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Autore: Seiraluna    02/12/2014    0 recensioni
Erano mesi che nel suo paese si verificavano attacchi improvvisi ai ninja più forti. Qualcuno tramava nell’ombra per avvicinarsi al kazekage.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Hinata si era svegliata presto quella mattina e aveva preparato la colazione per Naruto e i bambini. Poi la ragazza salì al piano di sopra a svegliare i bambini.
-Forza Himawari è ora di alzarsi. Svegliati, vestiti e scendi a mangiare. Fra poco vi porto dal nonno e la zia.
-Sì, mamma.
Hinata lasciò la figlia nella sua camera e si diresse verso la stanza di Boruto.
-Boruto è ora di svegliarsi. La colazione è pronta.
-Non mi va di alzarmi così presto. Oggi non devo andare all’accademia.
-Devi fare colazione e poi vi porto dal nonno. Ricordi che ieri ti ho detto che dovevi passare un po’ di giorni a villa Hyuga.
-Sì, mamma. Mi alzo subito.
-Boruto perché hai quel broncio?
-Devo proprio partire? Non voglio che tu ti faccia male.
Intanto Naruto si era alzato e si era diretto verso la camera del figlio. Aveva sentito l’ultima frase del figlio e aveva capito che il bambino aveva paura che la sua mamma corresse dei rischi.
Stava per entrare nella stanza per parlare con il figlio e rassicurarlo ma Hinata lo precedette.
-Piccolo mio non devi aver paura. Sai che non mi lascio battere facilmente in battaglia. E poi non è detto che io debba scontrarmi con qualcuno. Andiamo ad aiutare Gaara, sai che è un amico di tuo padre. Sai anche che il tuo papà è l’eroe di Konoha e non permette a nessuno di fare del male alle persone a cui vuole bene.
-Hai ragione mamma. Sono sicuro che in caso di pericolo quel matto di uno hokage di proteggerà.
-Boruto non parlare in questo modo di tuo padre.
-Mamma non ho detto nulla di sgradevole.
Hinata abbracciò forte il figlio e il ragazzino cercò di divincolarsi.
-Mamma non stringermi così forte. Mi soffochi.
-Ti voglio tanto bene.
-Basta smancerie mamma. Ormai sono grande.
Hinata uscì dalla stanza e notò Naruto poggiato vicino alla porta.
-Hai origliato signor Hokage?
-Non ho potuto farne a meno. Boruto è preoccupato per te. Non mi aspettavo che dicesse certe cose così apertamente.
-Di cosa ti sorprendi Naruto. Lui è tuo figlio. Ha preso molti dei tuoi lati migliori.
-Grazie Hinata.
Naruto baciò Hinata sulle labbra mentre Boruto usciva dalla sua camera.
-Non potresti baciare la mamma in privato. È imbarazzante per me vedere il capo del villaggio che fa certe cose.
-Boruto non parlare in questo modo a tuo padre.
-Lo so mamma. Il problema è che il qui presente Naruto non si fa mai scappare l’occasione per baciarti. Anche due settimane fa mentre eravate nel suo ufficio a chiacchierare ti ha baciata. Poteva comparire qualche ninja e vedervi. Sarebbe stato imbarazzante.
-Piccolo impertinente, mi spiavi dalla finestra, come sospettavo. Vieni qui così ti punisco.
Naruto iniziò a rincorrere Boruto per tutta la casa fin quando Hinata non li bloccò.
-Ora basta. Naruto vai a infilarti la tua tuta da ninja e porta giù il tuo zaino. Boruto prendi la tua valigia e portala nel salone. Prendi anche quella di tua sorella per favore.
-Sì, mamma.
-Sì, capo.
Hinata scese in cucina mentre i due uomini di casa si chiusero nelle loro stanza. Prima di scendere in cucina Boruto volle sferrare un ultimo piccolo attacco contro il padre.
-La mamma ti terrorizza quando si arrabbia vero papà?
Naruto prese Boruto in braccio e poi scese in cucina.
-Eccoci qua.
-Sedetevi e mangiate. Come sei carina piccola mia.
-Grazie mamma. Come sto papà?
-Benissimo.
-Il nonno ha detto che oggi mi avrebbe portato dallo zio e poi andavamo a trovare lo zio Shino e lo zio Kiba. Potrò giocare di nuovo con tanti cuccioli.
-Che noia.
-Boruto non fare arrabbiare il nonno. Fai come ti dice. Oggi farete qualcosa che piace a Himawari. Fra un giorno il nonno ti mostrerò qualche tecnica per allenarti.
-Va bene mamma. Non vedo l’ora di imparare le tecniche ninja del nonno.
-Boruto non voglio che al mio ritorno mi riferiscano che hai di nuovo fatto qualche guaio in giro per il villaggio.
-Va bene. Sarò un bravo ninja.
-Sono fiera di te- disse Hinata baciando il figlio sulla testa.
-Mamma, ho detto niente smancerie.
 
