Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: COMETIPARE    01/12/2014    1 recensioni
Il , pietoso , look di Sasuke del nuovo film di Naruto mi ha fatto venire in mente una storia con il suo personaggio un pò vagabondo .
Il titolo e il contesto provengono dal libro di Jack Kerouack "sulla strada", il tema non sarà tuttavia prevalentemente su viaggio ma bensì sul ritorno .
Dalla storia
Sasuke Uchiha finì di rollarsi una sigaretta , se la mise tra le labbra e si caricò il grosso zaino sulle spalle . Solo e accaldato in quella disabitata stazione dell’Arizona , un punto non precisato dell’Arizona , con il sole di mezzogiorno che picchiava violento sulla sua testa e sulle sue spalle , si asciugò il sudore della fronte con il palmo della mano e iniziò a camminare lasciandosi alle spalle i binari su cui era sceso qualche minuto prima , approfittando del momentaneo guasto che aveva colpito il carro merci sul quale aveva viaggiato in incognito per alcuni giorni.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sasuke squadrò la tavola calda che si trovava di fronte a lui dall’altro lato della strada .
Non aveva niente di speciale , la vernice rossa delle pareti esterne era leggermente scrostata in alcuni punti , dalle vetrine impolverate riusciva ad intravedere l’interno del locale , non era molto grande , al lato c’erano alcuni tavoli ma la maggior parte della gente mangiava seduta al lungo bancone da cui serviva un grosso uomo panciuto dai tratti orientali . Sopra la porta d’ingresso , sull’architrave una grossa insegna recitava a caratteri cubitali “Ichiraku”.
Aveva attraversato lo Utah in compagnia di Scott , il camionista che gli aveva dato passaggio in Arizona , ed erano arrivati in prossimità del grande lago salato il giorno del suo compleanno , come aveva potuto scorgere dalle date dei giornali di qualche cliente della tavola calda in cui si erano fermati a fare colazione, 23 Luglio 1948.
Aveva 21 anni e ormai era in viaggio da un anno e tre mesi.
Giunti a Sant Lake City aveva aiutato Scott nella sua consegna e l’uomo  forse per pena , o forse perché si era un po’ affezionato a quel ragazzo con i cappelli sempre arruffati e lo sguardo triste , gli aveva lasciato qualche soldino prima di salutarlo per sempre.
Sasuke si era sentito colpito e in colpa per quell’improvvisa gentilezza , ma poi senza pensarci troppo , si era recato in un sgangherata bettola dove aveva gustato una bella bistecca e aveva ascoltato dell’ottimo jazz dal vivo . Aveva conosciuto dei braccianti che festeggiavano la fine della loro giornata lavorativa , con loro aveva diviso una bottiglia di gin e aveva girovagato per la città con la mente annebbiata e aveva osservato con quei provisori compagni di avventure lo spettacolo struggente dell’alba rossastra che stracciava con i suoi colori caldi lo scuro manto protettivo  della notte .Con un forte mal di testa e i postumi della sbornia il pomeriggio successivo  si era resoconto di non aver più neanche un centesimo in tasca .
La notte appena passata l’aveva stancato ma doveva mettersi in marcia subito e cercare qualche lavoretto , generalmente preferiva non fermarsi troppo a lungo nelle grandi città , così non di nuovo lo zaino sulle spalle aveva cercato autostop e dopo qualche cena scroccata e giorni di digiuno era arrivato in un piccolo villaggio ,nelle prossimità della catena montuosa Wasath, di nome Konoha.
Il paese era davvero piccolo , tranquillo e circondato da verdi conifere , sembrava un posto perfetto in cui passare qualche temo in attesa di guadagnare il tanto che bastava per poter continuare il suo viaggio .
Aveva girovagato per le stradine sterrate del paese e alla fine si era trovato davanti la tavola calda che ,non solo pareva gestita da un suo connazionale , ma come leggeva da un foglietto attaccato alla porta di ingresso , era alla ricerca di personale.
Aveva proprio una fortuna sfacciata pensò, attraversò il breve tratto che lo separava dal locale senza pensarci due volte e spalancò la porta.
***
Si buttò ne letto godendosi la comodità di un materasso sotto le sue membra , un vero materasso , dopo chissà quanti mesi!
Aprì gli occhi leggermente osservando la stanza che aveva affittato subito dopo che Teuchi , il proprietario , gli aveva concesso il posto di lavoro.
Forse la luce solare che aveva accompagnato la sua entrata in scena  nella soglia della tavola calda l’avevano accecato e il pover uomo non aveva notato di aver appena assunto uno sporco e cencioso barbone.
Forse era davvero così , ma in realtà ,soprattutto ,  quel foglietto misero che qualche giorno prima Teuchi aveva appeso alla vetrina del suo locale , non aveva ottenuto molto successo , il lavoro era faticoso e sottopagato , dopo che sua figlia aveva lasciato il paese per studiare non c’erano stati ulteriori candidati . Così quando si era visto un ragazzo dai chiari tratti nipponici richiedere l’incarico , vestiti sporchi o meno , l’aveva assunto senza problemi.
