Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: leila91    07/12/2014    14 recensioni
" [...]Bella e fredda, come una mattina di pallida primavera, e non ancora maturata in donna [...]"
Ciao a tutti!
Questo lavoro ripercorre tutta la vita di Dama Eowyn, uno dei personaggi a mio parere più belli che Tolkien abbia mai creato.
Partendo dalla sua infanzia, passando per l'adolescenza trascorsa al palazzo di suo zio Theoden, fino alle vicende narrate nel Signore degli Anelli: l'incontro con Aragorn, lo scontro con il Re Stregone e la sospirata felicità trovata con Faramir.
Per gli avvenimenti pre!LOTR mi baserò quasi esclusivamente sulla mia fantasia, rispettando ovviamente ciò che il Professore narra nelle Appendici.
In alcuni punti si è reso necessario un mix tra movieverse e bookverse... Spero non infastidisca nessuno :)
Vi ho già scocciati anche troppo: spero di riuscire a trasmettere, a chiunque deciderà di seguirmi, il profondo amore che nutro per questo personaggio, e di renderle pienamente giustizia.
Buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Eomer, Eowyn, Theoden, Theodred
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Strane notizie
 

“Mia signora, siete sicura di non voler prendere Dahira?”
“Più che sicura, Galmond. Ho paura che mi sarebbe solo d’intralcio in città… Mi sentirò più libera a piedi”.
 
Il vecchio servo sospirò, scuotendo la testa.
Quella ragazza, pensò affettuosamente, Prima smaniava per avere un cavallo tutto suo, poi, quando finalmente il Re le aveva fatto dono di una delle più belle puledre del regno, lei asseriva di sentirsi più libera a piedi!
Adolescenti, borbottò affettuosamente.
Vi era abituato, con due figlie all’incirca della stessa età di Éowyn.
La principessa, così la chiamavano tutti, sebbene lei non volesse.
Galmond ricordava come fosse ieri, la mattina in cui l’aveva vista arrivare a palazzo assieme al fratello, entrambi in groppa al possente destriero di Lord Hadèmar.
Difficile credere che quel pulcino tremante e spaurito, fosse diventata davvero la splendida fanciulla che si trovava ora di fronte a lui.
 
Éowyn indossava una comoda casacca color del vino, morbidi stivali di pelle, e una mantella marrone, con tanto di cappuccio.
Abiti semplici, per chi semplice tuttavia, non era per nulla.
Ma era così che la giovane preferiva vestirsi, specialmente quando doveva recarsi in visita a Edoras.
Non che vi fosse un’occasione speciale, tutt’altro!
Semplicemente, Éowyn amava stare il più possibile a contatto con la sua gente, quando le condizioni lo permettevano.
E il popolo le voleva ancora più bene per questo.
 
“Rientrerò questa sera, vecchio amico. Portala a sgranchirsi le gambe per me”
Dopo avergli rivolto queste parole, Éowyn diede le spalle a Galmond, accarezzò affettuosamente il muso della sua bella puledra, e si avviò velocemente verso l’uscita delle stalle.



* * * 
 
 
                                      
L’agglomerato di vecchie case di pietra, costituenti Edoras, si trovava ben distribuito lungo i fianchi della collina sulla quale sorgeva Meduseld.
 
Piccole spirali di fumo s’innalzavano lentamente da diversi camini, e vi era una sorta di strano silenzio, per le vie lungo le quali si avviò Éowyn.
Alcune guardie la seguivano a distanza, vegliando su di lei in maniera discreta.
Lungo la strada la gente era dedita alle attività giornaliere, ma nell’aria mancava quel brio, quel cicaleggio, che ci si aspetterebbe in una grande città.
Edoras pareva… spenta! Sì, quella era la parola giusta, pensò Eowyn.
 
“Che mi venga un colpo! Ma è la principessa!”
A parlare era stata una giovane donna, intenta a vendere del pane all’incrocio con la via principale.
Le sue parole catturarono immediatamente l’attenzione della gente vicina, e ben presto Éowyn si ritrovò circondata da una piccola folla eccitata.
 
