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Autore: _sam_    09/12/2014    0 recensioni
E se Louise Teasdale avesse un'altra figlia oltre a Lux? E se facesse il suo stesso lavoro ma vivesse a New York? Cosa succede quando i ragazzi la incontrano?
Premetto che la storia è ambientata nel 2012, quando si sono esibiti al Madison Square Garden, ho anche cambiato il lavoro di Lou. Per il resto non vi resta che leggere la storia. Un saluto a tutte!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Lea – urla Dave dalla cucina – C’è Stella al telefono. Cerca te! –
Mi alzo dalla scrivania e corro a rispondere. Non mi tiene molto è solo per informarmi di un cambio di programma per domani. Quando riattacco sbuffo. Di certo non lo faccio davanti a lei.
- Che voleva? – domanda Dave facendo capolino con la testa nella stanza.
- Beyoncé domani va al salone e vuole che vada ad aiutarla -
- Ma.. – corre verso di me quasi in lacrime – Ma domani è il tuo giorno libero! Dovevamo andare a far shopping insieme! -
- Meno male che ci sei tu a ricordarmi le cose! – faccio sarcastica dirigendomi in salotto – Dave, lo so che domani è il mio giorno di riposo e che dovevamo andare a fare shopping ma, soprattutto che volevo comprarmi quello stupendo abito che abbiamo visto l’altro giorno. Tuttavia sai benissimo com’è Stella, se le avessi fatto notare che domani sarebbe il mio giorno libero, mi avrebbe fatto andare a lavorare anche la domenica, nonostante il salone sia chiuso -
Siedo con lui sul divano e in contemporanea sbuffiamo.
- Su piccola, vedrai che la prossima settimana ti lascerà un giorno di riposo – cerca di tirarmi su il morale Chris.
A peggiorare il mio stato d’animo, già precario di quel giorno, ci si mette anche mia madre che non si fa sentire. Alle tre in punto, infiliamo tutti e tre le scarpe ed usciamo diretti a lavoro.

Dave e Chris… Chris e Dave… Da dove iniziare?
Anche loro, come me, lavorano nel salone. È lì che ci siamo conosciuti. Diciamo che mi hanno preso sotto la loro ala protettrice. Nel giro di poco tempo siamo diventati ottimi amici e mi hanno quasi obbligato ad andare a vivere con loro, visto che avevano una stanza in più.
Sono diventati la mia seconda famiglia. So che se ho bisogno di aiuto, loro ci sono sempre per me, lo stesso vale anche per loro, ci sarò sempre per loro. Dopotutto gli sono grata per avermi aiutato ad ambientarmi in un mondo completamente nuovo per me.
Chris è davvero alto, secondo me ci manca poco che sia due metri, ventisei anni, capelli color pece e due bellissimi occhi grigi. Ha sempre il sorriso sulle labbra ed ha un carattere piuttosto pacato. È fidanzato da sei anni, ormai, con Kate, una noiosissima e snob di venticinque anni che né io né Dave sopportiamo. Credo sia una cosa reciproca, almeno per quanto riguarda me. Lei pensa che io sia innamorata del suo ragazzo, ma si sbaglia di grosso.
Invece Dave… Bè Dave è Dave! Anche lui altissimo, ventiquattro anni, capelli biondo cenere e due bellissimi occhi caramello nascosti da un’enorme montatura di occhiali con lenti finte, ma secondo lui gli occhiali lo fanno sembrare sexy. Ama fare scherzi, è iperattivo, non riesce a stare fermo, neanche quando è stanco. Ha sempre la battuta pronta ma, la cosa più importante di Dave, che non smette mai di ricordartelo è che lui è gay e ne va fiero. Io amo questo ragazzo!
Insieme formiamo un trio perfetto!
Talmente siamo inseparabili che a lavoro hanno preso a chiamarci “I TRE MOSCHETTIERI” e ogni vola che dobbiamo fare un lavoro insieme usiamo il loro motto famosissimo, alzando in alto i pennelli. “ Tutti per uno, uno per tutti”.

