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Autore: Sa_hp    10/12/2014    5 recensioni
Hermione Jane Granger, diciotto anni, nata e vissuta a Londra. Studentessa modello di una delle scuole più prestigiose dell’Inghilterra. Aveva una vita abbastanza tranquilla, fino a quando sei mesi prima suo padre non era tornato a casa con una “grande notizia”: era stato promosso e trasferito in America. E così ora Hermione si trovava a chilometri di distanza da quella che per diciotto anni era stata la sua casa, in un paese di cui conosceva a malapena il nome...
"Aveva impressi nella mente tre particolari di quel pomeriggio: capelli rossi, occhi azzurri e un sorriso da paura. E ancora non sapeva che quei capelli, quegli occhi e quel sorriso, di lì a poco avrebbero segnato la sua rovina!"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Have you got colour in your cheeks?
Do you ever get that fear that you can’t shift the tide
that sticks around like something in your teeth?
Hiding some aces up your sleeve
Have you no idea that you’re in deep?
I’ve dreamt about you nearly every night this week
How many secrets can you keep?
Cause there’s this tune I found that makes me think of you somehow and I play it on repeat
Until I fall asleep
Spilling drinks on my settee

Arctic Monkeys - Do I wanna know?
 
Hermione si guardò per l’ennesima volta allo specchio e sbuffò. Solitamente non le importava affatto del suo aspetto, lasciava quella preoccupazione a ragazze come Lavanda. Ma quella sera, stranamente, era decisamente nervosa e anche stavolta era colpa di Ron.
Il bussare alla porta della sua stanza la riportò alla realtà, dove lei non poteva strangolare quell’idiota del suo ragazzo per averla invitata a quella cena a cui sarebbe stata presente tutta la famiglia Weasley. L’unica cosa che la confortava era il fatto che ancora nessuno era a conoscenza della loro relazione e per questo lei e Ron non sarebbero stati vittime di imbarazzanti domande o allusioni.
Tuttavia a complicare la situazione si era messa pure Ginny, che inaspettatamente l’aveva invitata a restare a dormire da loro, e al sol pensiero di passare la notte sotto lo stesso tetto di Ron veniva presa da seri attacchi d’ansia. Meglio non pensarci.
- Tesoro, tutto bene? – domandò sua madre apprensiva.
- Che dici, le cambio le scarpe? – fu l’evasiva risposta della figlia.
- E da quando ti preoccupi che le tue scarpe stiano bene con tutto il resto?
- Mi stai dicendo per caso che mi vesto come un pagliaccio del circo, mamma?
- Certo che no Hermione, e secondo me saresti perfetta anche vestita come un pagliaccio. - la ragazza le sorrise riconoscente.
La vibrazione del cellulare, gettato sul letto, le ricordò che era tardissimo.
- Devo andare ma’. Ron è giù.
- Ron? Quello della festa?
- Si
-Quello carino?
- Mamma!
- Che c’è? È davvero un bel ragazzo. – fece spallucce la donna, facendo ridere Hermione. – Buona serata tesoro. Divertiti!
- Grazie, ci vediamo! – salutò.
 ***
Entrò velocemente nel pick up azzurro di Ron e accertatasi che non ci fosse nessun altro in strada gli diede un veloce bacio.
- Mmm – brontolò il ragazzo. – non qui…
Hermione emise l’ennesimo sbuffo quella sera.
- Mia madre si è presa una cotta per te, sai? – disse, mentre quello guardava la strada alla ricerca di una strada isolata e poco visibile da eventuali passanti.
- Non mi sorprende sai? Di solito faccio questo effetto alle donne. – si vantò, posteggiando la macchina in un posto che considerava abbastanza sicuro.
- Smettila don Giovanni. – rise la ragazza, afferrandogli la maglia e baciandolo con passione.
Ron fu preso così alla sprovvista che per un momento dubitò della ragazza che gli stava difronte. Quello non era un comportamento da Hermione, quello era più da Lavanda. Non che la cosa gli dispiacesse, era pur sempre un diciottenne in pieno sviluppo, ma baciare Hermione e avere in mente tutti i modi in cui la sua ex lo aveva travolto in quel modo famelico non era il massimo della galanteria e della correttezza.
- Ehi ehi ehi, che ti prende piccola inglese?
- Io… cosa… oh cielo Ron! Che ho fatto?! – chiese sconvolta.
- Niente di terribile, solo che sei strana. Non sono abituato a questa Hermione.
- Sono una ragazza anch’io, che credevi? – protestò. – Scusami, sono solo un po’ nervosa. – ammise.
- Per stasera? Non è niente di speciale, solo una cena tra amici.
- Già, con tutta la tua famiglia e persone che conosci da una vita.
- Hai paura di sbagliare qualcosa?
Hermione annuì.
- Si tratta delle persone che ti hanno visto crescere. Se non dovessi fare una buona impressione sarebbe abbastanza frustrante, immagina se sapessero che sono la tua ragazza.
- E poi dicono che sei la più intelligente… - mormorò Ron, cercando di non essere sentito. Dato lo schiaffo di Hermione considerò la sua missione fallita. – Stammi a sentire, Inglesina, perché non ho intenzione di ripeterlo un’altra volta. – disse, pendendole il viso tra le mani. – Sono innamorato di te e quello che la mia famiglia o i miei amici a partire da questa sera penseranno di te non cambierà in alcun modo i miei sentimenti, sono stato chiaro? – spiegò con una determinazione che stupì anche se stesso. – Io ti amo Hermione, e questo non potrà mai cambiare. – confessò.
- Ti amo anch’io. – rispose, ormai tranquilla, tenendolo stretto.
