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Autore: COMETIPARE    05/12/2014    2 recensioni
Il , pietoso , look di Sasuke del nuovo film di Naruto mi ha fatto venire in mente una storia con il suo personaggio un pò vagabondo .
Il titolo e il contesto provengono dal libro di Jack Kerouack "sulla strada", il tema non sarà tuttavia prevalentemente su viaggio ma bensì sul ritorno .
Dalla storia
Sasuke Uchiha finì di rollarsi una sigaretta , se la mise tra le labbra e si caricò il grosso zaino sulle spalle . Solo e accaldato in quella disabitata stazione dell’Arizona , un punto non precisato dell’Arizona , con il sole di mezzogiorno che picchiava violento sulla sua testa e sulle sue spalle , si asciugò il sudore della fronte con il palmo della mano e iniziò a camminare lasciandosi alle spalle i binari su cui era sceso qualche minuto prima , approfittando del momentaneo guasto che aveva colpito il carro merci sul quale aveva viaggiato in incognito per alcuni giorni.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La finestra della stanza 7 dell’ostello Ute di Konoha era leggermente socchiusa , una leggera brezza faceva svolazzare le pesanti tende scure permettendo così alla luce di filtrare rischiarando la penombra  del luogo. Un orologio circolare appeso alla parete segnalava le sette del mattino . Sasuke con ancora un po’ di sonno negli occhi lo osserva , coricato nel letto  tra le coperte , decidendo che era giunta l’ora di alzarsi. Ichiraku non era un locale che offriva la colazione , veniva aperto per l’ora di pranzo fino alla notte , tuttavia per preparare i tavoli e alcuni piatti pronti il personale , ossia solo l’Uchiha ,doveva presentarsi verso le otto e mezzo.
L’orario non gli dispiaceva , era da sempre stato un tipo mattiniero , molto spesso si svegliava prima del dovuto , gli piaceva fare le cose con calma , magari si soffermava a leggere qualcosa oppure approfittando del lasso di tempo ancora libero gli piaceva fare passeggiate dei dintorni.
Come in questo caso . La giornata era limpida e soleggiata , così dopo aver finito di prepararsi scese velocemente le scale che portavano alla sala comune con l’intento di girovagare un po’ prima di andare al lavoro . Dietro una grossa scrivania di mogano in mezzo alla stanza trovò la vecchia proprietaria con i bianchissimi cappelli bianchi legati stretti ad una croccia alta , lo sorrise bonariamente ricambiando il cenno che lui le fece con la mano per salutarla.
-Aspetta ,aspetta ragazzo! – la sentì arrancare dopo averle voltato le spalle . Girandosi verso il suo indirizzo  notò che le porgeva un panetto avvolto in un fazzoletto ricamato – mio nipote è venuto a trovarmi ieri sera dopo tanto tempo , ho preparato un dolce per lui ma forse ho esagerato un po’ nelle quantità . Così ho pensato di poterlo portare qui e darlo a te e gli altri pochi ospiti per non sprecare gli avanzi – la vecchietta sorrise allegramente mentre accettò tra le mani l’inaspettato dono , imbarazzato – sembri un po’ deperito ragazzino! Sei proprio come mio nipote , non mangia mai niente ! Per fortuna ci siamo noi vecchi ad essere saggi anche per voi! – ridacchiò tornando alla sua postazione dietro alla scrivania– Buona giornata ragazzino – lo salutò infine.
