La pioggia
cadeva incessante sulla fredda erba
verde.
Cadeva incessante sui neri ombrelli.
Cadeva incessante sulla lapide bianca.
Cadeva incessante sul viso di Frank, confondendosi con la calde lacrime.
Guardava la grande cassa di legno scuro mentre veniva risposta in
quella grande
fossa che sembrava un buco nero. Gerard non sarebbe più
tornato.
Era quasi sorprendente, per Frank, quante lacrime potessero contenere i
suoi
occhi. Tutti erano lì riuniti per piangere quel fragile
corpo che troppo presto
era stato abbandonato dalla vita.
Un mondo che Frank non aveva più significato.
Una vita che per Frank non aveva più significato.
Lento si avvicinò a quella cassa, lento si
avvicinò a quella grande fosse che
per sempre sarebbe stata la casa del suo Gerard.
Si avvicinò posandoci sopra un foglio, un foglio che ebbe la
capacità di far
capire a Frank cosa valeva davvero nella vita, che permise a quei due
cuori di
amarsi ancora.
Late dawns and early sunsets, just like my
favorite
scenes
Then holding hands and life was perfect, just like up on the screen
And the whole time while always giving
Counting your face among the living…
E mentre tutti
lentamente andavano via, mentre tutti
lentamente tornavano alle proprie case, Frank rimase lì, a
fissare il terreno
smosso e la lapide bianca.
A guardare quella rosa rossa bagnata dalla fredda pioggia.
Una lacrime rigò ancora il viso di Frank.
“Addio Gerard, addio… amore mio.”
“Frank…
vieni andiamo…” Mikey si avvicinò al
ragazzo
che ancora fissava la bianca lapide occhi persi.
“Lasciami.” Sussurrò mentre Mikey gli
scuoteva un spalla cercando di farlo
rialzare.
“Ti ammalerai.”
“… Frank…” La voce di Mikey
era pari ad un sussurro, appena percettibile.
Disperata e piena di dolore.
“Lasciami Mikey! Vattene!” Urlò Frank.
Voleva rimanere lì, non voleva andare
via. Voleva restare per sempre con Gerard, anche se ben sapeva che era
impossibile.
E Mikey pianse, pianse ancora. Pianse perché faceva male
vedere Frank così, perché
faceva male sapere che suo fratello ami sarebbe ritornato.
Era stato un buon fratello Gerard, in fondo. Lo aveva amato e sempre lo
avrebbe
fatto. Gli sarebbe mancato il suo sorriso, la loro corsa per il bagno e
le loro
risate. Gli sarebbe mancata la sua voce, la sua risata, il suo essere
acido e irascibile.
Gli sarebbe mancato tutto del fratello e mai lo avrebbe scordato.
Avrebbe
custodito nel cuore ogni ricordo, i ricordi belli, i ricordi brutti,
perché Gerard
era Gerard, era suo fratello e mai lo avrebbe dimenticato.
Perché non si può dimenticare
una persona a te cara, non puoi dimenticare tuo fratello, non puoi
dimenticare
Gerard Way.
E Mikey capì che per ora Frank non sarebbe mai andato via.
Così baciandogli il capo sparì nella leggera
foschia.
“Se puoi… sentirmi, amore
mio…” Sussurrò Frank con voce tremante.
“Non scordarti di me…”
Continuò poggiando la testa del freddo marmo.
Quanto sarebbe stato difficile per Frank?
Quanto sarebbe stato complicato per Frank?
Superare sarebbe stato arduo, ma dimenticare sarebbe stato impossibile.
Lui non
voleva dimenticare, voleva custodire Gerard nel suo cuore, nella sua
anima, per
non lasciarlo andar via, mai.
Lo amava, gli aveva donato il sorriso.
Era come se una parte di se stesso fosse scivolata via con la pioggia
che
bagnava il suo suo viso, il suo corpo.
Frank odiava la pioggia.
Aveva trovato l’amore di un ragazzo dolce e timido, aveva
trovato un amore unico
e indistruttibile. Si, perché anche se Gerard aveva
abbandonato il Frank il
loro amore sarebbe vissuto in eterno, perché non
è possibile distruggere un
sentimento tanto forte, un sentimento che era quasi possibile vedere
con gli
occhi.
E Strinse forte l’erba, strinse i pugni fino a che le nocche
non diventarono bianche.
Mai lo avrebbe rivisto.
E l’unica cosa che gli rimaneva era i sogni. Sogni dove
avrebbe potuto ancora
vedere quelle labbra, quegli occhi, quel viso, dove avrebbe ancora
potuto
toccarlo con le proprie mani. Ma vivere nei sogni fa solo male, ebbene,
Frank
volva farsi del male.
Chiuse gli occhi e lo vide ancora, vide ancora quel verde che mai in
tutta la
sua vita avrebbe rivisto.
