Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Raised by Yoma    28/11/2014    3 recensioni
Dal testo:
"...C'è un solo rischio, che l'amore si trasformi in ossessione.
Di solito succede quando esso diventa come evanescente, va e viene, ma a volte non ritorna.
Alcuni non sono degni del proprio partener, altri non sopportano che la sua luce sia meno splendente dell'altro..."
Questa storia ha come protagonisti la coppia che più stimo a sento vicino.
Il testo si svolge dopo A Tutto Reality All Satrs, esattamente dopo due anni dalla fine.
Ho messo il rating così alto perché in alcuni piccoli tratti della storia la protagonista usa dei termini non proprio appropriati... Per il resto trovate tutto nella descrizione!
Beh, spero che vi piaccia!
Un bacio by Crystal...
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Ne avevo la certezza.
Lo avevo tenuto in mano per un lasso di tempo così piccolo che ora mi sembra un sogno.
Maledetto milione.
Fottuta sete di potere.
Scosto le coperte, scendo dal letto a piedi nudi ed esco dalla mia camera senza dire una parola e senza neppure curarmi del fatto che è mezzanotte e che il mio cellulare sta squillando in modo ossessivo.
Con un impeto di rabbia lo prendo dal comodino, sblocco la tastiera dal mio iphone 5s e leggo il messaggio: 
“Tesoro ci fermiamo dalla nonna per sta notte, la pioggia è troppo forte e non ce la sentiamo di viaggiare con questo tempo. Un bacio, mamma e papà.” Perfetto.
Anche se è strano che la nonna abbia acconsentito ad offrire ospitalità a mia madre dato che non si sopportano.
Infilo il cellulare nella tasca anteriore dei pantaloni della tuta e mi avvio verso la cucina.
I miei passi lenti fanno eco nel lungo corridoio della casa dei miei genitori accompagnati dal forte scrosciare della pioggia e dallo sbattere dei rami della quercia secolare sulle grandi finestre gotiche del corridoio.
Un tuono rimbomba forte nel cielo facendomi portare le braccia nivee al seno come se fosse un abbraccio rassicurante.
Odiavo e odio tutt'ora il temporale.
Non può piovere senza fare tutto questo baccano?
Di sicuro ci sarà un motivo, ma non mi va affatto di cercarlo su internet. E ad essere sincera non me ne frega nulla.
Tra un pensiero e l'altro finalmente raggiungo la cucina.
Premo l'interruttore bianco sulla parete del medesimo colore e la luce si accende quasi accecandomi.
Varco la soglia della stanza e mi guardo intorno.
È passato molto tempo dall'ultima volta che mi preparai la colazione in questa cucina dato che finalmente convivo con la persona che amo.
Non per molto, se tutto va secondo i piani.
Raggiro il ripiano d'appoggio della cucina per poi arrivare ad un cassetto in legno di mogano scuro con una maniglia color oro.
Lo apro e subito un oggetto dall'impugnatura di legno e la lama d'acciaio risalta in tutto il suo splendore in mezzo agli altri utensili per mangiare e quant'altro.
Lo prendo in mano e un brivido scuote la mia schiena, coperta solo da una felpa della Duff grigia col cappuccio verde.
Lo guardo, guardo i miei polsi per poi rimettere lo sguardo sul coltello nella mia mano.
Mi accascio a terra con le gambe distese e prendo il mio iphone.
Secondo me è l'occasione perfetta per ascoltare la musica.
Tra cinque minuti forse non sentirò più quelle note che tanto mi hanno aiutato.
Non sentirò più il bellissimo clic delle cuffie che diventano tutt'uno con il cellulare, e io con la musica.
Si, è perfetta. 
Dopo un accurata ricerca finalmente trovo la canzone adatta.
The Phoenix dei Fall Out Boy, la mia canzone preferita in assoluto.
La canzone inizia. 

Put on your war paint...

Sto per combattere questa guerra.

You are a brick tied to me that’s dragging me down
Strike a match and I’ll burn you to the ground 


Non ne uscirò viva.

 You know time crawls on when you’re waiting for the song to start
So dance along to the beat of your heart 


È il mio obbiettivo.

Hey Youngblood doesn’t it feel like our time is running out 

È fredda, è luccicante, è letale.

I’m going to change you like a remix 

È sul mio polso, ha sete, la sua sete è rossa.

Then I’ll raise you like a phoenix 

Balla, sul mio polso.
Fa male, molto.

She broke our spirits with no impact 

Sarò la fenice che non risorgerà.
Ultimo respiro.
E solo ora mi accorgo di amare il temporale.*






