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Autore: this is magic_lovefirehp    03/12/2014    2 recensioni
"Ma perché lo ha sposato?” chiese Harry,desolato. “Lo odiava!”
“Ma no” replicò Sirius.
"Al settimo anno iniziarono ad uscire insieme" rispose Lupin “E no,non lo odiava”
~
Mi innamorai di James molto lentamente e poi…tutto di colpo.Chi diceva che lo odiavo mentiva ma non ne era consapevole. Non ne ero consapevole nemmeno io ~ Lily Evans Potter
---
"“Collaborerete per il bene della vostra Casa. Mangerete,studierete e se ce ne sarà il bisogno dormirete insieme. Da oggi voi tutti siete legati e non potrete sciogliervi fino alla fine dell’anno. I punti dati a uno verranno dati anche all’altro,così come i punti tolti. Sarete un tutt’uno e guai a chi verrà a chiedere di cambiare partner. Questo sistema ovviamente verrà utilizzato da tutte e quattro le Case ma la Coppa sarà nostra e se non sarà così per colpa di voi stupidi babbuini,giuro che crucerò tutti!”
Lily iniziò a sbattere la testa sul banco mentre James era diventato iperattivo e toccava compulsivamente il braccio a Sirius,leggermente scocciato. Marlene sorrideva incoraggiante a Remus,Alice era sul punto di piangere e in generale regnavano sentimenti contrastanti di euforia e sconforto.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alice Paciock, Emmeline Vance, I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 6-Magic in the Moonlight

 

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E mi raccomando ragazzi,ricordatevi il tema per domani!”

Il professore di Difesa contro le Arti Oscure gridò agli studenti che si riversavano fuori dalla classe.

“Merlino…un tema di almeno quattro pagine per domani!” Mary uscì dall’aula esasperata.

“Non so come fare,devo finire anche Trasfigurazione!"

“Bah.Vabbè,vorrà dire che oggi pomeriggio staremo tutto il tempo a fare questo” rispose Lily.

“Non ci penso proprio.IO ME NE VADO CON IL MIO FRANK” puntualizzò Alice.

“Io e Remus ci siamo già organizzati” sorrise Marlene.

Mary le fece il verso.

“Ehi!”

“Eddai,ammettilo che ti piace”

“No,ma sei matta?!”

“Guarda che non c’è nulla di male…” subentrò Emmeline dolcemente.

“E invece sì!E’ malissimo!” strepitò Mary.

 

Poco dopo in Sala Grande

 

“MIIIINUSSS!Cos’è questo?!” gridó Mary.

“N-niente…” Peter cercava di farsi piccolo piccolo.

“Dà qua!"la ragazza infervorata afferrò una busta dalle mani del piccolo Minus "Caccabombe?! Dove le volevi mettere?”

“Da..d-da nessuna parte…”

“E non fare il bugiardo!”

“Le..volevo lanciare in cortile a un ragazzo dei Serpeverde…” fece il topino piano.

Mary inspirò.

“TU!VISCIDO!SAI QUANTI PUNTI POTEVI FARMI PERDERE?!"

Minus non si mosse per circa 10 secondi per poi correre fuori dalla Sala Grande,rincorso da Mary che brandiva pericolosamente la sua bacchetta.

"Certo pure voi,potevate dirgli qualcosa,non ci credo che non ne sapevate nulla!" disse Lily.

I ragazzi alzarono le spalle noncuranti.

 “Senti noi invece come facciamo?” chiese Sirius sporgendosi verso Emmeline.

“Per cosa?”

“Per il tema"

“Ah già,il tema…non lo so,io finisco coro alle quattro,quindi direi di vederci in biblioteca alle quattro e mezza.”

“Perfetto”

“A meno che tu non voglia venire a vedere la lezione così andiamo subito in biblioteca e finiamo prima”

“Va bene. Nessun problema” Remus lo guardò sorpreso.

“Potter,tu hai impegni?”

“Sì”

“Ma dobbiamo fare il tema!”

“Infatti l’impegno è con te” le fece l'occhiolino "Che c’è?Non sei contenta di vedermi anche di pomeriggio?"

