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Autore: anotherstoryofme    04/12/2014    2 recensioni
Lei: una ragazza imbranata che ama leggere.
Lui: un ragazzo imprevedibile che praticamente pensa solo a divertirsi.
Loro: combineranno un sacco di casini insieme.
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"Non smettere di sognare, è l'unico modo per farcela nonostante tutto"
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[...]Prima che me ne renda conto le sue labbra sono sulle mie mentre le sue mani mi stringono delicatamente i fianchi da sotto la maglietta.
Gli cingo la vita con le gambe e immergo le dita nei suoi capelli morbidi, mentre le nostre lingue si sfiorano e i respiri si fanno corti e irregolari.
Poi ci stacchiamo per riprendere fiato e io cerco di rilassarmi per rallentare un pò il mio cuore che batte impazzito nel petto.
"Cavolo, è solo un bacio, calmati" cerco di autoconvincermi.
-Mmh, sulle tue labbra la cioccolata ha un sapore migliore- mormora prima di riappropriarsi della mia bocca.
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"Tu ami i film, ma pensaci: quando le luci si spengono e finisce l'entusiasmo...è quello il vero amore che stai cercando?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Sono in un bosco, la brezza fresca mi pizzica il naso e i raggi di sole illuminano le piante qua e là.
In lontananza sento un rumore che si fa sempre più vicino, ma solo quando lo vedo capisco che è di un principe su un cavallo.
Quando il ragazzo scende mi cinge subito la vita con una mano, con fare possessivo. -Oh Danielle, luce dei miei occhi, sangue delle mie vene...-
Posso vomitare?
A parte il cervello è molto, ma molto bello, così quando si avvicina io non mi allontano, ma mi immergo nei suoi occhi verdi come la foresta che ci circonda.
Fisso le sue labbra sempre più grandi e poi... e poi...
Driiin
Mi alzo a sedere di scatto, così di scatto che finisco a terra senza neanche rendermi conto che mi trovo nella mia camera al posto che in un enorme bosco.
Mi sa che anche nei sogni sono sfigata...
Guardo l'orario, sono le 8 e mezza e io ho un sonno pazzesco, senza contare che oggi io non sarei neanche dovuta andare a scuola, allora perchè mi sono svegliata così presto?
Quando mi ricordo che oggi devo preparare il lavaggio auto a causa della punizione, scatto in piedi e finisco contro il comodino che, per altro, si è rivelato molto scomodo.
Mi sono appena svegliata e già sono dolorante, se il buongiorno si vede dal mattino, non voglio sapere come andrà il resto della giornata.
-Aaaaaaaah-
Il mio fratellino irrompe tutto ad un tratto nella mia camera con una pistola ad acqua in mano e dei segni neri sulle guance, seguito da mio fratello maggiore conciato nelle stesse condizioni.
-Un mostro! Abbattiamolo!-
Ma che, ce l'hanno con me?
In meno di un secondo mi ritrovo inzuppata d'acqua dalla testa ai piedi, il fumo che mi esce dalle orecchie e due bambini che corrono intorno a me con fare cospiratorio.
-Aaaaaah-
Questa volta sono io a gridare per cacciarli via, infatti loro se ne vanno "impauriti" a rompere qualcun'altro, e meno male che uno dei due "pistoleri" ha quasi 19 anni...
Io non posso subire questi traumi di prima mattina, ne risente la mia salute mentale che già non è molta.
Già esausta mi trascino letteralmente fino al bagno, ma quel qualcuno lassù oggi ha deciso di complicarmi la vita più degli atri giorni, infatti dentro c'è mia sorella a piastrarsi i capelli.
Avere tre fratelli è una fatica immensa, ve lo giuro.
-Ricordami di uccidere i tuoi fratelli- dice Lena, mia sorella, quando mi vede, probabilmente Chuck e Simon sono passati anche da lei.
-Ricordami di uccidere l'umanità- sì, sono molto positiva di mattina presto.
Finalmente dopo venti minuti riesco a prepararmi, se questo viene inteso anche se ho i capelli che se ne vanno per conto loro e delle occhiaie così violacee che sembra che qualcuno mi abbia preso a pugni. Mi infilo un paio di occhiali da sole e mi trascino in modalità zombie fino al parcheggio della scuola dove riesco per miracolo ad arrivare alle macchinette per prendermi finalmente un caffè.