La stanza affittata da Sasuke era davvero piccola , coperta da una morbida moquette aveva lo spazio solo per un letto e un piccolo armadio , ma era pulita e dalla finestra aveva una bellissima vista sui monti.
Si alzò a malincuore uscendo dalla stanza  per raggiungere il bagno in comune che si trovava in fondo al corridoio . Appena entrato in doccia si rilassò sotto il getto caldo dell’acqua e pochi secondi dopo iniziò a sfregarsi per bene con il sapone grezzo che si portava dietro per le occasioni importanti : il giorno dopo avrebbe iniziato a lavorare e doveva almeno cercare di non sembrare un barbone sudicio.
Doveva cercare di tenerselo stretto per poter rimanere qualche tempo a Konoha , non era la prima volta che gli capitava di sostare per lunghi periodi in qualche posto , l’ultima volta aveva passato cinque mesi in una piantagione di cotone e aveva condiviso una catapecchia con qualche afroamericana che lavorava nei campi con lui . Sì , si disse, avrebbe passato qualche mese in questo villaggio tranquillo e poi sarebbe ripartito alla volta del suo viaggio senza meta.
***
Erano passati cinque giorni dal suo arrivo a Konoha , il lavoro era davvero faticoso e lo occupava la maggior parte del tempo , serviva , puliva e ogni tanto si ritrovava a preparare qualche piatto semplice .
Il locale offriva un menù tipico ossia patate e hamburger , per poi variare con uno più ricercato in cui si potevano trovare piatti giapponesi per i clienti più curiosi , diventando così un posto in cui venivano mischiate culture completamente  differenti .
Ichikaru , gli aveva raccontato , era emigrato qualche anno fa in America e aveva avuto , l’azzardata , idea di aprire un locale così singolare.
Sasuke aveva considerato il tutto molto strambo , probabilmente sarebbe stato un posto molto alla moda e chic in qualche grande città per i ricconi alla ricerca dell’etnico e diverso , ma non concepiva come un posto del genere si trovasse in un paese con più mucche che abitanti.
Capì il motivo per cui il posto non era ancora miseramente fallito alla sesta ciottola di ramen che si ritrovò a preparare il suo primo giorno di lavoro in preda ad una malcelata crisi di nervi. Un ragazzo dai luminosi occhi azzurri e cappelli biondissimi era entrato come un urgano travolgendo nel suo passaggio qualche sedia e qualche tranquillo cliente , urlando a gran voce una doppia porzione di ramen , era rimasto piantato per ore in una sedie dal bancone sparando idiozie a gran voce finche Teuchi non l’avevo costretto ad andarsene perché era giunto l’orario di chiusura.
Ormai dopo cinque giorni che se lo trovava davanti a fare quel chiasso infernale aveva anche imparato il suo nome : Naruto , lo scemo del villaggio.
-Ehi Sa’ske ! Che ne dici di venire stanotte a casa?
Disse ad un certo punto l’idiota biondo senza aspettare di ingoiare un grosso boccone di quella brodaglia ,  alcune gocce oleose partirono dalla sua bocca fino al bancone limpido , Sasuke preso dall’esasperazione prese uno straccia e iniziò a pulire con più forza del dovuto.
Era perfettamente d’accordo con l’idea che il paese aveva sul ragazzo , perciò non riusciva proprio a capacitarsi del perché quel baka si ostinava a perseguitarlo .
Era colpa sua , pensò con rassegnazione , il primo giorno Naruto notando in lui un nuovo arrivato l’aveva tempestato di domande che aveva abilmente ignorato , aveva continuato così anche il giorno successivo finche il terzo giorno era stato teso in un imboscata . Teuchi gli aveva commissionato una consegna a domicilio, ingenuamente non notando niente di strano per il fatto che il carico era ramen in scatola , aveva bussato alla porta di una palazzina , ritrovandosi di fronte , con orrore , un largo sorriso fin troppo familiare.
Era stato costretto ad entrare a forza di spintoni ai quali non si era potuto difendere perché aveva le mani occupate dalla sua stupida consegna e non potendo reprimere ad un espressione quanto mai scandalizzata una volta che si era trovato nel bel mezzo di una stanza in cui probabilmente era appena scoppiata una bomba  aveva visto Naruto grattarsi imbarazzato la nuca che come per giustificarsi gli aveva detto di essere orfano.
Si sarebbe dovuto stare zitto , dargli quel ramen che si stava facendo troppo pesante e scappare , invece colto da un inspiegabile empatia non era riuscito a reprimere un “anch’io” appena sussurrato .
Naruto aveva allargato gli occhi al suo indirizzo , probabilmente Konoha era davvero più piccola di quello che si aspettava e lui era l’unico in quel posto , così ignorando che si trovava in orario lavorativo l’aveva ubriacato a tradimento e avevano passato una notte a mangiare ramen e a parlare più del dovuto , visto che da quel giorno aveva iniziato a considerarlo come il suo “migliore amico per sempre” e non l’aveva più lasciato in pace.
Probabilmente perché era l’unico a dargli corda , pensò arrabbiato con se stesso mentre gli soffiava sopra un no convinto.