“Entusiasta” rispose lei sarcastica ”Facciamo fra un’ora in biblioteca così prima finiamo meglio è.”

“Va bene" rispose James deluso.

Pensava che nell'ultimo periodo le cose fossero migliorate ma a quanto pare non era cosí.

"Che hai rossa?" le chiese Sirius scherzoso.

"Niente"

"È nervosa perché pensa di non riuscire a fare tutti i compiti evidentemente " scherzó James ma a quanto pare Lily non colse l'ironia infatti dopo aver esclamato "Ho detto che non ho niente!" afferrò la borsa e se ne andò in camera sua molto nervosa.

Emmeline fulminó entrambi i ragazzi con uno sguardo.

"Dovevate proprio?"

“Voi ragazze siete veramente permalose!" esclamò Sirius.

"Ah noi ragazze?Ma se non accettate mai un no come risposta e vi offendete pure!"sbottó Emmeline.

"Oh ma che avete tutte oggi?"

"Niente,niente" rispose lei riacquistando il suo contraddistintivo contegno.

 

Arrivata in camera Lily si buttò a peso morto sul letto.

Era stanchissima,la schiena le faceva malissimo per non parlare della pancia e della testa. Per di più doveva fare un tema di più di quattro fogli di pergamena.

Con Potter che avrebbe cercato di fare tutto quello che voleva lei,con il risultato di farla arrabbiare ancora di più. Poi aveva visto Severus e la cosa la aveva fatta arrabbiare ancora di più.

Il ragazzo non l’aveva neanche degnata di uno sguardo. Non lo faceva più da tempo ormai,ma la cosa le pesava sempre.

Nel dormitorio accanto,James sdraiato sul suo letto a baldacchino pensava a Lily. Avrebbe dovuto trovare un modo per non farla arrabbiare quel pomeriggio. Alla fine appurò che il metodo giusto sarebbe stato fare tutto quello che voleva lei.

Alle tre Lily andò in biblioteca dove trovò già Potter. Ecco. Sarebbe stato un pomeriggio duro,pensò.

“Ciao!” sorrise Potter con una faccia da ebete.

Lily lo guardò malissimo.

“Ciao”

“Iniziamo?”

“Sí" rispose lei molto seccata.

“Allora…dimmi da dove cominciare."

“No. Facciamo come al solito. Tu il tuo tema,io il mio.”

“Giusto”

Dopo dieci minuti James fece la prima domanda a Lily.

“Tu come scrivi il modo di fare gli Incantesimi non verbali?”

“Lo scrivo nel modo in cui li faccio io.”

James preferì non ribattere.

Passarono altri dieci minuti.

“Senti…”iniziò lui.

“Potter,un’altra domanda e me ne vado"

James tornò a studiare.

Aspettò un po’ e poi disse:”Finito.”

“Mi fa piacere per te,io no.”

“Okay. Allora ti aspetto.”

Lily dovette controllarsi per non rispondergli male.

“Fatto.Correggiamo.”

Lily prese il tema di James e gli diede una letta.

“Mh.Va bene.Ma perché hai messo così qui?”indicò un punto.

“Non va bene?Aspetta che lo cambio.”

“Ti ho chiesto solo perché hai fatto cosí "

“Non so…pensavo andasse bene,ma se non è così lo cambio subito.”

Lily non ce la fece più.

“Ti preferivo quando non facevi niente guarda! Mio Dio ma non ce la fai a pensare di testa tua?" prese la borsa e per la seconda volta in quella giornata corse via.

 

 

Marlene si diede un’ultima occhiata allo specchio.

I capelli color castano miele scendevano morbidi e ordinati sulle spalle per fermarsi appena sotto la clavicola. Due ciuffi ribelli le coprivano gli occhi dorati,prese due forcine e li sistemó dietro le orecchie.

Sorrise. In quei giorni era più felice del solito,per quanto in genere sembrasse la più allegra di tutti aveva sempre molti pensieri per la testa,era il più ottimista possibile ma osservandosi penso che i sorrisi più luminosi sono proprio quelli che nascondono i segreti più profondi.

 

Comunque in quei giorni era veramente felice. La Mc,come la chiamava lei,aveva assegnato alla classe questo compito meraviglioso che equivaleva a vivere insieme a Remus.

