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Autore: Soul97    02/12/2014    1 recensioni
Riprendendo dall'ottavo capitolo del quarto episodio della saga del mago "Harry Potter", questa personalissima ripresa vedrà la rivisitazione di un personaggio, Draco Malfoy, che comporterà lo stravolgimento di tutta la storia a partire da questo punto in poi.
-Questa è una ripubblicazione, in quanto il vecchio account mi è stato cancellato-
Genere: Fantasy, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Erano tutti là -Hermione, Harry, Ron e il resto della famiglia Weasley tranne Molly-, seduti sulle tribune d'onore in trepida attesa per l'inizio della finale della Coppa Del Mondo di Quidditch, in cui si sarebbero sfidate le squadre dell'Irlanda e della Bulgaria.
Mentre attendevano tranquilli, Hermione sentì chiaramente Harry pronunciare un nome: Dobby.
Dobby era un elfo domestico -gli elfi sono piccole creature esteticamente non bellissime, ma molto umili e costretti a servire i maghi e le streghe-, che due anni prima aveva più volte aiutato il suo amico, avvertendolo riguardo gli strani avvenimenti causati da Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Contemporaneamente sia lei che Ron si girarono per poterlo vedere, dato che Harry gliene aveva parlato spesso, ma a quanto pareva non si trattava di lui: era Winky, un'elfa femmina. Aveva un naso grande e schiacciato ed enormi occhi marroni, che copriva spaventata con le proprie mani a causa della sua paura dell'altezza che poi rivelò.
Parve strano, in effetti, che nonostante la sua paura si trovasse lì, a quell'altezza; ma poi spiegò che era costretta a tenere il posto al suo padrone senza poter disobbedire. Hermione trovò ciò molto cattivo da parte del padrone di Winky, chiunque potesse essere.
Nel frattempo, si mise a consultare il suo programma rivestito di vellutto e infiocchettato.

" 'Prima della partita avraà luogo un'esibizione delle mascotte delle squadre' ", lesse in modo da farsi sentire dagli altri.
"Oh, vale sempre la pena di vederla", disse il signor Weasley. "Le squadre nazionali portano creature della loro terra d'origine, sapete, per fare un po' di scena".
Dopo circa una mezz'oretta, in cui le tribune continuarono a riempirsi, si vide arrivare il Ministro della Magia Cornelius Fudge in compagnia del Ministro della Magia bulgaro, che non sembrava capire una parola di inglese, né Fudge capiva qualcosa di bulgaro.
"Non sono un granché nelle lingue, ho bisogno di Barty Crouch per questo genere di cose" affermò in effetti.
"Ah, vedo che la sua elfa domestica gli sta tenendo il posto... ah, ecco Lucius!"

Hermione e i suoi amici si girarono in fretta. Tra i posti dietro il signor Weasley si stavano infilando Draco, suo padre Lucius e una donna che mai avevano visto e che Hermione intuì fosse la signora Malfoy.
Draco era il peggior nemico di Harry, ma non gli veniva risparmiato neanche l'odio provato da Ron e soprattuto da Hermione (che a quanto pareva ricambiava).
Lui e la sua famiglia erano Purosangue, ovvero, coloro che non hanno alcun componente Babbano nel loro albero genealogico, e a loro questo bastava per potersi sentire superiori rispetto ai mezzosangue (coloro con almeno un parente di sangue babbano) e i NatiBabbani (coloro che non hanno alcun parente magico nella loro famiglia). Soprattutto a quest'ultimi (di cui faceva parte Hermione) che non si risparmiavano di chiamarli con il termine dispregiativo "Sanguemarcio".
Intanto, Lucius presentava moglie e figlio a Fudge, e quest'ultimo presentò ai Malfoy il ministro bulgaro, e poi aggiunse:
"E poi, vediamo un po'... credo che tu conosca Arthur Weasley".
Ci fu un momento di tensione: i due non si amavano particolarmente, anzi. 
A mo' di scherno, sapendo delle condizioni economiche dei Weasley, Lucius disse: 
"Santo cielo, Arthur, che cos'hai dovuto vendere per avere i biglietti in tribuna d'onore? Di sicuro la tua casa non valeva tanto...". Sfortunatamente Fudge non sentì e spiegò che i Malfoy erano suoi ospiti.
"Che... bel gesto" disse Arthur con un sorriso tirato e poco convincente. Lucius poi posò gli occhi su Hermione, che si sentì arrossire e non poco, ma sostenne lo sguardo con fermezza; sapeva perché la guardava, per le sue origini. Data però la presenza del ministro, non disse nulla, fece solo un cenno beffardo ad Arthur e raggiunse i suoi posti. Draco scoccò ad Hermione uno sguardo che lei mai aveva visto prima: di solito la guardava sprezzante, con aria altezzosa. Quella volta no. La guardava quasi curioso, ma pensò fosse solo una sua impressione, perché sarebbe stata davvero una cosa impossibile.