 Sasuke  non si era mai definito una persona gentile ed estroversa , ma dopo i tristi accaduti che riguardavano la sua famiglia  i lati negativi del suo carattere erano peggiorati trasformandolo in una sorta di orso nelle relazioni sociali . Ne era  consapevole e non se ne faceva un problema , in genere quasi tutti gli essere viventi gli stavano sui nervi perciò scaricava senza alcun senso di colpa tutta la sua antipatia . In questo caso però la fornitrice di dolci gli era sembrata troppo innocua e in qualche modo tenera anche ai suoi occhi , perciò soprattutto imbarazzato più che grato , le sussurrò un grazie a fior di labbra e sparì da quella posizione scomoda . Una volta fuori all’aperto , nel suo sicuro mondo ostile che non lo metteva in crisi con inaspettate gentilezze curiosò tra il fazzoletto ricamato . In realtà non gli erano mai piaciuti i dolci , probabilmente non se lo sarebbe mai mangiato e l’avrebbe lasciato in qualche posto dove qualche animale se lo sarebbe potuto gustare di più , ma voleva comunque sapere cosa c’era dentro. Un grossa fetta di pasta frolla era ricoperta nella superfice da abbondante marmellata rossa dall’inconfondibile profumo , non riuscì a non arricciare il naso leggermente disgustato : crostata di ciliegie , non poteva esserci niente di peggio!
 
Infilò il panetto nella bisaccia in pelle che portava a tracolla e si incamminò per le vie del villaggio . L’ostello si trovava all’estremità di esso ed era  molto vicino ad una collina di conifere , gli piaceva l’essere così circondato dal verde .
 All’improvviso sentì dei passi veloci sul selciato verso la sua parte , un ragazzo con un caschetto e due grosse sopracciglia correva con espressione concentrata mentre cercava di modulare la respirazione. Naruto gli aveva detto che si chiamava Rock Lee , era una sorta di fanatico dell’esercizio fisico , come aveva potuto appurare da solo vedendoselo sempre davanti intento ad allenarsi al primo mattino .
Lo ignorò e continuò a camminare verso la parte centrale di Konoha , era abbastanza presto e buona parte del villaggio era ancora addormentata , pensò lanciando una veloce occhiata alle finestre serrate della maggior parte delle case . Il negozio di alimentari era già aperto e un ragazzo della sua età con due rosse guance paffute e una grossa pancia , figlio dei proprietari , sistemava qualche cassa di frutta all’interno . Strano che non approfittava della situazione per mangiare qualcosa pensò sprezzante Sasuke che ormai si era sempre abituato a vederlo con qualche cibo in mano .
 Qualche metro più infondo c’era il negozio di fiori evidentemente chiuso con le scure tende che oscuravano la vetrina , tuttavia la porta era spalancata e da esso fuoriusciva  un canto femminile , senza controllare più di tanto con lo sguardo dritto e velocizzando il passo sorpassò il negozio . Sapeva che la signora yamanaka si svegliava presto per potare e annaffiare le piante ma sapeva ancora meglio che aveva per figlia la nemesi femminile di Naruto in fatto di molestie e voci squillanti , e lui non ci teneva proprio ad incontrarla.
Si ritrovò in poco tempo vicino all’unico studio medico del paese ancora serrato , durante qualche notte in qualche bar aveva incontrato ,quella che poi gli avevano  spiegato essere il brillante medico di Konoha ,fare le ore piccole con qualche bicchiere di liquore in mano . A quanto pare la cosa succedeva spesso perciò non si stupì troppo di non vederlo ancora aperto , tutti gli avevano assicurato che fosse davvero brava nel suo mestiere ma non poteva fare a meno di sperare di non finire nel lasso di tempo in cui stava a Konoha nelle sue grinfie , non si sa mai con postumi da sbornia eccetera lui ne sapeva qualcosa  .
Continuando ad avanzare si ritrovò nella piazza del municipio al cui centro si ergeva il più grande edificio di Konoha con le sue tegole verdi e i muri ingialliti. Il sindaco del paese era un tale Kakashi , l’aveva incontrato qualche volta al locale insieme al maestro delle elementari   , era un uomo abbastanza giovane ma con tutti i cappelli bianchi in testa ,  un personaggio un po’ strano con la mania di coprirsi il volto con fasce e sciarpe varie.
Ormai conosceva quasi tutte le persone del villaggio pensò , mettendosi le mani in tasca e svoltando a destra per raggiungere l’Ichikaru , proprio per questo si stupì di vedere una macchina parcheggiata vicino ad una casa a cui non aveva mai dato molta importanza .
