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Autore: stelladineve    03/12/2014    2 recensioni
"Non c'è niente di piú triste che svegliarsi la mattina di Natale e non essere piú un bambino".
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Famiglia Black, Famiglia Dursley, Famiglia Potter, Famiglia Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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  • Sirius! Ma dove vai??-
Il  fratello più grande sobbalzò spaventato, e si  girò verso il più piccolo, che, con i piedini nudi sul pavimento di marmo, tremava per il freddo.
  • Vai a metterti un maglione, Reg, perché se ti prendi un raffreddore nostra madre poi capisce che sei uscito, e ti mette in punizione!-
  • Io vado a mettermi il maglione solo se mi dici dove stai andando!-
  • Shhhh, abbassa la voce. Voglio solo andare a vedere se Babbo Natale viene sul serio…-
  • Posso venire anche io?-
  • Sì, ma fai piano!-
Così, senza far rumore, i due fratelli scesero le scale che portavano al salone; quella stanza austera e scura non era mai piaciuta a nessuno dei due, ma per la prima volta sembrava quasi bella, quasi confortevole, perché l’immenso Albero di Natale illuminava tutto con una luce dorata. Ovviamente, era stato addobbato dagli elfi, e solo perché il giorno dopo avrebbero avuto a pranzo alcuni parenti, ed era necessario fare bella figura. Walburga Black riteneva una tradizione inutile quella di addobbare l’abete con i figli, la trovava una “cosa da babbani”. Ma gli elfi avevano fatto un buon lavoro, e l’Albero era bellissimo.
I due fratelli presero posto sul divano, e iniziarono ad aspettare l’arrivo di Babbo Natale; si stavano per addormentare, quando una polvere argentata iniziò a scendere dal camino, e dopo di questa, con un gran rumore, cadde anche un uomo vestito di rosso e con un sacco sulla spalla.
  • Sirius! E’ lui! E’ BABBO NATALE!!-
  • Reg, ti ho detto di abbassare la voce. Già questo qui ha fatto un rumore assurdo, speriamo che nessuno si sia svegliato…-
Intanto, l’uomo caduto dal camino si stava alzando faticosamente, e, senza farsi vedere dai due fratelli, tirava fuori alcuni pacchetti infiocchettati; porgendoli prima a Sirius, poi a Regulus, disse.- State tranquilli, questa è la notte di Natale, e anche se io faccio rumore non sveglio nessuno. E’ una notte magica.. Però, adesso, dovete farmi un favore.
  • Quale favore dobbiamo farti?-
  • Dovete promettermi che aprirete tutti questi regali domani mattina, tranne quel pacco lì, quello rotondo, che tieni in mano tu, Regulus. Quello dovete aprirlo adesso.-
I bambini ubbidirono all’istante, e dopo pochi secondi, dalla carta stropicciata comparve una boule de neige; ma non era una qualunque, perché sotto la neve che cadeva fitta, c’erano Sirius e Regulus che sorridevano, tenendosi per mano.
  • Ohhh! Che bella!-
  • Sono contento che vi piaccia; rappresenta voi due, e l’affetto che vi lega e vi legherà sempre. Mi promettete che, qualsiasi cosa succeda, vi ricorderete di questa palla di vetro e di quanto siete stati felici insieme?-
  • Sì, Babbo Natale. Te lo promettiamo.-
Tenendosi per mano, i due fratelli videro Babbo Natale infilarsi nel camino e arrampicarsi su. Felici di aver assistito a quella magia, tornarono nella loro camera.
  • Sirius, ti piace il regalo che ci ha fatto Babbo Natale?-
  • Sì, Reg, mi piace tantissimo.-
  • Anche a me. Staremo insieme per sempre, vero, Sirius?-
  • Sì, staremo insieme per sempre. Te lo prometto.-
Uniti da questa promessa, si addormentarono abbracciati, uno accanto all’altro. Nessuno di due si accorse che, a cavallo di una scopa, fuori dalla finestra li guardava lo zio Alphard, con addosso ancora il vestito da Babbo Natale; quella sera, guardando i suoi nipoti giocare insieme, li aveva visti molto uniti, ma, dato che era un uomo intelligente, aveva capito che quell’unione non sarebbe durata ancora tanto. L’anno dopo Sirius sarebbe andato ad Hogwarts e, Alphard ne era sicuro, non sarebbe stato smistato a Serpeverde, e sarebbe stato escluso da tutta la famiglia. Così aveva deciso di regalare ai due fratelli un’ultima notte magica che tutti e due si sarebbero ricordati per sempre.
 
Anni dopo, un ragazzo con il braccio sinistro sanguinante cercava di non pensare al dolore buttando per terra qualsiasi oggetto gli capitasse davanti. Ad un certo punto, la sua mano raccolse una boule de neige, e il suo cuore si riempì di un dolore che non era neanche paragonabile a quello che provava al braccio. Si ricordava ogni cosa, ogni promessa che si erano scambiati durante quella notte lui e Sirius.
Ma con una smorfia, scaraventò la boule per terra, e vedendo che si erano rotte proprio le mani unite delle due statuine, mormorò sarcastico:- Insieme per sempre? Te la farò pagare, Sirius.-
   
 
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