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Autore: Wearewhoweare    09/12/2014    2 recensioni
C'era una volta, molto tempo fa...okay forse non era molto tempo fa, era solo un Maggio del 2014, due ragazzi che lavoravano nella stessa via si stavano svegliando nella loro città caotica e piena di smog pensando uno al sorriso dell'altro.
LARRY | ZIAM |
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Oddio è veramente finita...




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Il giorno in cui Harry si presentò a casa degli Zouis con la bandana di Lou, finì nel migliore dei modi, cioè tutti e cinque a mangiare pizza e a giocare alla play, era assurdo come cinque ragazzi così diversi riuscissero a formare quella che sembrava ad essere a tutti gli effetti una famiglia. 
Harry stranamente si sentiva molto a suo agio con quei tre ragazzi, dico tre perchè Liam bhe era la sua mammina, ovviamente non in senso erotico, anche perchè sennò sarebbe stato il suo papino... ma comunque torniamo a quel giorno... 
Tutti erano veramente sbalorditi di come insieme sembrassero essere fatti per essere amici.
Quella sensazione era magnifica, tanto che Louis pensava che avrebbe preferito rimanere a ridere con quei quattro piuttosto che scopare con Alan.
Però anche lui sapeva che non sarebbe durato a lungo tutto ciò, anche perchè Alan sarebbe tornato tra poco.

- Hei, Haz, ma oggi all'incontro insegnanti quella mamma Caroline ci ha di nuovo provato? - chiese un Liam indaffarato a legare le scarpe a Zayn, quei due erano stomachevoli sul serio.

- Si, ma questa volta a veramente esagerato, cioè si è messa a toccarmi i pettorali davanti a sua figlia e agli genitori! Un po' di pudore che cazzo! - esclamò  Harry esasperato.

Gli occhi di Louis erano scuri, non erano neanche blu scuro, erano proprio neri. Quella donna non gli piaceva per niente, proprio per niente.
Ma aspetta un attimo, incontro genitori insegnanti? Louis era un po' confuso.

- Harry? -
- Sei un insegnante? -
- Si, di letteratura - 
- Oh, wow -

Quella domanda di Louis che non centrava assolutamente niente portò ad un silenzio imbarazzante, già molto imbarazzante.

- Emm - tossicchiò Niall. - Ragazzi, devo andare, Josh mi sta aspettando e non vorrei proprio che mi punisse - disse serio il folletto.
Gli altri quattro fecero un verso di disgusto e poi salutare il loro amico.
A quel punto erano rimasti solo loro quattro e già si sentiva la mancanza del folletto.

- Bhe , ora dobbiamo andare anche noi perchè, devo assolutamente finire l'inventario del ristorante - disse Liam.

Louis si sentì morire dentro perchè sapeva che quella sarebbe stata forse, l'ultima volta che avrebbe rivisto Harry. Domani se ne sarebbe andato e il riccio non sarebbe stato più il suo vicino. 
Harry, invece non sembrava triste perchè quella serata era stata magnifica e avrebbe voluto ripeterla per il resto della sua vita, magari però li sarebbe piaciuto essere in braccio a Louis a ripeterla. 
Harry, ovviamente non sapeva del trasferimento.








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Louis, aveva appena preso sotto braccio sua mamma quando Alan si posizionò sull'altare riempito di rose rosse. Erano dappertutto, sembravano volessero soffocarlo con quel rosso così soffocante, o forse tutto di quel posto gli sembrava stretto. Compreso il suo stupido smoking nero. Ovviamente la cravatta era rossa come le rose. Ma che cavolo di colore è il rosso? Molto meglio il bordò.

Niall vedeva camminare Louis con sua mamma, e sarebbe dovuto essere emozionato per il matrimonio del suo migliore amico, eppure non riusciva a distogliere lo sguardo dagli occhi di Louis. Erano spenti, come quando un bambino scopre che Babbo Natale non esistesse.
Che poi perchè raccontare queste cavolate ai bambini? Babbo Natale esiste! Niall aveva le prove, ma questa è un altra storia.