Fino ad allora aveva visto solo i componenti della famiglia Hyuga girare con gli autoveicoli , erano la famiglia più ricca del paese ,a quanto pare era in possesso di diversi terreni e proprietà , essi però vivevano alla periferia di Konoha  e famosi per essere molto chiusi di rado venivano visti per le vie del centro , in genere  erano sempre di passaggio  e in genere nelle zone commerciali per veloci commissioni.
La sua curiosità venne bloccata però quando si accorse della presenza di quel terribile demone biondo anche detto Ino Yamanaka che tutta contenta strillava come al suo solito con le mani che reggevano un borsone di stoffa . Ben attento a non attirare l’attenzione arretrò di qualche passo con tutta l’intenzione di fare dietro front quando venne bloccato dalla vista di una ragazza che , sbattendo malamente la testa alla portiera della macchina , usciva da essa.
Il tempo attorno a lui non si fermò , non gli sembrò di essere sospeso in un limbo con lui e lei soli e i suoi occhi si spalancarono non per l’emozione di quella visuale.
Sasuke era bloccato e impossibilitato a muoversi ,con il rischio e la consapevolezza di poter  essere notato , e dunque molestato , da Ino ,  ma persisteva nella sua immobilità.
Attorno a lui non scaturiva la scarica elettrica di un improvviso colpo di fulmine eppure non riusciva a distogliere gli occhi da lei.
Durante il suo viaggio aveva conosciuto molta gente strana , aveva viaggiato con persone di tutte le etnie , di tutti i caratteri e di tutte le età , a volte trovandosi bene , a volte male. Aveva conosciuto persone odiare altre persone per il colore della pelle o perché appartenenti ad una certa famiglia , razzisti , lui non si era mai considerato come tale , nelle sue giornate più nere si limitava ad odiare tutti indistintamente mentre nelle sue giornate più buone a sopportare tutti senza distinzione , con la pazienza di un grande martire ,a parer suo.
Ma non era mai stato pronto psicologicamente per questo.
Rosa.
Quella ragazza mai vista prima aveva davvero i capelli rosa.
Una massa di capelli tagliati a caschetto di un inconfondibile colore rosa confetto.
Aveva sempre pensato che c’era una parte del suo io interiore in cui ancora nascondeva il se stesso bambino . E ora ne aveva la certezza , lo sentiva , lo percepiva ….. agonizzante e sofferente prossimo ad un collasso .
Fin da piccolo gli era sempre piaciuto il nero o al limite il blu scurissimo , e fin da allora si era sempre circondato quasi morbosamente con quei colori . Oggettivamente si sa che la controparte di quel colore che dominava nei suoi vestiti e nei suoi oggetti personali fosse il bianco , ma a parer suo non poteva esserci niente di più concettualmente diverso  e incompatibile rispetto al rosa e il nero .
Insomma almeno il bianco ha una propria dignità ,ma il rosa , gli pareva un qualcosa di insopportabilmente smielato!
Immaginò quella ragazza parlare con voce stridula e acuta , mangiare quantità industriali di dolci e essere insopportabilmente gentile e femmina.
Quando gli occhi , verdi , di lei ad un certo punto incontrarono i suoi venne questa volta veramente colpito da una scossa, all’improvviso si accorse di quello che stava facendo e di quello che stava pensando . Non era da lui darsi così preoccupazione per un comune essere mortale , l’indifferenza era la risposta a qualsiasi problema , pensò riacquistando la sua solita maschera di impassibilità,  girò i tacchi e scappò in direzione dell’Ichikaru deciso che chiunque fosse questo nuovo personaggio di Konoha l’avrebbe semplicemente ignorato come tutti gli altri .
Si spera non come avevi intenzione di ignorare Naruto 
Stupide voci interiori, ringhiò verso quel grosso cane bianco puzzolente che gli si parò all’improvviso di fronte insieme al suo altrettanto puzzolente padrone , oggi sarebbe stata probabilmente una giornata di odio indistinto per tutti.
***
Il mondo o forse qualche divinità stava probabilmente cercando di dirgli qualcosa .
