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Autore: Afrodyte    07/12/2014    2 recensioni
Elisabeth è la sorella maggiore di Maria Antonietta.
Arrivata in Francia per una permanenza dalla sorella incontrerà il giovane conte di Fersen del quale si infatuerà e per questo motivo entrerà in un conflitto con la sorella
Tuttavia le loro vite si intrecceranno con quelle di Andrè , l'innamorato di madamigella Oscar, e Oscar la quale proverà un sincero affetto per il conte svedese.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Hans Axel von Fersen, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Mi avvicinai lentamente a lui, interrogandomi sul motivo della sua visita
"Fersen, cosa ci fate quì ?"
"Elisabeth, io vorrei parlarvi.. posso entrare?"
Aprii la porta della stanza e dissi
"Ecco vedete, adesso sono molto stanca e preferirei riposarmi, magari più tardi"
Detto questo tentai di chiudere la porta ma Fersen me lo impedì infilando il piede in mezzo ad essa, dopodichè la riaprì con prepotenza e la richiuse dopo essere entrato nella stanza senza il mio permesso.
Rimasi stupita da questo suo comportamento, mai avrei pensato che potesse fare ciò, un gentiluomo come lui entrare di prepotenza nella stanza di una fanciulla
"Come avete osato fare questo?"
"Ecco .. dovete perdonarmi ma non mi avete lasciato altra scelta"
"Un'alternativa l'avevate, potevate tornare più tardi come vi è stato chiesto di fare!"
"Non credo che dopo mi avreste voluto ricevere"
"Dovete uscire immediatamente di quì, avete idea di ciò che potrebbero pensare se qualcuno vi vedesse uscire dalla mia stanza? Inizierebbero a malignare su di noi grazie alla vostra reputazione"
"Credo che lo farebbero comunque, madame"
Lo guardai esterrefatta.
E' mai possibile che riesca a tenermi testa nonostante tutto?
"Bene, che cosa volete?"
"Parlare con voi di ciò che è accaduto poco fa"
"Mi sembra che non ci sia nient'altro da aggiungere"
"Vedete io non avevo capito che voi fosse offesa per.."
Non gli diedi il tempo di finire la frase, sbottai
"Offesa per cosa, Fersen? Forse per il fatto che avete giocato con i miei sentimenti per tutto questo tempo facendomi credere di contare qualcosa per voi e invece sarei stata solo una delle vostre tante conquiste?
Offesa per avermi fatto soffrire? Offesa per avermi illusa? Allora, offesa per cosa!?"
Rimasi sconcertata, mai avrei pensato di dar libero sfogo alla mia rabbia in presenza di qualcuno, ma soprattutto mai avrei pensato di farlo davanti a lui.
Davanti alle mie dure parole nei suoi confronti, Fersen rimase in silenzio per alcuni istanti, forse per trovare il coraggio di darmi spiegazioni, che non tardarono molto ad arrivare
"Avete ragione, ho giocato con i vostri sentimenti e non avrei dovuto farlo, ma dovete credermi non era mia intenzione ferirvi, cercavo solo un modo per .. distrarmi"
Avevo capito bene? Ero solo stata una distrazione?
"Avete appena detto che io ero semplicemente una distrazione per voi!? Ma che razza di uomo siete, Fersen!"
"Ecco io .."
Rimase alcuni istanti in silenzio, forse per trovare le parole adatte alla situazione che, a mio avviso, si stava facendo alquanto delicata.
"Credo che oramai siate venuta a conoscenza delle voci che girano a palazzo riguardo me e .. vostra sorella, come avrete capito sono intrappolato in un amore impossibile, che mi causa più sofferenza che gioia e voi siete così diversa dalle altre dame con le quali ho cercato di dimenticarmi di lei, voi le assomigliate così tanto.. certo questo non mi fa onore ma in mia difesa posso solo dire che ho visto in voi qualcosa che mi ricordava lei e con voi era più .. semplice trascorrere del tempo insieme, potevamo mostrarci in pubblico senza che tutti gli altri presenti potessero sputare false sentenze su di me o su di voi .. sapete bene che con vostra sorella non mi è concesso fare tutte le cose che ho fatto con voi, gli altri nobili inizierebbero a calunniare"
Udire queste parole mi fece soffrire infinitamente, era come se una lama mi avesse trafitto il cuore più e più volte
E così, istintivamente, gli tirai uno schiaffo anche se, forse, non avrei dovuto farlo, poi aggiunsi
"E in tutto questo a me non ci pensate, non è vero? Non avete pensato che avrebbero potuto malignare anche su di noi? Ma, ovviamente, voi non vi siete preoccupato nemmeno una volta della mia reputazione e tantomeno dei miei sentimenti!"
Lacrime amare iniziarono a rigarmi il viso, non riuscii a trattenermi anche se mai avrei voluto farmi vedere piangere da lui, per lui.
"Elisabeth vi prego io .. non piangete"
"Perfavore uscite subito di quì"
Mi avvicinai alla porta e gliela aprii, così da fargli capire che non ero più disposta ad andare avanti in quella discussione, il discorso era terminato quì.
Mi voltai verso la porta per asciugarmi le lacrime senza farmi vedere da quell'uomo per il quale stavo piangendo e con mia grande sorpresa vidi lì, davanti alla porta, Dorian, con ancora il braccio sollevato, come se gli avessi impedito di bussare alla porta.
Come mai era tornato indietro?
Aveva sentito tutto ciò che ci eravamo detti io e Fersen?
Come avrei potuto giustificargli la sua presenza quì?
 
   
 
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