Zayn, Zayn guardava il suo migliore amico e non riconosceva la persona che gli stava camminando davanti, non riconosceva la luce che caratterizzava i suoi occhi azzurri, non riconosceva quel sorriso da Sassy Queen che tanto adorava. Semplicemente non riconosceva Louis.






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Alan era tornato a casa mezz'ora dopo l'uscita di scena di Liam e Harry, e bhe, quando arrivò furono scintille. Anche perchè Louis non aveva incartato proprio niente per il trasloco e ci avrebbe messo tutta la notte per farlo probabilmente.
Litigarono pesantemente e Alan dormì sul divano quella notte. Non avete idea del sollievo che fu per Louis.
Iniziò prendendo le sue valigie da viaggio e aprendole notò che dentro c'erano ancora i vestiti dell'ultimo viaggio. Le sue amate bretelle e le sue maglie a righe. Ecco dove erano finite. 
Per mesi Louis le cercò ma mai le aveva trovate nell'ammasso di roba che aveva dentro l'armadio.
A volte è proprio vero che le cose ritornano quando meno te lo aspetti.
Iniziò a piegare tutta la sua roba, il più lentamente possibile ovviamente.
Fini verso l'una di piegare tutta la roba, e iniziò a riporre negli scatoloni i libri e gli album delle foto, non ci provò neanche a guardarli perchè aveva troppa paura di scoppiare a piangere da un momento all'altro. 
Uno però lo guardo .
Luglio 2013 .
Questo recitava. Ricorda che quella fu l'estate in cui conobbe Niall. Ricorda ancora di come il folletto ci avesse provato con lui in quel pub irlandese e Louis ammette che all'inizio ci era stato anche un po', ma alla fine erano rimasti tutta la sera a parlare delle cose più stupide che avessero mai fatto. Ricorda che quel giorno rinunciò a una scopata e vinse il suo migliore amico. Non se ne pentì mai. 
Ricorda però anche di come Niall lo costrinse a fare qualcosa di stupido quella sera con lui. Qualcosa di eterno. 
Salirono sul Tower Bridge. 
Finirono pure sul telegiornale.
Niall pisciò su una guardia.
Fu qualcosa di eterno. 
Da quel giorno non si lasciarono più.

Sfogliando quell'album pieno di ricordi, compresa la foto segnaletica dei due migliori amici, non si accorse che in verità passò un'intera ora a sfogliarlo e a leggere le dediche scritte da ubriachi.
Sbuffo e si rimise all'opera completando il "trasloco dei suoi oggetti" alle sette del mattino. 
Sarebbero arrivati tra un'ora. 



I traslocatori stavano portando giù l'ultimo scatolone, e Louis non riusciva proprio a smettere di fare su e giù da una stanza all'altra. 
 Niall e Zayn. Erano lì e sembrava come se niente sarebbe cambiato. Loro ne erano così certi, eppure Louis aveva una tremenda paura di perderli.
Alan gli aveva chiesto scusa e con la bocca che sapeva ancora di miele baciò quella di Louis. Poi andò a lavorare salutando e mormorando un "ci vediamo a casa nostra amore".
Louis fece una smorfia per i residui di miele che gli aveva lasciato addosso Alan, e poi andò a bere un'altra tazza di caffè.






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Louis era appena arrivato all'altare eppure la felicità era l'ultimo dei suoi pensieri in quel momento. 
Iniziata la cerimonia un silenzio di tomba regnò nel giardino botanico, neanche gli uccellini si sentivano cantare. Sembrava più un funerale che un matrimonio.

- Ora, Alan vuoi tu prendere come leggittimo sposo il qui presente Louis William Tomlinson,per amarlo, onorarlo in salute e  in malattia finchè morti non vi separi? - chiese il celebrante
 a Alan. 
- Si, lo voglio - disse lui, mente infilava la fede d'oro giallo nel dito di Louis.
- E tu, Louis , vuoi prendere come leggittimo sposo il qui presente Alan McQueen per amarlo e onorarlo in salute e malattie finchè morte non vi separi? -
 
" Per sempre, Harry"
" Per sempre, Lou"

- Io, lo vo..






