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Autore: LeMuseInquietanti    04/11/2008    4 recensioni
Perchè Scorpius non aveva di certo tutti i torti.
Era stata a lungo una dannata chimera.
Un animale fantastico che pareva indistruttibile.
Ma era solo un camuffamento che non poteva reggere a lungo.
Lui l'aveva insidiato, aveva scoperto una minuscola crepa.
E piano, come un parassita vi si era infiltrato.
Le parole di Scorpius la ferivano doppiamente.
Perchè certo, diceva cose vere, additandola come falsa.
E secondo, erano parole dette da lui, che l'aveva amata.
Lui che ora lei iniziava ad amare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maria
sono di nuovo qui!!!! ECCO IL NEW CHAPPY!!!!
LA CONFRATERNITA POTTER
capitolo 3



Le faceva male la testa.
Da impazzire.
E vedeva tutto in maniera sbiadita, i contorni degli oggetti vibravano
La terra tremava, e lei restava immobile, con la testa poggiata sulle ginocchia.
Seduta di malagrazia sul pavimento. Aveva freddo, perdeva costantemente l'equilibrio.
Che brutti, i postumi di una sbornia.

Come Scorpius aveva previsto, solo pochi istanti prima, Rose aveva rigettato perfino l'anima. Aveva riso come una cretina, di nuovo.
E adesso stava singhiozzando.
E non le importava della presenza del giovane, al suo fianco.
<< Ti prego, smettila adesso! >> esclamò il ragazzo, udendola frignare. Era così infuriato da averla lasciata in un angolo, vicino alla grande vasca blu stanziata nel bagno dei Prefetti. L'unico posto in cui non si era mai visto uno studente collassare.
Rose continuò a piagnucolare, non le importava niente di nessuno.
Non ricordava nulla, tutta la sua vita pareva essersi concentrata nel sale delle sue lacrime. Inutile tentare di farla desistere.
Ma questo era abbastanza, per Scorpius.
<< insomma! Cosa diavolo ti prende? >>
Rose lo guardò curiosa. Non c'era più luce negli occhi del giovane. Quello che vedeva era molto simile all'odio. Ebbe voglia di scusarsi con lui, dopotutto gli aveva rovinato la serata.
Il piano di baciare Lily, di mettere la testa a posto.
Era stata la causa del fallimento dell'intesa tra i Potter e i Malfoy. Per dirla alla Shakespeare.
D'accordo, quest'ultima affermazione era causata decisamente dalla Burrobirra. Non era così tragica, nemmeno nel culmine del pessimismo adolescenziale.
Ma certamente voleva scusarsi. Doveva.
Già.
Voleva chiedere scusa, ma non ne aveva il coraggio.
<< Malfoy io... >>
<< no, ti prego, non aprire quella bocca! Vuoi farmi morire per caso con quelle esalazioni mortali? >>
Ci mancava solo l'alitosi.
Adesso sì che Malfoy vedeva il miglior lato di lei. Il prefetto perfetto miseramente si toglieva la maschera e restava solo la patetica studentessa di Corvonero che aveva voluto vedere un'ossessione dove c'era semplice indifferenza celata dalle buone norme del galateo, a cui tutti i bravi ragazzi dovevano sottostare per educazione e stirpe.
<< scusami se dopo una sbronza non profumo di fiori! >> replicò stizzita, perchè non si poteva nascondere il carattere anche dopo essersi trasformata in un pagliaccio ubriaco.
<< una sbronza volutamente ricercata! Come puoi prendertela comunque? Mica ti ho costretto io a bere tutto quell'alcol! >>
Rose s'infiammò. Di nuovo << è stata solo colpa tua io... >> poi l'ebbrezza riprese il sopravvento. E con essa la depressione << io sono inutile. >>
Si pianse addosso per alcuni minuti.
La scena era patetica, la sua voce veniva centuplicata a causa dell'estensione della stanza. La sua eco era doppiamente ridicola.
Scorpius riuscì a mantenersi serio, ma solo per miracolo. Non riusciva a credere che Rose Weasley si fosse ridotta in simile stato, tutto colpa delle sue parole crudeli.
In fondo chi era lui per giudicare Rose?
Ma questa schiettezza non era propria del suo carattere. Perchè non sapeva essere diplomatico e freddo, con lei?
Perchè mi ha baciato a tradimento, proprio davanti a Lily. 
Nonostante tutto le fu accanto, la prese per le spalle. << Credo che dovremo restare qui per almeno un'altra oretta. Perciò smettila di piangerti addosso, e dimentica quello che è successo questa sera.  E poi c'è un lato positivo in questa vicenda >>
Rose, paranoica, psicopatica, furente gli lanciò uno sguardo a metà tra l'astio puro e l'incredulità << e quale sarebbe? >>
Scorpius le diede una pacca sulla spalla. Per poco il cuore di Rose non si fermò, per lo spavento. O per lo meno volle credere che fosse per questo.
<< per una volta la brutta figura non l'ho fatta io! >> le disse sorridendo sprezzante.
Il sarcasmo venne di conseguenza. << grazie mille per la comprensione. Ti rispondo domani, adesso non sono proprio in me. Quindi chiudi il becco e lasciami stare >>
Scorpius si alzò, scuotendo il capo in silenzio. << spero tu sappia trovare la strada per la tua camere >> e si avviò alla porta.
<< ehi, non ho detto che puoi andartene! >>
Rose si tappò la bocca. << cavoli. Ho pensato ad alta voce >> confessò. Le venne di nuovo da ridere, ma decise di preservare gli ultimi atomi del suo contegno, che già stavano perdendo elettroni, abbandonandola piano piano.
Scorpius si voltò, le sopracciglia inarcate << prima mi cacci, poi mi riprendi... mi hai scambiato per un bambolotto? >>
<< Vai a dormire. Fai come se non avessi mai parlato. Io da oggi per te non esisto >>
Avrebbe voluto che fosse così. Ma Rose era lì, piegata in due ora dalle risa, ora dal pianto, certamente tenuta in piedi dalla sbronza.
Aveva davvero bisogno di lui, si vedeva che non si sarebbe nemmeno potuta alzare autonomamente. Sospirò.
<< e va bene. Ma solo per questa volta >>