- Oh, finalmente siete arrivati! – fa Charlie, la segretaria, con voce agitata – Dave, Chris, i vostri clienti sono già arrivati! Vi stanno aspettando nella sala d’attesa -
- Ehi L, ci vediamo dopo – saluta Dave correndo a cambiarsi. Da un paio di mesi ha preso l’abitudine a chiamarci solo con le iniziali. Tutto è partito da quando si è fissato con la serie di Gossip Girl, dice che è molto figo chiamare le persone solo con le proprie iniziali. Vabbè.
Prendo un caffè alla macchinetta con calma, il mio cliente sarebbe arrivato tra un’ora. Faccio due chiacchiere con la donna prima di andare nello spogliatoio, infilare la divisa. Per Stella la divisa è molto importante, come la presenza fisica. Non sono del tutto d’accordo ma non voglio certo mettermi contro il mio capo.
Per la divisa femminile si hanno due scelte. O una gonna a tubino nera, secondo i miei gusti davvero troppo corta, o dei pantaloncini dello stesso colore, anche questi molto corti, ma almeno se mi cade qualcosa a terra, non ho paura di mostrare nulla di sconveniente. Ho sempre i pantaloncini addosso, le mie gonne le ho date tutte a Rebecca, a lei piace mettersi in mostra.
La parte sopra consiste in una semplice maglietta a maniche corte anch’essa nera, non troppo lunga però. Le ragazze più basse, sono fortunate, perché le copre la pancia, io ho due centimetri di pelle fuori. Io che amo coprirmi dalla testa ai piedi detesto tutto questo, ma non voglio perdere il lavoro, quindi sto zitta.
Per finire, il grembiule. Forse è quello che mi piace di più. Per darci un tocco di colore, i grembiuli sono di diversi colori. In tutto ne abbiamo di cinque colori, rosa acceso, giallo, verde, arancio e azzurro, due per colore. Ognuno è libero di mettere il colore che vuole. Oggi, vado per l’azzurro.
La divisa degli uomini invece è più semplice. Pantaloni e camicia nera. Tutti ben coperti. Uff! Perché non sono nata uomo? Le ingiustizie della vita…

Sono ormai settimane che Stella non fa altro che ricordarci che dal 4 al 12 Settembre si sarebbe svolta la Settimana della Moda e quindi, migliaia di star si sarebbero riversate nel salone. Senza contare quelle che sarebbero arrivate all’ultimo momento e metà dello staff non ci sarebbe stato poiché avrebbe dovuto occuparsi delle modelle in passerella. Mi viene già da piangere!
Odio profondamente questo periodo, troppo stressante, alcuni cantanti o attori li farei volentieri fuori per come sono arroganti e pieni di sé. Quante volte Stella è dovuta intervenire per calmarmi. Io sono così.. sono buona quanto vuoi ma, trattami come un cane e non ci vedo più.
Alle sette mentre sono intenta a cambiarmi il mio cellullare vibra avvisandomi che è arrivato un messaggio. È della mamma. Resto in reggiseno e pantaloncini ed apro curiosa il messaggio.

Scusa per oggi. Sono stata in riunione fino a poco fa. Ho ottime notizie!! Saremo a New York tra meno di due settimane. Ti voglio bene e Lux non vede l’ora di abbracciarti. Baci.

Rimango immobile a bocca spalancata. Mi cambio alla velocità della luce sotto gli sguardi interrogativi delle mie colleghe per poi correre alla porta degli spogliatoi degli uomini. Busso due volte prima di entrare e correre dai miei amici.
- Ehi Lea! – si lamenta Mike. Lo ignoro saltando addosso a Dave.
- Lea che ti prende? – come risposta gli mostro il messaggio. Quando finisce sorride felice – E così rivedrò la mia bellissima Lux –

- Chris? – domanda Dave in macchina, mentre siamo diretti a casa – Come mai è da un po’ che non si vede Kate alla base? -
Altra abitudine del ragazzo. chiamare casa “la base”, secondo lui fa più figo.
Chris alza le spalle e noi due ci guardiamo sospetti. Non ce la racconta giusta. Sicuramente hanno litigato per l’ennesima volta. Quello che mi chiedo è sempre lo stesso. Perché non si lasciano se finiscono per litigare un giorno sì e l’altro pure?
- Stasera che si fa? – domanda Chris per cambiare discorso.
- Karaoke – risponde con tono ovvio l’altro ragazzo. Rido divertita. Un’altra nostra abitudine è che ogni venerdì sera andiamo in un bar dove fanno il Karaoke. È un vero e proprio spasso poiché Dave finisce sempre per ubriacarsi e dedica le canzoni al barista del quale ha una cotta tremenda e Chris stonato come non mai, fa scappare tutti clienti. Infatti lo facciamo sempre esibire per ultimo, così poi Robert può chiudere il bar.
- Io credo che salterò questa sera – dico un po’ abbattuta – Domani devo alzarmi presto -
- Wow! Beyoncé. Lea dovresti essere al settimo cielo di conoscerla -
- Lo sono, ma non capisco perché abbia scelto me. voi due siete i migliori del salone! -
- Ti sottovaluti ragazza. Stella ha un’ottima stima di te – Chris mi da un piccolo buffetto sulla guancia.
- Vabbè, per stasera faremo a meno di te – sbuffa Dave facendoci ridere.
  
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