Apro gli occhi e scorgo il soffitto della mia camera. Un raggio di luce entra dalla finestra, abbagliandomi. Cerco di richiudere gli occhi; devo essermi svegliata a causa di un brutto sogno. Poi realizzo. Mi giro a sinistra e vedo la faccia di un ragazzo, che dorme. Cazzo, ecco cos’ho fatto ieri sera.
Ripercorro mentalmente la serata. Amelia è venuta da me, siamo andate al locale, abbiamo portato delle persone dentro; c’era una comitiva e c’era un ragazzo carino. Ci siamo presentati; come cazzo si chiama? Jack, John… Poi, ah si, ci siamo dati appuntamento fuori dal locale. Era troppo tardi per andare da qualche parte, a casa sua non si poteva andare, quindi siamo venuti da me. Perché mi ficco sempre in situazioni di merda?! Giuro mentalmente di non lasciarmi più avvicinare da ragazzi casuali. Mi giro verso di lui, devo ammettere che è carino. Cerco di alzarmi dal letto il più silenziosamente possibile e cerco di afferrare i primi vestiti che trovo, un paio di pantaloni della tuta e una maglia troppo corta. Camminando sulle punte afferro il telefono ed esco dalla camera. L’obbiettivo è raggiungere il bagno senza farmi sentire da mia madre; è in cucina, sento la tv accesa. Con uno scatto arrivo in bagno e mi chiudo dentro; compongo il numero di Amelia e aspetto che risponda. Uno, due, tre squilli.
- Pronto
- Perché? – chiedo, ma è solo una domanda retorica.
- Cosa?
- Perché riesco sempre a ficcarmi in situazioni simili
- Di che parli? Del ragazzo di ieri?
- Di cosa se no?!
- Che è successo?
- Ti dico solo che sta dormendo nel mio letto
- Si! – esclama lei con un gridolino – sapevo che te lo saresti portato a letto. Era sexy da morire.
- Amelia, non mi ricordo neanche il suo nome!
- E allora? Mica devi chiamarlo per nome per avere una sana scopata
- Beh, almeno mi piacerebbe avere un nome per salutarlo quando se ne va
- Chiamalo Dan o Josh … Dai, sarà uno di quei nomi lì
- E se non lo è? – sento delle voci dall’altra parte del telefono –dove sei ?
- In centro, con mia madre.
- Shopping del sabato mattina? – chiedo, sicura di quale sarà la risposta
- Certo! – risponde lei – solo che si è bloccata in un negozio e non vuole più uscire. La sto aspettando fuori. A proposito, sai chi ho visto prima?
- Chi?
- Carrie, la tua collega. Stava con un figo pazzesco.
- E lui com’era?
- Biondo scuro, capelli un po’ spettinati. Ah, e fossette! Sono riuscite a vederle a distanza. Perché lei riesce a trovare dei ragazzi così?! E si, la so già la risposta: sembra una modella.
- Tu non puoi capire chi è il ragazzo di cui stai parlando – dico io, ridendo.
- Chi? Lo conosci? E non me l’hai detto, stronza?
- È il figlio della compagna di mio padre.
- Il principesso?
- Proprio quello!
- Oddio! Non mi hai detto che era così bello.
- L’ho visto per l’ultima volta almeno quattro anni fa! E poi, sinceramente, non mi fa impazzire.
- Eretica! È assolutamente un dieci con lode! Maledetta quella Carrie, non mi è mai stata simpatica.
- E smettila, che anche tu ne hai fatte di belle conquiste. Devo provare a tornare in camera e vedere che succede. Oddio, pensa se si è già svegliato e mia madre lo ha beccato in cucina? Che imbarazzo. Ci sentiamo più tardi.
- Ok, ricorda che oggi ti passo a prendere alle 8 e 30.
- Va bene, tanto ho giorno di riposo da lavoro.
- A dopo! – mi saluta e riaggancia.
- Ei
- Ei – lo emulo
- C-come stai? – gli chiedo. Seriamente Tess? Sei andata a letto con un ragazzo di cui non sai neanche il nome e la prima cosa che gli chiedi è come stai?
- Ho dormito da Dio, questo letto è comodissimo.
- Sono contenta che ti sia piaciuto – in un attimo mi rendo contro del senso che questa frase potrebbe avere – e anche il resto.
- Oh, quello mi è piaciuto ancora di più – mi sta guardando in modo strano
- Bene
- Bene
Sono un’idiota. È la prima cosa a cui penso dopo l’orgasmo e dopo che lui si butta al mio fianco.
- Wow
- Si – annuisco
- Dovrei andare – dice lui, spezzando quel poco di atmosfera che c’era.
- Certo – mi alzo di scatto.
- Ok, mia madre è di là – gli dico – ho in mente una buona scusa, tu dammi ragione
- Afferrato dice lui
- Ei mamma lui è un mio amico è rimasto qui a dormire perché…
Come fare una figura di merda con entrambi i propri genitori.