Capitolo 3
Una lunga dormita e una doccia rilassante avevano avuto il potere di
rigenerarla, cancellando la stanchezza del viaggio. Non appena uscì dal bagno,
tamponandosi i capelli rossi con un asciugamano, Bonnie accese la televisione.
La previsioni del tempo preannunciavano pioggia sui dintorni di Edimburgo per i
prossimi tre giorni.
"Perfetto" mormorò mettendo sul fuoco il bollitore. La produzione le aveva
assegnato una casetta graziosa a non più di dieci minuti di macchina dal set.
Odiava stare in albergo, trovava le stanze tutte uguali, fredde, impersonali,
asettiche, così aveva rinunciato a una parte di cachet per poter avere
un'abitazione tutta sua, anche se per pochi mesi. Salvo imprevisti Sarah le
aveva detto che le riprese si sarebbero concluse al massimo a maggio e il film
sarebbe stato lanciato all'inizio dell'autunno.
"e poi vacanza" sospirò Bonnie, appoggiandosi con la schiena contro al
mobiletto, quando il suono del campanello la fece trasalire. Controllò
l'orologio e si accorse che mancavano venti minuti alle 9. Mickey, l'aiuto
regista, le aveva detto che il giorno seguente, qualcuno sarebbe passato a
prenderla per le 9:30 per portarla agli studi.
Con una scrollata di spalle, si diresse alla porta e l'aprì. Per un lungo,
lunghissimo istante Bonnie credette di poter più respirare per il resto della
sua vita. Era come se i polmoni le si fossero ghiacciati nel petto: di fronte a
lei, con addosso un giaccone sportivo e in mano un sacchetto c'era Tom.
"Ciao" le disse, piegando le labbra in un sorriso. "Brioche calde per darti in
benvenuto"
"Tom" mormorò Bonnie, arretrando di un passo per farlo entrare. Finalmente aveva
ripreso a respirare in modo normale, sebbene avvertisse le sue guance bruciare.
Indossava semplicemente un paio di pantaloni della tuta e una felpa larga e
sformata, di certo non un abbigliamento elegante, ma il ragazzo parve non
badarvi affatto. "che pensiero carino…non dovevi disturbarti" aggiunse Bonnie,
sentendo il buon profumo che proveniva dal sacchetto.
Lui rise, passandosi una mano tra i capelli un po' umidi. La nebbia era così
densa da condensarsi sui vestiti e sulla pelle in minuscole gocce d'acqua.
"Figurati! Il mio albergo è poco più avanti e devo fare questa strada per andare
agli studi. Ho pensato di passare a salutarti e di fare colazione con te. Poi
possiamo andare insieme"
Bonnie sorrise, prendendo il sacchetto che lui le porgeva. "certo, ma doveva
passare a prendermi qualcuno e non so se…"
"Ah non preoccuparti! Ho già avvertito io che saresti venuta con me" la
rassicurò il ragazzo seguendola in cucina.
Bonnie adocchiò con occhio critico il salotto e la cucina. Non avevano un
aspetto ordinato, con la valigia vuota ancora abbandonata da una parte, il
cappotto sul divano e le scarpe che la sera precedente non si era curata di
mettere a posto.
"E' un po' in disordine" si scusò, togliendosi una ciocca di capelli dalla
fronte in modo impacciato.
Tom sorrise ancora, facendo un vago gesto con la mano come a voler accantonare
l'argomento, mentre si accomodava su una delle sedie della cucina.
Bonnie prese due tazze e le posò sul tavolo, mettendo le brioche sul un
piattino. "Allora" disse, versando il the "Come ti sembra l'ambiente di lavoro?"
Tom scrollò le spalle. "Il regista è okay. Ho già lavorato con lui, lascia molto
spazio all'improvvisazione e a impostare il personaggio in modo da sentirlo
più…tuo. E' molto bravo." Afferrò la tazza e se la portò alle labbra con un
gesto fluido. Bevve brevemente facendo una smorfia perché la bevanda era troppo
calda. "E' solito instaurare un clima piuttosto informale, ci si chiama per
nome…meglio così no?"
Bonnie annuì, tenendo la tazza con entrambe le mani. Il primo giorno sul set era
un po' come il primo giorno di scuola, era felice che ci fosse qualcuno che
conoscesse così bene con lei. si era aspettata che il primo incontro con Tom
fosse più…freddo, distaccato, non è facile ricucire i rapporti di amicizia dopo
che ci si è persi di vista, ma lui sembrava così sicuro, aperto…sembrava
semplicemente Tom, così come lo ricordava. Socchiuse gli occhi, emettendo un
sospiro.
"Non credevo che avresti accettato". Le parole del ragazzo la strapparono dai
suoi pensieri. Corrugò le sopracciglia in un'espressione interrogativa.
"Mi avevano detto che volevi prenderti una pausa" spiegò, finendo il suo the.
"In effetti è vero, ma una volta letto il copione me ne sono innamorata! E' una
storia bellissima, anche se un film romantico la trama non è affatto banale e il
mio personaggi mi piace" rispose lei, riponendo le tazze nel lavello.
