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Autore: Artemide5775    06/12/2014    0 recensioni
Dal settimo capitolo :
Stavo seduta vicino a un albero a cucire fino a quando una persona a me famigliare si sedette vicino a me .
-che fai ?-
Mi chiese curioso .
Lo guardai sorridendogli e gli porsi il fazzoletto di cotone che avevo cucito io per il suo compleanno.
-grazie –
Mi disse arrossendo anche se era un vampiro di 1745 anni arrossiva ancora a un piccolo gesto e ed era dolcissimo.
-2745 anni sono una bella età e come credo che sarà l’unico compleanno che passeremo insieme ho pensato … che sai era giusto che avessi un ricordo di me –
-sei così buona … mi dispiace che …-
Non lo feci finire ,abbassai lo sguardo .
***
Fu un secondo , non riuscì bene a vedere quello che era successo , vidi solo la mia migliore amica stesa a terra con un coltello nello stomaco , mi chinai la presi fra le mie braccia , mi aveva salvata , Derek era riuscito a liberarsi per abbastanza tempo per colpirmi e lei mi aveva spostata facendosi pugnalare a posto mio.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=IWExsBZHH8g
Se vi ho incuriosite entrate e leggete
Ps:i primi tre capitoli sono solo un'introduzione alla storia vera e propria
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dimmi
ciò che non va







 

Pov's Alison



 

-andiamo?- chiede Louis. Abbiamo appena finito di mangiare e ora, uno per uno ci stiamo alzando per tornare nelle nostre camere, o andare in qualche altro luogo.

 

-certo- dico alzandomi. Mi sento in imbarazzo, Juliet e Jessica ci stanno esaminando e, sinceramente, non so se andarmene solamente, o salutarle.

 

Scelgo la prima -a dopo!- dico salutando tutti, non voglio essere scortese.

 

Io e Louis usciamo dalla grande sala e cominciamo a dirigerci da qualche parte, ma non so bene dove, se non sbaglio aveva parlato di un giardino...

 

-come va?- chiede per fare conversazione.

 

-bene. Tu?- penso che avrei dovuto dire qualcosina in più, tipo... Non so, ma dovevo aggiungere qualcos'altro.

 

-benissimo- mi sorride - allora, perché ti sei trasferita qui?- chiede.

 

-me l'ha consigliato il mio preside, Damon-

 

-Mmm... Non mi sembra di aver mai sentito questo nome...- borbotta.

 

-forse lo conosci con il nomignolo Silente!-

 

-ah.. Si- dice -se non mi sbaglio é il soprannome che gli ha dato la preside Payne- ricorda.

 

-non ne ho idea- dico imbarazzata, sinceramente non so chi gli ha dato quel soprannome strano e neanche perché.

 

-ah.. Va bene-  dice per poi aprire una porta alta almeno tre metri e trasparente. Rimango incantata alla vista di quel bellissimo giardino, é ... Indescrivibile.

 

Ci sono piante che non potrebbero neanche essere qui, come che non é periodo. Ci sono anche diversi uccelli che cinguettano e alcuni animaletti, come un gatto che sta dormendo su una panchina in legno e un cane che Louis sta accarezzando.

 

-com'è?- mi chiede Louis. Mi volto di nuovo verso di lui e sorrido, sembro un bambina che ha appena ricevuto il regalo tanto desiderato.

 

-non ci sono parole per descrivere questo posto.- gli dico e lo vedo ridacchiare mentre si abbassa a prendere un bastone per poi lanciarlo al cane che é sicuramente un Labrador di appena un anno, o forse due.

 

-sono felice che ti piaccia-.






 

Pov's Juliet



 

Io  e Jessica stiamo in camera da diverse ore, ognuna si fa i fatti suoi. Io ho le cuffie nelle orecchie e ascolto un po di musica, mentre la mia migliore amica legge un fumetto che sinceramente non so dove l'ha trovato, proprio come i due precedenti che ha già letto.

 

So che ogni tanto mi lancia degli sguardi esaminatori, sa che c'è qualcosa che non va, ma per fortuna non é riuscita ancora a capirlo.

 

Io invece penso, ho da poco tempo scoperto di avere un fratello e chi é. Ho anche conosciuto il mio ragazzo /ex/ non so cosa sia per me, e non so come comportarmi con lui.

In più, so anche chi sono miei vecchi amici e questo é strano. É strano pensare a delle persone che credono di avermi appena conosciuta, ma che invece mi conoscono da secoli, ma solo io lo so.


 

-Juliet!- richiama la mia attenzione Jessica, non mi ero neanche accorta che aveva smesso di leggere e si é seduta sul mio letto, alla mia destra.
 

Mi tolgo le cuffie e faccio finta di non sapere che cosa vuole chiedermi -si?- .
 

Lei mi lancia un occhiataccia, so che sa che  le nascondo qualcosa e la cosa peggiore e che é vero che c'é qualcosa Hey non le dico, anche più di una cosa.

 

-dimmi ciò che non va- dice Jessy, so benissimo che non é una domanda ma una richiesta, ma non le voglio ancora dire tutto. É troppo presto, voglio prima ricordare di più.

 

Però se le dico che va tutto bene non ci crederà...
 

Posso sempre dirle un pezzo di verità -Alison é una di noi- rivelo. Lei mi osserva, sta cercando di capire di che cosa sto parlando, ma guardandomi negli occhi capisce subito a che cosa mi riferisco.
 

-davvero? - chiede stupita, non se lo aspettava.

 

-già- borbotto sedendomi normalmente come che ero a pancia in giù.

 

-che cosa vuoi fare?- mi chiede. Non ne ho idea.

 

- glielo diremo quando sarà il momento più appropriato-.

 

-come se esistesse il momento ideale- borbotta, ha ragione, purtroppo.

 

-hai ragione, ma non possono dirglielo subito. Non ho il coraggio di scombussolarle la vita- dico. Non riuscirei a dirle tutto, ma so benissimo che non devo cominciare a rimandare o se no non glielo dirò mai.

 

Devo capire cosa devo fare, anche se sembra difficile.

   
 
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