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Autore: brendy    04/12/2014    3 recensioni
tell me where’s your hiding place
I’m worried I’ll forget your face
and i’ve asked everyone
I’m beginning to think I imagined you all along
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Imaginary girl
Capitolo nove: Brainstorming


 
 
I muri che la circondano sono bianchi all’apparenza, ma lei li vede sporchi, con i segni degli anni e le storie marchiate tra le crepe che ci sono nel soffitto di tutti i pazienti che occupano quelle camere da quando ha memoria.
Il corridoio è stretto, i suoi occhi sono coperti dagli occhiali scuri e il rumore dei suoi passi rimbomba in ogni angolo, facendole odiare ancora di più ogni istante che passa.
Giza si stringe in quel giubbotto di pelle sgualcito, spegne il telefono ignorando così i messaggi di Liam e l’ultima chiamata di Chad e aprendo delicatamente la porta, si prende con calma due respiri, prima di entrare.
La stanza non ha niente di particolare, fatta eccezione per la tenda arancione che la fa sembrare un po’ meno morta e che dovrà lavare la prossima volta che torna qui.
“Mamma, sono io”
La donna se ne sta seduta, con lo sguardo fermo sul mazzo di fiori appassiti che l’infermiera si è dimenticata di buttare il giorno prima.
“Com’è andata la mattinata? Sei riuscita a battere il signor Parckler a carte?”
Margaret, il viso stanco di una cinquantenne, che della vita non ne può più, scuote la testa e tossisce, cercando di trovare la forza per parlare, ma non ne ha.
Giza annuisce, posa la borsa sul letto e sposta la sedia dalla scrivania, in modo da potersi sedere vicino a lei.
Mi dispiace così tanto, bimba.
Vorrebbe dire alla figlia, che ha la pelle pallida e un sorriso luminoso, a differenza del grigio freddo e triste che hanno i suoi occhi.
Dovevo essere più forte.
Vorrebbe continuare, mentre caccia indietro le lacrime che non è più capace di piangere, ma non fa niente di tutto ciò, si limita ad allungare la mano pallida e a stringerla con quella calda di Giza, che non protesta.
“Ieri è tornato Zayn, ti ricordi di lui? Ovvio, dicevi sempre che era un ragazzo dal cuore grande, come puoi essertene dimenticata. Louis ti saluta ed Ethan ti porta queste ciambelle, ai lamponi, come piacciono a te e al Vesuvio’s, la sera, c’è un ragazzo molto bravo che canta, si chiama Harry e ha le fossette e dice di volermi conoscere.”
Margaret chiude gli occhi per qualche secondo, sorride leggermente e guarda la figlia che non ha visto crescere e da cui si sta facendo pagare quel posto che per quanto possa farle bene, la fa anche impazzire e sa di non essere una buona madre, sa che è colpa sua se Giza ha così paura dei sentimenti e di lasciarsi andare e sospira quando l’infermiera entra dalla porta, con quel vassoio di cibo che difficilmente finirà tutto.
 
 
 
 
Il tram è affollato, il suo posto è occupato e lui è in ritardo per l’allenamento con lo skate, per Niall che lo sta aspettando fuori dal lavoro e Michael e Josh che sono al Gramsci, probabilmente infastiditi.
Si fa spazio tra le persone che non intendono schiodarsi nemmeno di mezzo centimetro, timorosi che qualcun altro possa prendere il loro posto e si avvicina alla parte, dove solitamente, Giza si siede alla mattina e quasi pensa di essere in un sogno, quando la vede seduta con il quaderno in mano, occupata a scrivere qualcosa che lui mai leggerà.
“Harry, ciao!”
Sente le guance andare a fuoco e lui ha caldo, decisamente troppo caldo che si sta maledicendo per aver messo quella sciarpa.
“Vuoi sederti?”
“Si, grazie. Il pomeriggio è sempre una lotta per trovare posto”
Giza ridacchia e gli da ragione, distogliendo gli occhi dai suoi per prendere la borsa nera e infilarci dentro il quadernetto rosso e l’ipod bianco.
Sbrigati, di qualcosa Harry!
“Stasera sarai al Vesuvio’s?”
“Vuoi che ci sia?”
“Sarebbe bello. Sei una delle poche persone di cui mi piace la presenza in quel locale”
Sa che sono parole affrettate, che il loro sembra un continuo flirtare e tirarsi indietro ma non può farci niente, non capisce.
Giza sorride, guarda la scritta che lampeggia in rosso e si sistema il capello che ha in testa, scoprendo così le fasi lunari che ha tatuate sul braccio.
“Penso che farò un salto, è stata una giornata abbastanza pesante”
“Problemi?”
“Infiniti, direi”
Harry si tortura le mani, l’interno guancia mentre osserva la cabina del tram svuotarsi lentamente.
Sistema meglio lo skateboard a lato della gamba mentre nota Giza, battere il piede a ritmo di non sa quale canzone.
Gli piace la sua presenza, nonostante ci sia ancora quel silenzio imbarazzante e nonostante, lui non sappia bene come iniziare una conversazione.
“Posso farti una domanda Harry?” si inumidisce le labbra macchiate dal rossetto rosso, ormai quasi sbiadito “perché ti ostini tanto a parlarmi?”
“Perché per quanto tu possa essere piena di amici, mi sembri sola”
Giza rimane in silenzio a guardarlo, non sapendo bene che peso dare a quelle parole “e anche se tu pensi che non sia vero, sei una persona interessante, nonostante il tuo essere complicata, anche se non capisco ancora in cosa”
“Questo perché non mi conosci”
“Solo perché tu non me lo lasci fare”
“Touchè”
Harry si alza, è la sua fermata e già nota la figura di Niall che lo aspetta alla fermata.
“Ci vediamo stasera?”
“Vedrò di non mancare”
Gli sorride e per via della porta chiusa, non può notare le guance di Giza, leggermente rosate e per la prima volta, non per il freddo.
Stupida!
Si dice da sola, mentre torna a guardare fuori dal vetro in attesa della sua fermata, dove ci sarà Louis ad aspettarla e a quel pensiero sorride, perché al momento le cose vanno bene, nonostante Harry Styles stia iniziando a creare quelle guerre dentro la sua testa che non aveva mai pensato possibili.
 
