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Autore: lovemusic    02/12/2014    2 recensioni
La vita di sakura può sembrare quella di una normale diciasettenne, ma la ragazza nasconde una personalità in continuo conflitto con se stessa e con la sua doppia vita.
Non sapeva che nella sua nuova abitazione avrebbe conosciuto persone che le avrebbero completamente stravolto la vita. In particolare una.
Ma la ragazza dai capelli rosa sarà disposta a lasciarsi il passato alle spalle e godersì come tutte le sue coetanee il presente? o sprofonderà sempre più nel buio?
prima fan fiction! pietà!
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Buooona sera!! Ed eccomi che finalmente dopo mesi di assenza trovo il coraggio di pubblicare finalmente questo ultimo capitolo..( in attesa che arrivino tutti i pomodori marci)  Nella speranza che non vi siate ormai scordate( anche se me lo meriterei in pieno lo so) spero vi godiate insieme a me questo ultimo capitolo..

Buona lettura!!!!

Capitolo 32

 

 

 

 

 

Quando spense il motore della moto fu come risvegliarsi  da uno stato di trans, troppo occupata a seminare dei possibili inseguitori si accorse solo in quel momento di dove si trovava.  Le si gelò il sangue.

Come diavolo aveva fatto ad essere così stupida da dirigersi a casa con una Kawasaki verde fosforescente in piena notte, un Itachi ancora sconvolto e parcheggiare proprio sotto casa??

Scese velocemente dal sedile e togliendosi il casco controllò immediatamente che non ci fossero luci accese.

Sospirò sollevata ringraziando il cielo che non si fosse svegliato nessuno. Nel caso contrario sarebbe stato alquanto difficile spiegare la moto, il ragazzo e la situazione in se.

Sentì Itachi togliersi anche lui il casco con movimento lento e fece per parlare ma venne subito interrotto dalla rosa.

- Porto la moto dietro casa così che non la vedano..torno subito.  Tu aspettami qui. –

E senza aspettare una risposta prese la moto e dandogli le spalle cominciò a trascinarla dall’altra parte della casa.

Un agitazione sempre più intensa cominciava a farsi spazio dentro di lei. Cosa doveva fare adesso? Come doveva parlare ad Itachi dopo quello che si erano detti poco prima? Cosa faceva ora che l’aveva trascinato con la forza via da quel posto? Si impose di darsi una calmata e di affrontare i problemi uno alla volta. Appoggiò la moto dietro un albero cercando di nasconderlo il più possibile e ,rimandando inconsciamente la questione a un altro momento, con passi lenti e incerti tornò indietro con la paura di non trovarlo più lì.

I suoi muscoli tesi allo stremo si rilassarono leggermente quando vide che lui era ancora lì ad aspettarla.

Questo voleva dire che non si era pentito di quello che le aveva detto per caso? Che poi non sapeva cosa pensare al riguardo della sua confessione di prima. Si le aveva detto di ricambiare anche lui quei sentimenti che anche lei provava ma non per questo aveva detto di voler quindi ritornare sui suoi passi. E se adesso se ne usciva dicendo che comunque non voleva più rivederla? Che preferiva continuare con la vita che suo padre aveva deciso per lui?

Era così confusa che sarebbe potuta scoppiare da un momento all’altro.

Una volta averlo raggiunto si guardarono in silenzio per qualche minuto che le sembrò un eternità.

- E ora?- fece con la sua solita voce indecifrabile, anche se un po’ più roca del solito.

Lei lo guardò per un attimo spaesata, cercando di capire a cosa si riferisse quella domanda. Poi quando lo vide guardarsi intorno con aria preoccupata capì a cosa si riferiva.

- Andiamo in camera mia per il momento e poi decidiamo cosa fare ok?-

- E come facciamo a entrare senza rischiare di svegliare Kira e tua madre?- chiese perplesso.

Lei si diresse verso la grande faina che si ergeva di fronte alla finestra della sua camera e lo guardò ammiccante.

- In questo sono diventata piuttosto pratica negli ultimi anni. Tu segui i miei movimenti e cerca di non cadere ok?- e ignorando il suo sguardo sorpreso si girò a guardare il grande tronco dai vari rami che si prolungavano fieri verso il sole e cominciò a risalire poggiandosi su quest’ultimi.

Quando sentì dei movimenti dietro di lei capì che il moro la stava seguendo e sorrise agitata. Non avrebbe mai aspettato di risalire la faina insieme a lui nel cuore della notte e portarlo in camera sua.

