Tabella bianca, prompt: nuvola
Il futuro è quel che vedi attraverso una nuvola
Ino ha un cipiglio severo,
non è malefico, ma è sicuramente incazzato, e fare
questa minuziosa descrizione aiuta Sakura a ignorarla: per un
momento, lei fissa il cielo, Ino fissa lei.
“C'è
stato un tempo in cui pensavo che la tua fronte spaziosa accogliesse
un cervello più grande, inutile dire che quel tempo è
trapassato remoto,” gracchia Yamanaka prima di portarsi le mani
sui fianchi con enfasi, “Haruno! Dovevamo trovarci al mio
negozio un'ora fa, un'ora! Sono vestita e pettinata e truccata e...
Sono perfetta da un'ora e tu dove cazzo sei? A dormire sotto un
albero!”
“C'è qualcosa di profondamente
ingiusto, nelle nuvole,” mormora Sakura.
“Oh Dei, 'ste
nuvole...” borbotta l'altra, mentre si sdraia accanto a
lei.
“Tu fai un sacco di cose sotto di loro, fai cose
assurde e vivi situazioni stranissime, surreali, eppure quelle
fluttuano come sempre, non è che vadano più veloce se
ti batte forte il cuore o sei depressa, non c'è nessun picco
che le faccia muovere in modo diverso,” continua, gesticolando,
“però quando piove qualcuno è triste, altri più
felici, quando c'è il sole c'è chi si scopre
iperattivo...”
Ino sospira, allungando le gambe nude
sull'erba fresca.
“Forza, Sakura, dimmi che diavolo ti è
successo, così possiamo parlarne sul serio e arrivare a un
punto in cui non sarai troppo depressa da guastarmi la serata.”
Ino
non è così stronza: si impegna, ma non le riesce,
infatti se Sakura si voltasse vedrebbe rughe di preoccupazione su
quella fronte poco spaziosa.
Rimane un momento in silenzio,
cercando le parole giuste, ma presto si perde nel ricordo
dell'accaduto.
Lei aveva appena elencato i suoi impegni, stava
dicendo che avrebbero dovuto vedersi nei buchi con l'aria di chi fa
una battuta amara, Kakashi invece aveva la maschera giù,
l'attenzione sul bento e persino un boccone pronto sulle bacchette,
quando le ha proposto di portare le sue cose da lui per avere più
ritagli di tempo da condividere. L'ha lanciata lì, nel mezzo
del prato dove stavano pranzando, e una nuvola è passata su di
loro, oscurando brevemente l'aria intorno. Sakura ha sentito un
brivido addosso, come se fosse stato tutto calcolato, come se si
trattasse della scena di un film. È stato strano e magico e ha
risvegliato i suoi sogni di bambina; solo dopo ha pensato a tutti gli
spigoli.
Kakashi ha alzato lo sguardo quando ha cambiato argomento
e Sakura è sicura che non lo abbia fatto prima perché
sarebbe sembrato che volesse una risposta immediata, invece
desiderava che lei ci pensasse seriamente, con calma, da sola.
Sakura
ha smesso di dubitare che Kakashi sia un uomo meraviglioso.
“Non
so come crede che possiamo starci entrambi, in quel buco,”
sospira.
Ino aggrotta la fronte, confusa.
“Buco? Quale
buco? Che buco? Il buco dove vive? Lui...” trattiene il fiato e
si alza a sedere per guardarla, “ti ha chiesto di andare a
vivere con lui?”
“Credo di sì.”
“Credi?”
strilla Yamanaka, “Haruno, alza quel culo di lì e vai a
traslocare! Ora, per la miseria!”
500 parole
Oooh! Sono cinquecento parole
precise alla prima stesura, non supereranno il betaggio e dovrò
riadattare venti volte, ma oooh, non mi era mai successo! **
Edit:
infatti sono già 550 anche senza la beta... *collassa* 528...
*suda* 515... *allenta il tappo dello spumante* 536! Com'è
potuto succedereeeh? … 501! AH! Adesso metto un apostrofo dove
non dovrebbe andare eeeee... *prende il tappo dello spumante in
testa*
Grazie Amens Ophelia per il betaggio dell'ultimo minuto!