 
 
 
“Si può sapere che fine hai fatto?”
“Non trovavo le chiavi di casa, mia mamma si era dimenticata delle cose in garage e la vicina mi ha fermato prima che potessi scappare”
Niall annuisce, scarta un’altra caramella e risponde al messaggio di Iris, che da una settimana, sente regolarmente ogni giorno.
“Ho visto Giza oggi”
“Davvero?”
“Si e le ho chiesto se passava al Vesuvio’s stasera”
“Un appuntamento?”
“No. Insomma, non è un vero appuntamento, giusto?”
“Mmh, mmh”
“Anche se mi piacerebbe”
“Dici?”
“Certo che si Niall! Anche se non riesco ancora a capire come comportarmi con lei”
“Davvero?”
“Ma mi stai ascoltando?”
“…”
“Niall!”
“Cosa?”
Harry rotea gli occhi e osserva l’amico, impegnato a guardare il telefono ogni due secondi, decisamente ansioso che si illumini.
“Che ti succede oggi?”
“Che intendi?”
“Hai la testa tra le nuvole”
Niall si stringe nelle spalle e affonda il naso nella sciarpa, sapendo che quando l’amico inizia a fare queste domande, non ci sarà una via di scampo. Affretta il passo, sperando di raggiungere Michael e Josh il più in fretta possibile.
“Horan! Sono il tuo migliore amico, devi dirmelo”
“Dirti cosa?”
“Non fare l’ingenuo”
“Non so di cosa tu stia parlando”
“Nemmeno io so con chi tu stia parlando”
Harry gli circonda le spalle e lo guarda mentre arrossisce, felice di vedere Niall alle prese con la prima cotta.
Il Gramsci è ancora abbastanza distante e poco gli importa dello skateboard, della gara di domenica prossima e dei suoi amici che avranno iniziato ad allenarsi senza di lui.
“Si chiama Iris e l’ho conosciuta al falò, per sbaglio, insomma, non è che l’ho proprio conosciuta, diciamo che ho occupato il suo posto preferito dei gradoni e abbiamo parlato. È davvero bella e io-io non so come comportarmi, nè se la rivedrò e comunque non potrebbe funzionare, siamo abbastanza diversi anche se ci piacciono molte cose e..”
“Niall, respira, calmati”
“Si, hai ragione. Calmati Horan”
Harry scoppia a ridere e le guance di Niall diventano, se possibile, ancora più rosse, mentre il suo telefono si illumina nuovamente con un nuovo messaggio.


 
SSSERA A TUTTI (anche se è più un buon tardo pomeriggio)!
non è un miraggio, sto postando davvero il capitolo nuovo e sono infinitamente dispiaciuta per il tempo di attesa con cui posto ma è da ottobre che non ho giornate libere perchè la scuola mi riempie e i problemi di vita reale sono abbastanza impegnativi e tempo per aggiornare/scrivere/stare sui social in generale, è davvero poco e limitato e dal telefono non riesco ad aggiornare perchè i capitoli li ho tutti sulla chiavetta.
detto ciò, avrei voluto mettere insieme capitolo nove e capitolo dieci, ma non mi è stato possibile perchè ogni capitolo è strutturato in un determinato modo, ha una certa fine ed un certo inizio e non posso scombussolarli in questo modo, scusatemi pt 283783974876 :(((
Voglio dedicare questo capitolo alla cara Lu, che è una persona fantastica, simpaticissima e ci tiene molto sia a me che a questa storia -in generale a tutto ciò che scrivo- e che sta aspettando il continuo da secoli (mi spiace, per zayn e lou dovrai aspettare il prossimo) <3 <3 
ringrazio tutte le persone che ancora seguono questa storia e ne sono affezionati, spero di LEGGERVI in tanti, è sempre bella come cosa, davvero
un bacione enorme
e a prestissimo (conto di postare altri due capitoli prima di Natale, se tutto va bene, così da farvi anche gli auguri)
<3
<3

 

  
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