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Era passato ormai un mese dal trasferimento di Louis nell'appartamento che Alan aveva comprato. Tutto stava andando abbastanza bene infondo, Niall e Zayn li vedeva quasi sempre e la causa della signora Stevenson era ormai chiusa da tempo. Stava andando tutto bene in fondo. 
Finchè....

- Amore? - chiese Alan  
- Si? - 
- Ci sposiamo tra due mesi, ho prenotato oggi- disse con un sorriso a trentadue denti. 
Oh. 
Due mesi.


I due mesi successivi passarono in fretta, tra l'organizzazione e il lavoro a Louis sembrava che i giorni non passassero mai, finalmente però era arrivata la settimana prima del matrimonio, e quel giorno c'era il suo addio al celibato, Sinceramente aveva un po' paura di Zayn  e Niall, ma soprattutto di Niall, non voleva finire per essere arrestato. O forse era proprio quello che voleva.

- Niall, quindi dove ci troviamo stasera? -
- Lou, ci vediamo a casa nostra alle sette va bene? -
A casa nostra. In fondo erano sempre gli stessi.
- Certo Nello, ci vediamo lì, mi devo portare un tanga leopardato? -
- LOUIS WILLIAM TOMLINSON HAI UN TANGA LEOPARDATO E NON ME LO HAI MAI PRESTATO!? - gridò i folletto irlandese. 
Louis semplicemente chiuse il telefono.
Gli aspettava una serata decisamente interessante.

Harry scoprì della partenza di Louis, per caso. Cioè proprio un  caso non era, visto che si era ritrovato un biglietto enorme con su scritto 

" Louis è andato a vivere con Alan, 
vattelo a riprendere razza di idiota!"

Non andò. Niall lo sgridò perchè aveva saputo da Zayn, il quale era stato informato da Liam, che il riccio non era andato perchè aveva paura di essere sbattuto fuori casa da Louis stesso.
In fondo cosa pretendeva? Che Louis aspettasse solo lui per poter lasciare Alan, ma non spariamo cavolate.
Se Harry fosse andato, avrebbe scoperto che Louis lo aspettava, ma non da quattro anni, ma da tutta una vita.
Harry continuò ad uscire con gli altre tre disgraziati, ma Louis non l'aveva più rivisto, e la cosa è anche abbastanza strana visto che la maggior parte del tempo lo passava nella sua vecchia casa con i suoi migliori amici. L'unica soluzione è che lo stesse evitando.
Harry scoprì che Louis si sarebbe sposato nello stesso identico modo di come aveva scoperto il suo trasferimento. 
Niall e i suoi biglietti, perchè alla fine aveva scoperto che era stato l'irlandese a scriverlo.

" Louis, si sposa tra due mesi.
Due mesi Haz!
Vuoi veramente perderlo? "

Nessuna minaccia da parte del biondo stavolta. Solo un sospiro e una pacca sulla spalla.
Se Harry fosse andato, avrebbe trovato Louis in lacrime ed aspettarlo e a sperarlo ancora.


Quel giorno, Harry si alzò di buon umore per quanto il suo umore potesse essere buono dato che tra una settimana l'amore della sua vita si sarebbe sposato con un altro uomo.
Appena alzato la prima cosa che notò fu un bigliettino attaccato alla sua fronte.
Si stropicciò gli occhi e poi prese il post-it giallo attaccato alla sua fronte.
Maledetto irlandese.

" Sai, Louis si sposa tra una settimana, stasera c'è il suo addio al celibato. 
E' la tua ultima occasione per riprendertelo, sarà alla vecchia casa degli Zuois alle sette."

Harry stropicciò il foglietto e lo buttò nel cestino.
Era stanco. 
Driin.
Era stanco, e ora ci si metteva pure il fottuto telefono a rompergli le palle.