“Principessa, siamo così felici di rivedervi!”
“Non ci aspettavamo una vostra visita…”
“Vi fermerete molto in città?”
“Vorreste assaggiare uno dei miei dolci, Altezza?”
 
“Vi prego, vi prego, chiamatemi Éowyn…” rispose lei, sorridendo imbarazzata, senza sapere più da che parte voltarsi.
Il vociare della folla non faceva che aumentare, mentre le persone si stringevano ancora di più attorno alla giovane. Ben presto quindi, un paio di guardie intervennero per tenere a bada la situazione.
“Dama Eowyn, credo che sia meglio andare…”, cominciò una delle due.
“Non ancora, Haradan” ribatté lei, risoluta, “Voglio parlare con loro”.
“Mia signora! Quale onore!” esclamò una voce diversa dalle altre: più autoritaria si sarebbe detto.
Éowyn si girò verso il nuovo venuto: “Arleon!”
Si trattava di uno dei cittadini più illustri: ai suoi tempi era stato un valoroso soldato, ma si era ritrovato costretto a ritirarsi dopo una brutta ferita, subita in battaglia, che l’aveva lasciato gravemente menomato.
Éowyn aveva sentito spesso suo zio Thèoden parlare di lui, con rispetto e ammirazione, ed era molto benvoluto anche dai suoi concittadini.
Era a lui infatti, che la gente di Edoras si rivolgeva spesso in caso di piccole dispute, che non necessitavano dell’attenzione del Re.
“Sono felice di rivedervi, caro amico!” esclamò la giovane; “E come sta la vostra famiglia?” s’informò poi, “Mi raccomando, portate i miei omaggi a vostra moglie Darla…”
“Ma certo, ne sarà felice” rispose l’uomo, “Ma… Mia signora, non vorreste salutarla di persona? Ѐ quasi ora di pranzo e saremmo onorati di avervi come nostra ospite!”
“Con immenso piacere”, fu la risposta.



 * * *
                                             
 
                                                                     
“Avresti dovuto avvertirmi che avremmo avuto a pranzo la principessa, razza di somaro!”, borbottò la vecchia Darla, rivolta a suo marito, mentre cominciava a sparecchiare la tavola.
“Forse avrei avuto modo di preparare qualcosa di decente…”
“Vi prego, è solo Éowyn” ridacchiò la giovane, “E avete fatto fin troppo per me…”
“Ѐ stato un vero piacere, mia signora”: l’espressione truce di Darla si raddolcì immediatamente.
“E ditemi, come sta vostro zio, il Re?” interloquì Arleon, “Non vi nascondo che siamo stati tutti un po’ preoccupati per lui di recente, viste le voci che circolavano…”
“Voci? Quali voci?” chiese Éowyn improvvisamente preoccupata, corrugando la fronte.
Arleon la fissò, leggermente incerto, prima di rispondere: “Beh, ecco… Pensavo lo sapeste meglio di me. Ci è stato riferito tramite quello strano uomo, quel Grima, che il Re non è stato molto bene di recente. Affaticato e bisognoso di riposo, così ci ha detto. Immagino sia per questo che non lo abbiamo più visto in pubblico…”
 
Éowyn non credeva alle proprie orecchie: che razza di malignerie andava diffondendo Grima?! Quell’uomo non le era mai piaciuto, fin dal primo momento! Suo zio malato, ma che sciocchezza! Ѐ vero, era da molto che non lo si vedeva in città, dov’era solito recarsi tanto spesso quanto la nipote, ma questo non voleva certo dire che…
 
Éowyn si bloccò costernata, e all’improvviso in preda ai sensi di colpa: possibile che fosse stata così distratta nell’ultimo periodo, da non accorgersi che qualcosa non andasse nella salute del Re? 
 
Da quando, tre anni prima, aveva segretamente iniziato lezioni di scherma con Thèodred, nella sua mente non c’era stato quasi più spazio per altro…
Persino adesso il pensiero volava spesso suo malgrado a quando sarebbe stato il prossimo incontro: era diventata davvero brava, anche se c’erano voluti mesi e mesi di paziente allenamento. Dapprima Thèodred l’aveva fatta combattere con dei bastoni -una volta assicuratosi che le sue gambe si muovessero a dovere, ovviamente!- poi erano finalmente passati a usare delle spade vere.
“Presto mi darai del filo da torcere, cugina” amava spesso ripeterle Thèodred per prenderla in giro, ed Éowyn, puntualmente, si arrabbiava ogni volta. Ma per quanto scherzose, quelle parole non erano poi così lontane dalla verità: Éowyn aveva un talento naturale.
 
