniva facile parlare con Charlie,ti faceva sentire subito di buon umore. Aveva lo stesso carattere di Andrew.
Frenò davanti a una via,piena zeppa di villette,tutte attorniate da un giardino quadrato,opaco,come se la pioggia avesse lavato via il colore del prato. Tutto in quel posto sembrava opaco. Come se fosse spento,senza colore.
Grugnì disgustata,senza farmi sentire da Charlie,e,sotto la pioggia incessante,mi diressi sotto il portico della casa,inzuppandomi da capo a piedi.
-Bè,allora…-disse,mentre mi apriva la porta d’ingresso- Bentornata a casa,Bells-
-Ehm… grazie Charlie -risposi,un po’ impacciata,entrando nella casa.
Era piccola. Molto piccola,rispetto a quella di Phoenix.
Il pavimento dell’ingresso e del salotto era di moquette beige,mentre quello della cucina era ricoperto di mattonelle nere e bianche.
L’ingresso era un corridoio piccolo,stretto,con un appendiabiti e un porta ombrelli sulla parete destra,mentre un appendino per la pistola e la giacca di Charlie,sulla sinistra.
Le pareti erano tutte beige,in tinta con la moquette,e il salotto era provvisto di un divano con fantasia floreale,e una televisione,dall’aria abbastanza decrepita. Sentivo già le mancanza del televisore a schermo piatto…
C’era un piccolo caminetto,con sopra le foto mie e di Andrew,nelle varie fasi della nostra infanzia,ed era ricoperto di mattoni grigi. Il fuoco scoppiettava allegro.
Il salotto era adiacente alla cucina,provvista di mobiletti bianchi,un piano cottura e un lavandino,e un tavolo vicino al muro,con le sedie di legno bianco,ormai vecchie.
-La tua stanza è quella in alto a…-esordì Charlie,ma lo fermai.
-…a sinistra. Me la ricordo ancora la casa,papà-e così,mi diressi su per le scale,fermandomi davanti a una porta di abete,ritinteggiata di bianco,con una insegna che informava che la camera,apparteneva esclusivamente a “Bella”. Sospirai,ed entrai nella mia nuova camera.
Era con i muri lilla,mansardata,e sulla parete frontale troneggiava una finestra,con le tende trasparenti,anch’esse lilla.
Il letto a baldacchino ,la scrivania scura,l’armadio di fronte al letto… tutto esattamente come diciassette anni fa. Non era cambiato niente.
Sistemai le mie cose,e regolai la sveglia per le sette.
Guardai l’orologio,e mi cambiai con il pigiama. Era tardi,e domani dovevo affrontare il mio primo giorno di scuola. Rabbrividì al solo pensiero,e mi strinsi nel piumone,prendendo sonno.
Mi svegliai al suono della sveglia,e scattai immediatamente in piedi:ci mancava solo che arrivassi in ritardo il mio primo giorno di scuola!
Mi fiondai letteralmente sotto la doccia,e ci misi solo cinque minuti,per poi correre di nuovo in camera,verso l’armadio,intenta a scegliere qualcosa da mettermi.
Dilemma:che vestiti dovevo scegliere?
Scelsi un paio di blue jeans,e li abbinai ad una camicia bianca con sopra il gilet blu. I capelli mossi si rifiutavano di collaborare,come al solito,e decisi di abbellirli con una molletta sul lato destro.
-Bells! Farai tardi se non ti sbrighi!- mi avvertì Charlie,dal piano di sotto.
Afferrai la cartella e mi diressi verso la porta d’ingresso- A dopo Papi !-
Corsi fino alla fermata più vicina del pullman ,pregando il cielo di risparmiare un po’ di soldi per comprarmi una macchina.
La fermata era vuota e silenziosa. Probabilmente ero l’unica imbecille che doveva prendere il pullman per raggiungere la Forks High School.
-Ciao! –Udì una voce dietro di me,che sembrava amichevole,e trillante. Anche melodiosa,in un certo senso.
Mi voltai e mi ritrovai davanti ad una ragazza. Bella. Anzi,bellissima. Bella,era un insulto per lei.
Aveva i capelli corti marroni,tenuti elegantemente da due mollette che le facevano scendere due ciuffi vicino al viso bianco e perfetto. Sembrava un folletto,aggraziato e dolce.
-Ciao- la salutai,per non sembrare scortese.
-Possibile che ti muovi sempre?- sbraitò una voce maschile dietro di lei.
-Scusa Em- si scusò lei,non appena comparve un ragazzo. Era un armadio! Alto,nerboruto,con i capelli neri e gli stessi occhi della ragazza:dorati,come oro fuso.
Era anche lui incredibilmente bello,e aveva la faccia simpatica.
-Oh,non mi avevi detto che avevi fatto amicizia. Sono Emmett- si presentò il ragazzo,porgendomi la mano:era fredda come il ghiaccio.
-Isabella. Bella per gli amici- mi presentai,timida.
-Piacere Bella!Io sono Alice Cullen,la sorella di Emmett- trillò la ragazza,esultante.
-Prendete anche voi il pullman?- chiunque avrebbe potuto notare la speranza nella mia voce. Loro ridacchiarono.
-No,a dire il vero,non è prudente prendere il pullman. Volevamo chiederti se volevi un passaggio,a dir la verità- m’informò Emmett.
-Non vorrei disturbare…-ti prego,fa che insistano!
Figurati,non disturbi!Vieni!- Alice mi prese la mano,trascinandomi verso una macchina,poco distante dalla fermata. Conoscevo bene quella macchina,la adoravo.
Era un Volvo c30,grigio metallizzata ,con i sedili in pelle nera,supponevo. Era una macchina bassa,con linee tipiche delle macchine svedesi,che mediterranee.
-Che bella macchina- mi complimentai,rimanendo ad ammirarla. Emmett rise.
-Ti piace?-
-Tantissimo. È tua?-
-Nah. È di mio fratello-e sparì nel sedile anteriore.
Io mi sedetti vicino ad Alice,e notai un ragazzo nel sedile del guidatore,immaginando che fosse il fratello di Emmett e Alice.
-Oh,abbiamo compagnia- disse il ragazzo,scocciato. Mi stava già antipatico.
Si girò verso di me,e puntò i suoi occhi dorati sul mio viso. Era…bè,stupendo. Molto più bello di suo fratello e di sua sorella,con i capelli ramati spettinati,e le labbra piene,che in quel momento non erano affatto amichevoli,e la stessa carnagione dei due Cullen che lo accomunava a loro…anche se era perfetto,però,era veramente antipatico.
A volte se si è belli,non si è simpatici pensai,mentre mi gelava con lo sguardo.
-Edward,lei è Bella. Bella,lui è Edward- ci presentò Alice,amichevolmente.
-Piacere- sibilò.
-Il piacere è mio- risposi io,scoccandogli una occhiata tutt’altro che gentile.Cominciavamo bene. Ottimo.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Allison260193