Ron le diede un veloce bacio, scendendo poi a mordicchiarle il collo.
- E se a fine serata avrai ancora così… fame… - cercò il termine adatto. – La soffitta è il posto meno frequentato della casa, nel caso in cui ti vada di visitarlo. – ridacchiò.
Hermione s’impossessò delle sue labbra nello stesso modo che il ragazzo aveva definito famelico.
- Ci penserò su.
 ***
- Dov’è Ron?
- Starà per arrivare con Hermione…
- George, giù le mani dal dolce!
- Ma io sono Fred!
- Lupin, vecchio mio, come va? Oh ciao Tonks!
- Ginny vieni ad aiutarmi!
La cucina della Tana era così affollata che le conversazioni si confondevano tra loro. L’intera famiglia Weasley era già abbastanza numerosa e chiassosa da riempire l’intera stanza, se poi si aggiungevano una decina di amici il risultato era molto simile a una piccola festa di famiglia.
All’appello erano già presenti, oltre a decine di teste rosse, Lupin e sua moglie Tonks ma la lista non era ancora completa.
Il campanello annunciò l’arrivo di Harry accompagnato dai suoi genitori.
- Buonasera a tutti! – salutò cordialmente la signora Potter, prima di raggiungere Molly ai fornelli in modo da permettere a Ginny di andare ad accogliere il ragazzo.
- Ben arrivato Potter! – lo salutò. – Sei attrezzato per passare la notte qui?
- Certamente, in qualsiasi modo tu intenda. – bisbigliò, dandole un piccolo bacio. – Ehi ma Ron non è ancora sceso?
- In realtà è uscito più di mezz’ora fa per andare a prendere Hermione ma non è ancora tornato. Quei due stanno nascondendo qualcosa.
- Credo che lo scopriremo molto presto. – disse quello, non appena la porta si aprì, mostrando le figure dei due ragazzi, i cui capelli in disordine furono associati da tutti, o quasi, al forte vento.
- Visto? – sorrise Harry.
- Buonasera famiglia!
- Ciao Ron. – risposero in coro gli altri, compresi James e Lily.
- Salve a tutti. – salutò Hermione, più in imbarazzo che mai nel ritrovarsi davanti non solo l’intera famiglia Weasley, ma anche i genitori di Harry e il professor Lupin con sua moglie.
Fortunatamente i convenevoli non erano ben visti da quello scalmanato gruppo, perciò, chi prima chi poi, riuscì a far sentire la ragazza ben accolta.
Scoprì che i Weasley erano davvero una famiglia meravigliosa a partire da Bill, che lavorava in banca, fino ai gemelli che non perdevano occasione di burlarsi di tutti i presenti, in particolare di Ron, e che la fecero ridere come non mai. Mancava solo Charlie, che si trovava in Romania per studiare meglio alcune specie in via d’estinzione.
I signori Potter, d’altra parte, nonostante l’avessero vista solo una volta, la trattavano come un’amica di famiglia conosciuta tempo fa ed Hermione si meravigliò nel notare che il suo efficiente e bravo professore che catturava l’attenzione della classe con le sue spiegazioni, si comportava come un ragazzino, prendendo parte agli scherzi di Fred e George assieme a James e per questo veniva spesso ripreso da sua moglie che gli ricordava che erano presenti dei suoi alunni, ma a lui sembrava non importare.
Mentre la ragazza era seduta sul divano accanto a Ginny, un verso la fece voltare in direzione delle scale che portavano al piano superiore. Hermione dovette ammettere che quella che stava osservando era senz’altro la donna più bella che avesse mai visto, e tra le sua braccia c’era una bambina di qualche mese.
- Victorie! – sorrise Ron, andando incontro alla donna e prendendo in braccio quel fagotto. – Chi è la nipotina preferita di zio Ron? – scherzò sorridendole, mentre quella agitava le manine davanti al suo viso.
- Nipote? – chiese Hermione sotto voce.
- Ah già, quella è Fleur, la moglie di Bill. – rispose Ginny con uno strano tono di voce.
- Non ti sta molto simpatica o sbaglio?
- Non sbagli. – confermò. - È francese. – aggiunse, come se bastasse a chiarire tutto. – Ma victorie è fantastica. Tutti la adoriamo e lei stravede per Ron. In effetti ci sa fare con i bambini, strano ma vero.
Hermione sorrise, osservando il ragazzo che giocava con la bambina.
Stranamente il campanello trillò un’altra volta, portando Hermione a chiedersi chi altro stessero aspettando.
Sulla porta comparve un uomo dall’aria giovane e l’aspetto tipico di un motociclista, solo meno possente e decisamente più affabile.
- Sirius! – lo abbracciò Harry. – Ce l’hai fatta!
- Certo, per chi mi hai preso? – rispose l’uomo.
- Per un ritardatario cronico. – precisò il signor Potter prima di abbracciare il nuovo arrivato, seguito da tutti gli altri.
- Ah Sirius, finalmente! Ora possiamo andare a mangiare! – annunciò la signora Weasley, invitando tutti a prendere posto in cucina.
 
Se credete che la fatidica cena a casa Weasley si concluda così vi sbagliate di grosso. Ma il capitolo è già molto lungo e non volevo appesantirlo ulteriormente perciò dovrete attendere un po’  per scoprire come si evolverà la cosa.
Intanto però ringrazio le meravigliose sette persone che hanno recensito lo scorso capitolo e naturalmente anche tutti voi, che anche solo continuando a leggere mi avete reso davvero felice!
Per concludere, vi informo che in prossimo capitolo probabilmente sarà pubblicato tra due settimane, ma non è escluso che arrivi leggermente prima, quindi state sull’attenti.
Questo è quanto, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima, Sa :)
 
  
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