Eh già,alla bella e solare Marlene McKinnon piaceva il bel tenebroso-nome usato da Mary-Remus Lupin.

La cosa andava avanti da sei anni più o meno,da quando lui l'aveva difesa da un bulletto di Tassorosso (sí,non tutti i Tassorosso sono santi) ma questa sua cotta era stata tenuta ben nascosta ai suoi amici e al ragazzo in questione ovviamente.

Col passare degli anni la cosa era un po' scemata,lei era stata anche con altri ragazzi ma ogni tanto un pensierino alla sua prima cotta lo faceva sempre.

Quando arrivó in biblioteca lui era appoggiato su uno scaffale con le mani in tasca,pensieroso come sempre.

"Ehi" sorrise quando la vide.

"Ciao,andiamo?"

“Sí,è troppa roba per cavarcela in poco tempo"

"Giá,se finiamo presto stavo pensando che potremmo andare a fare una passeggiata,è una bella ..."

A guastare quel momento fu una furia rossa che sfrecciò in mezzo ai due.

“Lily!” esclamarono insieme.

“Oddio,oggi non è la sua giornata" Marlene si battè una mano sulla fronte ”La vado un attimo a recuperare e torno subito"

Remus annuì sconsolato.

Non appena la ragazza girò l’angolo si scurì.

“James” mormorò arrabbiato.

Attraversò a grandi falcate la biblioteca fino a raggiungere il tavolo di un James Potter alquanto sconsolato.

“JAMES POTTER!”

Ramoso alzò lo sguardo terrorizzato. Remus non si arrabbiava spesso,ma quando lo faceva non si poteva far altro che stare in silenzio.

“Rem,non è colpa mia,non…”

“TACI!”

James ammutolì.

“CHE COSA TI AVEVO DETTO ?"

“Ehm...quando? abbiamo parlato di tante cose"

“NON SCHERZARE!”

"Guarda che stavolta non è colpa mia se la Evans è corsa via così,è intrattabile!"

"Raccontami cosa è successo"

“Stavamo studiando,io le ho chiesto una cosa,lei ha detto che non andava bene,allora io l’ho cambiata e lei allora ha gridato che mi preferiva quando non facevo niente e poi è corsa via.”disse James tutto di un fiato.

“James…"

“Io non so che devo fare!Se la stuzzico mi tratta male,se la tratto bene mi tratta male ma che devo fare ?!"

Marlene che era tornata in quel momento gli si sedette accanto con un sorrisetto rassegnato e gli prese la mano. I due si conoscevano sin dai tempi dell’infanzia ed erano sempre andati d’accordo,in fondo erano entrambi due grandi giocherelloni,sorridenti e buffi.

"Dai James,non perderti d'animo,lei è così,imparerai anche tu a conviverci...comunque se veramente non è successo nulla ed è tutto causato da semplice nervosismo verrà sicuramente lei a scusarti.Lily è molto dolce ed onesta con chi crede lo meriti. Per ora però lasciala un po' in pace "

Il ragazzo annuí silenzioso.

"Quindi non faccio nulla?"

“Finché non le passa no"

Marlene gli diede un buffetto sulla guancia.

"E sorridi che non è successo nulla! Da quando ti importa così tanto poi se qualcuno ti risponde male?"

“No ma infatti mi ha dato solo fastidio la cosa,niente di più"

Remus che era rimasto in piedi lo guardó sollevando le sopracciglia.

 

Sí,vabbé...

 

“Comunque finisci il tema sennò domani Lily ti crucia veramente,già si era preoccupata di lasciarti da solo a lezione o a studiare " rise la simpatica ragazza.

"Sí,ora mi ci metto dai"sospirò.

Remus si alzò.

"Bene,io adesso vado a studiare con Lene,ci vediamo dopo. Se hai bisogno di aiuto siamo lí dietro"

 

Nel mentre

 

Lily era corsa in camera inseguita da Marlene.

Arrivata in dormitorio si fiondò sul letto dove rimase per un po’ finchè non entrò Marlene.

“Ehi Lils…tutto ok?” si sedette a gambe incrociate sul letto dell’amica.

