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Autore: OfLove    05/12/2014    3 recensioni
Shannon Leto.
Un uomo desiderato da tutte le donne ed invidiato da tutti gli uomini. Un uomo che mette d'accordo i due sessi e sul quale potrebbero essere intrattenuti discorsi su discorsi. Dai tatuaggi, alla muscolatura, dai capelli setosi al vestiario imbarazzante, dallo sguardo ingravidante alla pucciosità degli abbracci.
Se pensate che conquistare un uomo del genere possa risultare una sfida.. non avete idea di che cosa significhi essere la sua migliore AMICA.
Mi chiamo M e sono la migliore amica di Shannon Leto. Nonchè sua madre surrogata, sorella e tuttofare all'occorrenza.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Shannon Leto. Un uomo desiderato da tutte le donne ed invidiato da tutti gli uomini. Un uomo che mette d'accordo i due sessi e sul quale potrebbero essere intrattenuti discorsi su discorsi. Dai tatuaggi, alla muscolatura, dai capelli setosi al vestiario imbarazzante, dallo sguardo ingravidante alla pucciosità degli abbracci. Se pensate che conquistare un uomo del genere possa risultare una sfida.. non avete idea di che cosa significhi essere la sua migliore AMICA. Mi chiamo M e sono la migliore amica di Shannon Leto. Nonchè sua madre surrogata, sorella e tuttofare all'occorrenza.



Gelato pistacchio e nocciola. Il migliore rimedio a tutto, anche quando squilla il telefono e non vorresti sentire quella vibrazione fastidiosa: Shannon. Ancora.
“Pr..”
“Tu stasera vieni al concerto, non mi interessa’’ Ciao anche a te eh. “non puoi rimanere lì per sempre a mangiare gelato e continuare ad ingrassare per quello stronzo del tuo fidanzato geloso di me, di Jared, del tipo delle luci e del cane della vicina. Forza, alzati! Poi andiamo con Tomo a mangiare messicano!’’

"Non mi va di sentire Jared che per un’ora e mezza diveggia, sto a posto così, grazie.’’
“No tu non hai capito niente, alza quel bel sedere che ti ritrovi e vieni qua.’’
“SHANNON! Comunque io non..’’