Pochi giorni
erano passati da quel pomeriggio. Frank
era seduto sulla sua veranda e il suo viso era accarezzato del freddo
vento
invernale. Sorseggiava lentamente il suo caffè.
Gli mancava Gerard, gli mancava come non mai. Oramai i suoi occhi non
contenevano più lacrime, si era asciugati.
Dall’altra parte della strada una porta si aprì.
Frank osservò Donna Way avvicinarsi lentamente asciugandosi
il viso dalle
lacrime.
Frank si alzò non capendo cosa fosse successo.
In mano un foglio.
Il viso di Donna era segnato dal pianto, dal dolore, proprio come
quello di
Frank.
“Ciao Frank.” Il ragazzo sorrise debolmente.
“Buona sera signora.”
“Stavo riordinando la stanza di Gerard…”
Donna cercò di trattenere le lacrime
mentre la voce cominciava a tremarle. “…e ho
trovato questa. Allungò la mano
porgendo a Frank un foglio piegato con cura.
Il ragazzo afferrò il foglio incredulo, non capendo, o forse
non volendo
capire.
In fretta Donna, senza dire un parole, corse in casa, lasciandosi
andare ancora
una volta alle lacrime.
Frank si sedette su un gradino della grande verande di legno e
aprì con cura.
Una morsa allo stomaco, un tuffo al cuore, le lacrime premevano per
uscire.
La calligrafia di Gerard.
Ciao
Frank.
Se stai leggendo questa lettera vuole dire che non ci sono
più.
Frank fece un
respiro profondo, lasciandosi sfuggire
una lacrima.
Guardo il cielo asciugandosela, poi, continuo a leggere.
Perdonami,
amore mio. Perdonami perché sono stato uno stupido. Avrei
dovuto parlarmi di ciò
che mi succedeva, di ciò che da anni mi affliggeva e
tormentava. Ho sbagliato a
non renderci partecipe della mia malattia, ma avevo paura, paura che tu
mi
potessi respingere o allontanarmi.
Perdonami Frank…
E ti ringrazio, amore mio, perché tu mi hai dato la forza di
sorridere, di non
arrendermi al dolore, a sorrider alla vita, al mondo… un
mondo che mi ha dato
te.
Un’anima persa la mia, un’anima che ha trovato la
gioia con te, tu mi hai
ridato la rotta.
Tu Frank, sei stato il mio miracolo. E ora, amore mio, so che i
miracolo
esistono per davvero, perché ne ho
avuto
uno, ho avuto il più bel miracolo che potesse capitarmi.
Persone come te sono rare da trovare, speciali e uniche. E molti
cercano
qualcuno come te, impossibile da trovare perché sei unico.
Mi hai insegnato che nonostante il dolore si può amare e
continuare a vivere.
E tutti i bei momenti trascorsi con te abbiamo condiviso cose che le
persone
possono solo sognare.
Io, Frank, sarò il vento che al mattino si
accarezzerà il viso, che ti passera
vicino e così, amore mio, sarò sempre
così. Perché il mio amore per te non
potrà essere distrutto o cancellato.
Io ti amerò per sempre.
Questo non è un addio, ma un ringraziamento.
Grazie di essere entrato nella mia vita, anche per un breve periodo e
di averla
sconvolta.
Grazie di avermi insegnato a vivere ed amare.
Grazie per avermi amato ed esserti lasciato amare da me.
Grazie per non avermi abbandonato.
Grazie di essere stato semplicemente… Frank.
Non dimenticare mai il mio amore.
Until the end of everithing…
Tuo
per sempre,
Gerard.
Le lacrime bagnavano il viso
di Frank, calde e
amare.
Un singhiozzo
oltrepassò le sue labbra e strinse quel foglio forte al
petto,
lì, dove c’è il cuore.
E Frak aveva notato
lì inchiostro sbavato. Gerard aveva pianto nel scriverla.
E questo lo faceva
sentire ancor più vicino a lui.
Quel ragazzo gli aveva
davvero cambiato la vita.
Nulla sarebbe mai
stato come prima ma il loro amore non sarebbe mai finito,
sarebbe durato per sempre.
“Ti amo
Gerard.” Sussurrò Frank fra le lacrime e i
singhiozzi.
Give me a reason to
belive…
Frank
l’aveva avuta.
Mi sveglio di
soprassalto.
Il mio respiro è accelerato e piccole goccioline di sudore
banano la mia
fronte.
Mi guardo intorno e la stanza è immersa nel buio.
Mi alzo dal letto dirigendomi verso il bagno.
Mi guardo allo specchio.
I corti capelli castani, il viso pallido e sudato, il mio torace nudo
che si
muove troppo velocemente per essere controllato.
Poggio le mani sul lavandino guardando in basso e chiudendo gli occhi.
Era solo un brutto sogno, Frank… solo un brutto sogno.
“Bhè
ragazzi, io
andrei, si è fatto tardi.” Dico alzandomi dal
tavolo.
