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Autore: Ally Hemmings 1D    29/11/2014    3 recensioni
"Della paura non si può avere paura, perché la paura in sé già spaventa"
14 settembre 2011
Sono Alessia, ho 14 anni, amo ballare ma mi viene impedito, ho paura della mia stessa ombra.
Sono vittima di bullismo da quando ho 8 anni. L'ho nascosto a tutti fino a quando mia madre non l'ha scoperto.
Devo iniziare una nuova vita, voglio lasciare casa mia, devo imparare a vincere la paura.
14 settembre 2014
Sono Alessia, ho 17 anni, ormai il ballo è più di una passione, la paura non so più nemmeno cosa sia.
Vivo con le mie amiche Martina e Letizia.
Ho avuto il coraggio di mettermi contro chi mi derideva, mi picchiava, quasi abusava di me.
Ora sono una ragazza nuova.
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E se le certezze di Alessia venissero spazzate via da un incontro?
La storia di una ragazza pronta a tutto pur di inseguire il suo sogno, il quale non prevedeva l'innamorarsi di un ragazzo con gli occhi color dell'oceano...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cerchiamo di non farci beccare dai bidelli e in particolare da altri insegnanti; strano ma vero ci riusciamo e ci allontaniamo dall'edificio.

È una cosa reale? Insomma, io sto davvero passeggiando per la città con Luke? Quel ragazzo di Sydney che ha realizzato il suo sogno?!
Era uno dei miei sogni malati questo. 
Di me bisogna sapere che sono un'accannita sostenitrice della diversità e io stessa sono tremendamente diversa da tutte; io sognavo solamente di passeggiare per Torino insieme a lui, casualmente è successo.
Sono una ragazza contro le regole, una ribelle, ma sono gentile e simpatica, sono diventata molto più socievole da quando quei 4 (i bulli presenti e citati rispettivamente nel capitolo 1 e 2) sono stati cacciati dalla scuola.

Essendo troppo nei miei pensieri, non noto nemmeno che Vivian mi sta chiamando

«Ehi! Ohi! Sveglia Ale! Il sole è già alto nel cielo!» dice Vivian mettendomi un braccio intorno alle spalle
«Ma io sono sveglia! Ero immersa nei miei pensieri» affermo
«Pensavo di andare a prendere i ragazzi e poi vedete voi dove portarci» dice Luke facendo impazzire di più Letizia e Vivian
«Stai dicendo che vedremo gli altri?!» strilla Letizia
«Ahahahahah si, Letizia» dice ridendo, Luke
«Dici che Michael si offende se gli passeggio accanto?» chiede Vivian scatenando le risate di tutti
«No! Ovviamente gli farà molto piacere!» dice, ovvio, Luke
«Ragazze adesso calmatevi! Siamo in pubblico» dico tranquillizzandole
«Venite, salite su» dice Luke facendoci entrare nell'ascensore

Merda! Io non ho mai odiato gli spazi chiusi ma se sono con due matte e uno dei miei idoli, allora lo spazio di un ascensore è veramente troppo piccolo!
Sento lo sguardo di Luke su di me e riesco a coglierlo in flagrante mentre mi guarda che mi torturo le mani, fortunatamente le porte si aprono e finiamo in un piano molto alto, con 5 o 6 stanze, tutte con le porte uguali...

«Benissimo, Luke! Cosa facciamo ora?» chiede Letizia 
«Seguitemi, io so dove sono» dice Luke
«Dove?» chiedo stranita
«Aspetta! Sono certamente nella stanza di Michael a fare casino! Ne sono certa!» afferma Vivian
«Guardiamo!» dice Luke aprendo la porta 

Ora, o Vivian è una veggente o ha dei poteri sovrannaturali perché non è possibile che abbia indovinato la stanza nella quale erano i ragazzi!
Le facce di Letizia e Vivian sono sconvolte, la mia un po' di meno (a titolo informativo: mi sono preparata psicologicamente)

«Ehi Luke!» lo saluta Michael
«Ciao Mikey! Ragazzi, vi presento Alessia, Letizia e Vivian» dice Luke, presentandoci
«Ehm... Ciao» saluta timida Letizia
«Tranquilla Letizia! Non ti mangiamo! Anzi, tutt'altro!» dice Ashton andando verso di lei per poi abbracciarla
«Se sto sognando, non svegliatemi per nessun motivo» dice Letizia ad occhi chiusi scatenando le nostre risate
«Mi togliete una curiosità?» chiedo 
«Spara!» dice Michael
«Perché proprio Torino?» chiedo non sapendo che risposte potrebbero arrivarmi
«Beh... Era l'unica città Italiana nella quale siamo stati e non abbiamo visitato, quindi pensavamo di stare qui durante la nostra pausa.
In più, Torino mi ispira molto per scrivere le canzoni e ci sono delle belle ragazze!» mi risponde Calum col sorriso
«Ahahahahahahah ok!» dico tra le risate
«Ragazzi, vi va di venire con noi? Vi facciamo vedere i posti più belli di Torino» propone Letizia
«Diamoci una mossa!» grida Ashton avviandosi verso la porta

Nessuno può immaginare quanto è strano trovarsi con i ragazzi che hanno cambiato la tua vita! In particolare se il ragazzo che ti fa girare la testa in maniera pazzesca ti sta vicino e intrattiene una grandissima e intelligentissima conversazione su quanto può essere intelligente una scimmia.
Anche se li vedi dai video capisci che non cambieranno mai, rimarranno per sempre quei ragazzi della sala musica del Norwest più uno.
È incredibile quanto tempo sembra essere passato da She Looks So Perfect, ancora più tempo da Try Hard, ancora di più da Heartbreak Girl, quasi 3 anni da Gotta Get Out.
Se penso al tempo non sembra molto, ma invece se hai la perfetta cognizione del tempo sembrano passati secoli dal concerto dell'Annadale.
In questi anni li ho visti crescere, li ho visti cambiare e li ho visti sempre uguali: i 4 amabili casinisti di Sydney.

