Da quando avevano iniziato quella folle relazione la biblioteca era diventato uno dei luoghi prediletti di Rufy.
A suo dire adorava sia guardarla assorta nella lettura sia respirare l'odore delle pagine che si mischiava all'aroma di ciliegia di Robin, sempre presente data la sua prolungata permanenza in quella stanza.
Ragion per cui non si stupì più di tanto di trovarlo lì, ma di vederlo così assorto alla finestra, quello sì.
Si avvicinò camminando leggiadra, posandogli poi una mano sulla spalla mentre lo chiamava sottovoce.
Senza una parola o uno sguardo, il Capitano posò la propria mano su quella di lei, beandosi di quel semplice e casto contatto prima di deglutire pesantemente.
-Come fai a stare con me?!- domandò, quasi sofferente.
Robin sgranò gli occhi a quella domanda, senza riuscite a proferir parola.
-Dico davvero Robin- insistette, chinando il capo sconsolato -Sono solo un baka senza cervello e con lo stomaco senza fondo. Cosa ci trova una donna bella, affascinante e matura come te in uno come me?-
Un lampo di comprensione attraversò gli occhi della mora, ora accesi da una luce determinata e seria.
Capiva dove stesse il problema.
Ignari del loro intimo rapporto, durante la cena i Nakama avevano finito per parlare di relazioni e tutti avevano convenuto che un elemento fondamentale era la vicinanza di età o, in caso contrario, un maturità simile in entrambi i partner.
Solo Robin, Zoro e Nami, che sapevano, si erano astenuti dal dire la propria, mentre Rufy aveva ribattuto senza ottenere appoggio da nessuno, abbattendosi sempre più.
E ora pensava forse di non meritarla per colpa di quei sciocchi discorsi?!
Tutta colpa di Sanji e Franky e del loro millantarsi dei consumati playboy!
Per quello per Rufy la loro opinione era così importante!
Dannati baka!
Con un movimento fluido, scivolò tra il capitano e il davanzale, obbligando Rufy a guardarla in faccia.
Con una mano lo accarezzò sul viso, facendogli serrare le palpebre un istante per meglio godersi quel contatto.
-Tu pensi che tra noi ci siano troppi anni di differenza- cominciò a parlare sottovoce, alternando baci e carezze -ma quello che non sai e che non sanno neanche loro è che non è vero. Se parliamo di età anagrafica è così ma a livello più astratto... Certo io sono matura ma tu sei più saggio di quanto credi. Sai perché sto con te?! Perché sei forte, coraggioso, leale e giusto ma soprattutto perché con te riesco a vivere quell'adolescenza che mi è stata rubata con una spensieratezza a cui avevo ormai rinunciato. Questo è il motivo per cui sto con te... Per quanto riguarda il motivo per cui ti amo... Ecco non c'è un motivo perché se ci fosse non sarebbe amore!- concluse con determinazione.
Per tutto il tempo non aveva smesso un solo istante di guardarlo negli occhi ma si rese conto solo in quel momento dell'espressione incredula, lucida e felice di Rufy.
Corrugò le sopracciglia, non riuscendo a capire cosa del suo discorso lo avesse turbato tanto finché il moro non riuscì a ritrovare la voce e articolare una domanda.
-Tu... Mi ami?!- le chiese, senza fiato, facendole spalancare gli occhi.
Kami!
Era così presa dalla sua filippica da essersi dichiarata senza nemmeno realizzarlo!
Aprì la bocca per rispondere ma il Capitano sorrise, circondandole il viso con le mani calde e forti e accostando le loro fronti.
-Anche io ti amo!-
Fu il turno di Robin di fissarlo a occhi lucidi, tra l'incredulo e il felice, prima di aprirsi in un sorriso e aggrapparsi alla sua casacca rossa, le labbra unite in un bacio appassionato.
Quando si staccarono Robin lesse finalmente negli occhi neri del Capitano che non aveva più bisogno di nessuna motivazione, che non gli interessava, che non gli serviva altro che lei.
Chiuse gli occhi respirando il suo odore a pieni polmoni ma l'affermazione di Rufy glieli fece subito riaprire.
-Sai... Penso che dovremmo dirlo alla ciurma!-