"meglio di Ginny Weasley?" la punzecchiò, continuando a sorridere.
Bonnie roteò gli occhi, sbuffando. "Ah basta! Non voglio più sentir parlare di
Ginny! Le ho voluto bene, mi ha portato tanta fortuna ma credo che sette film
siano sufficienti! Non sopporto quando ancora adesso mi riconoscono per strada e
mi chiamano Ginny invece che Bonnie" replicò, gesticolando.
Tom alzò le mani in segno di resa. "Okay, stavo solo scherzando"
"sarà meglio per te…Draco!" rispose lei, arcuando le labbra sottili in un
sorriso malizioso.
"Touchè" esclamò Tom, senza smettere di sorridere.
"Vado a prepararmi, altrimenti rischiamo di fare tardi" disse, uscendo dalla
cucina e dirigendosi verso la sua stanza a grandi passi.
"Okay Ginny" le urlò dietro Tom, ridendo. Lei si voltò facendogli una
pernacchia, prima di chiudere la porta della sua camera. Si appoggiò contro il
pannello di legno, inspirando profondamente. Non sapeva perché aveva avuto un
po' di paura di rivederlo, era…Tom, il solito e caro Tom Felton. Dandosi
mentalmente della stupida, si cambiò rapidamente indossando un paio di jeans e
un maglione. Sapeva che come prima cosa sarebbe dovuta andare dalle costumiste e
dalle truccatrici, sebbene per quel giorno non fossero previste riprese, perciò
un abbigliamento comodo le sembrava la soluzione idea. Si truccò solo lievemente
e tornò nel salotto, trovando il ragazzo in piedi davanti al caminetto. Stava
guardando una foto.
"E' una specie di rito" disse Bonnie, avvicinandosi. "Ogni volta che inizio un
nuovo lavoro la porto con me e la posiziono in un posto dove posso vederla"
La foto ritraeva lei gran parte del cast dell'ultimo film di Harry Potter. Era
stata staccata davanti al castello che era stato usato per Hogwarts l'ultimo
giorno di riprese. I ragazzi avevano tutti indosso la divisa della scuola.
"E' una bella foto" ammise Tom, con aria assorta.
"lo è" confermò Bonnie, avvertendo un nodo stringerle lo stomaco. A volte le
mancavano i vecchi colleghi. Erano cresciuti insieme, affrontando una vita a
volte opprimente. Gli scatti dei fotografi, il dover tralasciare la scuola e gli
amici di sempre, per un sogno…il sogno di essere attori. A volte pensava che
Daniel, Emma, Rupert e Tom fossero gli unici in grado di capire il periodo
tormentato e frenetico della sua adolescenza. Per lungo tempo aveva pensato che
fossero stati gli amici migliori che avesse potuto desiderare. La notorietà le
aveva dato molto, ma le aveva sottratto molto.
Inalò una boccata d'aria e si sforzò di sorridere.
"Andiamo?"
Tom rispose con un cenno del capo e la precedette fuori di casa. Bonnie non ebbe
difficoltà nel capire quale fosse la sua auto tra le tante parcheggiate lungo il
marciapiede.
"Vedo che l'amore per le BMW non è ancora passato" commentò stringendosi nel
lungo cappotto scuro. Se Londra era fredda, Edimburgo era gelida. L'umidità e il
freddo penetravano nelle ossa, insinuandosi anche sotto al più caldo degli
indumenti.
Tom sorrise, facendo scattare l'apertura delle portiere. "E vedo che tu conosci
ancora bene i miei gusti" rispose, mettendosi alla guida. Bonnie si sedette al
suo fianco, sfilandosi la borsa dalla spalla e appoggiandola sulle gambe.
Non appena avviò il motore l'autoradio si accese. "Sì, mi ricordo ancora bene i
tuoi gusti…anche musicali! E sono felice che si discostino da quelli di Daniel.
Non credo di poter reggere i Sex Pistols di prima mattina"
Il viaggio fu piuttosto breve. Gli studi erano stati costruiti da poco e si
componevano di quattro capannoni dipinti di grigio, grandi come campi d calcio,
collegati tra loro da passaggi coperti da pensiline. Tom parcheggiò a lato del
primo, poco distante dal portone principale.
"Nervosa?" le sussurrò all'orecchio, aprendo la porta.
Bonnie non ebbe il tempo di rispondere, perché Mickey, il ragazzo che aveva
incontrato la sera precedente in aeroporto le si era avvicinato a grandi passi.
"Ben arrivati" li accolse, facendo loro segno di seguirlo. Il signor Anderson,
il regista, stava dirigendo gli scenografi. Era vestito in maniera più casual
rispetto a quando Bonnie lo aveva incontrato per la prima volta al ristorante.
"George, sono arrivati"
L'uomo si voltò verso di loro sorridendo. "Signorina Wright" le disse,
stringendole la mano calorosamente "Benvenuta, che piacere rivederla"
"Piacere mio" rispose Bonnie con sincerità.
"Spero che Tom le abbia già spiegato che di solito preferisco un clima
informale…le dispiace se la chiamo Bonnie?"