Tutta la famiglia terminò la colazione e poi uscirono di casa. Hinata e Naruto lasciarono i figli a Hiashi e poi si incamminarono verso il villaggio della sabbia. Erano pronti ad affrontare qualsiasi tipo di pericolo.
-Era tanto che non andavo in missione.
-Un anno circa. Non puoi uscire spesso con tutte le responsabilità che hai al villaggio.
-Però mi serviva proprio una missione. Devo riprendere il ritmo. Mi sento un po’ arrugginito.
-Ti ho visto combattere con Kiba durante un allenamento. Non sembravi peggiorato.
-Sei troppo buona. Kiba per poco non mi ha colpito.
-Naruto non hai la sensazione di essere seguito?
-Te ne sei accorta anche tu. Pensavo fosse solo una mia impressione.
-Kakashi deve aver chiesto a una squadra di ninja di seguirmi di nascosto.
-Non penso che i ninja che ci seguono siano di Konoha. Avverto uno strano chakra nell’aria.
-Resta attaccata a me Hinata. Chiunque ci segua presto uscirà allo scoperto.
 
Verso sera Hinata e Naruto si accamparono vicino a un lago.
-Domani sera arriveremo da Gaara e sapremo qualcosa di più. Da quello che mi ha scritto chi attacca i ninja del suo villaggio è molto abile.
-Temi che qualcuno miri alla vita del kazekage per prendere il potere?
-Sì, credo che qualcuno voglia fare del male a Gaara. Ora riposiamo, ci attendono molte ore di viaggio domani.
-Naruto sei contento di essere in viaggio con me?
-Che domande mi fai Hinata. So che non è facile stare con me e spesso ti senti sola.
-No, Naruto. Non è quello che intendevo. Io volevo dire se sei sicuro di aver fatto la scelta giusta. Forse saresti dovuto andare con Sasuke e Sakura. Sono più forti e in caso di pericolo sarebbero di grande aiuto.
-Sono sicuro della mia scelta. Hinata non dubitare più delle tue capacità.
-Perdonami Naruto. È passato molto tempo dalla mia ultima missione e non so se sarò di grande aiuto.
-Hinata, tuo padre mi ha riferito che hai continuato ad allenarti dopo la nascita di Himawari.
-Hokage mi hai fatta spiare?
-No, volevo solo sapere perché mia moglie spariva la mattina presto e non riuscivo a trovarla. Poi anche Boruto ha confessa e mi ha riferito di averti vista a villa Hyuga mentre ti allenavi.
-Sapevo che Boruto mi osservava e non volevo nasconderti i miei allenamenti. Temevo che tu pensassi che io trascurassi i nostri figli.
-Come ti vengono in mente certe cose Hinata. Sei la madre migliore dell’universo. Himawari è una bambina dolce e gentile e Boruto è un bravo bambino.
-A parte qualche piccolo difetto che ha preso dal padre.
-Cosa? Te ne sei accorta.
-Kakashi e Shikamaru mi hanno detto che Boruto gli ricorda tanto qualcuno quando era piccolo.
-Ah sì. A me non hanno detto nulla. Buonanotte Hinata.
-Buonanotte Naruto.
 
