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Autore: rosa_cherokee    27/11/2014    1 recensioni
Harry è confuso, fa dei strano sogni e non sa cosa pensare. Anche Draco lo è. Sembra proprio che i due abbiano messo da parte l'orgoglio e che si siano incontrati.
“ Mercoledì ore 20:00 - stanza delle necessità. Dobbiamo parlare. Puntuale. “
Cosa succederà?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 4

GREEN LIKE YOUR EYES

“Ehi Draco ti ho preso un regalino.” Sussurrò Harry all’orecchio del Serpeverde.

Erano nella stanza delle necessità. Nel loro luogo. Ormai stavano insieme da quasi un mese e tutto sembrava andare alla grande non avevano detto niente a nessuno per adesso ma erano comunque felici perché quando si vedevano riuscivano a lasciare da parte tutti i loro problemi. Almeno per un po’ c’erano loro due, il loro pazzo e strano amore e basta.
Harry aveva trovato il coraggio per parlarne con Ron, dopotutto era il suo migliore amico da tanti anni e non poteva nascondergli una cosa simile. All’inizio non l’aveva presa nel migliore dei modi ma dopo che Herm gli ebbe parlato riuscì ad accettarlo. “Insomma, se siete felici voi e se sei sicuro che non ti stia prendendo in giro…bhe allora cavoli vostri.” Aveva balbettato poi il rosso.