In questo momento credo proprio che il caffè sia il mio eterno salvatore.
-Ciao Elle!-
Una mano mi blocca il braccio e mi fa girare di scatto verso Ethan che mi guarda con un sorrisetto divertito.
Cosa c'è di divertente?
Forse è il fatto che quando quel bastardo mi ha bloccato, il caffè mi è caduto sulla maglia, confermando il fatto che oggi non è giornata.
Lo guardo male ma non funziona perchè ho gli occhiali da sole, quindi faccio finta di niente giusto per non aumentare il suo divertimento.
Quando mi faccio la coda Ethan ne approfitta per rubarmi gli occhiali, ma appena me li sfila li rimette subito apposto con una faccia schifata.
-Faccio così pena?- gli chiedo affranta.
-Ehm... notte movimentata?-
Lo sguardo omicida non funziona neanche questa volta. -È presto, sto praticamente dormendo in piedi-
-Sono le nove, Elle-
-Ma è sabato! A quest'ora dovrei stare ancora a crogiolarmi nel letto-
-Con me al tuo fianco, ma non tutto quello che vuoi si avvera- dice credendosi come non mai.
-Tu non sai quello che voglio- il mio tono determinato dovrebbe servire a fargli capire che il discorso per me è finito, ma lui continua a blaterare qualcosa tipo "vorresti vivere tra i libri" e "ammettilo che vorresti vivere anche con me" e solo allora mi ricordo che l'ultima volta che ci siamo incontrati mi ha baciato.
Divento tutta rossa manco mi fossi ustionata al sole, e, come per peggiorare le cose, siccome ormai ho perso il filo del suo discorso, gli fisso le labbra.
Naturalmente è normale fissare la bocca di qualcuno che è pure stronzo e pervertito, solo perchè non si sa che fare.
Mi mordo le labbra per non gridare dalla frustrazione, ma così peggioro solo le cose.
-Se vuoi baciarmi puoi farlo-
Cos...ohmerdasecca Ethan ce l'ha con me!
Divento ancora più rossa, questa volta dalla rabbia. -Smettila, per favore!-
-Di fare cosa?- ghigna divertito.
Fa pure il finto tonto!? So che gli piace prendermi in giro ma quando è troppo è troppo.
Cercando di non farlo notare, prendo la pompa d'acqua vicino a me e mi avvicino a lui piano, come se volessi baciarlo, ignorando il cuore che batte impazzito nel mio petto.
Quando aziono la pompa lui si ritrova bagnato fradicio prima che possa accorgersi cosa io abbia fatto e rimane lì impalato con gli occhi chiusi e la bocca aperta dalla sorpresa.
Non credo che avergli fatto questo scherzo sia stata la cosa giusta, perchè in questo momento sto proprio invidiando le goccioline che strisciano lente sulla sua maglietta ora diventata quasi trasparente e aderente ai muscoli.
Deglutisco e distolgo lo sguardo a fatica, accorgendomi appena in tempo che Ethan sta per tirarmi un secchio d'acqua in faccia, con i muscoli che si contraggono ad ogni mossa.
Scappo via ma lui è più veloce e mi raggiunge dopo due falcate.
-Ora ti faccio vedere io!-
Mi ritrovo bagnata una seconda volta questa mattina e giuro lo avrei mandato a fanculo se non avrebbe smesso di ridere, ma subito dopo scivola sull'acqua di sedere a terra e questa volta è il turno mio di sorridere.
Mi squadra reprimendo una risata -Smettila-
-Di fare cosa?- chiedo con tutta l'innocenza possibile imitandolo.
Si rimette in piedi e io scappo via mentre il parcheggio si riempie delle nostre risate e dei borbottii contrari della gente che inizia ad arrivare.
Non posso neanche riposarmi un attimo che Ethan mi è già alle calcagna, mi blocca tra lui e il cofano di un'auto e fa un grande sorriso.
-Ora non mi scappi, Elle- il suo tono diventa sempre più flebile, forse perchè si è accorto della vicinanza dei nostri visi.