Quella notte kurama avvertì Naruto di una strana presenza nelle vicinanze. Qualcuno li seguiva da lontano per qualche strano motivo.
-Non sono del villaggio ma te ne sarai già accorto.
-Certo Kurama. Ma non ti agitare. Non voglio che Hinata si allarmi vedendomi attivare il tuo chakra. Finché non attaccano non sappiamo se sono amici o nemici.
-Resterò qui senza far niente. Sei troppo gentile con quei ninja Uzumaki. Non hai pensato che forse vogliono catturarti perché sei hokage.
-Sai che non ci riuscirebbero.
 
Il mattino dopo Hinata svegliò Naruto con un bacio sulla guancia. Il ragazzo afferrò la moglie per i fianchi e la stese sopra di lui.
-Se restiamo qui per altre due ore non cambia nulla.
-No, Hokage. Hai dei doveri e non possiamo perdere tempo.
-Va bene mi alzo.
-Fammi prima togliere di dosso.
-Posso alzarmi anche con te sopra.
-Naruto mettimi giù.
-Ora non dirmi che sei pesante perché non è credibile. Sei leggerissima e bellissima.
-Grazie Naruto.
-Tua moglie sembra piuttosto un sacco di patate. Una sposa del genere non si addice a un hokage.
-Uscite fuori dal vostro nascondiglio.
-Sono qui. Mi presento sono Poison del villaggio della sabbia. Questi sono i miei compagni di squadra.
-Siete voi che avete attaccato i ninja del villaggio della sabbia.
-Ci avevano detto che il kage di Konoha era sveglio ma non così tanto. Abbiamo saputo che vuoi aiutare Gaara a risolvere il caso dei ninja morti. Non possiamo permettere che tu ci smascheri davanti al kazekage, lui si fida di noi. Siamo i tre della squadra segreta del villaggio della sabbia.
-Siete dei traditori. Perché mirate al kazekage?
-Vogliamo solo il potere che ci spetta di diritto. Sono anni che siamo al servizio di quel ragazzo e non facciamo altro che obbedire senza avere nulla in cambio.
-Non credo alle vostre parole. Gaara ha sempre compensato bene i ninja. Tutti sanno che è un buon kazekage.
-Ninja del villaggio della sabbia colpite la ragazza, lei è il punto debole del nostro avversario.  Io mi occupo di lui.
-Hinata resta vicino a me.
-Come vuoi Naruto.
In pochi minuti Naruto mise al tappeto i due ninja che miravano a sua moglie. Poi si scontrò contro il loro capo.
-Sei più forte di quanto pensassi hokage.
-Mi hai sottovalutato e ora ne paghi le conseguenze.
-Naruto attento dietro di te.
Naruto si spostò e evitò il colpo di un quarto ninja.
-Grazie Hinata, mi hai salvato.
-Non vi ha detto nessuno che attaccare alle spalle è sleale.
-Su signora Uzumaki, lo sa bene che in guerra tutto è lecito. Per sconfiggere il capo di Konoha sono pronto a tutto.  Chi ti sconfigge guadagna prestigio.
All’improvviso dal nulla comparve Gaara.
-Cosa ci fate voi qui?
-Naruto e io eravamo d’accordo fin dall’inizio. Abbiamo scoperto un mese fa chi uccideva i ninja a Suna e abbiamo preparato un piano per farvi uscire allo scoperto. Ho fatto trapelare la notizia che Naruto veniva al villaggio per farvi uscire e allontanare il pericolo dagli abitanti.
-Ci avete giocato e noi ci siamo cascati come polli. Siete più astuti di quanto ci hanno raccontato. Eppure vi abbiamo studiato per anni.
-Mai sottovalutare il nemico.
Naruto e Gaara catturarono i ninja nemici e poi li legarono. Le guardie del corpo di Gaara li presero in custodia e li portarono alle prigioni di Suna.
-Grazie per l’aiuto Naruto.
-Per me è stato un piacere aiutarti. Quando avrai di nuovo bisogno di me chiamami. A presto.
-A presto Naruto. Arrivederci Hinata.
-Arrivederci kazekage.
 