- Si? - rispose acido.
- Haz.. cosa pensi di fare? -
- Lì, non posso presentarmi alla sua porta dicendogli che lo amo, che senso avrebbe si sposa tra una settimana, pensi che si stia sposando tanto per? Sicuramente si sposa perchè ama quel Alan , quindi io ho chiuso Liam. Chiuso! - urlò un Harry disperato.
- Ti sei sfogato adesso? - 
- Si.-
- Bene, allora vedi di alzare quel culo moscio, e vatti a riprendere l'amore della tua vita -
- Va bene -


Harry quella mattina non aveva lezione perchè c'era sciopero, e all'ultimo aveva deciso di aderire, in verità dello sciopero se ne fregava altamente , voleva solamente fare una sorpresa a Louis, voleva riprenderselo. 

Erano le sette e cinque minuti e di Niall nessuno ombra, era davanti al palazzo della suo vecchia casa, eppure Niall ancora non si faceva vedere.
Decise di chiamarlo.

TU.
TU.TU
TU.TU.TU..
- Si? - rispose un affannoso Niall.
" Non di nuovo " pensò Louis.
- Niall, sono io, e spero vivamente che tu non stia scopando con Josh in questo momento, perchè stasera c'è il mio addio al celibato e dovresti essere qui! CON ME! - urlò Louis. 
- Lou? Vai di sopra e poi mi ringrazierai. - 
Niall chiuse la chiamata e Louis imprecò.
Salì le scale una ad una , senza alcuna voglia di vedere cosa diavolo avesse fatto il suo migliore amico.

Quando però aprì la porta  non trovò il suo solito appartamento con tutte le foto che lo ritraevano con i suoi migliori amici, ma si ritrovò un pioggia di stelle e luci di natale che riempivano ogni angolo delle pareti.. che erano blu! 
Entrando, poteva notare che anche la porta d'ingresso dall'interno, era stata dipinta di blu e c'era una piccola stella luminosa, di quelle che si mettono nella stanze ai bambini quando hanno paura, che adornava lo spioncino. Era adorabile.
Arrivato nel salotto, vide anche che il divano era stato sostituito da un tavolo bianco , su cui erano stati riposti due piatti e un candelabbro.
Sarà stato Alan? 
Pensò Louis.
Poi si diede dello stupido da sola perchè il suo futuro marito non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

- Ciao- disse una voce roca dietro di lui.
Louis tremò. Non ci poteva credere, dopo tutto quel tempo aveva preparato tutto quello per lui? 
Louis si girò lentamente e vide che Harry era bellissimo,come sempre d'altronde.
Aveva la camicia semi aperta e si vedeva spuntare le rondini che pitturavano la sua bellissima pelle e i capelli, erano stati lasciati liberi, senza nessun codino, a fermarli solo una bandana bordò.
La bandana.
Louis sorrise al ricordo. E si incamminò verso Harry. 
Quest'ultimo scosso dalla mossa di Louis, fece un passo indietro cadendo rovinosamente per terra. 
Louis rise per la scena ma poi si ritrovò subito a soccorrerlo. 
- Sei un disastro Haz - disse Louis ridendo.
- Lo so, scusa ..- disse il riccio abbassando lo sguardo.
Intenerito dalla scena Louis gli alzò il mento e lo guardò intensamente per quelli che sembravano minuti interi.
- Sei un disastro, che ha creato un paradiso di stelle - gli disse.
Il riccio sorrise.

I loro volti erano vicini, forse troppo per due persone che non stavano neanche insieme, dicono che ha una certa distanza scatti il bacio obbligatorio, ma l'unica cosa obbligatoria che c'era in quella stanza era l'amore di quei due ragazzi.
Le labbra di Louis si poggiarono delicatamente su quelle di Harry, e se quando immaginava di baciarle pensava che avrebbe sentito le farfalle, ora che le sta baciando non sta sentendo le farfalle, no. Sentiva come se loro due fossero in un altro mondo in un altro posto, sentiva che loro mentre si baciavano avavano trovato il loro paradiso personale.
Harry non riusciva a pensare, non riusciva neanche a respirare, sentiva solo Louis in ogni fibra del suo corpo ed era la cosa più bella che gli fosse mai successa nella vita.
Le loro lingue si trovarono e sembravano non avere più intenzione di lasciarsi andare. 
I loro corpi erano bramosi di essere toccati dalla loro metà eppure c'era qualcosa ancora che non funzionava.
Quando la mano di Harry si poggio sul fianco di Louis e iniziò a toglierli la t-shirt che indossava, quest'ultimo sembrò ridestarsi da quello stato di trans.