Rimasero a parlare per tutta la notte.
O meglio, Scorpius chiacchierava fissando ostinatamente il soffitto mentre Rose, a tratti troppo pimpante, poi in profonda contemplazione del pavimento, quasi con la bava alla bocca per la trance, tentava un debole approccio civile con il suo protettore.
Lui le aveva offerto ore preziose della sua serata libera, fregandosene della brutta figura che lei gli aveva fatto fare. Non doveva essere stato bello per lui venir assalito da una pazza sprovveduta e completamente ubriaca, proprio davanti a mezza scuola.
Il pensiero che tutti l'avessero vista le causò nuovi conati, di fretta raggiunse l'altro capo del bagno tentando di fare piano.
Non voleva più essere di disturbo per lui.
<< non ti senti ancora bene >> le domandò pacato.
<< oh, non preoccuparti, non è niente >>
<< infatti non mi stavo preoccupando. Era una constatazione la mia >>
Ci risiamo, pensò la ragazza, scostandosi i capelli dal viso, ecco che il suo lato malvagio si impossessa della sua bontà. La fa a pezzi.
<< per favore, risparmiamo le battutine per domani ora non sono in grado di replicare civilmente >>
<< se per te è civile afferrare una persona e rubarle un bacio, non so cosa sia la brutalità >> fece lui, alzando le spalle.
Rose gli lanciò uno sguardo carico di odio << la brutalità è ribadire con saccenza gli errori di una ubriaca mentre è nel mezzo di una crisi di nervi >>
<< non conoscevo il lato impulsivo del tuo carattere. Eppure ti ho osservato per tanto tempo >>
Scorpius pareva non voler cedere alla dialettica della giovane, continuava dritto per la sua strada. Dove voleva arrivare?
<< ah, mi hai spiata a lungo? Volevi prevedere le mie mosse per qualche recondito motivo? >> lo incalzò, curiosamente.
<< sì, studiavo le tue mosse, volevo capire chi fossi realmente. Rose, tu non mi piaci per niente. Sei una ragazza falsa, che finge di essere perfetta e forte solo per mascherare la vera pasta di cui sei fatta. Sei una persona fragile, basta una parola per schiacciarti. Finchè sei tra i banchi di scuola ti fingi sicura, sai sempre tutto perchè hai le risposte stampate sui libri.
Ma quando non ci sono pergamene, penne, nozioni da imparare a memoria la tua debolezza finisce per schiacciarti. Ti dimostri falsa, come pochi.
Sei una chimera malriuscita, Rose Weasley. >>
Le sue parole fecero breccia nel suo animo. << come osi offendermi in questo modo? Non penso di dover subire una simile vendetta, solo per aver commesso un piccolo errore. Non credevo potessi essere così crudele >>
Scorpius la guardò, non c'era pietà nei suoi occhi << oso offenderti perchè per anni ho vissuto cercando di assomigliarti. Ti vedevo come la migliore persona sulla terra. Forse mi ero anche preso una cotta per te >> non c'era nemmeno imbarazzo << e poi, ho scoperto la tua vera faccia, sotto il velo e la maschera. E la Rose che ho visto non riesco proprio a sopportarla >>
Erano state le ultime parole che quei due si erano scambiati quella sera.
Rose fece appena in tempo a schiaffeggiarlo in pieno viso prima di scappare, con le lacrime agli occhi e un cavallo imbizzarrito nel cuore, oltraggiata, offesa, delusa.
Talmente scossa e ferira che nemmeno il lettino comodo e caldo avviluppato nel mantello della notte potè portarle un qualche ristoro.
Perchè Scorpius non aveva di certo tutti i torti.
Era stata a lungo una dannata chimera.
Un animale fantastico che pareva indistruttibile.
Ma era solo un camuffamento che non poteva reggere a lungo.
Lui l'aveva insidiato, aveva scoperto una minuscola crepa.
E piano, come un parassita vi si era infiltrato.
Le parole di Scorpius la ferivano doppiamente.
Perchè certo, diceva cose vere, additandola come falsa.
E secondo, erano parole dette da lui, che l'aveva amata.
Lui che ora lei iniziava ad amare.