Hinata e Naruto si misero in viaggio per tornare a Konoha ma nessuno dei due parlava. La ragazza sembrava pensierosa.
-Hinata ti turba qualcosa?
-Perché non mi hai detto del piano? Da quanto non ti fidi più di me?
-Hinata non ti ho detto niente per non farti preoccupare.
La ragazza accelerò il passo e distanziò Naruto. Lui la raggiunse in pochi secondi e la fece fermare sul ramo di un albero.
-Hinata so che sei arrabbiata. Non ce la faccio se mi tieni il broncio.
-Naruto sai bene che non mi piace quando menti. Lo hai fatto anche lo scorso mese. So che vuoi proteggermi ma non sono di porcellana.
-Sei la persona a cui tengo di più insieme ai nostri figli. Se ti perdessi ne uscirei distrutto.
-Non mi perderai Naruto Uzumaki.
Hinata abbracciò Naruto e lui la strinse per la vita. Era tutto per lui.
-Torniamo a casa mio eroe. Shikamaru e Kakashi saranno contenti di vederti tornare prima.
-No, noi due ci prendiamo una pausa e ce ne andiamo alle terme soli soletti.
-Non possiamo.
-Su non protestare Hinata. È molto tempo che non stiamo un po’ da soli.
-Abbiamo passato due giorni in giro per i boschi senza scorta. Hai un’amnesia.
-Io intendevo che è sono settimane che non facciamo …
Naruto disse qualcosa all’orecchio della moglie e lei divenne rossa come un peperone.
-Naruto non sono cose che si dicono.
-Potrei anche farti mia qui. Sei così bella che mi lasci senza fiato.
-Non esagerare Naruto. Ho la tuta piena di polvere.
Naruto prese Hinata per mano e la trascinò verso una locanda. Purtroppo prima di entrare davanti a Naruto comparve Kakashi.
-Naruto è ora di tornare a Konoha. È sorto un problema all’accademia ninja e abbiamo bisogno di te.
-Kakashi ti avevo detto che sarei stato via per almeno dieci giorni.
-Abbiamo saputo che la missione è andata bene quindi siamo venuti a prendervi.
-Mi hai fatto seguire da una squadra. Non mi hai ascoltato quando ti ho dato l’ordine.
-Mi dispiace Naruto ma non  potevo mandarti solo.
-Ero con Hinata.
-Naruto non ti arrabbiare.
-Tranquilla Hinata. Sto bene. Torniamo al villaggio. Domani mattina vieni da me in ufficio Kakashi e porta anche Shikamaru.
Naruto e Hinata si incamminarono verso Konoha. La ragazza stringeva ancora la mano del marito e notava che stava tremando.
-Naruto sicuro di stare bene?
-Mi dispiace. Volevo passare un po’ di tempo solo con te e coccolarti. Purtroppo non ce ne è il tempo.
-Naruto domani possiamo cenare insieme a casa. Basta che io domandi a mio padre di tenere i bambini.
-Accetto. La tua cucina è così buona che non posso rinunciarvi.
 
