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Autore: Umpa_lumpa    03/11/2008    6 recensioni
Perchè in fondo, a lui cosa gliene poteva importare di quel che la sorellina decideva di fare? Non aveva mai avuto interesse per ciò. Insomma, da piccolo era sempre preso a giocare con le sue macchinine e non si curava dei bacetti che gli altri ragazzini cercavano di darle sulle sue gote rosa. Se aveva dato dei pugni a suddetti soggetti era solo perchè gli andava....per nessun altro motivo.
Dedicata a Juu_nana con tanto affetto per il suo compleanno^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 17
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quasi geloso




Odiava gli orologi. A dire il vero, non aveva mai avuto nulla contro quegli oggetti, senza contare che prendersela con degli esseri inanimati era anche alquanto idiota. Eppure, osservando quelle lancette che di avanzare sembravano non avere la minima voglia, non poteva fare a meno di considerare l'eventualità di afferrare quel disco rotondo agganciato alla parete e lanciarlo fuori dalla finestra, come se fosse stato un freesbey.
Quando si fermava a pensare che la causa del tutto era un piccolo tappetto pelato, istintivamente serrava i pungi emettendo ringhi sommessi. Sembrava quasi un cane.
La verità era che gli dava fastidio, un fastidio enorme: il suo atteggiamento, agli occhi di qualunque altro poteva sembrare ridicolo, ma lui non poteva fare a meno di sentirsi irritato al pensiero che la sorella fosse uscita con quel nano e che, come se il danno non fosse stato di per sè grave, sarebbe rientrata tardi.
Da un lato era felice che si fosse presa una cotta per quel Crilin. Sempre meglio una persona innocua come lui che qualche montato di testa che sarebbe potuto costituire un problema.
Dall'altro, però, odiava il fatto che qualcun'altro spartisse del tempo con sua sorella. Non per qualche motivo in particolare, ma solo perchè era la sua gemella e, in un certo qual senso, la sentiva una parte di sé. Perchè, se prima lui costituiva l'unico punto di riferimento per lei (o meglio dire, credeva di esserlo) adesso spartiva gli onori con un rammollito.
E per di più senza naso!
Afferrò distrattamente una rivista poggiata sul tavolino e prese a sfogliarla per passare il tempo. Letto qualche inutile articolo sugli effetti deleteri della cellulite sulle settantenni, si decise ad alzare lo sguardo per puntarlo nuovamente verso il suo nemico.
Due minuti....erano trascorsi solo due minuti!
Contenendo, per modo di dire, gli antipodi di una crisi isterica in piena regola, gettò la rivista sul bracciolo del divano con violenza, si alzò e prese ad armeggiare con le bottiglie in frigo alla ricerca di un succo di frutta.
Da un certo punto di vista si considerava ridicolo....proprio così! Quando 18 era uscita per raggiungere il suo fidanzatino, lui aveva fatto spallucce, l'aveva motteggiata un pochino divertito e poi, quando lei si era attardata sulla soglia della porta chiedendogli se ci fossero stati problemi per un suo eventuale rientro notturno, lui, con aria di scherno, le aveva risposto che la sua vita non sarebbe minimamente cambiata per lei.
Perchè in fondo, a lui cosa gliene poteva importare di quel che la sorellina decideva di fare?
Non aveva mai avuto interesse per ciò. Insomma, da piccolo era sempre preso a giocare con le sue macchinine e non si curava dei bacetti che gli altri ragazzini cercavano di darle sulle sue gote rosa. Se aveva dato dei pugni a suddetti soggetti era solo perchè gli andava....per nessun altro motivo.
Sospirò sconsolato estraendo la boccetta color pesca.
Cominciava a pensare che se quell'orologio non si fosse deciso a collaborare, sarebbe saltato in moto (per la quale nutriva un morboso attaccamento) e avrebbe dato una bella lezione al piccoletto.
La consapevolezza che la sorella non avrebbe risposto bene (nella migliore delle ipotesi con un sonoro pugno stampato in fronte) era del tutto marginale al ricordo delle ore passate in palestra, così come lo era il fatto che anche la sorella le avesse trascorse in allenamenti.
L'ultima volta che era tornata da uno dei suoi appuntamenti, aveva un bel sorriso stampato in faccia, cosa alquanto inusuale in lei. Si sentiva quasi.....geloso. Scosse la testa vigorosamente per scacciare il pensiero.
Preso dalla stanchezza, probabilmente dovuta a quel momentaneo stato di calma dopo tutta la rabbia, arrancò su per le scale della dimora fino ad infilarsi nella prima stanza che gli era capitata sotto gli occhi. Si distese sulle coperte, allargando a più non posso le braccia e chiudendo lentamente gli occhi.

