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Autore: Xandalphon    06/12/2014    6 recensioni
Ed ecco a voi il seguito di "The true tale of princess Himiko". Quale destino attende ora la strana coppia di una giovane principessa e di una scorbutica volpe dalle nove code che ha assunto forma umana? Sicuramente lotte e intrighi, sullo sfondo di un antico Giappone. E, ovviamente, Kurama permettendo, parecchia ironia...
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kurama, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Himiko'
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Dangerous nightmares

 

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Adesso ha il potere eh? Che stupido che sei stato...

 

E' stata una svolta inaspettata, ma che importa?

 

Non lo sai?

 

Non succederà quello che pensi. Himiko è...

 

Himiko è un'umana. Niente di più, niente di meno. Cosa ti fa credere che si comporterà in modo diverso da quelli della sua stirpe?

 

Anche Naruto e Mugi hanno ottenuto il potere. E non mi sembra che siano diventati dei mostri, no?

 

Konoha era un'altra cosa, lo sai anche tu. L'hokage è sempre stato più un capitano che un vero sovrano. Qui è diverso. Ti sfrutterà per diventare una grande e potente regina. Non sarai che un'arma nelle sue mani, per nutrire le sue ambizioni di gloria.

 

Cavolo, adesso capisco come si sentivano i miei jinchuuriki. Avere una voce dentro di te che ti scartavetra i gingilli a sproposito non è il massimo del vivere...

 

Con me è inutile che indossi quella maschera di ironia. Non serve. Io sono te e tu sei me. Io conosco tutti i tuoi più intimi desideri e sentimenti... Paure comprese.

Lasciala ora, o ti ferirà. E' inevitabile. E' nella natura delle cose. Vattene senza farti più rivedere da lei, prima che il tuo cuore venga lacerato dalla stupidità degli umani ancora una volta.

 

Andarmene? Figuriamoci... Lo scricciolo ha... Ha ancora bisogno di me, dannazione!

 

Bisogno? Come suona male questa parola, detta da noi. Nessuno ha mai 'bisogno' di Kurama, la grande volpe a nove code. Solo del suo potere. E poi, a prescindere da questo, anche ammettendo che quel che hai detto sia vero... Credi davvero che necessiti di un cane da guardia per la sua protezione? La ragazzina sa già benissimo badare a sé stessa, è inutile che tu ti faccia delle illusioni...

 

Le spezzerei il cuore, se me ne andassi. Non avrei mai il coraggio di farle una cosa del genere!

 

Oh oh... Le spezzeresti il cuore? Ma qui non facciamo altro che tornare al punto di partenza: il cuore degli uomini è incline al tradimento e alla scarsa memoria. Magari sì, soffrirà per un anno, due... Anche tre. Ma poi le tue forme saranno sempre più sfuocate, nel suo ricordo... Le parole che le hai rivolto verranno portate via dal tempo, come sabbia nel deserto, senza lasciare alcuna traccia. Gli uomini dimenticano in fretta, è una verità universale che non può essere mutata.

No... Anche stando così le cose non potrei farlo. Non... Non ci riuscirei io, brutto bastardo!

 

Bene, finalmente onesto con te stesso, vedo... Sinceramente non pensavo che fossi così debole da farti rubare il cuore da una misera ragazzina umana senza esperienza del mondo... Nel giro di un solo anno, per giunta!

 

Debole e stupido. Ma se ami veramente quell'insulsa creatura, a maggior ragione dovresti andartene. La vedresti invecchiare... La vedresti diventare una crudele e perfida strega, un tiranno che opprime il suo popolo con il potere che TU le hai donato, nella tua immensa follia. Se scomparissi ora, almeno la conserveresti ancora pura, nel tuo ricordo. Pensaci Kurama, pensaci bene, a ciò che ti ho appena detto...

 

Kurama si svegliò di soprassalto, madido di sudore.

 

“Che incubo di merda...” imprecò a mezza voce. Mentre si alzava dal letto, concentrò lo sguardo su Himiko, che dormiva tutta rannicchiata. Poverina, la sera prima era crollata letteralmente di stanchezza. Non c'era da biasimarla, dopo tutto il casino che era successo.

 

Come poteva quello sguardo, così sereno, farsi inevitabilmente quello di un crudele mostro divorato dall'ambizione? Sembrava veramente impossibile.

 

Eppure, nel suo lungo passato, aveva visto accadere anche quello.