Arrivati a Konoha Hinata e Naruto andarono subito a riabbracciare i loro figli. Himawari corse dalla mamma e l’abbracciò forte mentre Boruto restò in disparte.
-Boruto non saluti la mamma e il papà.
-Sì, sorellina.
-Sei triste perché domani dovevi allenarti con il nonno e invece devi tornare a casa.
-Silenzio sorellina.
Hinata si avvicinò al figlio e gli fece una carezza sulla guancia.
-Se vuoi rimani qui a dormire. Domani ti alleni con il nonno e poi torni a casa. Se per il nonno va bene?
-Sì, puoi restare.
-Ora che hai il permesso del nonno sei felice.
-Sìììììììììì.
-Mammina posso rimanere anche io qui?
-Certo Himawari. Per te va bene papà?
-Puoi restare Himawari. Stasera il cuoco ci prepara uno stufato spettacolare.
-Evviva.
-Per te va bene Naruto?
-Certo Hinata.
-A domani piccoli.
-A domani mammina.
Hinata e Naruto tornarono a casa e si andarono a lavare. Poi qualcuno suonò alla porta.
-Scusa Naruto. Lo so che sono le sei del pomeriggio ma in ufficio hanno bisogno di te.
-Arrivo subito.
Naruto diede un bacio veloce sulla fronte della moglie e corse in ufficio.
 
Arrivato in ufficio Naruto si trovò davanti Kiba, Shino, Sai, Shikamaru e Kakashi.
-Mi avete chiamato a causa dei disordini avvenuti al confine orientale vero?
-Lo sapevi già?
-Killer Bee mi ha detto tutto. Mi ha riferito che i ninja del mizukage hanno risolto tutto. Sono scappati solo pochi ninja dal loro controllo. Pare siano diretti verso questa parte. Per questo motivo ho inviato Ten Ten e Rock Lee in perlustrazione.
-Noi ti abbiamo chiamato anche perché Rock Lee ci ha portato il suo rapporto. Ci ha riferito che alcuni ninja nemici si sono infiltrati tra gli abitanti del villaggio. Pare che dopo aver fallito l’attentato contro il mizukage mirino a te.
-Non mi lascerò cogliere impreparato.
-Ora che sei stato informato è tutto risolto. Hai due pile di documenti da controllare.
-Sapevo che mi avevate chiamato per firmare le scartoffie. Shikamaru, Kakashi potevate farlo da soli.
-No, quei documenti devono essere tutti visionati da te in persona.
-Kakashi a me pare una scusa.
-Ti lasciamo solo con il lavoro.
-Siete crudeli.
Naruto iniziò a visionare tutti i documenti. Si rese conto che aveva molto lavoro e che avrebbe fatto molto tardi.
 
Verso mezzanotte
Hinata si rese conto che Naruto non sarebbe tornato a casa quella notte e ripose il ramen preparato nel frigo.
Poi si ritirò nella sua stanza e indossò la camicia da notte. Quella notte era completamente sola in casa.
Verso le due della notte Hinata avvertì un chakra potentissimo. Si alzò in fretta, afferrò il mantello che Naruto teneva di solito di fianco al letto e uscì fuori di casa. Qualcuno era entrato in casa di nascosto. Doveva correre ad avvertire Naruto del pericolo.
Arrivata davanti al palazzo del consiglio, Hinata venne colpita da qualcuno e finì dritta contro il vetro dell’ufficcio di Naruto rompendolo in mille pezzi.
Naruto corse dalla moglie e vide che era piena di graffi.
-Hinata cosa è successo?
-Perdonami se ho interrotto il tuo lavoro. Qualcuno è entrato in casa nostra e dovevo avvertirti. Ha un chakra molto forte.
-Hinata ti hanno colpito al fianco con qualcosa.
-Solo un pugno. Mi uscirà un livido. Scusa se ti ho sporcato il mantello.
-Non dire sciocchezze. Non permetto a nessuno di trattarti in questo modo.
Naruto si trovava a fronteggiare due dei ninja fuggitivi del villaggio del mizukage. I timori esposti da Gaara durante l’ultima riunione dei kage erano fondati. Nelle terre ninja c’erano ancora moltissimi traditori che miravano al potere.
 
   
 
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