L'attrice scosse la testa, non potendosi impedire di guardarsi intorno. Quello
sembrava il set di una cucina. Le pareti erano dipinte di un caldo color crema
con disegnati dei fiori rosa e bianchi. Aveva un aspetto…confortevole e
accogliente, malgrado i set siano spesso asettici e impersonali.
"Un attimo di attenzione, è appena arrivata la nostra protagonista" esclamò il
regista, battendo le mani per richiamare l'attenzione dei presenti. Bonnie
sorrise, facendo un lieve saluto con la mano, lasciando scorrere lo sguardo
sugli scenografi, i tecnici del suono e i cameraman. "E con lei siamo al
completo. Mi aspetto serietà e impegno…e di non cominciare il nostro primo
effettivo giorno di lavoro con una ramanzina, perciò potete tornare alle vostre
faccende"
Se aveva provato una simpatia istintiva dopo quelle parole e il sorriso che le
aveva accompagnate, Bonnie non poté che rafforzare la sua convinzione. Il modo
di fare schietto e sincero del regista le piaceva moltissimo.
"Ti presento Margareth" continuò l'uomo, introducendo una signora di mezza età
con i capelli biondi, lunghi fino alle spalle "è la nostra costumista. Ti affido
alle sue cure e poi Claire, la nostra truccatrice, ti verrà a prendere. I set,
come vedi, necessitano ancora di qualche ritocco, domani iniziamo a provare, ma
solo qualche scena, tanto per scaldarci, okay?"
"Perfetto" rispose Bonnie, stringendosi nelle spalle.
"Sei hai qualche domanda non esitare a chiamare me o Mickey. Tom, avrei bisogno
di te per una prova video"
"da questa pare, cara" la chiamò la costumista, precedendola verso i camerini.
Bonnie si girò verso Tom, che stava già seguendo il regista, facendogli segno
che si sarebbero visti più tardi. Lui le sorrise, formando un'o con l'indice e
il pollice.
"Credo di aver fatto bene ad accettare la parte" pensò Bonnie, sorridendo
un'ultima volta alla schiena dell'amico che si stava allontanando in direzione
opposta rispetto alla sua.
Dopo aver provato decine e decine di diversi capi di vestiario e diverse
soluzioni di trucco, Bonnie fu libera di poter tornare a casa. George le aveva
detto che voleva dare a Kelly, la protagonista, un'aria vivace e semplice,
perciò erano stati scelti vestiti molto casual e un trucco leggero, che sapesse
far risaltare l'azzurro intenso dei suoi occhi. Bonnie non poteva chiedere nulla
di meglio, visto che quello stile si avvicinava molto al suo.
"hai finito?"
La voce di Tom la fece sobbalzare. "Sì" rispose, sistemandosi una ciocca di
capelli dietro all'orecchio.
"anch'io! Dai ti riaccompagno, intanto sto tornando in albergo. Hanno una
piscina coperta fantastica. Non vedo l'ora di fare una nuotata"
Bonnie arcuò un sopracciglio. "io non vedo l'ora di mettere a posto i miei
vestiti. Metà sono ancora in valigia e metà devono arrivarmi via corriere questo
pomeriggio"
Tom scoppiò a ridere, percependo la sottile ironia nella sua affermazione. Si
fermò voltandosi verso di lei e ficcandosi le mani nelle tasche della giacca.
"Perché dopo questo pomeriggio denso di divertimento non vieni a cena con me?
Offro io!"
Bonnie lo fissò per un istante, prima di sorridere. "Certo! Così puoi
raccontarmi cosa hai fatto di bello in questi mesi e possiamo lasciarci andare
ai ricordi!" rispose raggiante.
"Affare fatto!" concluse lui, salendo in macchina e mettendo in moto.
Continua…
Scusate se non ho aggiornato prestissimo, ma in questo periodo sono un po' in
crisi d'ispirazione! Comunque spero che la storia vi piaccia! Finalmente è
arrivato Tom e ha anche invitato Bonnie a cena…chissà cosa combineranno…
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno recensito la storia!
Sara.themyth: beh per sapere cosa è successo tra loro mentre giravano
Harry Potter ci vorrà ancora un pochino! Non credo che ve lo lascerò scoprire
già nel prossimo capitolo…ma non si sa mai!
Erin: scusa se ci ho messo un po' ad aggiornare. Spero che questo
capitolo ti sia piaciuto! ^_^
Earendil : grazie, non ho parole per dirti quanto le tue recensioni mi
facciano piacere! Sei gentilissima! Grazie! Spero che la storia si faccia ancora
più interessante e che non ti deluda ^_^
Anonima: beh Tom è arrivato! Credo che sia molto simpatico come persona e
ho cercato di renderlo simpatico anche nella mia storia, anche se non lo
conosco!
Miki84: mah…si scoprirà tra un po' cosa è successo tra loro due! Non mi
sbilancio troppo! Sono contenta che la storia ti piaccia ^_^
Oryenh : Tom per nostra immensa gioia è arrivato! Sono contenta che tu
abbia scoperto la mia…storia ^_^ ! spero che continui a piacerti! Grazie per
avermi scoperta!
Un abbraccio a tutti!
Willow