 

Era pur vero che Himiko aveva lasciato le guardie di palazzo con una mezza risposta, riguardo al fatto di diventare regina. E non era detto che i nobili del regno o gli anziani non decidessero di frenare quell'istintivo impulso di entusiasmo di Daijiro e degli altri soldati, seguito alla fuga di quello smidollato grassoccio che avevano prima...

 

Ma aveva troppe qualità per non riuscire a ottenere quel trono, se l'avesse veramente voluto.

 

Che doveva fare? Doveva dirle 'No, guarda, non voglio vederti corrotta dalla politica, dall'ambizione, dalla vanità e da tutte le altre cose che di solito succedono alla gente che posa il culo su uno sgabello dorato'?

 

Sarebbe stato sommamente stupido. Ed anche un po' egoistico, da parte sua, privarla di una possibilità di quelle che capitano una sola volta nella vita.

 

Mentre era intento a riflettere su tali questioni, vide che l'espressione di Himiko, nel sonno, si era fatta angosciata, ansiosa.

 

'Mamma, no...”la sentì mugolare sommessamente. Doveva essere un incubo. Non era la prima volta che sognava la morte dei propri genitori.

 

Come sempre quando accadeva, Kurama si avvicinò a lei, per svegliarla dolcemente e portarla via da quei tristi pensieri. Ma un'altra frase, biascicata a mezza voce lo bloccò, mozzandogli il fiato:

 

“Grande volpe... Kurama... Ti prego non abbandonarmi... Non andare via... Non ti ho fatto niente di male... Non andare...”

 

Prima che la volpe potesse svegliarla, Himiko si alzò di scatto, come un cobra prima di mordere, con gli occhi sbarrati ed il respiro affannoso. Appena vide Kurama, però, rilassò la propria schiena. Era lì ancora. Non era scappato via da lei. Non ancora, perlomeno.

 

Dal canto proprio il Kyuubi, forse per la prima volta dopo molti, moltissimi anni, era sinceramente sorpreso, al punto da non sapere come reagire di fronte a ciò che aveva appena visto.

 

Himiko... Davvero la ragazzina aveva paura che lui prendesse e, senza dire nulla, se ne andasse per i fatti suoi, piantandola lì? Fatto tanto più straordinario se si pensava che lui, in quel momento, non riusciva a togliersi dalla mente ciò che la misteriosa voce aveva detto nel suo incubo.

 

Se le starai vicino lei prima o poi vorrà il tuo potere. Diverrà crudele e ti tradirà... Esattamente come quell'altra, molti secoli fa.

 

Kurama scosse la testa, ma quel pensiero non voleva proprio uscirne.

 

Come per distrarsi, pensando a qualcos'altro, le chiese: “Allora, cos'hai deciso di fare con questo branco di idioti?”

 

“Daijiro desidera a tutti i costi che io mi presenti al consiglio degli anziani. Anche perché i nobili della regione si stanno preparando per accorrere qui. Alcuni hanno già preteso il trono, ma lui e i suoi li hanno messi alla porta. Però non può andare avanti a lungo, questa situazione...”

 

“Ottima risposta, scricciolo, ma non era quello che ti avevo chiesto. Tu cosa desideri veramente, Himiko?”

 

La ragazza emise un lieve sospiro: “Se dovessi guardare a quello che voglio io, scapperei a gambe levate da questo posto. Ma, in un modo o nell'altro, mi sento responsabile per questa gente che, per qualche assurdo motivo che non ho ancora ben compreso, ha riposto tutta questa fiducia in me. Per quanto non sappia bene perché, detesto l'idea di doverli deludere.”

 

“Capisco...” Disse pensoso Kurama.

 

“Eh? Tutto qua?” Replicò lei, sorpresa.

“In che senso, scusa?”

 

“Niente battute, niente commenti sarcastici... Proprio niente?”

 

“Mpf... guarda che ogni tanto anche io ho dei momenti in cui non ho la battuta pronta.”

 

“Onestamente, in più di un anno questa è la prima volta. Sicuro di stare bene?” Insistette lei.

 

“Mah, magari tutto il movimento di ieri mi ha buttato a terra più di quanto non pensassi. Comunque non preoccuparti... Dammi un po' di tempo per prendermela comoda, poi mi passa.

