Fanfic su attori
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Autore: sunil    30/01/2005    22 recensioni
Sono passati alcuni anni da quando sono terminate le riprese dei film di Harry Potter e Bonnie Wright è diventata una brava attrice. Che cosa succede se le propongono un ruolo in un film in cui recita anche un ragazzo che ha conosciuto molti anni prima...Tom Felton...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Felton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3  Una lunga dormita e

Capitolo 3

Una lunga dormita e una doccia rilassante avevano avuto il potere di rigenerarla, cancellando la stanchezza del viaggio. Non appena uscì dal bagno, tamponandosi i capelli rossi con un asciugamano, Bonnie accese la televisione. La previsioni del tempo preannunciavano pioggia sui dintorni di Edimburgo per i prossimi tre giorni.
"Perfetto" mormorò mettendo sul fuoco il bollitore. La produzione le aveva assegnato una casetta graziosa a non più di dieci minuti di macchina dal set. Odiava stare in albergo, trovava le stanze tutte uguali, fredde, impersonali, asettiche, così aveva rinunciato a una parte di cachet per poter avere un'abitazione tutta sua, anche se per pochi mesi. Salvo imprevisti Sarah le aveva detto che le riprese si sarebbero concluse al massimo a maggio e il film sarebbe stato lanciato all'inizio dell'autunno.
"e poi vacanza" sospirò Bonnie, appoggiandosi con la schiena contro al mobiletto, quando il suono del campanello la fece trasalire. Controllò l'orologio e si accorse che mancavano venti minuti alle 9. Mickey, l'aiuto regista, le aveva detto che il giorno seguente, qualcuno sarebbe passato a prenderla per le 9:30 per portarla agli studi.
Con una scrollata di spalle, si diresse alla porta e l'aprì. Per un lungo, lunghissimo istante Bonnie credette di poter più respirare per il resto della sua vita. Era come se i polmoni le si fossero ghiacciati nel petto: di fronte a lei, con addosso un giaccone sportivo e in mano un sacchetto c'era Tom.
"Ciao" le disse, piegando le labbra in un sorriso. "Brioche calde per darti in benvenuto"
"Tom" mormorò Bonnie, arretrando di un passo per farlo entrare. Finalmente aveva ripreso a respirare in modo normale, sebbene avvertisse le sue guance bruciare. Indossava semplicemente un paio di pantaloni della tuta e una felpa larga e sformata, di certo non un abbigliamento elegante, ma il ragazzo parve non badarvi affatto. "che pensiero carino…non dovevi disturbarti" aggiunse Bonnie, sentendo il buon profumo che proveniva dal sacchetto.
Lui rise, passandosi una mano tra i capelli un po' umidi. La nebbia era così densa da condensarsi sui vestiti e sulla pelle in minuscole gocce d'acqua.
"Figurati! Il mio albergo è poco più avanti e devo fare questa strada per andare agli studi. Ho pensato di passare a salutarti e di fare colazione con te. Poi possiamo andare insieme"
Bonnie sorrise, prendendo il sacchetto che lui le porgeva. "certo, ma doveva passare a prendermi qualcuno e non so se…"
"Ah non preoccuparti! Ho già avvertito io che saresti venuta con me" la rassicurò il ragazzo seguendola in cucina.
Bonnie adocchiò con occhio critico il salotto e la cucina. Non avevano un aspetto ordinato, con la valigia vuota ancora abbandonata da una parte, il cappotto sul divano e le scarpe che la sera precedente non si era curata di mettere a posto.
"E' un po' in disordine" si scusò, togliendosi una ciocca di capelli dalla fronte in modo impacciato.
Tom sorrise ancora, facendo un vago gesto con la mano come a voler accantonare l'argomento, mentre si accomodava su una delle sedie della cucina.
Bonnie prese due tazze e le posò sul tavolo, mettendo le brioche sul un piattino. "Allora" disse, versando il the "Come ti sembra l'ambiente di lavoro?"
Tom scrollò le spalle. "Il regista è okay. Ho già lavorato con lui, lascia molto spazio all'improvvisazione e a impostare il personaggio in modo da sentirlo più…tuo. E' molto bravo." Afferrò la tazza e se la portò alle labbra con un gesto fluido. Bevve brevemente facendo una smorfia perché la bevanda era troppo calda. "E' solito instaurare un clima piuttosto informale, ci si chiama per nome…meglio così no?"
Bonnie annuì, tenendo la tazza con entrambe le mani. Il primo giorno sul set era un po' come il primo giorno di scuola, era felice che ci fosse qualcuno che conoscesse così bene con lei. si era aspettata che il primo incontro con Tom fosse più…freddo, distaccato, non è facile ricucire i rapporti di amicizia dopo che ci si è persi di vista, ma lui sembrava così sicuro, aperto…sembrava semplicemente Tom, così come lo ricordava. Socchiuse gli occhi, emettendo un sospiro.
"Non credevo che avresti accettato". Le parole del ragazzo la strapparono dai suoi pensieri. Corrugò le sopracciglia in un'espressione interrogativa.
"Mi avevano detto che volevi prenderti una pausa" spiegò, finendo il suo the.
"In effetti è vero, ma una volta letto il copione me ne sono innamorata! E' una storia bellissima, anche se un film romantico la trama non è affatto banale e il mio personaggi mi piace" rispose lei, riponendo le tazze nel lavello.
"meglio di Ginny Weasley?" la punzecchiò, continuando a sorridere.
Bonnie roteò gli occhi, sbuffando. "Ah basta! Non voglio più sentir parlare di Ginny! Le ho voluto bene, mi ha portato tanta fortuna ma credo che sette film siano sufficienti! Non sopporto quando ancora adesso mi riconoscono per strada e mi chiamano Ginny invece che Bonnie" replicò, gesticolando.
Tom alzò le mani in segno di resa. "Okay, stavo solo scherzando"
"sarà meglio per te…Draco!" rispose lei, arcuando le labbra sottili in un sorriso malizioso.
"Touchè" esclamò Tom, senza smettere di sorridere.
