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Autore: Sinnheim    01/12/2014    1 recensioni
Uomini, non morti, mostri, demoni, dei. Collocati in un mondo dove apparentemente non vi è nessun nesso tra di loro, un unico filo conduttore unisce tutti loro: il non morto prescelto. Egli, che prenda le loro anime o che le salvi, entra in contatto con ognuna di queste esistenze ma... cosa si sa effettivamente di loro? Queste sono le storie delle loro vite ormai dimenticate nel tempo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5: GWYNDOLIN

 

Mi manca terribilmente il calore del sole sulla mia pelle: da quando se ne sono andati tutti da Anor Londo, ho dovuto continuamente mascherare l’oscurità di questa terra con una mia mera illusione; è vero, il sole sembra splendere luminoso nel cielo, ma non posso ricreare la sensazione del suo calore sulla pelle. 

Quando ero piccolo adoravo stare all’aria aperta per assorbire più raggi possibile: mio padre era il dio del Sole e, anche se aveva poco tempo da dedicarmi, potevo comunque sentire il suo caldo abbraccio semplicemente stando alla luce del giorno. Mi voleva bene, ma non era soddisfatto di me, non ero il suo orgoglio… Quello era mio fratello, il primogenito del Sole: non ricordo quasi nulla di lui, so solo che era un dio della guerra, cacciato poi da mio padre per dei crimini da lui commessi, non so nemmeno il suo nome, ma so per certo che lo amava. Io non sono forte fisicamente e non mi interessa la guerra: nacqui sotto il segno della Luna, ero delicato e ricchissimo di abilità magiche, un po’ come una leggiadra fanciulla; non ero l’esempio di virilità sognato da mio padre, così mi allevarono come una dea, come mia sorella maggiore Gwynevere. 

Le differenze di genere per me non contano molto, ero solo molto rattristato dal fatto che a mio padre non andavo bene come ero e sono… ma era comunque mio padre e gli volevo bene. Sono secoli che veglio sulla sua finta tomba, costruita quando partì per ravvivare la fiamma primordiale e mai più tornato: tutti gli dei di Lordran furono terrorizzati dalla dipartita di mio padre e sapevano benissimo che, prima o poi, il problema si sarebbe ripresentato; cosa sarebbe successo se questi ‘uomini’ avessero preso il potere dopo di loro? Esseri così inferiori eppure capaci di ucciderci, erano sicuri che nel momento in cui la fiamma si fosse spenta, questi scarafaggi li avrebbero spodestati dai loro troni d’oro ponendo fine alla loro vita di lussi e agi. Cosa fare allora? Sterminarli tutti e rinchiudere i non morti? 

Senza nemmeno degnarsi di onorare il sacrificio di mio padre, gli dei decisero di andarsene e di abbandonare tutto prima che fosse troppo tardi: io mi ribellai, urlai, tentai in ogni maniera di farli restare, ma la mia figura minuta e per niente autoritaria venne derisa e infangata, lasciandomi solo in quel luogo. 

Mia sorella voleva restare con me ma suo marito, il dio del fuoco, la costrinse a venire via con gli altri: mi abbracciò fortissimo e mi disse di essere forte, che ero il suo adorato fratellino e provò a convincermi a partire ma sapeva benissimo che non potevo, ero l’unico in grado di aiutare nostro padre. 

La rassicurai e le promisi anche che avrei vegliato su sua figlia Priscilla, così ella partì e io iniziai la mia caccia: mi alleai con Frampt il cercatore di Re; quel serpente nero è sempre stato amico di Gwyn, anche se l’istinto mi dice che qualcosa in lui non va… i serpenti sono comunque draghi imperfetti, invidiosi. 

Comunque sia non avevo scelta: mi propose di usare i non morti per ravvivare la fiamma primordiale con l’inganno e acconsentii; mentre lui li convinceva a intraprendere il viaggio ad Anor Londo dal Santuario del Legame del Fuoco, omettendo chiaramente il fatto che avrebbero dovuto sacrificarsi alla fiamma, io avrei dovuto accoglierli e convincerli ad eliminare gli altri Lord e mio padre stesso.

Era un buon piano, ma fin dai nostri primi tentativi mi accorsi che non ero all’altezza: così come quando provai a far restare gli dei ad Anor Londo, anche i non morti che giungevano fino a me non mi ascoltavano e non mi davano peso, per via del mio aspetto e dell’ambiente poco rassicurante. 

Il nome di Gwyndolin il Sole Oscuro, terzogenito del grande Lord Gwyn, non era abbastanza per attirare le loro volontà a me, così decisi di usare il mio immenso potere: da quando mia sorella non c’è più, il sole su queste terre è diventato oscuro, gettando tutto nelle tenebre, così creai l’illusione della luce, donando maestosità e imponenza all’intera città; all’interno del castello creai un’ulteriore illusione di mia sorella, lei che era così meravigliosa da soggiogare uomini e donne al suo cospetto, era perfetta per la causa. 

A lei diedi il ricettacolo dei Lord e attraverso lei potei manipolare i non morti a mio gusto e piacere. Il piano è molto efficace, ma fino ad ora nessuno è riuscito nell’impresa… suppongo sia solo questione di tempo. In effetti, il tempo è sempre stato la mia più grande fonte di sofferenza e pericolo: devo trovare in fretta il non morto prescelto poiché la fiamma sta per spegnersi di nuovo, ma allo stesso tempo soffrivo all’idea di dover far eliminare i resti di quello che era mio padre. Mi manca tanto… mi mancano tanto tutti. 

Mi sento terribilmente solo in questa buia tomba. 

Ma non posso farmi vedere sofferente dai miei adepti: col passare del tempo, nonostante il mio aspetto, sono riuscito a radunare un gruppo di seguaci che mi difendessero; non posso permettere a qualcuno di scoprire l’illusione e di uccidermi, andrebbe in fumo tutto, il sacrificio di Gwyn sarebbe stato vano. Ogni tanto mi permetto di andare a trovare mia nipote Priscilla: da sempre sola, reietta e allontanata da tutti, mi somiglia molto da questo punto di vista, è una gradevolissima compagnia, adoro passare il poco tempo libero che ho con lei; da quel drago maledetto aveva senz’altro ereditato la sua intelligenza, lei non giudica il mio aspetto, mi rispetta per quel che sono e, soprattutto, mi ascolta davvero quando parlo, prende a cuore le mie parole.

Non devo permettere che le sia fatto del male, devo assolutamente trovare il non morto prescelto. 

Cos’è questo rumore? Qualcuno è entrato nella tomba! Ma il sole è ancora splendente, quindi la mia illusione è integra. Deve possedere l’anello della magia nera, l’unico mezzo in grado di rivelare questo posto… è un non morto. 

Eretico! Come osi profanare la tomba del grande Lord Gwyn? Io, Gwyndolin il Sole Oscuro, punirò il tuo folle atto!

  
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