È serio, quasi inquietantemente serio, è come se ora tutto il divertimento è scomparso, e questo non mi piace perchè per un attimo mi fa ritornare alla realtà.
-Voi due! Vi ho fatto venire qua perchè vi ho trovati insieme, non per farvi stare insieme!-
Di colpo ci allontaniamo di almeno due metri, Ethan si gratta la nuca imbarazzato mentre io guardo il preside sperando che non ci dia un'altra punizione.
Certo che è proprio severo...
Senza bisogno di nessuna indicazione iniziamo a sistemare i secchi di acqua e detersivo lungo il bordo del parcheggio e le spugne in due parti, ognuna su tavoli opposti rispetto all'entrata.
Per far si che tutti gli studenti che parteciperanno all'auto lavaggio facciano un buon lavoro nel minor tempo possibile, infatti, ci sarà una sorta di competizione tra maschi e femmine: chi riesce ad incassare più soldi avrà un ingresso gratis per la partita di football della scuola e per il ballo scolastico.
Almeno se noi ragazze vinciamo, questa punizione per me non sarà del tutto inutile.
Quando arrivano i partecipanti della nostra scuola e apriamo il lavaggio, la quantità di auto a fare la fila è sorprendente, non pensavo le persone si interessassero così tanto ai fondi scolastici del liceo.
I ragazzi sono molto più veloci di noi, perchè sono più numerosi, quindi noi ragazze dobbiamo elaborare una tattica.
Non che vincere sia una questione di vita o di morte, ma, diciamocelo, vedere dei ragazzi palestrati che corrono dietro ad una palla a petto nudo, vale questo e altro.
No, non sono una pervertita, sono semplicemente una ragazza single che vuole rifarsi un pò gli occhi, come un pò tutte le teenager, insomma.
-Ragazze ci serve un piano!- grido per farmi sentire oltre il brusio di voci.
Tutte si mettono a parlottare tra loro, ma nessuna giunge ad una conclusione decente, certo che in certe occasioni siamo proprio prive di immaginazione.
-Qualcuno ha bisogno di aiuto?-
Un sorriso enorme mi si stampa in faccia quando tra la folla si fa spazio una delle mie migliori amiche pazze.
-Faith!- grido e l'abbraccio come se non ci vedessimo da mesi.
-Hey amica, risparmia la grinta per dopo perchè ho un idea!-
-E quale sar...- non riesco neanche a finire la frase che sale sul cofano dell'auto che stiamo lavando.
Si svuota un secchio d'acqua addosso molto lentamente, e si sfila la camicia sempre molto lentamente, fortuna che da sotto ha almeno un top.
-Ora vi facciamo il culo!- grida ai ragazzi mostrando bellamente il suo lato b fasciato dai jeans stretti.
Credevate che stessi scherzando quando dicevo che era pazza?
Tutte le altre iniziano a imitarla e io... bè io rimango solo impalata con la bocca aperta troppo scioccata per fare qualsiasi cosa.
Faith scende dall'auto con un enorme sorriso di scherno rivolto ai ragazzi che si sono fermati con la bava alla bocca.
Mi poggia una mano sulla spalla -Levati quella coda e non fare la riservata!-
Non voglio farlo perchè sicuramente finirò per fare una figura di merda, e no grazie, ne ho già fatte abbastanza, ma dall'altra parte la situazione si fa seria.
Anche i ragazzi hanno seguito il consiglio di Faith,  la maggior parte si è tolto la maglietta e chissà come mai i corpi sono spruzzati di schiuma che scivola dai pettorali, sempre più giù fino ad arrivare a... inghiottisco tutta rossa in viso.
Cazzo, qui ne risente la mia sanità mentale.
Una spugna fredda e schiumosa mi colpisce la faccia, solo ora mi ricordo che stiamo in un parcheggio e non in un negozio abercrombie.
-Chiudi quella bocca Elle, altrimenti entrano le mosche!-
Ethan se la ride, e, odio ammetterlo, ma io non posso fare altro che fissarlo finchè non smette.
Ho capito cosa ha in mente, vuole prendersi gioco di me perchè lui è tutto sexy senza la maglia e io sto ancora tutta vestita e con la coda.