****

Alcune ore dopo, fu svegliato dal piccolo tonfo di una porta che si chiudeva con cautela. Sbattè più volte le palpebre per mettere a fuoco la vista, fino a scorgere confusamente la penombra di una stanza all'interno della quale riconobbe una figura femminile aggirarsi con circospezione.
"ti sembra questa l'ora di tornare? E' tardi!"
Quella si girò di scatto sorpresa, per poi abbandonare quell'espressione basita per una più maliziosa: l'angolo destro della bocca appena rialzato in un sorriso beffardo.
"tardi, dici? Ti informo, mio caro, che sono solo le sette di sera.... Ti sei annoiato parecchio senza di me, eh?"
"Non dire scemenze!"
"Mmm" lo interruppe "allora dovrei pensare che il fatto che tu abbia passato tutta la giornata a dormire in camera mia sia stato solo un caso."
ci furono alcuni secondi di nervoso silenzio da parte del ragazzo.
"Ero solo stanco, sono tornato a casa tardi ieri. Mi sono appoggiato nel primo posto che mi è capitato" disse sommessamente.
Lei non ci fece quasi caso e riprese a piegare i vestiti riponendoli nell'armadio. La calma e la tranquillità dei suoi gesti tradivano una serenità che il fratello raramente le vedeva. Per quanto la sorellina si fosse sempre dimostrata legata a lui, da qualche mese a quella parte aveva l'impressione che il loro rapporto si fosse sgretolato sotto l'influenza maligna di un tappo malefico (e va bene, forse stava esagerando...).
"divertita?"
"Uhm....sì, molto. Anche se...."
"se?"
"beh, non mi sarebbe dispiaciuto se anche tu fossi venuto a vedere il film con noi" confessò infastidita per quello slancio di affetto che non le si addiceva.
"magari, se stasera non devi uscire con qualche brunetta possiamo farci una passeggiata"
"Non dire sciocchezze! Ho altro di meglio da fare che uscire con te." disse con sicurezza e impertinenza.
Il silenzio durò per qualche altro minuto: la ragazza fissava la finestra davanti a sè, come ad aspettar qualcosa.
"E' meglio se ti copri di più.....in moto fa freddo" concluse il gemello uscendo dalla porta. Notò un altro di quei sorrisetti beffardi poco prima di cambiare stanza, eppure non ne era affatto infastidito ma, al contrario, quasi compiaciuto. Fu quasi come se tutte le preoccupazioni che lo avevano avvolto quel pomeriggio fossero d'un tratto scomparse, come se l'intesa condivisa con la gemella fosse sempre la stessa. Si ritrovò persino a pensare che il fidanzatino smidollato potesse rivelarsi simpatico. In fondo, quando vide la sorella salire sulla moto sorridente, pensò che qualche pugno glielo poteva anche risparmiare, dopotutto.




Ehm-ehm…..prima che mi linciate per aver avuto il coraggio di pubblicare questo….coso…. vorrei dedicarlo al mio spirito affine, ovvero Juu_nana, per il suo compleanno^^ Auguroni Madda!! Mi dispiace se non è un granché come storia, ma purtroppo è il massimo che sono riuscita a fare^^” Basta solo pensare che questa storia, prima di  diventare così com’è, è cambiata per trama, personaggi ed anime almeno tre volte….e questo dice tutto -.-“  In ogni caso, vorrei ringraziare tantissimo (la santa) ele-chan per avermi pazientemente aiutato a dare una forma decente a questa storia e per avermi sostenuto durante le mie molteplici crisi isteriche-depressive derivanti dal tutto (nonché per avermi costrett….ehm, convinto a finire questa storia entro oggi^^”). Bene, a questo punto ho detto davvero tutto e, oltre che rimettermi ad un atto di clemenza da parte dei lettori (ergo: limitatevi al lancio di pomodori e lasciate stare le pietre, please^^”), non mi resta che salutarvi e ringraziare chi leggerà^^ Bacioni a tutti!!!

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