Entrò all’interno di quest’ultima con movimenti controllati e lenti per non destare troppo rumore e aspettò che l’altro la raggiungesse.

 

 

Cinque minuti dopo erano seduti ciascuno ad un estremo del letto a guardare il pavimento in assoluto silenzio e la tensione era così pressante da mozzare il respiro ad entrambi.

La rosa sentì il ragazzo sospirare pesantemente,stanco e triste e voltò subito lo sguardo su di lui, sperando che dicesse finalmente qualcosa.

Lui continuò però a guardare per terra e senza rivolgere nessuno sguardo parò stanco – Lo sai vero che adesso siamo in guai grossi? Credi davvero che quell’uomo mi lascerà andare, soprattutto dopo che ho scoperto la sua identità? Lo conosco troppo bene, so che non si arrenderà finché non mi vedrà morto. -

Sakura corrucciò la fronte confusa. Conoscerlo bene? Com’era possibile? Prima ancora che potesse chiedere il ragazzo rispose alle sue domande.

- Lui è mio zio, Madara Uchiha. E sinceramente non sono nemmeno tanto sorpreso che sia lui a condurre quella banda di criminali e cerchi di abbattere la società di mio padre e Kira. Dopo tutto è quello che ha sempre cercato di fare-

Sakura lo guardò sbalordita. Suo zio voleva davvero così tanto la rovina dei suoi parenti? A tal punto da arrivare a uccidere tranquillamente suo nipote per arrivare ai suoi scopi?

Lo sguardo del moro si posò finalmente su quello perplesso e adesso impaurito di lei e ricominciò a parlare.

- Inutile spiegarti tutta la storia. È troppo lunga e insensata per poterla descrivere. Riassumo solo dicendo che riguarda i soliti problemi familiari alla Uchiha e un patrimonio diviso, secondo mio zio, in maniera del tutto inappropriata e decisioni riguardo all’impresa per niente condivise da quest’ultimo-  si alzò distogliendo lo sguardo da quello della ragazza e andando a guardare verso la finestra con sguardo pensieroso.

- Come puoi vedere dire di no o fare di testa propria in casa Uchiha può diventare dannoso, per non dire fatale. Ecco perché voglio che tu capisca che non dovevi venire sta sera e lasciarmi al mio destino. Io sono pronto ad affrontare quello che è il mio destino ma se poi ti vedo e sento la tua voce..- tornò a guardarla con sguardo vuoto- tutte le mie certezze cadono e l’unica cosa che voglio é scappare per sempre via da qui e portarti con me-

Sakura lo guardò per un attimo paralizzata senza sapere cosa dire. Il cuore le batteva all’impazzata dall’emozione. Quindi non si era pentito di quello che le aveva detto? Guardandolo negli occhi in quel momento lesse tutti i suoi dubbi e le sue debolezze e capì che se lo avesse voluto in quel momento, le sarebbe bastato dirgli che per lei andava bene. Che per lei andava bene scappare e stare insieme per sempre in qualche posto sperduto nel mondo dove sarebbero stati solo loro due e nessun’altro della loro vita precedente. Si rese conto che le sarebbe bastata una parola ora e l’avrebbe convinto davvero a farlo.

L’idea le fece venire più brividi di adrenalina nel corpo di quanto ne avesse mai provate in vita sua e il cuore aumentò i battiti all’impazzata.

Sarebbero potuti essere finalmente felici, a dispetto di tutto e tutti.

Distolse lo sguardo triste e strinse forte i pugni contro il piumone del letto. Scappare e abbandonare tutte le persone che si volevano bene non avrebbe risolto nulla però.

Si alzò lentamente e si avvicinò al moro prendendogli il viso tra le mani e avvicinandoselo al suo.

- Scappare non serve a nulla Itachi - gli disse sussurrando guardandolo negli occhi con intensità.

- Credimi, io l’ho fatto per tutta la vita. Per tutta la mia esistenza non ho fatto altro che scappare e cercare di crearmi altre vite, altre personalità, altri ricordi e rifugiarmi in essi. Questo però non serve a niente. Perché i problemi rimangono comunque, i brutti ricordi o le decisioni da prendere nella vita non spariranno e non si può ignorarli per sempre. Bisogna affrontarli- cercò di mantenere lo sguardo fermo sul suo nonostante sentisse gli occhi farsi umidi. Avvicinò ancor di più il viso dell’altro al suo fino a far aderire le loro fronti.