“Lo so che ti stai ingozzando di gelato, lo fai sempre! Sei troppo prevedibile per me ormai. Metti tutto sul mio conto ed esci, sto fuori dal caffè!’’ 
Alzo la testa e vedo quel nano malefico appoggiato alla portiera della sua macchina che sta fremendo dal tirarmi per i capelli e trascinarmi a forza fuori da qui.
“M. muoviti, ho il meet e Jared mi sta chiamando sull’altra linea! Ti do due minuti, altrimenti Jared ammazza prima te e poi me.’’
E va bene, che altro posso fare a questo punto? Esco dal caffè, decisa ad affrontare VoiSapeteChi, ColuiCheNonDeveEssereContraddetto. 
“Shannon, finiscila. Davvero vai, io sto bene, vai da Jared e gli altri, non voglio farvi litigare! E sappiamo entrambi di cosa è capace tuo fratello, per non parlare di Emma.”
Shannon sbuffa e si avvicina a me pericolosamente, pronto a contrattaccare, con quel ghigno che rare volte gli ritrovo stampato in faccia. Ok, sì… ho paura.
“Italiane testarde del cazzo’’
In due secondi Shannon mi carica in spalla come se fossi un agnello pronto per andare al macello e mi butta sul sedile del passeggero come un sacco di patate (siamo lì eh). Neanche il tempo di reagire che è al posto di guida e siamo in viaggio.
“SHANNON COSA DIAVOLO TI E’ SALTATO IN MENTE?!’’
No, non stavo urlando. No, non avevo gli occhi iniettati di sangue.
“Bambina sei proprio rompipalle, lo sai? Poi non dire che non hai amici.’’
No, scusate… non devo dire cosa?!
“E tu sei proprio uno Shanimal del cavolo! Se dicessi in giro che per prepararti prima di uscire ogni volta ci metti più tempo di Jared?! Il ché è già di per sé molto difficile devo dire. E che consumi ogni volta la mia maschera per capelli?’’
“Non oseresti.’’
“Oooh sì invece mio caro! E potrei continuare!’’
“Ripeto, non oseresti.’’
“Piagnucoli su Christine ogni volta che le tettone russe non ti considerano dai loro 185 cm di altezza. Mmmmm fammi pensare... certo! Non dimentichiamoci di tutti i nomi che hai dato ai teschi che hai in casa. Tu e il tuo maledetto gusto dell’orrido. Ora, mio caro, saresti pregato di fare dietrofront altrimenti ti sputtano su Twitter, sai che mi seguono un sacco di Echelon in cerca di vostre notizie.’’
“Va bene va bene scusami, ho esagerato. Scusami... però vieni a vedere il concerto?’’
*Occhioni alla Gatto con gli Stivali 2 – La Vendetta*
“Oooh va bene, va bene! Però smettila, non guardarmi così.’’
“Lo sapevo che non avresti resistito ;)’’
“Mado Shan lo faccio solo per farti stare zitto! Sei come un cucciolo a volte, bisogna assecondarti, non avendo un bel paio di tette e labbra rifatte a portata di mano per zittirti, semplicemente ti illudo nel darti ragione.’’
“Stai per caso insinuando che mi bastano tette e culo per farmi stare zitto?’’
“Oh sì certo, non è cosi?’’
“Giuro che appena arriviamo corro da Jared a riferirgli che hai da ridire sui suoi frullati così ti tormenta sulle proprietà nutritive del fico secco e dei semi di girasole.’’
“Sì certo, minaccia minaccia’’
“Dolcezza..è che sto guidando.”
“... Altrimenti?"
“Solletico.”
*panico*
“NO”
“Oh sì”
“Non oseresti e non chiamarmi dolcezza!”
“Ma tu sei la mia dolcezza!”
“Shannon non devi rimorchiarmi.”
“Lo so, perché tu mi ami già”
“Se lo dici tu."
“LO DICO IO?!"
“Lo vedi che ho ragione a dire che stai diventando peggio di Jared? Parli anche in falsetto ora.”
“Tanto mi ami comunque.”
“Amo tuo fratello e Tomo ed Emma... e Jamie... e Prosciuttino.”
“Ma..ma..eppure chiami sempre me quando hai bisogno!”
“Sei quello che abita più vicino”
Shannon pianta il muso e borbotta qualcosa simile ad un “ingrata”. Povero illuso.
“Aspetta..Stevie lo chiami Prosciuttino? Ho capito bene?”
“Sì, ama il prosciutto lo sai. Essendo italiana non posso far altro che dargli ragione e amarlo per questo.”
“Ma perché a lui nomignoli teneri e io non posso chiamarti dolcezza?”
“Io non sono la dolcezza di nessuno! Vuoi nomignoli teneri? T-Rex ti garba?”
“No, non voglio nomignoli! Ma guarda un po’ te..e poi, T-Rex, da dove ti esce scusa?! Aaah ho capito, ti piacerebbe eh?”
“Mado Shan per favore, ancora. E finiscila di guardarmi così! Non sono una biondona qualunque che ti muore dietro.’’
*Ma mai arriviamo a questo concerto?!*
“Lo sapevo.”
“No Shannon, non sai un bel niente! Poi chi la sente quell’oca russa?”
“Allora mi stai dicendo di sì!”
“Maledizione, ma perché ti sono amica? Mi stai facendo venire solo il mal di testa! E non sto neanche fingendo come quando si usa questa banalissima scusa per non andare a letto con il proprio compagno. Mi fai venire il mal di testa, davvero!”
“Venire eh?”
“SHANNON CHRISTOPHER LETO.”
“Oh il nome per intero, sono nei guai.” 