 La campanella delle nove segnava, come ogni dannata settimana, l'inizio delle lezioni del Lunedì.
Era un trauma abitualmente dover sottostare al malefico rintocco, figurarsi doversi presentare in classe per essere punta dalle frecciatine di mezza scuola e ferita dai bisbigli di impiccioni e papere.
Ma c'era qualcosa di peggio. Malfoy sarebbe stato presente ed avrebbe centuplicato l'odio verso di lei.
Si recò a colazione, chiedendosi come fosse potuto accadere ad una come lei prima di ubriacarsi, poi di commettere un gigantesco errore ed infine di venir presa a pesci in faccia da un ragazzino patetico.
Non aveva risposte.
Senza salutare i suoi cugini di Grifondoro, Rose imboccò la via per il tavolo di Corvonero. Ma era impossibile passare inosservata: a partire dai marmocchi del primo fino all'ultimo divo del Settimo anno, chiunque la osservò curioso quella mattina.
Finse di non accorgersene, anche se le sue orecchie fumavano dall'imbarazzo, merito dei cromosomi Weasley. Fece indugiare lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde, il cuore le batteva forte.
Fortunatamente Scorpius non era sceso ancora a mangiare. Era spesso in ritardo, per questo lei aveva la meravigliosa possibilità di riempirsi la bocca di biscotti e poi di strisciare verso la torre di Divinazione senza doverlo incontrare.
Lui non amava quelle panzane, era scettico, aveva sentenziato una volta parlando con lei e Albus.
Già. Era bizzarro notare adesso quante cose si ricordasse di lui.
<< buon giorno >>
La voce di Dominique, sua cugina, la fece sussultare << buon giorno un corno! Uh, beh, scusami tanto. è solo che non mi sento particolarmente amabile al momento >>
<< è un vero peccato. Metà delle persone che vedi vorrebbero intervistarti riguardo la tua notte brava di Halloween. Sei famosa, adesso >>
<< certo, sono la scema del villaggio! >>.
<< a me non importa di cosa pensino su come mi comporto, o delle cose che dico. Non potrei essere me stessa se dovessi censurare ogni mia decisione per passare da brava ragazza. >>
Era vero, Dominique se ne fregava totalmente del mondo e delle sue regole. Lei era fatta per la libertà, non poteva farci niente.
<< Albus e James, soprattutto lui, comunque stanno spargendo la notizia ai quattro venti. Hanno una noce al posto del cervello, quindi compatiscili. >>
Rose si battà un pugno sulla testa. Maledetto cervello. Maledetta lei. << e come sta lei? >>
Dominique finì il suo latte, e gli occhi azzurri da Veela si velarono di una quieta tristezza << Non la vedo da quando ha lasciato la Stanza delle Necessità. Lei era cotta di Scorpius da parecchio tempo. E lui sembra innamorato di lei. Beh, se si amano non crollerà tutto per un bacetto accidentale. >>
Rose annuì << le devo spiegare la situazione >> sussurrò.
E già, cosa avrebbe inventato per farla calmare?
Ti assicuro, non ho sentito niente
Non ricordo nemmeno di averlo fatto.
Davvero, Lily, e poi lui non era consenziente.
Tutto ciò che avrebbe rassicurato Lily era qualcosa che inabissava le speranze di Rose.
Perchè doveva essere tutto così maledettamente difficile e sbagliato?
<< ho mollato Gordon >> le annunciò la cugina, dopo averle lasciato qualche istante per sprofondare nella melma mentale.
<< come mai? Alla festa sembravate affiatati. Beh, anche se dopo la Terza Burrobirra mi pareva che tutti fossero felici... >> arrossì << comunque come mai? >>
Dominique socchiuse gli occhi, deglutì lentamente << è complicato da spiegare. Lui non faceva per me comunque. Nessuno fa per me >>
O forse, a giudicare dalla sua espressione, l'unico che lei potesse amare doveva essere il solo di cui non avrebbe dovuto innamorarsi.
La campanella trillò allora, travolgendo i discorsi degli studenti, << Beh, ci vediamo a pranzo >> si congedò Rose, e senza voltarsi quando le ragazzine gelose di Scorpius la indicavano, finì per raggiungere la Torre di Divinazione, dove Madama Gift teneva i suoi corsi.
Siccome era in anticipo, Rose si accomodò sugli scalini, attendendo l'arrivo dei suoi compagni.
Una voce proveniva dall'altro capo della porta. Rose riconosceva quello dell'insegnante, stava guardando forse nella sfera << ... è un campanello d'allarme, mia cara. Vigilanza costante e rapidità nell'azione. Vedo che hai subito una grande delusione, ma che non ti sei arresa. >>
<< è così >> una ragazza parlottava timorosa, guardando nelle grosse biglie grigie che la Gift aveva per occhi e arrossendo << non mi arrendo facilmente >>
<< bravissima cara. E cosa  vedo? Il successo è garantito se non perderai la speranza >> poi un silenzio << oh, ma vedo che... ci sono chiarimenti all'orizzonte, curioso. Ha dei conti in sospeso, mia cara? >>
<< può darsi >> replicò aspramente << ora mi scusi, ma è davvero tardi. Ci vediamo a lezione professoressa, grazie mille >>
La porta si aprì, rivelando una Lily Potter che aveva chiaramente passato una nottata insonne.
Rose e Lily si fissarono, l'una incredula l'altra astiosa.
<< emh, a questo punto io devo essere il chiarimento all'orizzonte >> disse Rose, tentando di sorridere.
<< sta' lontana da Scorpius >> chiuse secca Lily.
E se ne andò, lasciando l'altra a bocca aperta e battendo i piedi ad ogni gradino.
<< PERFETTO. Adesso Scorpius mi ritiene una falsa, e Lily una stronza. Almeno adesso hanno l'odio nei miei confronti ad accomunarli. Mangeremo presto confetti >>