Presero tutti a sedere definitivamente: stava per iniziare l'entrata delle mascotte.
"Chissà cos'avranno portato" disse il signor Weasley, curvandosi in avanti per vedere meglio. 
"Aaah! Veela!" ed entrarono le mascotte della bulgaria: delle donne bellissime, meravigliose (sicuramente non umane) che iniziarono a danzare. Hermione trovò tutto molto bello e affascinante, quando si voltò e solo allora lo vide:
Harry stava per buttarsi giu dalla tribuna.
Prontamente gli chiese "Harry, cosa stai facendo?". La musica cessò, ed Hermione vide anche Ron in posa come se volesse tuffarsi da un trampolino. Improvvisamente tutti iniziarono ad urlare di rabbia, non volevano smettere di vedere le Veela! Perfino Ron era furioso e stava cercando di fare a pezzi il suo cappello verde dell'irlanda, fermato poi da suo padre. Hermione emise uno sbuffo di disapprovazione, si alzò e portò Harry a sedersi "Insomma!". Successivamente, entrarono in scela le mascotte irlandesi: i Lepricani.
I Lepricani sono piccoli ometti vestiti di foglie caratteristici dell'Irlanda. Sembravano formare una saetta oro e verde che sfrecciò nello stadio. Crearono un arcobaleno, che poi sbiadì, e infine formarono un enorme trifoglio, da cui poi piovvero monete d'oro.

I Lepricani a questo punto si dissolsero, e fu quindi annunciato che la partita sarebbe cominciata. Vennero chiamati uno alla volta i giocatori della Bulgaria, di cui faceva parte Viktor Krum -Aveva solo 18 anni ma si trovava già nella Nazionale- e poi quelli dell'irlanda.
Subito dopo arrivò l'arbitro, Hassan Mustafa, che fece risuonare il suo fischietto: la partita era ininiziata.

La partita era cominciata a favore dell'Irlanda, che segnava gol dopo gol. Ci furono parti emozionanti, finte di Krum (il cercatore Bulgaro) che distrussero quasi letteralmente Lynch (il cercatore Irlandese).
Anche la Bulgaria segnò qualche punto. Ci furono anche scontri tra le mascotte delle squadre, dove le Veela mostrarono la loro vera forma: i loro volti erano lunghe teste d'uccello, e ali squamose spuntarono dalle loro schiene. Sfortunatamente ci finì per mezzo anche Mustafa. Ma sarebbero riusciti a fermare la guerriglia.
L'Irlanda nel frattempo era in vantaggio, ma successe qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato:
Krum aveva preso il boccino.
" BULGARIA 160 - IRLANDA 170". Krum aveva preso il boccino ma aveva vinto l'Irlanda!
Furono tutti molto entusiasti e scoppiò un coro da stadio. Ron si chiese perche avesse preso il Boccino quando era palese che non avrebbero potuto vincere, ed Harry di rimando gli disse che, probabilmente, aveva agito in quel modo perché sapeva che non avrebbero potuto recuperare.
"E' stato molto coraggioso, vero?" disse Hermione sporgendosi per vedere Krum.
Si previdero festeggiamenti per tutta la notte.

"Be', abiamo giocato bene", si sentì una voce dietro le loro spalle. Era il Ministro blugaro. Rimasero tutti stupefatti, soprattutto Fudge, infuriato dal fatto che fosse stato costretto a gesticolare tutto il giorno.
"Lei parla inglese! E mi ha fatto parlare a gesti per tutto il giorno!"
"Be', ha stato divertente" affermò invece il Ministro bulgaro.
   
 
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