“Ma
no Frankie, rimani ancora un po’.”
“No
Neil, non credo sia il caso, voglio tornare a casa sobrio.”
“Ma
hai vent’ani cazzo, divertiti.” Dice lui bevendo un
sorso della sua birra.
“Lo
faccio proprio perché ho vent’anni e voglio
divertirmi vado via.” Dico sorridendo.
Mi allontano. Pago ed esco da questo pub.
Avere un
gruppo hai suoi pregi e i sui difetti ma, ora, sono stanco per pensarci.
Ma in fondo,
amo i Pencey Prep…
Comincio a
camminare ma qualcosa attira la mia attenzione.
Un ragazzo,
su un panchina… piange.
Mi avvicino
lentamente.
“Hey,
tutto okay?” Chiedo poggiandogli una mano sulla spalla.
Ma qualcosa
cambia in me nel momento in cui alza la testa.
Sgrano gli
occhi incontrato un verde che solo in sogno avevo visto…
quel verde
che mi sembra di conoscere benissimo.
Quegli
occhi…
Quel viso
rotondo, quel naso all’insù, quelle labbra che
sembrano essere
dipinte.
“Si,
si.. tutto okay.” Quella voce…
“Come
ti chiami?” Chiedo incredulo.
“Gerard…”
Com’è
possibile… ?
“Tu
sei…”
“Frank.”
Dico porgendogli una mano ed aiutandolo a rialzarsi.
“Gerard…
Way?” Mi guarda stralunato.
“Si.
Ma tu… come… “ Sospiro e sorrido. Tutto
questo è particolarmente assurdo.
“Lunga
storia.”
“Bhè…
ho tutto il tempo che vuoi.”
Eccomi qui gente, dopo mesi, sono
riuscita a finire questa fiction.
Alla fine non ho resistito e non ho fatto morire per davvero Gerard,
non poteva
morire, non così.
Lìintera storia è stata solo...un sogno... e chi
avrà incontato Frank alla fine??? >.<
Mi dispiace aver finito questa fiction perchè ha fatto parte
di una parte della
mia vita davvero importante ed è
grazie
a lei se in un certo senso ho conosciuto la mia miglior amica.
Mi mancherà…
Voglio ringraziare tutti quanti, alle 22 persone che l’hanno
messa tra i
preferiti e chi ha sempre recensito, e anche chi ha letto!
E dedico questa storia a Wrafh,
a Jejè,
a Jess,
e a lei… Greta… che mi ha sempre appoggiata fin
dall’inizio.
A voi ragazze perché vi
voglio bene….
E
grazie
a:
FuckingChemicalGirl:
Ciao cara! Ho postato presto! Spero tu non abbia pianto anche
qui… Grazie mille
per l’appoggio e per le recensioni! Grazie di tutto! :*
Crazyangie:
Ciaooooo! Sono felice che tu non mi odi! Dopo questo…
bhè… fai un po’ tu…
Grazie mille! Grazie di tutto davvero! Kisses!
ElfoMikey:
Honey, che avrei fatto senza di te? Nulla probabilmente! (il secondo
quaderno
verde arriva!) Grazie, grazie per essermi amica e per regalare sempre
il
sorriso! Tu, sei una delle migliori e ti meriti tutta la
felicità del mondo.
Spero di non averti deluso come questa nuova versione della lettera.
Fammi a sapere…
ti voglio bene, alto fino alla luna e grande quanto il mare! <3
sempre…
Friem:
Hey ciao! Alla fine Gee non è morto realmente, non potevo
farlo! U.U Sono contenta
che ti piaccia il mio modo di scrivere e la storia, mi ha fatto tanto
piacere
sapere ciò che pensi! I troppo morti…
bhè, sinceramente non so a che sia
dovuto. O.o Spero che questo capitolo finale ti sia piaciuto! A presto!
XD
Chemical
Lady: Ciao Je! Alla fine non ce l’ho fatta a farla finire
male! Spero ti sia
piaciuto il capiotlo come il precedente! Fammi sapere bella! E grazie
per sopportarmi
ogni giorno e per essermi amica! Ti voglio un mondo di bene Je! Un
milione di
ciambelline al cioccolato! <3
Jessromance:
Jè! Alla fine non ce l’ho fatta. Io tuo love non
è morto. Spero ti sia piaciuto
il capitolo! E si, è finita… purtroppo. Grazie
per avermi sempre seguita!
Grazie per le recensioni! Grazie di tutto! Ti voglio bene! Tanto tanto!
<3
_omfg_
:
Ciao! Hey, Gerard non te l’ho fatto morire! Non potevo farlo!
ç_ç Grazie per
aver recensito, davvero grazie! Sono felice di sapere che ti sia
piaciuta! *_*
Presto posterò un’altra frerard... a presto cara!
Spero che questo finale ti
sia piaciuto! XD
A voi e
tutto,
con enorme
affetto,
vostra
Lò.