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Autore: Eliatheas    31/10/2008    9 recensioni
“Dolcetto o scherzetto?”
“Piantala, Hugo”
E anche quella volta gli chiuse la porta in faccia.
Quel poveretto di Hugo non aveva idea di cosa passasse per la mente alle ragazze una volta che iniziavano a crescere. Era davvero assurdo: un giorno prima era la sua Lily, quella con cui si divertiva a combinare scherzi e il giorno dopo...puff, diventata simile – troppo – a sua sorella Rose, che già all’età di quindici anni si faceva complessi mentali degni di zio Harry.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Halloween ~
Complessi mentali degni di zio Harry

 “Dolcetto o scherzetto?”
“Piantala, Hugo”
E anche quella volta gli chiuse la porta in faccia.
Quel poveretto di Hugo non aveva idea di cosa passasse per la mente alle ragazze una volta che iniziavano a crescere. Era davvero assurdo: un giorno prima era la sua Lily, quella con cui si divertiva a combinare scherzi e il giorno dopo...puff, diventata simile – troppo – a sua sorella Rose, che già all’età di quindici anni si faceva complessi mentali degni di zio Harry.
Hugo iniziò a picchiare sulla porta, con aria esasperata.
“Dai, Li’!” sbuffò, alzando gli occhi al cielo. “Per Merlino, e’ Halloween, fuori da quest’aula la gente si sta divertendo e tu sei l’unica che si fa complessi mentali!” sbottò, irritato, cercando di aprire la porta, senza successo, ovviamente. Altrimenti perché lo avrebbero chiamato Stecchino, in famiglia? “Be’, a parte Rose. Ma lei è nata con i complessi mentali” si corresse, mettendo su un’espressione pensierosa.
Lily emise uno strano suono, a metà tra un singhiozzo ed una risata, poi la porta si spalancò e lasciò libero il passaggio al ragazzino.
La ragazzina era seduta sulla cattedra con aria afflitta, vestita del suo vestito nero che le fasciava delicatamente il corpo minuto e con il cappello da strega in bilico sui suoi capelli rossi.
“Lily?” chiese il ragazzo, inarcando un sopracciglio. Si sedette sul banco di fronte a lei, facendo ben attenzione al mantello rosso sangue che aveva sulle spalle.
“Va’ via, sono depressa!” sbottò lei, tirando su col naso e lui alzò gli occhi al cielo.
“Certo, ci mancherebbe!” borbottò, scettico. “Possibile mai che ogni ragazza dai tredici anni in su sia depressa? Rosie è depressa, Dominique è depressa, Victoire è depressa...”
Alla ragazza seduta di fronte a lui sfuggì un sorrisetto.
“Non mi vedi, Hugo? Sono orribile” Scese dalla cattedra e si squadrò ancora una volta, mentre Hugo rideva.  “Cosa c’è?” chiese irritata.
“Sei cieca” sorrise lui, in risposta, andandole incontro e prendendole le mani. “Forse non sono la persona più adatta a dirtelo, forse dovrebbe dirtelo il tuo cavaliere...”
“Non c’è l’ho, Hugo. E’ una festa in maschera, no? Ballerò con chi capita”
“Allora tocca a me dirtelo: sei davvero incantevole. Forse non sarai Victoire” la ragazzina fece una smorfia afflitta “O non sarai Dominique” altra smorfia. “Ma sei Lily e sei bellissima lo stesso”
Lily sorrise, intenerita, e si sporse ad abbracciare il cugino.
“Grazie” mormorò, con le labbra rosse distese in un bel sorriso radioso.
“Figurati” Hugo fece un gesto con la mano, come a minimizzare il tutto. Forse lo faceva perché aveva consolato abbastanza ragazze negli ultimi tempi. O forse perché i ringraziamenti lo imbarazzavano.
Seguì un attimo di silenzio confuso, durante il quale Lily studiò Hugo e Hugo le sue scarpe nere.
E poi...
“Posso dirti una cosa, in tutta sincerità?” chiese la ragazzina, con un sopracciglio inarcato.
“Uhm?”
“Quel costume...” indicò il costume da vampiro che aveva indosso lui con un’espressione disgustata.
“Sì?”
“Be’, ecco...diciamo che non sta proprio di incanto con i tuoi capelli color carota”
“Io non devo dar conto all’estetica”
“Devi dar conto al buon gusto, Hugo”
Si avviarono lentamente verso la porta, indossando entrambi le maschere che avevano in mano.
“Guarda che tu non hai un colore di capelli tanto diverso dal mio” rifletté il ragazzo, ad alta voce, ormai giunti fuori dall’aula.
Non l’avesse mai fatto.
Immediatamente la porta gli si chiuse di nuovo in faccia, mentre Lily tornava a crogiolarsi nella sua depressione privata.
“Ehm..Lily? Dolcetto o scherzetto?”
“Piantala, Hugo!” mormorò, con la voce rotta dalle lacrime.
Hugo non ci fece neanche tanto caso.
Si limitò a mettere le mani nelle tasche dei pantaloni nerissimi ed ad avviarsi verso la Sala Grande, fischiettando allegro un motivetto...ehm...natalizio?

 

Angolo Autrice

Non so cosa mi sia uscito fuori, volevo scrivere qualcosa su Halloween, ma mi è uscito fuori questo sgorbio con protagonisti Lily e Hugo. Spero vi sia piaciuto ugualmente.

   
 
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