"Vado a prepararmi, altrimenti rischiamo di fare tardi" disse, uscendo dalla cucina e dirigendosi verso la sua stanza a grandi passi.
"Okay Ginny" le urlò dietro Tom, ridendo. Lei si voltò facendogli una pernacchia, prima di chiudere la porta della sua camera. Si appoggiò contro il pannello di legno, inspirando profondamente. Non sapeva perché aveva avuto un po' di paura di rivederlo, era…Tom, il solito e caro Tom Felton. Dandosi mentalmente della stupida, si cambiò rapidamente indossando un paio di jeans e un maglione. Sapeva che come prima cosa sarebbe dovuta andare dalle costumiste e dalle truccatrici, sebbene per quel giorno non fossero previste riprese, perciò un abbigliamento comodo le sembrava la soluzione idea. Si truccò solo lievemente e tornò nel salotto, trovando il ragazzo in piedi davanti al caminetto. Stava guardando una foto.
"E' una specie di rito" disse Bonnie, avvicinandosi. "Ogni volta che inizio un nuovo lavoro la porto con me e la posiziono in un posto dove posso vederla"
La foto ritraeva lei gran parte del cast dell'ultimo film di Harry Potter. Era stata staccata davanti al castello che era stato usato per Hogwarts l'ultimo giorno di riprese. I ragazzi avevano tutti indosso la divisa della scuola.
"E' una bella foto" ammise Tom, con aria assorta.
"lo è" confermò Bonnie, avvertendo un nodo stringerle lo stomaco. A volte le mancavano i vecchi colleghi. Erano cresciuti insieme, affrontando una vita a volte opprimente. Gli scatti dei fotografi, il dover tralasciare la scuola e gli amici di sempre, per un sogno…il sogno di essere attori. A volte pensava che Daniel, Emma, Rupert e Tom fossero gli unici in grado di capire il periodo tormentato e frenetico della sua adolescenza. Per lungo tempo aveva pensato che fossero stati gli amici migliori che avesse potuto desiderare. La notorietà le aveva dato molto, ma le aveva sottratto molto.
Inalò una boccata d'aria e si sforzò di sorridere.
"Andiamo?"
Tom rispose con un cenno del capo e la precedette fuori di casa. Bonnie non ebbe difficoltà nel capire quale fosse la sua auto tra le tante parcheggiate lungo il marciapiede.
"Vedo che l'amore per le BMW non è ancora passato" commentò stringendosi nel lungo cappotto scuro. Se Londra era fredda, Edimburgo era gelida. L'umidità e il freddo penetravano nelle ossa, insinuandosi anche sotto al più caldo degli indumenti.
Tom sorrise, facendo scattare l'apertura delle portiere. "E vedo che tu conosci ancora bene i miei gusti" rispose, mettendosi alla guida. Bonnie si sedette al suo fianco, sfilandosi la borsa dalla spalla e appoggiandola sulle gambe.
Non appena avviò il motore l'autoradio si accese. "Sì, mi ricordo ancora bene i tuoi gusti…anche musicali! E sono felice che si discostino da quelli di Daniel. Non credo di poter reggere i Sex Pistols di prima mattina"
Il viaggio fu piuttosto breve. Gli studi erano stati costruiti da poco e si componevano di quattro capannoni dipinti di grigio, grandi come campi d calcio, collegati tra loro da passaggi coperti da pensiline. Tom parcheggiò a lato del primo, poco distante dal portone principale.
"Nervosa?" le sussurrò all'orecchio, aprendo la porta.
Bonnie non ebbe il tempo di rispondere, perché Mickey, il ragazzo che aveva incontrato la sera precedente in aeroporto le si era avvicinato a grandi passi.
"Ben arrivati" li accolse, facendo loro segno di seguirlo. Il signor Anderson, il regista, stava dirigendo gli scenografi. Era vestito in maniera più casual rispetto a quando Bonnie lo aveva incontrato per la prima volta al ristorante.
"George, sono arrivati"
L'uomo si voltò verso di loro sorridendo. "Signorina Wright" le disse, stringendole la mano calorosamente "Benvenuta, che piacere rivederla"
"Piacere mio" rispose Bonnie con sincerità.
"Spero che Tom le abbia già spiegato che di solito preferisco un clima informale…le dispiace se la chiamo Bonnie?"
L'attrice scosse la testa, non potendosi impedire di guardarsi intorno. Quello sembrava il set di una cucina. Le pareti erano dipinte di un caldo color crema con disegnati dei fiori rosa e bianchi. Aveva un aspetto…confortevole e accogliente, malgrado i set siano spesso asettici e impersonali.
"Un attimo di attenzione, è appena arrivata la nostra protagonista" esclamò il regista, battendo le mani per richiamare l'attenzione dei presenti. Bonnie sorrise, facendo un lieve saluto con la mano, lasciando scorrere lo sguardo sugli scenografi, i tecnici del suono e i cameraman. "E con lei siamo al completo. Mi aspetto serietà e impegno…e di non cominciare il nostro primo effettivo giorno di lavoro con una ramanzina, perciò potete tornare alle vostre faccende"
Se aveva provato una simpatia istintiva dopo quelle parole e il sorriso che le aveva accompagnate, Bonnie non poté che rafforzare la sua convinzione. Il modo di fare schietto e sincero del regista le piaceva moltissimo.
"Ti presento Margareth" continuò l'uomo, introducendo una signora di mezza età con i capelli biondi, lunghi fino alle spalle "è la nostra costumista. Ti affido alle sue cure e poi Claire, la nostra truccatrice, ti verrà a prendere. I set, come vedi, necessitano ancora di qualche ritocco, domani iniziamo a provare, ma solo qualche scena, tanto per scaldarci, okay?"
"Perfetto" rispose Bonnie, stringendosi nelle spalle.
"Sei hai qualche domanda non esitare a chiamare me o Mickey. Tom, avrei bisogno di te per una prova video"
"da questa pare, cara" la chiamò la costumista, precedendola verso i camerini.
Bonnie si girò verso Tom, che stava già seguendo il regista, facendogli segno che si sarebbero visti più tardi. Lui le sorrise, formando un'o con l'indice e il pollice.
"Credo di aver fatto bene ad accettare la parte" pensò Bonnie, sorridendo un'ultima volta alla schiena dell'amico che si stava allontanando in direzione opposta rispetto alla sua.