- Non posso! - disse mentre si allontanava a testa bassa.
- Lou, ti prego non scappare di nuovo, ora che sei qui...ti prego - 
- Haryr, io mi sto per sposare, non posso tradire Alan, non me lo perdonerei mai- 
- Non posso e non voglio sono due cose diverse Louis - disse il riccio distrutto. - Ti prego.. sii mio almeno per questa notte, lui ti avrà tutta una vita, io dovrò accontentarmi di un ricordo... quindi per favore resta, almeno stasera - disse Harry con la voce straziata dal dolore.
Aveva capito che Louis avrebbe sposato Alan, che non avrebbe potuto fare niente per cambiare ciò. Ma almeno voleva che Louis fosse suo, suo veramente almeno per una volta. Almeno per una sera.

Louis non ci pensò neanche per un secondo. 
Si fiondò sulle labbra del riccio con tutto l'amore del mondo.
Almeno per una volta.

Le mani di Harry quella sera per la prima e ultima volta amarono la pelle nivea e dipinta di Louis. 
Gli occhi del riccio studiarono tutti i tratti del suo amore e li immortalarono in una polaroid che sarebbe per sempre rimasta nel suo cuore. 
Il succhiotto sul cuore di Harry fu l'ennesima prova di quanto Louis avrebbe voluto essere solo suo, ma semplicemente non poteva. 
Sinceramente però neanche lui sapeva il perchè.
Non era il loro momento.
Le lingue ballarono, le mani si toccarono, le voci si unirono e .. bhe fu l'amore.
L'amore testimoniato dalle stelle. Forse un po' false, ma pur sempre stelle.


Prima di addormentarsi Louis, ammirando un ormai addormentato Harry , si avvicinò all'orecchio del suo amato .
" Per sempre, Harry, per sempre tuo..lo giuro amore "
Louis si addormentò poco dopo col cuore più leggero e per la prima vola con la persona che amava affianco a sè.

Harry si alzò prima quella mattina, si girò e vide Louis addormentato con il pollice in bocca, sembrava un bambino eppure Harry non era stato così innamorato di lui come in quel momento.
Decise però che fosse il momento di andare per lui. 
Si alzò e si rivestì dei suoi vestiti la bandana però non la prese, la lasciò lì , lasciava lì il suo cuore quella mattina e lasciava anche l'oggetto a cui teneva di più. Fece ancora una cosa prima di andare via, poi si girò e uscì dalla porta.
In quella casa lasciò la sua vita.

Louis si svegliò quella mattina con la voglia di vivere e di baciare le labbra di Harry per ore, e ore e farci l'amore sotto quelle finte stelle e ridere e scherzare e amarsi come non si erano mai amati.
Però i suoi  sogni si frantumarono quando affianco a lui l'unica cosa che giaceva era la sua vecchia bandana bordò e un biglietto.
Louis prese la bandana e l'annusò,sapeva ancora di Harry, e Dio era la miglior fragranza che avesse mai sentito.
Pianse con la bandana stratta al petto per un'ora.
Poi lesse il biglietto.

