• IL LETTO

Sono ancora li, non ti lasciano un attimo di tregua.
Altro che "se i Muri potessero parlare", dovrebbero giustamente correggerla in "se i Letti potessero parlare".
Ooooh, tu di cose ne avresti da dire eccome.
Già ti eri illuso d'aver trovato pace almeno per qualche ora, ma conoscendo quei due, dovevi aspettartelo.
Ed indovina un po cosa si sono inventati sta volta? Tanto per cominciare il Biondo lo ha legato a Te.
Si, proprio li. Attorno alle Tue amatissime colonne.
Quelle antiche e finemente lavorate dai migliori artigiani. Quelle in Ebano tra i più pregiati. Quelle che tu sfoggi con così tanto orgoglio.
 Fortuna che sta volta ha usato la seta, perché l'ultima con catene e frustino se la ricorda tutta la stanza.
Giusto l'altro giorno ne parlavi con Armadio, la cui anta è ancora sradicata. Come avranno fatto poi a farlo appesi agli attaccapanni, ancora devi capirlo.
Ma tornando a loro. Quel genio di un Furetto gli ha bendato gli occhi. L'unica cosa apparentemente innocua del Moro, almeno ora ci pensa Lui a tappargli la bocca. Magari lo facesse anche di notte, quando ti tocca lottare contro gli ettolitri di saliva in cui ti ritrovi immerso.
Mica sei uno squallido letto impermeabile, TU!
Per il copriletto di Merlino. Ora si perdono pure a guardarsi e finalmente inizi a fantasticare su una tregua. Ti illudi e lo sai. Ma la speranza è l'ultima a morire.
Mai come nelle ultime settimane ti sei trovato d'accordo con Piton, quei due insieme oltre ad essere indecenti all'inverosimile, sono pure pericolosi.
Ne sanno qualcosa le Tue molle che da quando giocano al Tetris mattutino, non sono più le stesse.
Poi la gente ride se si parla dei muscoli di Harry, stessero al posto Tuo anche solo per un paio d'ore, capirebbero che è il minimo avere quel corpo visti i continui duelli a colpi di Bacchette.
Beh, se stessero al posto Tuo per anche solo un paio d'ore, poi probabilmente implorerebbero per un Oblivion.

Ma poi t'accorgi della quiete attorno a te.
Cala il silenzio.
Se avessi un cuore si fermerebbe per non far rumore.
Se potessi, sorrideresti come un ebete.

Si sono effettivamente fermati. In questo momento pensi che potresti sopportare persino la conca che hanno lasciato sul materasso a forza di starci.
Si. La conca. Al singolare. Sia mai che non stiano l'uno sopra, dietro, davanti l'altro.
Ma la quiete dura, interrotta solo dalle loro risate, temi per il peggio e intanto ringrazi d'aver le molle invece che le doghe in legno, o a quest'ora saresti da buttare.
Non si muovono, percepisci i loro corpi rilassarsi mentre si abbracciano. In questo momento balleresti di gioia, magari su di Loro, saltellandogli addosso come hanno osato fare con Te.

Tutto però perde importanza.
L'agognato riposo è finalmente giunto e il mondo può pure fermarsi.
Ma sta volta, non v'è fretta perché riparta.




(Quest'ultimo capitolo è interamente dedicato a Reiki che ha proposto l'idea XD Spero che ti piaccia v.v Ti amo piccola.)