Passeggiamo per Torino e i ragazzi rimangono stupiti dalla grande storia culturale di questa città.
A noi ragazze viene un'idea brillante e decidiamo di portare i ragazzi in uno dei posti più belli di tutta Torino: il Parco del Valentino.
Io lo trovo così romantico! Il posto perfetto per un primo appuntamento, ma io, Martina e Letizia ci andiamo per svago, per passare i pomeriggi a fare niente, se abbiamo voglia anche per studiare.

Quando arriviamo vedo le facce dei ragazzi incantate e tutti si mettono a correre per il parco, lasciando soli me e Luke

«Strano! I membri più "piccoli" della band dovrebbero essere senza controllo, io vedo che è il contrario» affermo sorridendo
«Sono veramente timido fuori dalle scene, credo che questo tu lo sappia» dice Luke arrossendo un po' 
«Non arrossire! Sono uguale a te!» dico guardandolo negli occhi, sempre sorridendo
«Che ne dici se ci distendiamo un po' sul prato e ci raccontiamo un po' di noi?» propone Luke
«Dai!» rispondo

Ci sediamo sull'erba e ci corichiamo l'una vicina all'altro, mentre gli altri corrono lontano da noi e si divertono a farsi scherzi.
Siamo quasi a fine estate, eppure c'è un sole splendido e un'elevata temperatura, circa sui 25 gradi, nel cielo non c'è una nuvola e sono sdraiata vicino a Luke, il quale mi guarda e sorride facendomi imbarazzare un po'.
Mi sento straordinariamente felice, bene, libera, più leggera di una nuvola! Passare del tempo con Luke è sinonimo di vita vera, non come ho vissuto finora.
Sento ancora il suo sguardo su di me e non posso fare a meno che sentirmi felice e imbarazzata

«Chi inizia?» chiedo
«Di me sai già molte cose: sono Luke, ho 18 anni, sono nato il 16 luglio 1996, ho 2 fratelli: Ben e Jack, amo la musica, non sono fidanzato e amo vivere in libertà» si presenta Luke
«Io sono Alessia, ho 17 anni...» vengo interrotta da una domanda
«Quando sei nata?» chiede Luke
«14 luglio 1997» dico sorridendo
«Qual è la tua maggior passione?» mi chiede Luke
«Ballare» rispondo
«Ora racconta tu» dice Luke scoppiando a ridere
«Ahahahahahah ok! Allora, non ho nessun fratello o sorella, fino all'anno scorso vivevo con mia madre e il suo compagno, era una vita di merda, frequento il liceo linguistico, amo la libertà e non sono fidanzata»
«Che cosa ti sei fatta alle braccia?!» chiede spaventato guardando le mie cicatrici
«Io non mi sono mai tagliata, erano altri che lo facevano per me.
Sono stata vittima di bullismo, da quando avevo 8 anni dei ragazzi mi deridevano, mi picchiavano, mi tagliavano, hanno quasi abusato di me...» dico triste, non volevo che Luke lo sapesse
«Chi sono quei bastardi?!» chiede arrabbiato scattando in piedi
«Luke è tutto finito, sono stati cacciati dalla scuola» mi alzo per tranquillizzarlo poggiandogli una mano sulla spalla
«Quando è successa quella cosa?» chiede Luke addolcendo il tono di voce
«Tre anni fa esatti, mi tagliarono anche in quella situazione» dico ricordando ogni cosa

FLASHBACK

Dopo l'arrivo delle ragazze e del preside sono andata a casa di Letizia  per tranquillizzarmi che era tutto finito e per non subire altre urla e sberle dal compagno di mia madre.
Letizia mi abbraccia quasi piangendo

«Ho avuto paura quando ti ho vista così scioccata» dice ancora nell'abbraccio, Letizia
«Io non posso andare dai miei genitori» dico piangendo
«Starai qui per tutto il tempo necessario, non preoccuparti»  dice Letizia sciogliendo l'abbraccio
«Finirà?» chiedo
«Non lo so, Alessia, non lo so» dice Letizia riabbracciandomi

FINE FLASHBACK

Mi risveglia dai miei pensieri il suono del mio cellulare, guardo il messaggio che mi è arrivato e forse stavo per perdere l'equilibrio, perché Luke mi sta tenendo e io mi reggo in piedi solo per lui.

«Che succede Ale?» chiede preoccupato Luke
«Salvami» riesco a sussurrare

Il messaggio era di un numero che non conoscevo e diceva "stiamo tornando".
Marco, Christian, Samuele e Michele stanno tornando e completeranno il lavoro di 3 anni fa.

SPAZIO AUTRICE

Aggiorno prima perché non sono a scuola e questo tempo mi annoia a morte!
Ringrazio tutte quelle che hanno recensito lo scorso capitolo:
MimieSissi4ever (amo la tua storia! Continuala!)
LittleDirectionOfFavij (sei sempre molto gentile!)
Layla (spero che ti piacciano tutti i casini che avverranno da questo capitolo)
Letizia25 (grazie infinite, come sempre, per tutto!)
Mi dileguo, devo riordinare la mia stanza.
Baci e alla prossima

Alessia
  
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