" Le persone Lou, si innamorano in modi strani, avvolte toccandosi solo le mani, altre volte facendosi pestare da un nanetto scorbutico, mai però ho dubitato del mio amore per te, perchè si, Lou, ti amo, ma sono troppo codardo per dirtelo quando ti sveglierai. Perchè non ho il diritto di farlo e perchè tu ami un'altra persona che sposerai. Sono convinto che tu mi abbia voluto bene, ma non penso che insieme saremo mai felici, semplicemente non è il nostro tempo Lou...
Mi dispiace, e ti amo.
Per sempre tuo, Lou . Lo giuro "




- Mamma?-
- Ciao tesoro, come mai mi hai chiamato? -
- Oh volevo solo dirti che sto tornando a casa -





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- Io, lo vorrei sul serio - disse Louis.
- Cosa vuol dire che lo vorresti Louis? Non è divertente ! - esclamò Alan.
- Alan io non posso farlo, non è questo quello che voglio.. - 
Louis aveva capito. Aveva capito che sposando un uomo che lo amava e che gli dava sicurezza non era la via più facile, era solo quella più sicura, ma lui voleva amare e per l'esattezza voleva amare un riccio alto un metro e ottantacinque.
Alan non parlava, e tutti erano in silenzio. 
Era quasi inquietante come si stava evolvendo la cosa. 
- Sei un bastardo, Louis proprio oggi vai a ripensarci? - urlò Alan incazzato prima di sferrare un pugno sulla faccia di Louis. 
Louis cadde a terra, ma venne subito soccorso da Niall e Zayn.
- Ehi amico stai bene? - chiese Niall.
Louis accennò un assenso ma non sembrava molto convinto.

- Te l'avevo detto io, che era solo un piccola troia quel ragazzino! - urlò il padre di Alan al figlio, il figlio aveva la testa bassa e annuiva.
"Che bastardo" pensò Zayn.
Niall invece dopo aver sentito quelle parole, diventò rosso come le rose camminò dritto verso Alan.
- Non ti permettere mai più di toccare Louis o insultarlo hai capito? - gridò Niall saltando addosso ad Alan, iniziarono a picchiarsi finchè Josh non intervenì prendendo il suo ragazzo per le spalle.

- No, No lasciami Josh, glielo faccio vedere io chi è la troia qua!- disse sputando addosso all'oramai ex ragazzo di Louis.

Louis intanto si era rimesso in piedi, e anche se non sapeva bene dov'era o quanti anni aveva, riuscì a formulare una frase di senso compiuto.
- Portatemi da Harry- 
Liam guardò l'ora e annuì. C'è l'avrebbero fatta.

Louis ormai si era ripreso ed era in macchina con Liam a pensare al suo discorso da dire ad Harry. Era nervoso però, e se non avrebbe accettato?

- Louis devi stare tranquillo, Harry ti sta aspettando dal primo momento che vi siete incontrati non ti lascerà andare ora che può averti - 

Louis sorrise e ringrazio il cielo per aver donato al suo migliore amico un ragazzo così stupendo. Passò il resto del viaggio a mangiarsi le unghie. 
Brutto vizio quello.

Arrivati all'aeroporto Louis non aspettò neanche che Liam parcheggiasse, e iniziò a correre verso l'entrata dell'edificio, appena si aprirono le porte la luce delle lampade al neon lo accecò per un paio di minuti, ma lui, corse. 






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Epilogo





Erano passati ormai due anni dal matrimonio di Louis, o dovrei dire dal mancato matrimonio di Louis, però tutto si svolgeva tranquillamente, era tornato tutto alla normalità.
O quasi. Magari tralasciando il suo appartamento ancora dipinto di blu, in cui era tornato subito dopo il matrimonio, e magari tralasciando gli Ziam che si stavano per sposare era tutto tornato alla normalità. Il suo lavoro andava bene e i suoi amici erano felici. Tutto era perfetto.
Già perfetto.
Bhe se ve lo state chiedendo, Louis non trovò Harry quel giorno. 
Già, che bella merda. 
Lo cercò a Holmes Chapel, ma lui era partito.
" Un viaggio per il mondo " gli disse la madre di Harry. Cara donna Anne,già.
Quindi ricapitolando: Louis lascia all'altare il suo futuro marito per rincorrere l'amore della sua vita, che è sparito in viaggio per il mondo, e ora Louis è solo con un gatto di nome Gatto.
Già, perfetto.