Mi sveglio di soprassalto col cuore che batte a mille e grondante di sudore. Ogni notte sempre lo stesso sogno.
Sempre lo stesso risveglio da non so più quanto tempo.
Solo ora mi accorgo di non essere sul letto, bensì per terra.
Mi rialzo e noto con piacere che una certa persona si è presa tutto il letto lasciandomi solo il bordo della mia parte.
Mi alzo dal freddo pavimento con un movimento assonnato e scoordinato,
mi lascio volontariamente sfuggire un sonoro sbuffo.
Niente, non se ne accorge.
Ruoto la testa all'indietro esasperata e metto le mani sui fianchi con fare autoritario.
Mi arrendo. 
Mi appoggio sul letto con le ginocchia reggendomi con le mani,
Appoggio la testa sul morbido cuscino foderato di seta nera con i bordi in pizzo bianchi.
Tolgo le mani da sotto la mia pancia finalmente il mio corpo aderisce contro il materasso e il lenzuolo leggero nero sotto di me.
Purtroppo l'impatto non è stato particolarmente delicato.
Sollevo la testa per controllare se lui sta dormendo, appena scorgo il suo viso in mezzo a due cuscini mi ritrovo davanti uno spettacolo assurdamente affascinante. 
Alejandro che dorme saporitamente con indosso solo un paio di pantaloncini blu scuro e la sua collana a forma di teschio di toro.
Ha un braccio sotto la testa e l'altro parallelo al fianco destro.
I capelli color cioccolato sono appiccicati alla fronte sudata.
Non avrei mai pensato di dirlo, amo Novembre. 
In Argentina per lo meno.
E pensare che mi ero rifiutata categoricamente di venire in Sud America per conoscere la famiglia.
La mano che mi tiene la schiena diritta per guardarlo scivola accidentalmente.
E per sbaglio (credo) tiro un piccolo schiaffo al Latino.
Lui apre lentamente gli occhi e sbatte le palpebre velocemente per scacciare quell'enorme carico di sonno che ormai è stato interrotto dalla sottoscritta e gira il volto guardandomi con aria preoccupata.
< Chica va tutto bene? Hai bisogno di qualcosa..?>
Gli blocco le labbra con un dito e spontaneamente sorrido.
Alejandro sgrana gli occhi incredulo e mi guarda con evidente commozione. Levo il dito dalle sue labbra e subito dopo mi prende per il polso e mi bacia le dita della mano mentre una lacrima gli solca il viso abbronzato. 
< Sono due anni che stiamo assieme e un sorriso del genere da te non credevo di poterlo mai vedere. Come mai sei così dolce con me e non mi hai ancora urlato dietro?>.
Dice ridendo e alzando lo sguardo per incrociare i suoi occhi smeraldo con i miei color della notte, o come direbbe lui, del mare in tempesta.
Sospiro e mi avvicino a lui.
< Semplicemente per il fatto che in un certo senso sotto sotto ti ammiro... Non credo ci siano tante persone come te in grado di amare anche dopo che la persona di cui sei innamorato ti ha buttato in un vulcano scaricandoti per un milione di dollari neanche ricevuto oltre tutto... Per il resto ti considero sempre come un idiota senza speranza.>
Mi giro e butto la faccia sul cuscino per soffocare la mia risata cristallina. Alejandro rivolge la testa all'indietro e la scuote con fare rassegnato per poi sdraiarsi con una mano sotto la testa e l'altra a sfiorare la mia schiena.
Mi giro verso di lui con i capelli arruffati davanti alla faccia. 
< Credo che mi rassegnerò all'idea di sopportarti per tutta la vita col tuo “bellissimo” carattere da procione incavolato.>
Ride. 
Io sono fottutamente innamorata di quella risata.
Lo guardo con un apunta di malizia e curiosità. 
< Come mai non vuoi sapere perché mi sono svegliata nel cuore della notte?>.
Di solito è la prima cosa che fa quando mi sveglio nella notte.
< Semplicemente lo so gia. Sai, anche io adoro The Phoenix e devo ammettere che canticchiata da te mi piace ancora di più.
Dimenticavo, la prossima volta che prendi l'iphone dal mio comodino faccio fare una brutta fine al tuo!>.
Non. Ci. Credo.
Cazzo, come ho fatto a cantare nel sogno??
< Avresti potuto svegliarmi no??>.
Urlo io contro il mio ragazzo con fare seccato.
< E secondo te cosa ho fatto? Sono stato io a buttarti giù dal letto.>
Lo guardo assottigliando leggermente gli occhi a mandorla e spostando le labbra verso sinistra, increspandole.
Lui, come se non ci fossi, prendere i cellulare e guarda l'orario. Rimette l'apparecchio sul comodino e con nonchalance si lega i capelli in un codino alto e mi abbraccia facendomi sdraiare di fianco e permettendomi di posare la testa nell'incavo del suo collo.
< La prossima volta che canterai una canzone nel sonno, chiamami e chissà, magari percorreremo quel corridoio assieme, accenderemo la luce della cucina assieme e invece di prendere un coltello prenderemo una cioccolata calda. Che ne dici? È più dolce il cioccolato o la lama del coltello?>
A chiunque questa domanda potrebbe sembrare stupida e ovvia, ma non per me.
Capisco dove vuole andare a parare.
Non poteva farmi domanda migliore.
Decido di rispondergli per le rime.
< Dipende. Il cioccolato è dolce ma se ne mangi troppo rischi di stare male o che ti nausei, come l'amore. Ma la lama del coltello ha quel contatto particolare che sai che un solo passo falso potrebbe ucciderti in ogni momento in meno di 5 secondi, ma più ne assaggi e più ne vuoi, un po come te. Preferisco morire di te che morire per te.> 
A volte è meglio dire la verità trasformandola in metafora.
E a volte è meglio dirla come se fosse una battuta.
Secondo me conta anche con chi stai parlando. 
Alejandro ormai mi conosce, lui sa tutto.
Sa il mio passato, il mio presente e forse anche il mio futuro dato che lo passeremo insieme.
C'è un solo rischio, che l'amore si trasformi in ossessione.
Di solito succede quando esso diventa come evanescente, va e viene, ma a volte non ritorna.
Alcuni non sono degni del proprio partener, altri non sopportano che la sua luce sia meno splendente dell'altro.
E mentre io ho praticamente fatto la trama di un film la mia dolce metà si è addormentato abbracciato a me. 
E dal suo respiro capisco che diceva sul serio.
Anche lui ama The Phoenix, e devo ammettere che col suo respiro mi piace ancora di più.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Raised by Yoma