Piuttosto, fatti dare da quel capo delle guardie tutto muscoli un profilo dei tuoi avversari. Scommetto che i nobili di questo posto sono una manica di riccastri senza nerbo. Probabile che nel loro cervello si possa pure sentire l'eco. Nondimeno, farsi un'idea, male non fa, se dovrai arrivare a prenderli a legnate. Intendo in senso metaforico, giusto per essere chiari. Anche se un paio di calci nelle palle come ieri risolverebbero il problema con meno sforzi, in fondo...”

 

“Perché, dici che arriverebbero allo scontro?”

 

“Himiko... Dall'alto delle mie migliaia di anni di esperienza, te lo dico eccome. Ah, e da domani, occhio anche al the che ci servono. Nove su dieci sarà avvelenato... Tsk, gli umani alla fine sono sempre tutti uguali. Passano gli anni ma vogliono sempre le stesse cose...”

 

“E io cosa sono?” Chiese, con più preoccupazione di quanto non ne volesse far trasparire, la ragazza.

 

Fingendo di non capire, Kurama rispose:”In che senso, scusa?”

 

“Sono un'umana anch'io, no?”

 

“Ok, ok, scusa... Ma a mia discolpa va detto che sei un'umana decisamente bella e intelligente, ma soprattutto un po' strana e per giunta assurdamente divertente...”

 

Almeno per ora... Questa malizioso pensiero aleggiò per un istante nella sua mente. Serrò la bocca come per non farselo scappare ad alta voce.

 

“Chissà perché, ma quando esageri con i complimenti sento sempre puzza di bruciato...” Disse lei divertita. Per quanto il viso leggermente arrossato fece capire alla volpe quanto quelle lusinghe le avessero in fondo fatto piacere.

 

Dopo un istante, per uno strano caso della sorte, Daijiro stesso bussò alla porta della loro camera per sapere se andasse tutto bene. Approfittandone lo fecero entrare e lo interrogarono sui possibili pretendenti interni alla corona di Yamatai, in particolare coloro che avevano legami con l'esterno e che potevano vantare un seguito armato più grande delle forze a loro disposizione. Himiko ascoltava con attenzione, facendo domande precise e intuendo il più delle volte il loro punto debole, ancor prima che Daijiro lo rivelasse (quando lo sapeva). Elaborò strategie e simulò il discorso da fare al consiglio degli anziani, per convincerli della sua candidatura quale regina.

 

Kurama parlò poco, osservando più che altro, soddisfatto, l'arguzia della sua amata pulce.

All'improvviso venne però gelato di nuovo da una frase dell'incubo che aveva avuto.

 

La ragazzina sa già benissimo badare a sé stessa, è inutile che tu ti faccia delle illusioni...

 

Come preso da una strana febbre, un opprimente peso al petto che non riusciva a cancellare, non fu più in grado di prestare attenzione al resto del discorso.

 

Dopo che Daijiro ebbe preso congedo, Himiko non perse tempo. Si voltò di scatto verso di lui e lo fissò per un lungo momento negli occhi. Poi gli disse: “Ti prego, mi vuoi dire cosa diavolo hai, grande volpe? E non venirmi a raccontare la storia della stanchezza. Sarò anche una stupida ragazzina ingenua, perlomeno per i tuoi standard, ma non così ingenua.”

 

Kurama esplose in una risata, cercando di farla risultare il meno possibile falsa, poi, come per fuggire da quella pericolosa domanda, le rispose: “Ancora con questo ritornello? Dai, baka, fatti passare questi pensieri idioti...”

 

Lei fece per replicare, ma uno strano senso di spossatezza la invase. Per un attimo le sembrò di vedere le mani di lui che si ritraevano veloci dal suo corpo, prima di chiudere gli occhi, entrando in un sonno profondo.

 

“Scusa pulce... Ma forse quella voce ha ragione. Non posso permettere che il mio potere rovini una persona così splendida come te. O, forse, ho solo e semplicemente troppa paura... Che bella codarda, la tua 'grande volpe', eh? ”

 

Disse sommessamente, con amarezza, adagiandola delicatamente sul letto.

 

Poi scappò silenziosamente dal palazzo, mentre il brontolio lontano ed il cielo grigio annunciavano un temporale imminente.

 

Angolino dell'autore

 

Eh, dannato Kurama e la sua sfiducia negli uomini... Il suo sacro terrore di essere ferito mortalmente se osa provare un sentimento più profondo... Ma molte cose potrebbero giustificare una reazione del genere. Io, con il permesso dell'autrice, ho tratto spunto dalla bella quanto triste storia breve 'Born to hate' di Lunatharis1992, che vi consiglio di leggere.

 

A presto!

 

  
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