Non mi importa adesso di fare una figura di merda, tanto prima o poi l’ avrei fatta, guardando Ethan in segno di sfida, mi sfilo la coda e mi tolgo la maglietta velocemente, perché, diciamocelo, l’effetto rallenty non avrebbe funzionato bene come con Faith.
-Sei contento adesso?-
Ok, vorrei  rimangiarmi ciò che ho detto, perché così ho attirato l’attenzione anche di altri ragazzi, ma Ethan ha una faccia così buffa che ne è valsa la pena.
E’ come se non pensasse sarei riuscita a fare una cosa del genere ma, in fondo, neanche io lo sapevo.
Distolgo lo sguardo quando lui inizia a fissarmi insistentemente e cerco di lavorare meglio per non pensarci, mi sta dando il nervoso, cosa ha da guardare ora?
Come se mi avesse letto nei pensieri Faith mi si avvicina e si schiarisce la gola –Qua qualcuno ti sta mangiando con gli occhi-
Sono cretina, lo so, perciò solo dopo alcuni minuti capisco che si sta riferendo a Ethan e arrossisco come un pomodoro.
-No, è solo incazzato perché ho accettato la sua sfida-
Mi pizzica le guance e mi guarda con un’aria inquietante –Ah, Elle, come farei senza te e la tua testolina perennemente tra le nuvole?-
Non so a cosa si riferisce, o forse non lo voglio sapere, ma alzo le spalle comunque –Anche io non so cosa farei senza di me-
-
Quando alla fine non ci sono più macchine e quasi tutti gli studenti se ne sono andati, sono stanchissima.
Stanca di stare in piedi, di pulire macchine sporche, di far finta che Ethan non mi stia osservando, e di spostarmi i capelli dietro la schiena per non farli bagnare ulteriormente.
Ma naturalmente quel qualcuno lassù si diverte sempre quando mi capita qualcosa di brutto, perché il preside ha obbligato me e Ethan a rimettere tutto a posto.
Non è assolutamente giusto che per una cazzata di Ethan io debba sforzarmi, non se ne parla proprio, non dopo un mattinata così.
Mi rimetto gli occhiali da sole e la maglia e mi accascio sulla prima sedia che trovo.
Ora sì che sto bene con il tepore del sole a riscaldarmi, il vento leggero che mi scompiglia i capelli, il silenzio e… e la voce di quel bastardo che deve puntualmente rompermi.
-Alza il tuo culo floscio e vieni ad aiutarmi, Elle-
Ahahahah no. Ha chiamato floscio il mio sedere, e poi, lo fa apposta a inserire quella lettera in ogni sua frase?
Dio, lo uccido. Lo faccio in tanti piccoli pezzettini, lo do in pasto agli ibridi e mi frego il suo zaino figo.
-Non mi rompere, sono stanchissima-
Lui mugugna ma non vedo la sua espressione perché mi sto rilassando con gli occhi chiusi.
Per un po’ credo di addormentarmi ma poi qualcosa di umido e morbido mi sfiora la bocca.
Scatto in piedi in un secondo e fulmino Ethan con gli occhi mentre lui se la ride bellamente.
Lo ha fatto di nuovo ,mi ha baciato, si è preso gioco di me approfittando della mia distrazione e questo mi mette di mal umore perché io proprio non riesco ad evitarlo.
-Visto che un po’ di forza ce l’hai ancora?- ghigna.
Lascio che mi si avvicini e che creda che io sia ancora scioccata ed indifesa per poi bloccargli il braccio e usare quel poco di ju jitsu che mi ha insegnato mio fratello per metterlo KO.
Mi viene da ridere maleficamente vedendolo contorcersi a terra per la botta, ma poi, non so neanche come, scivolo e cado anche io a peso morto sopra di lui.
Ok che la mia sfiga non si smentisce mai, ma almeno ora lui si è fatto molto male.
 
ANGOLO AUTRICE
Salve gente, rieccomi con un nuovo capitolo. Spero che vi sia piaciuto anche se a me non ispira molto.
E di cosa combinano Ethan ed Elle ne vogliamo parlare? Su, su, aspetto le vostre recensioni
Ciao :)
  
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