Quel giorno Louis doveva passare a prendere la piccola Lux a scuola, Lou , che ormai viveva con lui dato che sia i Nosh che gli Liam si erano trasferiti, aveva un importante incontro di lavoro, e non poteva assolutamente mancare. Ovviamente Louis si offrì subito di andare a prendere Lux a scuola, in fondo era come se fosse il suo papà no? Ok no però a lui piaceva pensarla così.

Arrivato all'entrata della scuola, dovette aspettare mezz'ora prima che la classe della piccola uscisse. Lei era bellissima e raggiante come al solito. 
La piccola principessa, come la chiamava Louis, appena si accorse del suo principe, come lo chiamava Lux, gli corse incontro con tutta la velocità che poteva possedere una bambina di terza elementare. 

- Ciao piccola principessa! - gli disse Louis prendendola in braccio. 
- Come è andata la giornata?-
- Bene, Boo , pensa che abbiamo fatto pure le stelline per natale! - gli disse la bambina entusiasta. 
- Ah si tesoro? Me le fai vedere ? - 
La bambina aprì la sua cartella rosa con tutti i fiorellini, tranne per un teschio disegnato da Louis stesso, sulla bretella. Che ci potete fare? Rimarrà sempre il solito Louis.
- Boo! -
- Cosa principessa? - 
- L'ho dimenticata in classe ...- disse piagnucolando la bambina. - Domani sicuramente il maestro mi farà la ramanzina- continuò la bambina abbracciando Louis.
- E se andassimo a prenderla? Che ne dici?- 
La bambina annuì e insieme si diressero verso l'aula della bambina. 
La piccola corse subito dentro l'aula mentre Louis la raggiungeva lentamente.

- Lux! Quante volte ti ho detto di stare più attenta quando ritiri le tue cose nello zaino? -
- Si lo so maestro, ma vedi oggi arrivava Boo e io volevo fare in fretta- piagnucolò la bambina.
- Ah si? Allora è tornato dal viaggio di lavoro il tuo papà? E ora dov'è? -
La bambina indicò un punto dietro il maestro, e quando questi si girò, poteva anche morire lì e ora, perchè Louis Tomlinson era al suo cospetto ed era più bello che mai. 

Louis era scioccato. Quella voce non l'avrebbe confusa con nessun altra, e infatti non si sbagliava, quando il maestro della piccola si girò credette di star sognando, perchè dopo due anni al suo cospetto c'era Harry Styles signori e signore e il suo cuore per la prima volta dopo 750 giorni ricominciò a battere. 

La bambina corse in braccio a Louis e lo abbracciò forte. 
- Guarda Boo! Non è bellissima? - gli chiese la bambina?
- Si, tesoro è bellissima- gli disse Louis.
- Boo boo, lasciami che devo andare a fare la pipì- esclamò la piccola, Louis rise per la schiettezza della bambina e la lasciò andare.

- E così sei un papà ora? - gli disse Harry con un sorriso triste?
Louis rimase sbalordito dal tono di voce di Harry, non era cambiato di una virgola in quegli anni.
- No, è la figlia di una mia amica, solo che vivono nel mio appartamento, quindi pensa che io sia il suo papà- 

Harry rimase scioccato da quella affermazione,cosa voleva dire che viveva nel suo appartamento?
- Nessuna mega villa in cui vivere? - chiese Harry avvicinandosi di un passo.
C'era ancora una speranza.
- Nessuna città da visitare Mr. Styles?-  chiese Louis avvicinandosi di un passo.
- Non lo sa signore che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda? 
- Ops?- chiese Louis.
Ormai mancava solo un passo per essere di nuovo vicini.
- Hi! - 









       The e..
No, non posso ancora dirlo.









- Darcy?! Dove sei?! - gridò .
- Papà, papà! - disse una vocina leggera.
Harry vide correre verso di sè il batuffolo di sua figlia che poverina, era tutta imbaccucata per colpa di suo marito. Lui e le sue maledette manie del freddo.