Naruto smise di mangiare all’improvviso e con un espressione delusa e una cadenza infantile e lagnosa disse
-E dai S’ke! Non fare il guastafeste! Ho comprato un armonica oggi al mercato , potremmo fingere di essere musicisti e fare del buon blues visto che ti piace tanto!
Arrossì imbarazzato per un millesimo di secondo per poi tornare alla sua solita aria impassibile . Per l’appunto gli aveva dato troppa confidenza , chissà che altro gli aveva detto quella diavolo di notte , non riusciva proprio a ricordarselo.
-No – ripeté convinto dandogli le spalle andando verso lo stanzino della cucina dove aveva tutta l’intenzione di rimanere finché non se ne sarebbe andato.
***
-Ehi Sas’ke senti qua , scommetto che neanche Sonny Boy è così bravo
Naruto ispirò profondamente e soffiò sull’armonica che teneva tra le mani , producendo uno spiacevole rumore stridulo.
-Il gracchiare delle rane ha più melodia di qualsiasi tuo respiro , baka.
Sasuke rispose con una voce da funerale .
C’era cascato , di nuovo , non poteva crederci , per qualche assurda dinamica si era ritrovato davvero a passare la notte sopra un muretto a bere birra e a “fare blues” affianco a quello scemo .
-Provaci tu allora , visto che sei così tanto bravo
Con uno sbuffo gli strappò l’armonica dalle mani , era sicuro di poter fare meglio , oltre ad una sicura superiorità genetica qualche suo compagno di viaggio gli aveva insegnato qualche accordo.
Ispirò mettendosi l’armonica tra le labbra , coprì con la lingua qualche piccolo foro e soffio leggermente su quelli lasciati liberi , produsse un suono inteso e cupo , così soddisfatto di se stesso con tutta l’intenzione di dimostrarsi migliore iniziò a muovere velocemente la lingua e le labbra al fine di produrre qualcosa di più complesso.
Peccato che uscirono soltanto orribili stecche disconnesse tra loro e per poco non si strozzò per la mancanza di fiato.
-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Naruto iniziò a ridere di gusto affianco a lui , si teneva la pancia con le mani e aveva le lacrime agli occhi , se non l’avesse fermato subito si sarebbe pisciato addosso , perciò solo per senso di altruismo gli lanciò indispettito in piena fronte l’armonica chiaramente difettosa.
-E finiscila ! è colpa della tua armonica , avrà qualcosa che non va ! E poi almeno io sono riuscito a fare un suono decente
Tuttavia non furono le sue amonizioni a far smettere di ridere il biondo bensì infantile cantilena che vicino a loro ripeteva scemooscemoooscemooo.
 Sasuke si girò glaciale verso quel suono , convinto che qualcuno avesse assistito alla sua magra figura e ora si stesse prendendo gioco di lui .
Tuttavia i ragazzini artefici di quel rumore stavano nascosti dietro un muretto di mattoni e ridacchiando indicavano Naruto.
Quest’ultimo si alzò in piedi e agitando i pugni in aria iniziò a gridare
-Stupidi ragazzini! Venite qui se ne avete il coraggio , che ci fate in giro a quest’ora della notte? Tornatevene a casa a farvi sculacciare dalle vostre mamme!
Essi beccati in pieno scapparono via subito ridacchiando ancora più forte.
 Naruto ancora indignato si accorse solo in quel momento di essere osservando , stizzito voltò lo sguardo verso il cielo e parlando più che altro a se stesso disse
-Un giorno non sarà più così , sarò rispettato e tutti mi vorranno bene , diventerò il sindaco di questo villaggio e non sarò più….solo
Sussurrò l’ultima frase con tristezza stringendo forte i pugni ai lati delle gambe .
Anche lui era solo , pensò Sasuke , anche lui non aveva nessuno al mondo ,lo conosceva da poco ma non poté fare a meno di pensare  erano così simili eppure così diversi , il sogno , il  progetto  di Naruto rientrava nella realtà che l’aveva deluso e aveva tutto l’intento di cambiarla in positivo non rinunciando ad essa , invece lui era scappato da tutto e da tutti e aveva intenzione di continuare così chissà per quanto tempo , forse per sempre  .
-In fondo non sei tu il più scemo del villaggio
Gli disse porgendoli la birra, senza  capire perché sentisse il bisogno di consolarlo.
 
***
 
 
 
 
 
 
 
Ecco il secondo capitolo! :)
Con Sasuke e Ichiraku ho cercato di creare una situazione che spiegasse il perché di personaggi con il nome Giapponese in una storia che aveva come ambientazione il nord America, ma purtroppo non era credibile rendere tutti gli abitanti di Konoha emigrati giapponesi , così come non mi sembrava credibile scrivere una storia che aveva come contesto culturale la  beat generation in Giappone , così per gli altri persongaggi come Naruto , Sakura o Hinata semplicemente ignorerò la cosa . In fondo ad avere tratti e colori tipicamente orientali è solo Sasuke , gli altri possono essere facilmente occidentalizzati se si chiude un occhio sui nomi!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto , dal prossimo verrà finalmente introdotta anche Sakura .
Grazie in anticipo a presto :)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: COMETIPARE