“No!Non è tutto ok!Ho un compito di quattro fogli da fare,Potter è estremamente snervante e tra l’altro oggi ho anche visto Severus che…”

“Piton,ricordi?” la corresse Marlene.

Tra di loro avevano supposto questa cosa secondo la quale meno chiami per nome una persona meno ti ci senti legata.

“Giusto.Piton che non mi ha neanche degnata di uno sguardo quando io ho provato a salutarlo...non ce la faccio più,lo so che non si è comportato bene con me però questa cosa mi fa male! Ah,e dimenticavo!Madre Natura ha deciso anche di farmi un bello scherzetto facendomi nascere donna e facendomi venire il ciclo!”

Marlene scoppiò in una risata.

“Scusa Lily,ma così è impossibile prenderti sul serio.”

"Eddai!”

Marlene alzò le mani.

“Okay,scusa,sono seria.” Cercò veramente di essere seria,trattenendo una risata che uscì fuori attraverso una serie di risolini per scoppiare nuovamente.

“Lene!” Lily le tirò un cuscino,ridendo anche lei quando l’amica cadde giù dal letto.

“Ecco,è così che ti voglio vedere” sorrise Marlene abbracciandola.

“Facciamo una cosa. Adesso io torno giú,tu ti metti a letto e ti riposi. Poi stasera se ti va vieni a mangiare sennò ti portiamo noi qualcosa e se domani non stai bene,niente lezione.”

“Okay…ma a lezione ci devo andare. Non posso lasciare Potter da solo.” rispose la rossa.

Marlene sorrise maliziosa.

“Che c’è?Non lo voglio lasciare solo perché combinerebbe troppi macelli!”

“Se se…”

“Lene!”

“Ciao tesoro!” mandò un bacio all’amica e uscì dalla stanza.

 

Sirius Black era appoggiato alla porta dell’aula di Teatro a braccia incrociate aspettando che il coro uscisse.

Mentre era assorto nei suoi pensieri la porta si aprì di scatto e lui rischiò di cadere se non fosse stato afferrato prontamente dalle braccia del professor Vitious che a momenti non cadde a terra con lui.

“Signor Black!”lo rimproverò il professore.

Sirius si risollevò imbarazzato in mezzo agli sguardi dei ragazzi che avevano assistito alla lezione.

“Scusi!”

Emmeline ridacchiò e si avvicinò al professore:”Lo scusi,non è colpa sua…”scosse la testa.

Tutti i presenti risero tranne Sirius imbronciato.

“Bene ragazzi,a mercoledì!”

I ragazzi si salutarono e si dispersero.

Un ragazzo dai capelli capelli biondo grano e lo sguardo molto dolce salutò Emmeline con un sorriso smagliante.

Quando arrivarono in biblioteca notarono subito Remus e Marlene ad un tavolo e James che chiacchierava con una riccia di Corvonero ad un altro.

"Dov'è Lily?" chiesero avvicinandosi a Marlene.

"In camera"

"Sta male ?" domandó preoccupata Emmeline.

"No niente di troppo grave"

La mora annuí poi si giró verso il tavolo di James.

"Certo,non c'ha messo un secondo a trovare un'altra compagna di studi eh?"

Sirius ridacchió " Mi sa che vado a studiare lí anche io "

"Tu rimani qui dove sei anzi vieni con me!" Il ragazzo alzó gli occhi al cielo.

Emmeline lo tiró per un braccio.

"Ci vediamo dopo ragazzi ! Vado a prendere una cosa per Lily"

"Dove andiamo?"

"Penso che tu lo sappia"

 

Quella sera Lily non andò a cena e rimase in camera sua a finire il tema. Sperò che anche James l’avesse finito e che il giorno dopo andasse tutto bene.

Le sue amiche le avevano portato qualcosa da mangiare e poi erano rimaste un po’ a parlare finchè non avevano deciso di andare a letto. Era relativamente presto ma era stata una giornata pesante ed erano tutte crollate come sassi.

Solo Lily non si dava pace.Si sentiva in colpa per come aveva trattato Potter.

In fondo non era neanche colpa sua se lei era nervosa.

Non riuscendo a dormire,scese dal letto,si infilò un cardigan e uscì dalla camera con una tazza di thè,ormai fredda, portatale da Emmeline prima di cena.