- Anche se noi scappassimo non faremmo altro che scaricare il problema di tuo zio su tuo padre, Kira e probabilmente anche Sasuke- e sentì il moro sussultare al sentire il nome di suo fratello in quel contesto, come se solo l’idea di vederlo finire in mischiato in quella faccenda lo devastasse completamente. E probabilmente era così.

- Lo so- cominciò a rispondere sussurrando anche lui con tono deciso- per questo sta sera ero andato a risolvere la situazione una volta per tutte, così sarò certo che/-  - Smettila di dire ancora queste idiozie!- lo interrompe alzando inconsapevolmente di poco il tono della voce e guardandolo severa.

- Lo sai bene anche tu che da solo non puoi fare niente se non finire in seri guai, smettila di attaccarti tutte le responsabilità da solo! E francamente non mi importa se hai ancora intenzione di continuare a seguire gli ordini di tuo padre riguardo la tua vita e..il tuo fidanzamento- aggiunse guardando da un'altra parte e allontanandosi leggermente da lui dopo averlo sentito irrigidirsi. Stava davvero per dirglielo? Aveva davvero il coraggio di rischiare il tutto per tutto?

-  Io..io ti amo- disse tornando a guardarlo negli occhi, nonostante si sentisse il viso andare completamente in fiamme e le ginocchia cedere.

- E..non ho più intenzione di stare ferma a guardare mentre cerchi di rovinarti la vita. D’ora in poi non ti lascerò più solo e insieme cercheremo di risolvere tutto. Te lo prometto-

Distolse di nuovo lo sguardo sentendosi morire dopo averlo visto guardarla stupito e in silenzio.

Beh, almeno ci aveva provato si disse, sentendo come se il cuore fosse stato preso a morsi da un leone.

- Ovviamente non sei costretto a ricambiare quello che ti ho detto io/- e non riuscì a finire di parlare che si sentì afferrare per il viso dalle sue mani calde e le sue labbra poggiarsi sulle sue in bacio caldo e bagnato che durò per un tempo che le sembrò infinito. Il suo cuore ricominciò a battere veloce mentre avvolgeva le braccia attorno al suo collo. Sentì una mano del moro lasciare il suo viso per andare a poggiarsi sulla sua schiena pressando verso il suo corpo fino a farli aderire completamente mentre il loro bacio si approfondiva sempre più .

Si staccarono dopo un lasso di tempo che le sembrò durare troppo poco per i suoi gusti e sta volta fu lei a prendere il suo viso tra le mani e stringerlo forte.

- Ti fidi di me? È questa la tua risposta? Lascerai che ti aiuti?- chiese guardandolo dritto negli occhi.

Lo vide socchiudere per un attimo gli occhi mentre le sue labbra rilasciavano un sonoro sospiro.

- Sì. – e tornò a guardarla con quei occhi che non sembravano più così bui e misteriosi come prima.

Un incredibile sensazione di calore si diffuse nel cuore della ragazza che per la prima volta dopo anni si sentì di essere al posto giusto, nel momento giusto e con la persona giusta.

Non c’era più niente nascondere o da fingere, nessuna bolla di cristallo in cui chiudersi.

Ora era semplicemente Sakura. Sakura Haruno. E questa Sakura non si era mai sentita così forte e amata come in quel momento, a dispetto di tutto.

- Bene- sussurrò.

Si allontanò lentamente per poi dirigersi verso la porta della stanza.

- Dove vai?-

La rosa si girò sorridendo – Torno tra poco, tu aspettami qui ok? Risolveremo tutto- e senza aspettare una risposta uscì richiudendosi la porta alle spalle.

 

 

 

 

 

 

- Sakura?? che succede? Che è successo, stai bene?- chiese un Kira decisamente assonnato mentre cercava di mettere a fuoco la ragazza che aveva dinanzi tentando di capire quale fosse il motivo per cui la sua figliastra che tanto lo odiava l’avesse svegliato nel cuore della notte.

Sakura fece un profondo sospiro per darsi coraggio prima di parlare.

- Lo so che è notte tarda e che dovrei trovarmi a letto in questo momento ma..tu l’ultima volta mi hai detto che se avessi avuto un qualsiasi problema..io..- e le lacrime stavano offuscando così tanto la vista che non riusciva nemmeno a continuare quello che aveva iniziato.

