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Autore: fedxoxo    30/11/2014    1 recensioni
Non avrebbe mai pensato che qualcuno che profumava di caffè e ascoltava musica ad alto voluto avrebbe attirato la sua attenzione. Non avrebbe mai pensato di scrivergli una canzone.
Questa è la traduzione di questa storia: http://www.wattpad.com/story/22039469-write-me-a-song-larry
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Harry era nervoso. Louis gli aveva detto di non esagerare troppo con l’appuntamento e non l’aveva fatto. Almeno così credeva. Louis aveva detto di volere una semplice cena e un film, e, ovviamente, non potevano farlo perché Harry sarebbe stato assalito, perciò fece a modo suo.
Aveva affittato un ristorante e avrebbe proiettato un film mentre mangiavano. Dopo, l’avrebbe portato a un concerto in un sotterraneo.
Si era vestito in modo informale, ma bene. Non sapeva come si sarebbe vestito Louis e non gli importava. Era sempre perfetto e il solo pensiero gli faceva battere forte il cuore.
Suonò al citofono di Louis e aspettò pazientemente che il ragazzo rispondesse. Giocherellò con le dita e si chiese se fosse stata una buona idea indossare il cappello. Louis lo prendeva sempre in giro per quello e forse lo odiava. Dio, era davvero nervoso.
“Si?” rispose finalmente Louis e Harry respirò profondamente.
“Sono io” disse e la voce si spezzò. Sembrava così stupido. Louis annuì e poi chiuse lasciandolo aspettare ancora. Abbassò gli occhi sui suoi stivali marroni e si annotò in mente di comprarne un nuovo paio. La porta si aprì e lui alzò lo sguardo su Louis.
Il ragazzo indossava dei jeans neri, con il risvolto alle caviglie, una camicia blu abbottonata e le sue vans nere. I suoi capelli erano pettinati alla perfezione e aveva un sorriso timido che fece sciogliere Harry.
“Sei perfetto” iniziò Harry facendolo arrossire.
“Come te, pop star. Pronto ad andare?” chiese. Harry annuì e fu tentato di prendergli la mano. Allungò il braccio prendendogliela e Louis lo guardò sorpreso, ma non disse niente rilassandosi.
“Pensavo di andare a cena e guardare un film e poi una sorpresa” disse imbarazzato Harry mentre si allontanavano dall’edificio. Gli aprì lo sportello e poi entrò in macchina.
“Va benissimo” sorrise Louis. Harry chiuse lo sportello e mise in moto la macchina iniziando a guidare verso il centro. Arrivarono al ristorante e Louis lo guardò con un’espressione indecifrabile.
“Questo posto è costosissimo. Non avresti dovuto portami qui” gli disse a bassa voce. Harry gli prese la mano per attirare la sua attenzione e, quando Louis si girò verso di lui, gli sorrise.
“Louis, ho tanti soldi e voglio viziarti. Non preoccuparti, okay? Voglio farlo” gli rispose. Louis abbassò lo sguardo sulle loro mani e gli strinse le dita.
“Okay. A volta mi dimentico che sei famoso. Penso sempre che tu sia uno studente universitario come me” spiegò. Harry si allungò e gli baciò la guancia.
“Lo so, è per questo che mi piaci. Ora, andiamo” sorrise. Uscirono entrambi dall’auto e Harry la chiuse prendendogli la mano per trascinarlo nel locale.
“Harry Styles!” urlò qualcuno e Harry imprecò. Il ristorante era in centro e, ovviamente, la gente lo riconosceva. Si girò per vedere una ragazzina con le sue amiche. I loro occhi erano spalancati e i loro sorrisi eccitati.
“Ti amo tantissimo” gli disse la ragazza e Harry sorrise tenendo ancora la mano di Louis.
“Io ti amo di più. Vuoi una foto? Dobbiamo fare in fretta perché il mio ragazzo diventerà geloso” scherzò Harry. Louis ridacchiò e le ragazze lo guardarono. Si agitò sotto il loro sguardo e si guardò i piedi.
“Oh, si. Solo una foto, per favore” rispose la ragazza.
“La scatto io” si offrì Louis. La ragazza gli passò il telefono e lui scattò la foto prima che Harry gli riprendesse la mano correndo nel locale.
“Quindi hai davvero dei fan? Piaci davvero alle persone?” disse Louis e Harry lo guardò male.
“Salve, signor Styles e signor Tomlinson. Il vostro tavolo è lì” li salutò la cameriera. Loro la seguirono e Louis si guardò attorno. Quando arrivarono al loro posto, fu sorpreso di vedere un grande schermo e un tavolo addobbato con rose e vino.
“Ti avevo detto di non farlo” gemette Louis e Harry gli sorrise portandolo verso il tavolo.
“Volevi una cena e un film, ed eccoli qui” gli disse. Louis scosse la testa intenerito e prese il menù. Ordinarono e bevvero un po’ di vino.