Chissà dove l’ha presa.

Scese le scale e arrivò nella Sala Comune che era deserta. Tutte le luci erano spente tranne il fuoco del camino che scoppiettava e il bagliore mite della luna.

Non si era accorta che seduto sul davanzale c'era proprio James che guardava pensieroso fuori dalla finestra. Quando la vide non disse nulla,stava ancora riprendendo fiato. Infatti il brillante ragazzo era ancora sveglio nel suo comodo letto e stava controllando,così per divertimento,la Mappa del Malandrino quando aveva notato che la persona che più lo interessava si stava muovendo in direzione della Sala Comune,così era saltato giù dal letto e aveva fatto una corsa contro il tempo per arrivare lì prima di lei.

"Vengo in pace" sorrise lei alzando le braccia "disturbo?"

Il ragazzo scosse la testa quindi si avvicinò e si rannicchiò sul davanzale.

Per un po’ rimasero in silenzio a guardare fuori dalla finestra fino a quando Lily non parlò.

“Senti…mi…mi dispiace per oggi. Io,ecco sono un po’ nervosa in questi giorni e ogni tanto rispondo male anche senza rendermene conto. Veramente,mi dispiace. Spero che alla fine tu sia riuscito a fare il tema.”

James annuì  "Mi hanno accennato. Colpa mia,non dovevo farti innervosire.”  sorrise ”comunque il tema l’ho finito,sì.”

Lily annuì.

Silenzio imbarazzante.

Spostò lo sguardo fuori dalla finestra. Il cortile della scuola,poi il giardino,poi il cancello,il Lago,una serie di viuzze,qualche luce illuminata in quella che probabilmente era Hogsmade e poi si estendevano campagne sconfinate,colline e prati.

C’era un mondo fuori di lì. E lei si sentiva così piccola,sola ed indifesa.

“Ehm…quindi che ci fai qui ora?” si decise alla fine a parlare.

“Non riuscivo a dormire…strano anche perché è stata una giornata piuttosto stancante.” Mentì.

Lily abbassò lo sguardo.

“Tu invece?”

“Lo stesso. Pensavo."

“A qualcuno?”

Lily alzò lo sguardo con un sorrisetto.

"No.Pensavo,in generale. Al nostro ultimo anno di scuola,al fatto che fra poco dovremo uscire dalla nostra casa,ritrovarci nel mondo reale e affrontare tutto quello che questo comporta. Mi sento così sola,piccola e indifesa"

James sospirò.

“Scusa"rise nervosamente la rossa" non so perché ti sto dicendo queste cose,forse dovrei andare" fece per alzarsi ma James la fermó.

“Non preoccuparti.Ci penso spesso anch’io.Hogwarts è la nostra casa,tutto qui ci protegge. Ma lì fuori non lo farà nessuno,spero solo che usciti di qui avremo le capacitá necessarie a farlo da soli"

Si guardarono in silenzio.

Sapevano tutti e due di una nuova minaccia che stava imperversando nel mondo magico e anche se non volevano ammetterlo,erano terrorizzati.

“Ma di notte non ho paura sai?

Credo sia il momento migliore per riflettere,parlare,capire come sono veramente le persone. Io non ho paura della notte.”

James sorrise.

“Sai…da piccolo avevo paura del buio"

“Il grande James Potter che aveva paura del buio?”

“Esattamente,perché avevo paura che ci fossero mostri sotto al letto.”

Lily rise "Questa è una delle cose più idiote che abbia mai sentito,ma è comprensibile,d'altronde tu sei cresciuto qui nel mondo delle creature magiche,per me sarebbe stato inconcepibile"

"Ah giá,tu sei cresciuta tra i babbani. Che infanzia difficile devi aver avuto "

"Niente affatto" sorrise lei nostalgica,non pensando agli episodi più spiacevoli.

"Comunque adesso lo so che non ci sono mostri sotto al letto ovviamente ma i veri mostri sono altri e agiscono alla luce del sole,quasi sempre"

“Tutti i mostri sono umani”proferì Lily con tristezza.

Per allentare la tensione,James cambiò discorso.