Non credeva che lasciarsi finalmente andare, aprirsi alle persone a cui più si era negata sarebbe stato così difficile e intenso.

- Sakura, che succede?? Mi stai facendo preoccupare!-

- Lo so che ti ho sempre trattato con odio e che non ho mai voluto accettare questa casa, il vostro matrimonio e..te. ma in questo momento non so più che fare e l’unica persona su cui sento di potermi fidare e chiedere aiuto..sei tu- sparò di getto annaspando ogni tanto tra i leggeri singhiozzi.

-  Perché nonostante tutto il mio trattamento non ti sei mai arreso e mi hai sempre trattato come avrebbe fatto papà e questo mi dava così sicurezza ma allo stesso tempo mi faceva così tanto arrabbiare perché pensavo che non ci dovesse essere nessuno a sostituire il suo posto e che dopo le esperienze passate sarebbe stato meglio non fidarsi più di nessuno e – non riuscì a concludere tutto il suo sfogo che si sentì stringere dalle braccia del suo patrigno.

- Sakura..va bene, va tutto bene davvero. So quanto sia stata dura per te accettare e vivere tutti questi cambiamenti per questo non mi sono mai arrabbiato o arreso. L’importante è che tu senta di avere una famiglia che ti aspetta e che ti vuole bene e soprattutto che non ti abbandonerà mai, ok? Ora..perchè non mi spieghi con calma cosa ti è capitato?- Sakura si lascò andare ancora per un po’ tra quelle braccia sentendosi finalmente con meno peso sulle spalle e poi si staccò lentamente asciugandosi con una manica della maglietta gli occhi.

- Devi prima venire in camera..e poi..ti spiegherò tutto-

 

 

 

 

 

I due giovani sedevano l’uno accanto all’altro sul morbido materasso della ragazza tenendo lo sguardo basso senza il coraggio di proferire più nulla.

Sentirono Kira sospirare pesantemente mentre con le dita della mano continuava a fare dei circoli sulle tempie nel tentativo di calmarsi un po’.

- E così questo è quanto giusto? Avete altro da dirmi?- i due scossero la testa mantenendo il silenzio.

- Aah che disastro. Itachi ti rendi conto del rischio che hai appena corso? Sai che avresti potuto finire in seri guai o rischiare addirittura la vita? Come ti è saltato in mente di fare tutto da te senza parlarne prima con tuo padre?!- Sakura sentì il moro accanto a se irrigidirsi ma mantenere comunque il silenzio.

- Itachi..guardami- il moro alzò infine lo sguardo fino ad incontrare quello di Kira.

- Itachi..sapevamo già di Madara e dell’organizzazione- anche Sakura alzò sta volta lo sguardo sconvolta. Cosa? Aveva sentito bene?

-  E non fate quella faccia stupita. Non siamo certo nati ieri e sia io che tuo padre conoscendo tu Zio abbiamo sempre preso le giuste precauzioni e tenuto d’occhio tutti i suoi spostamenti e quello che faceva. Perché credi sennò che ancora non abbia fatto nulla contro la nostra azienda?-

- Quello che non mi aspettavo e che sicuramente nemmeno tua padre si aspetterebbe è che sia riuscito per un pelo a incastrare il figlio prodigio. Forse tuo padre ha fatto troppo affidamento sulle tue grandi capacità dimenticandosi che sei solo un ragazzo e che per quanto sveglio sei ancora troppo giovane per poterti occupare di cose del genere. Tutto quello che hai sentito Itachi, tutte le voci che hai ricevuto riguardo all’organizzazione che complotta la nostra rovina non sono arrivate a caso proprio all’orecchio dell’erede dell’azienda. Tuo zio voleva tenderti una trappola Itachi e ci è riuscito. Perderti avrebbe reso tuo padre un uomo debole e facile da attaccare diversamente da ora. Per fortuna siete riusciti a scampare per miracolo voi due o non voglio nemmeno immaginare come sarebbe andata a finire..- sospirò stanco e allo stesso tempo sollevato passandosi una mano sulla fronte.

- E..- cominciò spaesato il moro. Dalla sua voce roca trapelava tutta la sua confusione e dalla sua espressione sembrava aver finalmente realizzato la situazione e quello che stava per fare solo un oretta fa. Come aveva fatto ad essere così stupido e non pensarci prima?

