Ci ha lasciati…
Ci ha lasciati…
Quelle parole continuavano a
riecheggiare nella sua mente, cercava di dar loro un senso ma non poteva farlo.
Il suo Heric morto. Non le sembrava vero.
Non è possibile che non vedrò
mai più il tuo volto.
Non vedrò il tuo sorriso.
Non sentirò più pronunciare
il mio nome dalle tue labbra.
Non vedrò sul display del
cell il tuo nome con la tua foto che mi avverte che mi stai chiamando.
Non potrò più tenerti tra le
mie braccia.
Non voglio restare qui da
sola.
Perché mi hai lasciata da sola? Lo so che eri un ragazzo forte, allora
perché non ce l’hai fatta?
Non ci voglio credere. Non è
possibile. È solo un brutto sogno… mi sveglierò e tu sarai qui con me… vi prego
ditemi che non è vero… Heric ti prego…non lasciarmi!
Sana non
capiva
più niente. Adesso era a casa da sola. Sua madre aveva cercato di consolarla in
qualche modo, ma non era stato possibile. Voleva solo stare sola. Tutto quello
che voleva era restare sola. Solo lei, le sue lacrime e il
pensiero del suo angelo volato via. Il suo cuore non era più intero. Si
stava sbriciolando e disperdendo nell’aria, come se fosse formato granelli di
sabbia che volano nel vento. Era completamente vuota, si sentiva come se il
mondo all’improvviso avesse cessato del tutto di esistere; Heric era il suo
mondo e adesso era morto.
Rossana sul letto,
abbracciata a un vecchio peluche mezzo rotto ma che
l’aveva sempre accompagnata in ogni fase difficile della sua vita, piangeva
disperata. Ricordava tutti quei momenti che aveva passato con lui, le venivano
in mente i tempi in cui litigavano sempre perché lei era ancora una bambina
viziata e lui un bulletto prepotente.
Ma come abbiamo fatto a passare
da certe situazioni ad altre? Come siamo passati
dall’odiarci all’amarci? E ora come posso dimenticare
tutto?
Le venne in mente la gita in
cui si erano persi…forse quella era stata la prima
volta che lui era stato veramente dolce e gentile con lei. E
altre situazioni ancora…
Quando
l’aveva baciata, per ben due volte. Il loro primo bacio quanto era stato assurdo! Lei aveva urlato
come una pazza… mentre a quel bacio sotto la neve non aveva opposto resistenza…
E poi
ancora quando le aveva spezzato il cuore dicendole che stava insieme a Funny. Tanti piccoli pezzi che formavano l’enorme
puzzle della loro vita. E adesso quel puzzle
era finito. Nessuno l’avrebbe più potuto completare. Gli ultimi tristi pezzi
saranno quelli costituiti dai ricordi del suo funerale, che si sarebbe svolto di lì a due giorni. E
poi non avrebbe più avuto modo di stare con lui, se non attraverso il freddo
contatto di una lapide di marmo e il suo dolce e caldo ricordo.