Dopo aver provato decine e decine di diversi capi di vestiario e diverse soluzioni di trucco, Bonnie fu libera di poter tornare a casa. George le aveva detto che voleva dare a Kelly, la protagonista, un'aria vivace e semplice, perciò erano stati scelti vestiti molto casual e un trucco leggero, che sapesse far risaltare l'azzurro intenso dei suoi occhi. Bonnie non poteva chiedere nulla di meglio, visto che quello stile si avvicinava molto al suo.
"hai finito?"
La voce di Tom la fece sobbalzare. "Sì" rispose, sistemandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"anch'io! Dai ti riaccompagno, intanto sto tornando in albergo. Hanno una piscina coperta fantastica. Non vedo l'ora di fare una nuotata"
Bonnie arcuò un sopracciglio. "io non vedo l'ora di mettere a posto i miei vestiti. Metà sono ancora in valigia e metà devono arrivarmi via corriere questo pomeriggio"
Tom scoppiò a ridere, percependo la sottile ironia nella sua affermazione. Si fermò voltandosi verso di lei e ficcandosi le mani nelle tasche della giacca.
"Perché dopo questo pomeriggio denso di divertimento non vieni a cena con me? Offro io!"
Bonnie lo fissò per un istante, prima di sorridere. "Certo! Così puoi raccontarmi cosa hai fatto di bello in questi mesi e possiamo lasciarci andare ai ricordi!" rispose raggiante.
"Affare fatto!" concluse lui, salendo in macchina e mettendo in moto.


Continua…


Scusate se non ho aggiornato prestissimo, ma in questo periodo sono un po' in crisi d'ispirazione! Comunque spero che la storia vi piaccia! Finalmente è arrivato Tom e ha anche invitato Bonnie a cena…chissà cosa combineranno…

Volevo ringraziare tutti coloro che hanno recensito la storia!
Sara.themyth: beh per sapere cosa è successo tra loro mentre giravano Harry Potter ci vorrà ancora un pochino! Non credo che ve lo lascerò scoprire già nel prossimo capitolo…ma non si sa mai!
Erin: scusa se ci ho messo un po' ad aggiornare. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! ^_^
Earendil : grazie, non ho parole per dirti quanto le tue recensioni mi facciano piacere! Sei gentilissima! Grazie! Spero che la storia si faccia ancora più interessante e che non ti deluda ^_^
Anonima: beh Tom è arrivato! Credo che sia molto simpatico come persona e ho cercato di renderlo simpatico anche nella mia storia, anche se non lo conosco!
Miki84: mah…si scoprirà tra un po' cosa è successo tra loro due! Non mi sbilancio troppo! Sono contenta che la storia ti piaccia ^_^
Oryenh : Tom per nostra immensa gioia è arrivato! Sono contenta che tu abbia scoperto la mia…storia ^_^ ! spero che continui a piacerti! Grazie per avermi scoperta!

Un abbraccio a tutti!
Willow



 

  
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