- E..cosa si fa ora?-

- Ora? Ora l’unica cosa da fare è andare a parlare della cosa con tuo padre e risolveremo da noi la situazione con tuo zio, non preoccuparti. L’unica occasione che aveva di poterti sfruttare per i suoi comodi l’ha persa e ormai non c’è più nulla che lui possa fare di tanto irreparabile. Non avrà più il coraggio ne la possibilità di avvicinarsi a te dopo che ha perso quest’occasione, potete rilassarvi entrambi-

Itachi continuava a guardare nel vuoto senza più riuscire a dire nulla.

Kira fece per uscire dalla porta ma decise di girarsi un ultima volta verso i ragazzi.

- Vado subito a parlare a Fugaku per cui Itachi quando avrò finito io di parlargli vorrà sicuramente vederti, tu vieni però solo quando sarò io a dirtelo, va bene? E per quanto riguarda voi due..non mi interessa sapere cosa sia successo di preciso ma mi aspetto che tu Itachi - e pronunciando il suo nome il suo tono   assunse un suono più duro e serio di quanto non fosse già – ti decida a parlare con tuo padre di tutto ciò che ti ha spinto a smettere di affidarti a lui e fare tutto da solo. Per quanto ti possa sembrare severo è pur sempre tuo padre e la tua felicità e quella di Sasuke valgono molto più dell’azienda e di qualsiasi altra cosa. Non avere paura e dì tutto quello che non hai mai avuto il coraggio di dirgli..tenere segreti e non aprirsi in famigli fa solo male a te stesso e chi ti vuole bene- e concludendo questo rivolse un ultimo sguardo alla rosa per poi uscire definitivamente dalla stanza e scendere le scale verso l’uscita.

Dopo qualche minuto di silenzio nel quale i due rimasero seduti a guardare il pavimento la rosa portò la mano sopra quella del ragazzo e la strinse dolcemente.

- Andrà tutto bene, ok?-

Itachi alzò lo sguardo verso di lei con espressione persa e impaurita. Prima che se ne accorgesse si ritrovò tra le braccia del ragazzo che la stringeva come se non ci fosse un domani.

- Starai qui con me vero? Non mi lasci vero?- sussurrò con voce quasi inudibile.

Lei sorrise serena e ricambiò anche lei l’abbraccio con stessa intensità.

- No che non ti lasciò, starò qui con te adesso e per sempre. Te lo prometto-

E dopo pochi minuti si ritrovarono a dormire intrecciati nello stesso abbraccio senza la minima intenzione di lasciare la presa sull’altro. 

Non importa tutte le difficoltà che avrebbero incontrato e quanto ci avrebbero messo.

Finche stavano insieme, Sakura era pronta ad affrontare tutto e tutti senza più nascondersi.

Insieme sarebbero riusciti a superare tutto, ne era più che certa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 Coff coff...ed eccoci alla fine!!! Prima di tutto chiedo immensamente perdono per questo mio stratosferico ritardo e mi dispiace per tutte le lettrici che hanno dovuto attendere tanto..so cosa si prova in questo caso, per questo mi inchino chiedendo perdono!!!! purtroppo avevo perso completamente l'ispirazione di scrivere e non c'era nulla da fare!! Secondo, passando al racconto..questo era l'ultimoooo! Vorrei solo dire che ci tengo davvero tanto a questo racconto poichè è la mia prima long e poichè mi ha coinvolta più di qualsiasi altra cosa io abbia scritto fino ad ora. E' stato davvero un traguardo scrivere questo ultimo capitolo e concludere per cui per come sono emozionata non riesco nemmeno a dare un giudizio finale..

Spero solo che vi sia piaciuta come fine..che non l'abbiate trovato troppo  banale o che non vi siano rimasti troppi dubbi..che non sembri tutto campato per aria. Per ora non so dare un parere oggettivo quindi spero di leggere un vostro parere al riguardo e dirmi cosa vi ha trasmesso questo racconto o cosa ne pensate di questa fine..  un saluto grande a tutte le persone che hanno letto ( nonostante la itasaku e sasosaku non siano certo le più ambite nel sito), che mi hanno seguita, messa tra le preferite e ricordate e soprattutto un grazie immenso a chi ha avuto la pazienza di recensire!! Senza di voi non sarei mai riuscita a continuare e migliorare e leggere i vostri pareri mi ha dato davvero molta fiducia e conforto, grazie mille davvero!! un bacione a tutte e alla prossima!!

lovemusic

 

 

 

 

 

  
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