Era bloccato , immobilizzato in un bar dove era stato costretto ad andare  dopo il lavoro perché  Naruto assolutissimamente fargli  conoscere la sua migliore amica .
Anche se ci aveva provato i tentativi di fuga erano stati inutili perciò per far evacuare la mente aveva preso a ripensare alla sua giornata ed era giunto alla conclusione che c’era un filo logico dietro , un messaggio nascosto.
Forse  sarebbe dovuto andare da Tsunade nonostante la sua poca fiducia e farsi controllare per il diabete .
Tra le mani ,  una tazza di caffè nero , nerissimo , fumava . Non ci aveva aggiunto neanche un po’ di zucchero l’aveva lasciato amaro proprio come piaceva a lui.
Davanti a lui mentre divorava una tortina e  chiacchierava con voce acuta con Naruto stava l’alieno dai capelli rosa.
Ovviamente era lei la migliore amica di Naruto.
Ovviamente si chiamava Sakura .
Ovviamente  ridacchiava e parlava di continuo.
Ovviamente quando lo faceva rovesciava la testa all’indietro e dai suoi capelli probabilmente appena lavati emanava un forte odore di fragola.
Il bambino che stava dentro di sé era indignato da tutto ciò.
-Sasuke …giusto? – si rivolse a lui ad un certo punto facendogli un timido sorriso , non si preoccupò di risponderla e neanche di ricambiare lo sguardo limitandosi a bere il suo caffè – Si ecco , Naruto mi ha parlato di te tutto il giorno ero davvero curiosa di conoscerti! Come mai sei venuto in un posto così noioso come Konoha ?- ridacchiò un po’ alla fine  la rosa prendendo coraggio .
Sasuke fece un leggero cipiglio e appoggiò la tazza sul tavolo di legno . Per un primo momento penso di ignorarla ma poi cambiò idea – Sono in viaggio da diverso tempo , sono un vagabondo , un barbone se preferisci , mi servivano soldi e ho pensato di lavorare qui per qualche tempo in attesa di ripartire – in genere non parlava mai di quello che faceva mantenendosi sempre sul vago o inventandosi qualche storia , ma magari così l’avrebbe spaventata o scandalizzata e sarebbe scapata lei , sembrava una tipica borghese perfettina ,.
-Oh …oh , wow , beh dev’essere davvero interessante , io non ce la farei mai , sono appena tornata da un esperienza lavorativa fuori e morivo dalla nostalgia di casa –  Sakura gli rispose subito dopo ,si  sentiva davvero intimorita , non per il racconto ma più che altro per lo sguardo penetrante di lui che non riusciva proprio a mantenere e gli impediva di pensare in maniera tranquilla . Tuttavia gli rivolse nuovamente un piccolo sorriso timido prendendo nuovamente coraggio  sperando che quell’amico così strano e carino di Naruto si aprisse un po’ e si addolcisse.
Sasuke dal canto suo non la rispose limitandosi a nascondere il viso con due mani intrecciate davanti , chiudendo un istante gli occhi .
Sakura non conosceva questo ragazzo , era sicura di averlo visto per qualche secondo quella stessa mattina ma Ino l’aveva distratta dandole della fronte spaziosa e lei non ci aveva più pensato , dopo di che Naruto gli aveva fatto la testa ad acqua parlandogli per tutta la sera di un ragazzo con cui aveva fatto amicizia e quando l’aveva incontrato non si  sarebbe mai aspettava di trovarsi davanti una simile bellezza. Aveva  i capelli neri un po’ lunghi e spettinati che facevano contrasto con la pelle bianchissima , il fisico asciutto ma solido e soprattutto  due bellissimi e profondi occhi neri . Per un momento si era un po’ persa nell’ammirazione del suo aspetto , ma in fondo non era più una ragazzina che cadeva in brodo davanti a due bei occhi e pensava ormai di aver superato la sua timidezza e la sua insicurezza , perciò si sentiva davvero frustrata a sentirsi così intimorita davanti al suo sguardo duro  .
