Halloween
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Complessi mentali degni di zio Harry
“Dolcetto o
scherzetto?”
“Piantala, Hugo”
E anche quella volta gli chiuse la porta in faccia.
Quel poveretto di Hugo non aveva idea di cosa passasse per la mente
alle
ragazze una volta che iniziavano a crescere. Era davvero assurdo: un
giorno
prima era la sua Lily, quella con cui si divertiva a combinare scherzi
e il
giorno dopo...puff, diventata simile – troppo
– a sua sorella Rose, che già
all’età di quindici anni si faceva complessi
mentali degni di zio Harry.
Hugo iniziò a picchiare sulla porta, con aria esasperata.
“Dai, Li’!” sbuffò, alzando
gli occhi al cielo. “Per Merlino, e’ Halloween,
fuori da quest’aula la gente si sta divertendo e tu sei
l’unica che si fa
complessi mentali!” sbottò, irritato, cercando di
aprire la porta, senza
successo, ovviamente. Altrimenti perché lo avrebbero
chiamato Stecchino, in famiglia?
“Be’, a parte
Rose. Ma lei è nata con i complessi mentali” si
corresse, mettendo su un’espressione
pensierosa.
Lily emise uno strano suono, a metà tra un singhiozzo ed una
risata, poi la porta
si spalancò e lasciò libero il passaggio al
ragazzino.
La ragazzina era seduta sulla cattedra con aria afflitta, vestita del
suo
vestito nero che le fasciava delicatamente il corpo minuto e con il
cappello da
strega in bilico sui suoi capelli rossi.
“Lily?” chiese il ragazzo, inarcando un
sopracciglio. Si sedette sul banco di
fronte a lei, facendo ben attenzione al mantello rosso sangue che aveva
sulle
spalle.
“Va’ via, sono depressa!”
sbottò lei,
tirando su col naso e lui alzò gli occhi al cielo.
“Certo, ci mancherebbe!” borbottò,
scettico. “Possibile mai che ogni ragazza
dai tredici anni in su sia depressa? Rosie è depressa,
Dominique è depressa,
Victoire è depressa...”
Alla ragazza seduta di fronte a lui sfuggì un sorrisetto.
“Non mi vedi, Hugo? Sono orribile” Scese dalla
cattedra e si squadrò ancora una
volta, mentre Hugo rideva. “Cosa c’è?”
chiese irritata.
“Sei cieca” sorrise lui, in risposta, andandole
incontro e prendendole le mani.
“Forse non sono la persona più adatta a dirtelo,
forse dovrebbe dirtelo il tuo
cavaliere...”
“Non c’è l’ho, Hugo.
E’ una festa in maschera, no? Ballerò con chi
capita”
“Allora tocca a me dirtelo: sei davvero incantevole. Forse
non sarai Victoire”
la ragazzina fece una smorfia afflitta “O non sarai
Dominique” altra smorfia. “Ma
sei Lily e sei bellissima lo stesso”
Lily sorrise, intenerita, e si sporse ad abbracciare il cugino.
“Grazie” mormorò, con le labbra rosse
distese in un bel sorriso radioso.
“Figurati” Hugo fece un gesto con la mano, come a
minimizzare il tutto. Forse
lo faceva perché aveva consolato abbastanza ragazze negli
ultimi tempi. O forse
perché i ringraziamenti lo imbarazzavano.
Seguì un attimo di silenzio confuso, durante il quale Lily
studiò Hugo e Hugo
le sue scarpe nere.
E poi...
“Posso dirti una cosa, in tutta
sincerità?” chiese la ragazzina, con un
sopracciglio inarcato.
“Uhm?”
“Quel costume...” indicò il costume da
vampiro che aveva indosso lui con un’espressione
disgustata.
“Sì?”
“Be’, ecco...diciamo che non sta proprio di incanto
con i tuoi capelli color
carota”
“Io non devo dar conto all’estetica”
“Devi dar conto al buon gusto, Hugo”
Si avviarono lentamente verso la porta, indossando entrambi le maschere
che
avevano in mano.
“Guarda che tu non hai un colore di capelli tanto diverso dal
mio” rifletté il
ragazzo, ad alta voce, ormai giunti fuori dall’aula.
Non l’avesse mai fatto.
Immediatamente la porta gli si chiuse di nuovo in faccia, mentre Lily
tornava a
crogiolarsi nella sua depressione privata.
“Ehm..Lily? Dolcetto o scherzetto?”
“Piantala, Hugo!” mormorò, con la voce
rotta dalle lacrime.
Hugo non ci fece neanche tanto caso.
Si limitò a mettere le mani nelle tasche dei pantaloni
nerissimi ed ad avviarsi
verso la Sala Grande, fischiettando allegro un
motivetto...ehm...natalizio?
Angolo
Autrice
Non
so cosa mi sia uscito fuori, volevo scrivere qualcosa su
Halloween, ma mi è uscito fuori questo sgorbio con
protagonisti Lily e Hugo.
Spero vi sia piaciuto ugualmente.