“Dev’essere freddo ormai.”James indicò la tazza in mano a Lily.

“Oooh,sì”rise”me lo ha portato Emmeline prima di cena ma non l’ho ancora finito.Posso comunque riscaldarlo con un incantesimo.”

“Prima di cena?"

“Sì,perché?”

“Bhè,prima di cena significa pranzo e non c'è il thé a pranzo"

“No,me lo avrà portato verso le quattro e mezza…”

“Ma a quell’ora non c’è il thè.”

Lily alzò le spalle. Non sapeva dove Emmeline prendesse tutto il cibo che aveva sempre con sé,ma non ci aveva mai fatto troppo caso.

“In effetti ci avevo pensato anch’io…”

“Emmeline è più sveglia di quanto pensassi..”

“In che senso?A parte che Emmeline è sveglissima e non capisco perché la sottovalutiate tutti ”

“Ti ha portato anche dei biscotti per caso?”

“Bhè,sí,anche fette biscottate e marmellata…”

“Come pensavo”James sorrise.

“Cosa pensavi?”

“Cucine.”

“Cucine?”

“Viene tutto dalle cucine.”

"Ma non si può entrare…”

“Ovvio che si può entrare.”

Lily lo guardò sorpresa.

“Se sai come farlo”aggiunse subito dopo James.

“Aaaah"

“Ogni tanto io e i ragazzi ci facciamo una capatina…non sapevo che anche la nostra Vance fosse di quelle parti.”

“Black!Sarà stato lui a dirle come si entra!Dio,me la sta portando sulla brutta strada,lo sapevo!Vi dovrei levare dei punti per questo!"

“No,non credo sia stato lui.E poi anche se sembra duro,Sirius è un bravo ragazzo. E credo anche che-anche se non vuole ammetterlo- non farebbe niente di male ad Emmeline,gli ha fatto uno strano effetto.”

Lily sorrise.

"Emmeline fa questo effetto a tutti,é cosí incredibilmente meravigliosa.Se vengo a sapere che Black ha pensieri poco carini su di lei,uccido prima lui e poi te"

“E certo,devo essere messo in mezzo sempre io! Se ti fa stare tranquilla comunque domani ci parlo e gli dico di non fare nulla di strano. Anche se,come ti ho già detto,non lo farebbe mai.”

Lily sorrise.

"Non ti preoccupare. Emmeline si arrabbierebbe se lo sapesse. Si sa difendere da sola.”

James sorrise a sua volta. Lily era così bella. Anche se era in pigiama e con i capelli scompigliati. Era bella comunque. La luce pallida della luna le illuminava il viso delicato e gli occhi verdi brillavano nella semioscurità.

"Sai Evans,di notte sei quasi più umana,forse dovremmo studiare a quest'ora"

“Umana?!"

James annuì:”Vuoi saperlo in termini scientifici?”

Lily sollevò un sopracciglio

“Che c’è?Credi che solo perché non sono nato babbano sia ignorante in tutto quello che non riguarda la magia?”

Lily alzò le mani.”Scusa…dimmi allora.”

“Ph2”J ames le fece l’occhiolino.

“MERLINO!Ma sono davvero così tanto acida?!”

“Bhé..."

Lily gli tiró un cuscino,come era solita fare e il ragazzo dopo essersi difeso si fermò a guardarla dolcemente e anche lei rimase lì a guardarlo,per quell’attimo che sembrò durare per l’eternità.

Lily dopo un po’ si alzò imbarazzata e si incamminò verso le scale.

“Bene,io vado eh…Buonanotte”

“Buonanotte”

James rimase lì,fermo alla finestra pensando a quanto avrebbe voluto veramente che quell’attimo durasse un'eternità.

 

É simpatica veramente però.

James,ma che ti succede?

Svegliati. Tu sei tu e lei è lei. Credi davvero che potresti piacerle?

E poi a te lei neanche piace sul serio...o sí?

 

 

 

Quando si è piccoli la notte fa paura, perché ci sono mostri nascosti sotto il letto. Da grandi i mostri sono diversi: insicurezza, solitudine, rimpianti. E anche se si è più grandi e più saggi, ci si ritrova ad avere ancora paura del buio.

 

 

  
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