- Dimmi tesoro che succede? -
- Papi, guarda ho travato questa sullo scivolo! - 
La bambina con le sue piccole manine , prese sicuramente dall'altro padre, estrasse dalla tasca un tessuto rossiccio, ma non era rossiccio no. Era bordò. 

- Tesoro posso vederla un attimo? - chiese Harry balbettando.
La bambina annuì e diede al padre la pezza di stoffa.

Harry era incredulo. Ricorda bene che quella bandana l'aveva persa il giorno del suo matrimonio.
Louis e Harry alla fine fecero quel passo che li divideva in quell'aula e stavano anche per baciarsi se non fosse stato per la piccola Lux che era arrivata decisamente nel momento sbagliato. Stavolta però non scapparono. Ma si incamminarono insieme nel vecchio appartamento di Louis, mano nella mano come sarebbe dovuto essere da sempre.
Harry, comunque ricorda che al matrimonio , organizzato interamente da Louis, indossava quella bandana . Perchè ovviamente i colori che scelse Louis furono il bordò e il bianco, e non avete idea di cosa sia Louis Tomlinson con uno smoking bianco.
Oltre al fondo schiena di suo marito nello smoking bianco, Harry ricorda anche che durante il primo ballo la bandana volò via dai suoi capelli, ma se ne rese conto solo dopo. Capitelo, era troppo preso a baciare l'amore della sua vita per poter pensare a qualcosa.
Era straordinario come quella bandana era ritornata da loro.

- Papà posso tenerla? - chiese la bambina con occhi sognanti.
-Certo tesoro, ti porterà fortuna. Forza portiamola a far vedere a Boo! - 


Louis era felice della sua vita, e della sua famiglia. Semplicemente Louis ora era amato. 
Appena alzò gli occhi dal suo computer vide arrivare le sue ragioni di vita andare verso di lui.
Sorrise ampiamente.
- Boo, guarda cosa ha trovato la bambina-  gli disse suo marito.

Suo marito. Era così strana dirlo. Dopo tutto quello che avevano passato, e dopo tutti gli anni in cui si erano rincorsi, finalmente erano insieme. Marito e marito. E on c'era giorno in cui Louis non ricordasse ad Harry quanto lo amasse.

Appena poggiò lo sguardo sulla sua bambina, gli occhi gli caddero sul tessuto che aveva in mano.
Una bandana.
Una bandana bordò.





Avvolte le persone si innamorano in modi strani, avvolte toccandosi la mano, avvolte dopo essersi toccati solo una notte per poi aspettarsi per anni, avvolte incastrando i propri colleghi in contratti per farsi cedere sempre lo stesso cliente, o semplicemente avvolte ci si metteva in mezza una bandana bordò.




C'era una volta, tanto tempo fa.. okay non era così tanto, ma solo un mese di qualche anno fa, una bandana che aveva fatto innamorare due ragazzi ma che senza saperlo aveva fatto innamorare altri quattro ragazzi. Il suo potere in verità era sconosciuto anche a lei ma...
ma questa è un'altra storia.






Okay ora posso dirlo.
The end.















E' veramente finita, cioè io non ci credo giuro, sono commossa. 
Spero vi sia piaciuta la mia storia e spero che vi abbia fatto sorridere almeno un po'.
Sono contenta di come si è evoluta la storia, e bhe non ho nient'altro da dire se non un enorme grazie a tutte le persone che hanno messo tra le seguite/ricordate/preferite questa storia.
Ringrazio specialmente Prim che si è dovuta subire tutti i miei scleri e tutti i capitoli, recensendoli pure. 
Grazie sul serio, non sai quanto hai fatto per me Prim. 
Questo è anche il tuo finale. 

Spero davvero con tutto il cuore che recensiate l'ultimo capitolo perchè vorrei sapere se vi è piaciuta oppure no e se mi dovrei dare all'ippica piuttosto che a scrivere ahahha.

A presto (?) 
Wearewhowheare.

   
 
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