Si torturò le mani e abbassò lo sguardo , non stava andando per niente bene e non capiva perché non si alzava e non gli dava una bella lezione a quell’antipatico , ma che problemi aveva? Invece no se ne stava zitta e con mille paranoie in testa , avrebbe tanto voluto essere da un'altra parte magari al sicuro della sua camera sotto le coperte ma allo stesso voleva non farsi vincere dalla situazione e dimostrarsi forte , quasi disperata rivolse lo sguardo a Naruto cercando in lui un ancora di salvezza
-Emh già- ridacchio nervosamente senza motivo – Non puoi immaginare quanto mi abbiano stressato i mei , anche volendo non potrei proprio fare una vita del genere , loro due non  mi lasciano un attimo in pace , a volte penso che tu sia fortunato a…- Si torturava le mani in cerca di un qualche appiglio per un argomento e troppo tardi notò gli occhi sgranati di Naruto e i suoi no che faceva con la testa , prima che finisse la frase infatti sentì una mano sbattere al tavolo e ritornando con lo sguardo verso Sasuke lo notò in piedi e con uno sguardo più duro di quello che poco prima gli aveva rivolto e allora  non poteva immaginare possibile che ne esistessero di peggiori.
Sasuke non poteva crederci , che cosa intendeva dire ? Che Naruto era fortunato a non avere i genitori perché se no l’avrebbero stressato? Avrebbe pagato oro  per essere stressato dai suoi genitori ! Quella ragazzina mingherlina sembrava l’emblema di tutto ciò che non sopportava e in più se ne usciva con queste frasi. Non ci vedeva più dalla rabbia , si era alzato di scatto e con voce volutamente fredda e maligna le aveva le aveva voluto scaricare addosso tutto il suo nervosismo
– sei insopportabile-
 Vedendola ingrandire gli occhi si era girato e  finalmente aveva abbandonato quel bar .
  
 
 
 
 
 
 
*****
Ecco il terzo capitolo! :)
Finalmente si vede anche Sakura anche se non l’ho trattata per niente bene! Un po’ mi sento in colpa , ma vedrete che recupererà , anche se la scena è speculare a quella del manga questa Sakura non è una ragazzina un po’ sciocchina , è una ragazza forte e determinata che più che esserci rimasta male per la frase sarà frustrata per aver permesso al primo belloccio di turno di averla fatta sentire intimorita .
Ovviamente anche lei ha le sue colpe , quella frase non l’ho mai sopportata neanche nel manga !
Non volevo rendere un Sasuke che subito immediatamente trova Sakura bellissima e cose del genere , anzi tutto il contrario , così ho messo la storiella dei capelli che poi in futuro vorrò usare per qualcosa di più carino , poi però pensavo che insomma mica è molto normale che uno non sopporta una solo perché ha i cappelli rosa , insomma non è molto diverso da chi odia la gente con un colore di pelle diverso alla sua . La mia ultimissima intenzione era quella di rendere un Sasuke razzista così oltre al fatto che comunque lui non sopporta quasi nessuno a prescindere ho voluto spiegare il fatto di questa consapevolezza di trovarla insopportabile già alla prima occhiata con il se stesso bambino che prende sopravento. Insomma mi sono immaginata i maschietti più piccoli quando sono nel loro momento “odiamo le femmine e tutto ciò che sembra femminile” e beh più femminile di Sakura (solo a prima occhiata in realtà :’) ) cosa c’è?
In fondo lontani dal contesto manga e dagli anni 2000 o dai punk con tutte le tinte colorate vedere dei cappelli rosa allora era proprio anormale ! Spero che non abbiate trovate tutto ciò troppo sciocco , nel caso non fatevi problemi a dirmelo!
Ci vediamo per il prossimo aggiornamento , ho già il capitolo pronto , devo solo fare qualche aggiustatina quindi non arriverà troppo tardi . Grazie a tutti : a quelli che mi hanno messo nei seguiti , a chi legge e basta e soprattutto a kry333 che fin’ ora è l’unica che ha recensito ahahahahah e vabbè!
Un bacione.
  
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