#4 La terza mossa.
Durante la lezione di Trasfigurazione, la giovane Serpe non riusciva a smettere di pensare alla terza mossa del suo “manuale d'amore”. Le ronzava in testa da quando aveva passato l'intero pomeriggio in compagnia del suo mago perfetto.
Quella era stata una giornata stupenda. Avevano studiato molto, ma poi erano usciti per fare una passeggiata sulle rive del Lago Nero. Si erano seduti sotto un grande albero e avevano parlato finchè non si era fatto buio. Così, interrotti dal cielo che si scuriva, rientrarono al castello e andarono in Sala Grande insieme. La piovra fu l'unica testimone di ciò che accadde e di ciò che si dissero.
“Psst… Willmore!”
Una voce la chiamò dal banco dietro e lei si voltò di scatto. Una Grifondoro dai capelli corvini le stava porgendo un biglietto e la stava incitando a prenderlo in fretta. Colta di sorpresa, la ragazza lo afferrò e lo tenne stretto in mano, mentre la professoressa McGranit passava tra le file dei banchi.
In seguito, quando l'insegnate fu abbastanza lontana, Sarah lesse il bigliettino.
La scrittura era frettolosa e abbastana disordinata, ma lei riuscì a intuire tutte le parole.
““Oggi alle 4, sotto il "nostro" albero.”” Così recitava il messaggio.
La giovane non ebbe bisogno di leggere chi fosse, perché l'aveva già capito e dovette sforzarsi per trattenere un urlo di gioia.
Durante tutto il resto del pomeriggio, non riuscì a non pensare ad altro che non fosse il suo fantomatico appuntamento. Era la prima volta che LUI di sua spontanea volontà le chiedeva di passare del tempo insieme e lei non poteva esserne più felice. Pensò che quelle regole e tutti suoi sforzi sarebbero stati ripagati.
““3° mossa: Una volta che sarete entrate a far parte almeno un po' nel suo mondo, fatelo più assiduamente, ma senza asfissiarlo. Cercate di inserirvi in tutto ciò che fa. Inoltre, cominciate a parlare con lui d'amore, della sua ragazza ideale, ecc… IMPORTANTE: Siate sempre molto discrete, come se tutto accadesse per caso.””
Così, rincuorata, alle 4 in punto si fece trovare sotto l'albero, ma lui non c'era ancora. Dunque, non sapendo che cosa fare nell'attesa, si mise a sedere sotto il grande albero e mirò lo sguardo verso il profilo della scuola.
A poco a poco, sentiva le palpebre appesantirsi, ma cercava in ogni modo di contrastarle. Alla fine, quando si decise a lasciar perdere, un'ombra le oscurò la vista, facendola sobbalzare. Due grandi occhi azzurri si insinuarono nei suoi, lasciandola incantata.
MY SPACEEE *^*
Eccomi, gente, sono tornata!
E' passato tanto tempo lo so, perdonatemi, ma l'importante è che ora sono qui, giusto? (Forse no...)
Beh, ecco qui la terza FlashFic.
Che cosa ne pensate?
Dunque, ecco a voi, scrittrici e scrittori, la terza mossa!
Sono davvero stupide tutte queste regole, lo ammetto. :')
Bene, penso che sia venuta l'ora che io mi dilegui, perciò alla prossima! <3
Sayonara! (Ah, il giapponese. *^*)
§ _Roxanne §