- Severus, vieni, addobbiamo l’Albero, facciamo una sorpresa a papà!-
- Ma se poi si arrabbia?.
- Ma no, figurati, anche lui da piccolo lo addobbava con i suoi genitori.-
- Va bene, allora vengo.
- Mamma, parlami di Hogwarts..-
- Vuoi che ti racconti della scuola di magia più bella del mondo?- domandò Eileen, che quel giorno sembrava più serena del solito.- Bene. E’ un enorme castello, circondato da immensi prati e con un lago vicino… Ed indovina chi vive nel lago?-
- Mamma, non sono più un bambino, io lo so che in un lago vivono i pesci!-
- Hai ragione, in un lago vivono i pesci, ma non solo. In quel lago vive pure una Piovra gigante. E quando gli studenti del primo anno attraversano il lago sulle barche per andare a scuola, se per caso cadono in acqua la Piovra li afferra e li rimette nella barca.-
- E’ una piovra brava, quindi.-
- Sì, si può dire che sia brava.-
- E poi?-
- Poi, nel castello, c’è la Sala Grande, dove si mangia tutti insieme, poi ci sono i quattro dormitori, di cui ti ho già parlato, e poi ci sono le diverse aule dove si tengono le lezioni.-
- Secondo te, io in che dormitorio finirò?-
- Mah, tu sei molto intelligente, potresti finire in Corvonero.-
- Ma a me piacerebbe essere smistato in Serpeverde, come te.-
- Severus, ma tu ed io non siamo uguali.-
- Poi vedremo, allora. Qual era la tua materia preferita?-
- La mia era Erbologia, e seguivamo le lezioni nelle serre.-
- Ma non ti piaceva giocare a Quidditch?-
- Io amavo giocare a Quidditch. Quando salirai su una scopa te ne renderai conto, Severus. Volare dà un senso di libertà, ti sembra di riuscire ad essere padrone del mondo; e poi il Quidditch è uno sport fantastico, ed io da giovane ero molto competitiva, e mi impegnavo al massimo per vincere.-
- E poi perché non hai continuato?-
- Perché mi sono sposata e poi sei arrivato tu. Non potevo giocare a Quidditch con una famiglia a cui badare…-
- Mamma, ma papà sarà contento se io andrò ad Hogwarts?-
- STATE DI NUOVO PARLANDO DI QUELLA SCUOLA DI PAZZI?- Severus ed Eileen sobbalzarono, mentre Tobias entrava a grandi passi nel salotto.- Eileen, ti avevo detto che non ne volevo più sentir parlare! Già tu sei pazza, non ti permetterò di rovinare anche tuo figlio!-
- Ma papà, io voglio andare ad Hogwarts..- mormorò Severus, tentando di difendere la madre dall’ira del padre.
- AH Sì?? TU VUOI ANDARE IN QUEL MANICOMIO? BENE ALLORA, VAI, MA DA QUESTO MOMENTO NON SEI PIU’ MIO FIGLIO!- e così dicendo, prese l’Alberello di Natale e lo gettò nel fuoco del camino, sogghignando nel vedere le facce della moglie e del figlio paralizzate dalla paura. Poi, si voltò e uscì di casa, sbattendo la porta dietro di sé.
Un ragazzo di 14 anni addobbava un piccolo albero di Natale, ma non lo stava decorando alla perfezione, perché i suoi occhi erano troppo occupati a guardare ciò che faceva la ragazza accanto lui; attorno a loro giacevano degli scatoloni aperti, gentilmente forniti dalla Stanza delle Necessità.
- Severus, abbiamo quasi finito! Ma a cosa stai pensando? Hai ammucchiato tutte le palline vicine, devi distribuirle un po’ meglio…-
- Non stavo pensando a niente, Lily. Mi era solo venuto in mente che questa è la seconda volta che addobbo un Albero di Natale..-
- Ma come, solo la seconda?-
- Sì.-
- E perché?-
- Perché l’unica volta che mamma ed io abbiamo riempito la casa di addobbi e decorato l’Albero, mio padre si è arrabbiato e l’ha bruciato nel camino…-
- Oh, Sev, mi dispiace tanto. Perché si era arrabbiato?-
- Perché gli ho detto che volevo venire a studiare qui, ad Hogwarts..-
Severus rimase colpito da questo gesto, ma mentre la stringeva a sé, pensò che suo padre poteva comportarsi come preferiva e trattarlo male, ma se Lily rimaneva al suo fianco, allora sarebbe riuscito ad avere anche lui un motivo per essere felice.