CONTINUA


ED ORA, I RINGRAZIAMENTI!!!!!!!
 rebby: mi spiace che non ti sia piaciuta Rose. Ma per il resto la storia spero non ti annoi... grazie per la recensione, un bacio!
memi: la verità è che Scorpius è un grandissimo indeciso. In questo capitolo, come vedi, la bilancia tende per Lily. Anche se Scorpius era stato innamorato di Rose.
Riuscirà la nostra bella a riconquistarlo???? Grazie per la recensione, un bacione!
Cassy2: uh beh, grazie per i complimenti cara! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!
welcometotheotherside: grazie per i complimenti, arrossisco!!! Ti rivelo un segreto... nemmeno io sopporto Harry e Ginny ma su Lily ho deciso di sospendere il mio giudizio...
ma Rose resta sempre la mia preferita! <3 baciuooooni
e grazie anche a:
1 - Alyenda
2 - Cassy2
3 - dany23
4 - DNikSophieG
per aver inserito la ff tra i preferiti ^^ vi adoro!!!

pps: se di Rose e Scorpius non ne avete mai abbastanza, vi invito a leggere una ff a cui sto lavorando, The Funeral of Hearts , anche se il primo capitolo è il casus belli, e si parla di Draco, di Lucius Malfoy ed altro che non rivelo...
sarei felice di avere un vostro parere, ci tengo molto.
alla prossima, MARIA

  
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