Nel frattempo Shannon parcheggia, finalmente. Sono arrivata lì di malavoglia, trattenendo insulti e gasteme, sforzandomi di ricordare che è il mio migliore amico, migliore amico che ora come ora vorrei solamente strangolare.
Qualcosa però non mi convince, mi guardo intorno, so che mi manca qualcosa… ma cosa? Sono talmente presa da me stessa da non accorgermi di Shannon che ha aperto la mia portiera e mi sta porgendo la mano.
“Mademoiselle, la carrozza è giunta a destinazione.” Shannon e la galanteria, evento più unico che raro.
Faccio per prendergli la mano convinta a non farmi scappare questa occasione, quando sento un brivido, all’inizio non ci faccio caso perché la mia mente vaga in chissà quale universo parallelo ma poi capisco: il mio maglioncino. Quel povero maglioncino lasciato da solo a scaldare lo schienale del caffè dal quale, senza troppi ma né cerimonie, Shannon mi ha trascinato via. Ed è proprio quest’ultimo che se ne sta ancora lì impalato ad aspettarmi, con quel sorriso ebete stampato in faccia. Mi risveglio dai miei pensieri, decisa comunque a fargliela pagare, gli prendo la mano e il brivido si fa risentire.
*DIO, ci mancava solo questo!*
Shannon probabilmente se ne è accorto, infatti vedo che si sta sfilando il maglioncino a pois e mi ci avvolge le spalle, con questo gesto mi ha ricordato molto mia nonna che mi infagottava tutta anche con 25° e diceva ‘’Men’ a nonn’, ca’ fasc friidd nanì!’’ Dettagli.
“Tieni, mettiti questo, stai quasi tremando.”
“Oh... grazie” Ora quel sorriso ebete ce l’ho io, anche se comunque avrà vita breve.
“Shannon... Shannon” Sembra quasi una minaccia.
“Sì M.?”
“MA COME CAVOLO TI PERMETTI!” Era una minaccia di guerra.
“Oh stai calma! Che cazzo ho fatto ora?! Credo di aver fatto una cosa gentile e premur...”
“NOOOOO. MI HAI MESSO ADDOSSO QUALCOSA CHE HA TOCCATO ANCHE QUELLA VACCA ANTIPATICA!”
“Oh ma che ti prende? Che diavolo stai dic… ah”
“EH!”
“Dai M, è solo un maglioncino...”
“Solo un maglioncino un corno. IDIOTA! TE LO DEVO BRUCIARE.”
“Cosa??” E’ visibilmente preoccupato, troppo.
“Il maglioncino cretino!”
E poi vedo lui, la mia ancora di salvezza, l’unico uomo al mondo che riesce a mantenere la calma con quei due strampalati dei fratelli Leto ma che esce matto con lo spam su Twitter. And? 
“TOMO, trattienimi! O lo riempio di botte."
“Oh come al solito voi due... dai vieni M, ci sono i cuccioli dentro!” 
“Awwww Mofo ti amo.”
“E a me non lo dice mai..” E’ arrivato lui, ma riesce a non fare la vittima ogni tanto?
“SHANNON, TOMO! MUOVETEVI, DOBBIAMO INIZIARE A FARE LE FOTO!” Salvato in corner.
Tira un sospiro di sollievo, ha temuto per il peggio e non sa che non è ancora finita. Prima di allontanarsi e di raggiungere gli altri per concludere il meet, si avvicina e mi bacia la guancia “Ci vediamo dopo bambina, stai calma” 
Oh no Shannon Leto, non hai capito niente! “Shan..te lo brucio, e ora non parlo del maglioncino.”

Mi avvio verso l’ingresso, alla fine faccio o no parte della Mars Crew? Però quel pomeriggio era andato tutto storto e avevo chiesto una giornata di tregua... si può avere una giornata di riposo da quel mondo infernale? Non credo. Non dimentichiamoci che oltre Shannon TiPrendoETiPortoVia c’era anche Lui, Leto Junior, aka boss, aka divah a tempo pieno, aka il fratello che non ho mai avuto. Blackberry sempre nella mano sinistra e Mac nell’altra, mi saluta con un “Tu sì che sei una brava lavoratrice, vieni e aiutami in questo!”. Si dice che l’educazione sia di casa Leto, eppure Constance è una donna così a modo. Mi molla un pacco non ben definito e si dilegua. Alla faccia del mio unico mezzo giorno libero!
Sconsolata, mi getto nella solita routine: meet, photo op, autografi, risate e classici siparietti con gli Echelon di mezzo mondo.
Finalmente è quasi arrivato il momento, sta per iniziare il concerto e ovviamente non possono mancare i mezzi scleri di Jared che ha da ridire su ogni dettaglio, la calma assoluta di Tomo e lo sbacchettare nervoso di Shannon.