“Davvero? Ma manca ancora una settimana al nostro mesiversario Potter, come al solito non vai forte con i calcoli.” Lo aveva preso in giro Draco rivolgendogli il suo mezzo sorriso.
“Che spiritoso!” Replicò il moro fingendosi offeso e tirando fuori il labbruccio. “Non è per il nostro primo mese simpaticone. Non posso fare un regalo al mio ragazzo senza che io venga preso in giro…che mondo è mai questo?”
“Allora prima cosa: togliti dalla faccia quel aria da cane bastonato perché stai giocando con il fuoco Potter. Rischi che ti salti addosso da un momento all’altro” disse malizioso.
“Allora continuo.” Rispose ancora Harry sfoderando i suoi migliori occhini da cucciolo.
“Seconda cosa…” Riprese Draco cercando di non guardarlo negli occhi, non avrebbe resistito. “Ti prego di ripetere ancora mille volte che sono il tuo ragazzo.”
“Sei il mio ragazzo da tre settimane, sei il mio ragazzo adesso e sarai il mio ragazzo per ancora molto tempo, non ti liberi di me facilmente.” Desse lasciando un lieve bacio sulle labbra chiare del ragazzo.
“Ecco…era giusto per chiarire. Perché sai Potter, non mi piace il modo il cui quella Corvonero ti mangia con gli occhi quando entri nella Sala Grande. Sembra che ti voglia spogliare con gli occhi…si, Sfregiato, è inutile che fai quella faccia. Anche io ti guardo quando sei nella Sala Grande.”
“Dra ma quella Corvonero chi? Cho?” chiese lui stupito. Insomma Draco era geloso di lui…questo lo attirava molto come idea.
“Si, fatto centro.” Disse con aria un po’ stizzita.
“Draco, tu sei l’unico per me e sempre lo sarai.” Confessò Harry abbassando leggermente gli occhi mentre le sue guance si tingevano leggermente di rosa. Lui non era mai stato un tipo insicuro, anzi. Ma con Draco cambiava completamente. Diventava incerto e dubitava di se stesso.
Draco gli prese il viso tra le mani costringendo quegli iridi verdi a guardarlo nei suoi iridi azzurro ghiaccio.
“Grazie. Grazie di tutto Harry.” Draco si sporse verso le sue labbra e lo baciò lievemente ma lentamente il bacio divenne più appassionato finchè Harry non assaggiò il contorno delle labbra di Draco con la lingua. Il biondo schiuse le labbra e lo lasciò entrare liberamente. Si sdraiarono sul letto e solo quando non ebbero più fiato si staccarono.
“Senti un po’…ma prima non stavi parlando di un regalo?” gli chiese Draco mentre i suoi occhi iniziarono a brillare come quelli di un bambino.
Harry tirò fuori dalla tasca della felpa un piccolo pacchetto di carta da pacchi con un piccolo nastro verde legato attorno.
“Verde come i Serpeverde.” chiarì Harry
“Verde come i tuoi occhi.” Disse il biondo con voce suadente.
Draco scartò velocemente il piccolo pacchetto stracciando e strappando la carta. Al suo interno c’era una collana di corda con un piccolo ciondolo a forma di cervo: il patronus di Harry.
“Cazzo, Harry, è…semplicente perfetta…la adoro…è stupenda, grazie Harry.” Mormorò Draco mentre un sorriso di felicità si dipingeva sulle sue labbra.
“È incantata, praticamente tu vedi la forma di un cervo mentre tutti, tranne me, vedranno la forma di un serpente arrotolato. Così non sarai in imbarazzo se ti chiederanno cosa significa. La magia l’ha fatta Hermione, mi ha aiutato lei anche con il pacchetto, però l’idea è stata mia. Così avrai una parte di me sempre vicina.”
Draco gli buttò le braccia intorno al collo mentre qualche lacrima scendeva. Harry non lo aveva mai visto piangere. Certo, non era un pianto di tristezza ma era di commozione, quindi era una cosa diversa ma era comunque uno strano effetto. Harry lo stringeva a se mentre con una mano gli accarezzava la schiena cercando di calmarlo. Infondo, anche dietro la sua corazza da duro c’era un ragazzo dolce che si commuoveva per un regalo fatto con il cuore.
“Avrei voluto regalarti un buono per andare a farti un tatuaggio che avevo scelto io. Ti dovevi far scrivere sul tuo perfetto fondoschiena - proprietà del magnifico e bellissimo Harry Potter - ma poi ne ho parlato con Herm e mi ha fatto notare che tu non avresti approvato tanto la genialità del mio regalo.” Scherzò il moro per farlo ridere.
“Che idiota che sei Sfregiato.” Ribatté Draco tirandogli un pugno sulla spalla. Provò a fare il serio per fargli credere di essersi offeso ma non appena ripensò a quella folle idea non poté fare altro che ridere a crepapelle. Una risata contagiosa che non ci mise molto ad attaccarsi anche a Harry.
Quando le risate scemarono si accoccolarono uno affianco all’altro sul letto tenendosi semplicemente per mano e guardando il camino acceso.
“Harry…” Iniziò insicuro Draco.
“mh mh.” Mugugnò lui per incitarlo a continuare.
“Harry…sto per dire una cosa che ti sembrerà stupida ma ti prego di non ridere.”

Silenzio.

“Grazie, mi stai salvando dall’oblio.”


*sottoscala dell'autrice*

buongiorno a tutti!. come potete ben notare sono ancora viva e non mi ha rapito nessuno. ci ho messo così tanto semplicemnte pèerchè avrò riscritto questo capitolo una quindicina di volte ma ogni volta mi sembrava peggiore di quello prima. finchè non sono arrivata a questa cosetta qui sopra che potete leggere. ancora non mi convince ma alla fine dopo quasi due mesi (?) pensavo che fosse arrivata l'ora di aggiornare e quindi bho non so che altro dire.
ah si, l'ultima frase l'ho naturalmente presa in prestito da TFIOS (colpa delle stelle) semplicemnte perchè quando l'ho letta nel libro ho pensato: "cavolo, ma allora non sono l'unica deficiente che ha paura dell'oblio. qualche altra mente malata come la mia esiste." e quindi hop pensato di aggiungerlo. va be ora la smetto di rompre e vi lascio. ma vi prego fatemi sapere se vi piace la mia storia o se volete dirmi qualunque cosa (anche cosa avete mangiato ieri sera) e qualsiasi consiglio che accetto volentieri.
Bacio a tutti :)

Rosacherokee
 
   
 
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