Egoista, mormorò una vocina dentro di lei, È così che lo ripaghi dopo tutto quello che ha fatto per te? Lasciandolo solo, nel momento del bisogno?
No, il suo signore non poteva essere malato. Non negava di averlo trascurato alquanto durante gli ultimi mesi, ma non al punto da non essersi accorta di una cosa del genere.
Avrebbe fatto chiarezza il prima possibile, e meglio per Grima che avesse una scusa plausibile.
 
“Vi ringrazio per l’informazione, mastro Arleon, credetemi questa è la prima volta che una tale notizia mi giunge all’orecchio” disse, dando voce ai suoi pensieri, “Indagherò su questa faccenda all’istante. Vi prego, vogliate scusarmi”.
“Vi prego altezz- ehm, dama Éowyn! Vogliate voi perdonarmi, se vi ho arrecato una simile preoccupazione. Non era mia intenzione turbavi, ero solo convinto che-”
“Non avete nessuna colpa della quali scusarvi, amico mio” lo interruppe lei ponendogli gentilmente una mano sulla spalla, “Avevate ogni ragione di credere che ne fossi già a conoscenza. Sono sicura che chiarirò presto l’equivoco”
Perché di un equivoco doveva trattarsi, Éowyn si rifiutava di credere diversamente!


* * * 
 
                                                                     
Quando vide la principessa rientrare così presto dalla sua visita a Edoras, il vecchio Galmond ne restò parecchio sorpreso.
“Mia signora! Ero convinto di non rivedervi che tra qualche ora! Ѐ forse successo qualcosa?”
“Ѐ ciò che intendo scoprire” fu l’enigmatica risposta, “Dimmi Galmond, dov’è mio fratello?”
L’anziano servo si accarezzò la barba prima di rispondere: “Vostro fratello e il mio signore Thèodred sono in ricognizione ai confini orientali. Dev’esserci stato un altro attacco degli Orchi. Infami creature”.
 
La paura strinse con una morsa improvvisa lo stomaco di Éowyn: “Molto bene, aspetterò il loro ritorno” disse imponendosi di mantenere un tono di voce fermo e sicuro.
“Non temete mia signora, sono sicuro che rientreranno a breve” la rassicurò Galmond, notando immediatamente il suo turbamento.
Poco dopo infatti, si udì nell’aria il chiaro squillo dei corni del Mark: i principi erano a casa!
“Che cosa vi dicev-”
Ma Galmond non fece in tempo a finire la frase, che Éowyn era già corsa via, come se avesse le ali piedi, e con il cuore immediatamente più leggero.
 
 

 


 


Angolino Benninico:
 
Per prima cosa scusate il ritardo amici e amiche, sono stata via per il week end e non ho fatto in tempo a postare Giovedì.
Seconda cosa, non temete! Thèodred e Eomer torneranno prestissimo, mi scuso per la loro assenza ^^.
Questo capitolo doveva svolgersi in modo diverso: inizialmente volevo mostrare una giornata tipica di Eowyn a Edoras per mostrare il suo legame col popolo, poi l’ispirazione ha deviato su un sentiero più ‘Grimoso’ unfortunately... Così vediamo i suoi primi tentativi (un po’ precoci lo so) di minare la salute del Re.
Bene, vedrete presto (spero) come proseguiranno le cose :)
 
*Angolo della gratitudine*
Lettori, vi abbraccio tutti forte forte;
Recensiste, mi date una carica stratosferica, vi lovvo assai.
Chi mi ha inserita tra le preferite: __scream
O tra le seguite: aelfgifu, Echadwen e Valerie (a queste ultime due un grazie speciale anche per la recensione!)
 
Spero di non aver dimenticato nulla, grazie a tutti per rendere possibile il mio lavoro.
 
Benni ♥
   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: leila91