Il tempo passa velocemente, il concerto è quasi finito... e il mio letto è sempre più vicino. 
Chi invidia il mio lavoro non ha assolutamente idea che cosa significhi sopravvivere in questa gabbia di matti. Come al termine di ogni concerto, sono pronta con il solito thé per Jared, ormai è un rito. Ribes e lamponi.
“Jared... sei stato meraviglioso, avevo i brividi... tutti e diciassette i goodbye, riascoltarli dopoo tutto questo tempo... è stato bellissimo”
“Grazie honey, mi fa piacere” Ed ecco il piccolo (non tanto piccolo eh) dei Leto giocarsi quel sorriso ammazzaovaie (se poi ci aggiungiamo quei pozzi di cielo!), mi abbraccia amorevolmente e sento quell’idiota del fratello sbraitare “Bro! Non rubarmela!”
“Shan ma c’ho per caso stampato il tuo nome sulla chiappa? Non mi pare. Non sono di tua proprietà.”
“Sai M, Shan è sempre stato così protettivo, faceva così anche con quel peluche verde che tanto adorava, dovevi vederlo!” Inutile dire che scoppiammo a ridergli in faccia senza alcun ritegno.
“Andate a fare in culo tutti e due, e non insieme eh!” Grazie Shannon.
“Oh piccino.. Ma non fare così!” gli vado a pizzicare le guance come se fosse un cucciolo, irritandolo ancora di più “E’ molto più imbarazzante quella volta che ti piaceva una bambina ma non sapevi come parlarle e continuavi a regalarle la tua merenda. E lei ti ha piantato per Jared che non faceva altro che trattarla male... In amore vince chi tratta male, Shan. Quante volte te lo devo dire?”
“Ti prego non me la ricordare! Ancora mi ricordo la torta che mi fece mamma, alle mele e can..no, aspetta..tu come diavolo fai a sapere questo?” Dite che mi ha scoperto?
“Ma l’hai detto proprio tu! Non ti ricordi?”
“No, assolutamente. Non ne parlo mai!"
“Ma..ma sì! Insomma!” Inizio a ridere come un’isterica e mi avvicino a Jared che si sta trattenendo dalle risate.
“Jay, sei stato tu.”
“Io? No bro ma che pensi... ” Ed eccola lì! La galanteria e il bon ton della famiglia Leto. Jared mi prende dalle spalle e mi usa letteralmente come scudo umano. “JARED! Che cazzo fai!” 
“M. tu glielo hai ricordato. Non è colpa mia!” E te pareva.
“Sì Jared, ma tu gli hai ricordato il peluche! Oh merda, scappiamo!” 
E poi mi ritrovo scaraventata a terra, pestata da quei piedini di fata di Jared che proprio non ce la fa a fare l’uomo serio ogni tanto.
“Alla faccia del gentiluomo!” Oh Santo Tomo! Mentre mi aiuta ad alzarmi si avvicina Shannon con l’aria un po’ colpevole. “Stai bene?”
“Sì certo, credevo fossi tu l’animale della famiglia eh..comunque offri tu il messicano per rimediare a quel cafone di tuo fratello.”
“Pure?! Preso per i fondelli e per il portafoglio! Sicura di essere mia amica e non solo un’approfittatrice?!”
“Certo che sono un’approfittatrice Shan... il mio migliore amico è il batterista di una band di fama mondiale e dovrei trattenermi dal chiedere di offrirmi la cena? Suvvia!”
“Subdola, stronza e tirchia.”
“Adorabile, fantastica e delicata, grazie!”
 


 

Ora avete capito cosa intendo?
Mi credete se vi dicessi che la mia vita è una completa pazzia?
E questa era solo mezza giornata! Volete saperne di più? Ne siete sicuri? Sicuri sicuri?

Ok, I'll see you‪ #‎verysoon‬.
M

   
 
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