“Non posso credere di essere ad un appuntamento con te. Ero così convinto di odiarti la prima volta che ci siamo incontrati” scosse la testa Louis.
“Piaccio sempre alla gente” sorrise Harry.
“Evidentemente si. È davvero un bel pensiero, Harry. Grazie” disse Louis sinceramente e Harry fece spallucce.
“Tutto per te”
Il loro cibo arrivò in fretta e poi il film iniziò. Era “Grease” perché Louis aveva detto che era il suo preferito. Harry pensava che fosse divertente perché la musica era sdolcinata in rapporto a quella che ascoltava. Louis lo guardò quando iniziò e sorrise.
“Ti ricordi il mio film preferito? Sei un romanticone, Styles” lo provocò. Harry roteò gli occhi e lo guardò intenerito mentre il film andava avanti.
Alla fine, dopo che i loro piatti furono vuoti e i titoli di coda andavano in onda, Harry si alzò. Louis fece lo stesso mentre l’altro mise i soldi sul tavolo.
“Il nostro prossimo posto è un po’ meno romantico, ma sono sicuro che ti piacerà” sorrise Harry. Louis gli prese la mano aprendo la porta.
Quando arrivano fuori, c’era gente ovunque e Harry maledisse le ragazzine di prima. Avevano probabilmente diffuso la loro location e ora c’erano fan ovunque.
“Harry, una foto!” urlò qualcuno.
“Ti amo, Harry” disse qualcun altro.
Louis era stretto al suo fianco con la faccia contro il suo braccio. Harry aprì la macchina e aprì lo sportello per farlo entrare. Il ragazzo lo fece e poi Harry si girò verso i fan.
“Scusate, ragazzi, non ho tempo per le foto. Vi amo tutti e mi dispiace” disse loro. Le persone iniziarono a urlare insulti anche verso Louis, che divise di ignorarli. Harry mise in moto e partì.
“Non mi piace tutto questo” sussurrò Louis. Harry gli prese la mano e gli accarezzò le nocche con il pollice.
“Lo so. Mi dispiace” mormorò. Louis chiuse gli occhi e annuì. Guidarono in silenzio e Harry era preoccupato che Louis fosse spaventato. Quando arrivarono, parcheggiò e uscì. Camminò verso di lui e lo abbracciò.
“Mi dispiace per prima” mormorò di nuovo contro i suoi capelli. Louis lo abbracciò seppellendo la faccia nel suo petto.
“Va tutto bene. Mi ha solo fatto innervosire” ammise a bassa voce. Harry gli baciò la testa e tenne le braccia attorno al suo corpo.
“Entriamo” bisbigliò. Louis annuì e lentamente lo lasciò andare. Harry mise un braccio attorno a lui in modo protettivo ed entrò nell’edificio. Bisognava essere nella lista per entrare così Harry si avvicinò al bodyguard sorridendo.
“Harry. Questo è il tuo ospite” domandò l’uomo. Harry strinse la presa e Louis annuì. L’uomo li lasciò passare e scesero le scale. C’era musica rock e Louis lo guardò con gli occhi felici.
“Mi hai portato a un concerto rock?” chiese e Harry annuì con la testa sorridendogli.  Entrarono in un atrio e poi aprirono una porta che portava nella stanza affollata.
C’era un grande palco, dove una band si stava esibendo. C’erano persone che si muovevano a ritmo e altre sedute ai tavoli e c’era anche un bar.
“È fantastico” commentò Louis. Tolse la mano di Harry dal suo bacino e gliela prese trascinandolo nella folla. Harry lo seguì con un sorriso divertito. Erano circondati da persone e Louis rimise la mano di Harry sul suo bacino. Lui mise anche l’altra spingendolo vicino al suo petto. Le persone li fissavano e Harry non capiva se fosse perché avevano capito chi lui fosse o fosse per via di Louis. La seconda opzione gli fece stringere la presa possessivamente.
Louis muoveva la testa a ritmo di musica e cantava le canzoni che già conosceva. Harry non prestava nemmeno attenzione alla band perché i suoi occhi erano fissi sull’uomo nelle sue braccia. Il suo piccolo, formoso corpo stava perfettamente vicino al suo e profumava di caffè. Harry si piegò per strofinare il naso contro il suo collo e sentì Louis ridacchiare.
“Ti stai divertendo?” gli chiese Harry. Lui annuì avvicinandosi di più.
“Penso che sia il miglior appuntamento che abbia mai avuto e non perché è il più costoso” gli disse Louis.
“Allora perché?” ribatté Harry curioso e Louis gli accarezzò la mano.
“Perché hai tenuto conto dei miei interessi. Ti sei assicurato che mi piacesse e significa tanto per me. È anche bello perché tu sei qui e mi piaci davvero” ammise. Harry si allontanò un po’ e lo guardò negli occhi celesti.
“Posso baciarti?” chiese e Louis annuì prima di allungarsi e mettere le labbra sulle sue rendendo quella sera perfetta. 
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