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Autore: gatta12    11/12/2014    2 recensioni
Gli Angeli?
Creature celestiali, bellissime, meravigliose…
Pericolose, soprattutto se si sta parlando di Angeli Oscuri.
Iris è arrivata ad Hogwarts per frequentare l’ultimo anno dato che prima ha studiato a casa.
Ci saranno anche tutti quelli che non hanno potuto frequentare l’ultimo anno per colpa di Voldemort.
Qual è il mistero che cela la Stanza delle Necessità? Da chi fu creata? E soprattutto… perché? Per quale motivo?
Dal testo:
-“Non ho paura di morire e della Morte. Non ho paura di Voldemort, né tantomeno del suo nome. Non ho paura della solitudine, della tristezza. Ho una paura normale solamente per quelli come me. Io ho la Philofobia. La paura di amare e essere amati.”-
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iris-L'angelo Oscuro'
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Cap.14 Epilogo – circa 13 anni dopo

§

 
 
“Scorpius! Non andare così velo- Nii-chan!!! Uffa…”
“Ahahah, Dai Keyra, non prendertela con lui! Devi capire che è il suo primo anno ad Hogwarts, ne?”
“Però, onee-chan… è anche il tuo primo anno!! Perché lui deve andare così veloce e non aspettarci mentre tu sei così calma?!”
“Perché… io ho preso dalla mamma!”
“Tsk… questa è bella! Come se vostra madre fosse una donna calma… ah! Ma che fai, mi hai fatto male!”
“Questo è quello che ti meriti, baka di un marito! Io sono calmissima, non si vede??” sorrise in modo terrificante, Iris, mentre brandiva con la mano sinistra il libro con cui aveva appena colpito il marito.
“Otou-san… puoi dire qualcosa a Scorp?!”
“Sì, sì, come vuoi tu Andromeda… Scorpius! Torna qui, sbrigati”
“Incredibile, Onee-chan! Riesci a far fare tutto quello che vuoi a Otou-san!”
“Eheh, vedi, Keyra? E’ questo il vantaggio di essere nata primogenita… anche se insieme a quell’idiota di nostro fratello…”
“Idiota a chi, scusa?!” chiese Scorpius.
“Potete fare silenzio?” chiese Eltanin, la secondogenita dopo i gemelli  “i nostri fratelli stanno dormendo, e io vorrei leggere in santa pace!”
“Ecco, a volte non so se Elt sia figlia di okaa-san o di zia Hermione…” bisbigliò Scorp.
“Cosa?!”
“Scusa, scusa mamma… è solo per i libri e il comportamento, non vuol dire che papà ti ha tradito! Insomma, Nin trascorre sempre molto tempo con zia Herm…”
La signora Malfoy lanciò uno sguardo al marito, pietrificandolo, sistemò nel passeggino il piccolo di un anno e mezzo, Lucius, e controllò se il figlio di quattro anni Louis stesse comodo tra le braccia del padre, poi si rivolse ai figli:
“Bene ragazzi, siamo arrivati al passaggio” sorrise, ignorando i passanti che guardavano stupefatti quella famiglia di otto persone “Adromeda, Scorpius, andate prima voi. Ce la fate da soli?”
“Tsk, ovviamente, mama!” ghignò Scorp, mentre con una mano spingeva i suoi bagagli e con l’altra la sorella “Sbrigati, forza!!”
“Eh… ecco… C-certo” la sicurezza di prima scomparve del tutto in Andromeda.
Il padre sorrise.
“Non preoccuparti, Andromeda, andrà tutto bene”
La figlia guardò il padre, annuì e mano nella mano al fratello attraversò il passaggio.
La donna si sentì tirare la gonna dalla figlia di sette anni.
“Mamma… devo attraversarlo anch’io il passaggio?”
“Sì, Keyra… chiudi gli occhi e dammi la mano. Non sentirai nulla, fidati piccola”
La piccola fece come le era stato detto.
Draco guardò Eltanin, che in quel momento sfogliò una pagina.
“Elt?”
“Cosa? E’ ovvio che è assurdo avere paura di una cosa del genere! Da tempo i maghi attraversano questo passaggio, noi siamo maghi, per cui la paura non dovrebbe esserci!”
-Proprio… da Hermione. Credo proprio che finirà in Corvonero- pensò la madre, mentre la figlia attraversava la barriera.
Loro li seguirono a ruota.
Da lontano si poteva sentire il treno arrivare.
Avvistarono i Potter con i figli James, che stava anche lui per andare ad Hogwarts per la prima volta, Albus, che si avvicinò ad Elt non notando l’occhiata assassina di Draco, ripreso subito dalla moglie, e la piccola Lily che si stringeva alla madre.
Vicino a loro Ron e Lavanda con Hugo e Rose, che si avvicinò sorridente ai gemelli, di cui uno arrossì un poco.
Videro che si avvicinavano anche Daphne e Theo coi figli Sarah e Edward e Pansy con il figlio Simon, mentre il marito stava parlando con alcune persone più in là.
Alla fine…
Iris si sentì tirare ancora.
“Ne, ne, Okaa-san! Guarda! Gli zii sono arrivati!!”
Blaise, Hermione e i figli Robin e Marie si avvicinarono correndo, visto che l’Hogwarts Express stava entrando in stazione.
“Scusate il ritardo! Marie voleva trovare a tutti i costi il suo vestito da festa…”
“Meglio essere previdenti se c’è un’occasione importante, scusa!”
Risero.
Draco si avvicinò ai figli, mentre gli altri genitori facevano lo stesso e Iris prendeva in braccio Louis.
“Bene ragazzi, ci siamo. Come vi sentite?”
“Elettrizzati!” rispose Scorpius con un sorriso.
“Papà… se finisco in una casa diversa da quel che vi aspettate? Insomma… Corvonero vi va bene, come anche Grifondoro e Serpeverde… ma se finissi a Tassorosso?” chiese con una vocina Andromeda, mentre con le lacrime agli occhi si stringeva al padre.
-Probabile- pensò Draco. –ma…-
“Non importa, Dromeda. L’importante è che tu ti trovi bene nella tua casa… e che stracci Potter in ambito scolastico, ovviamente…”
“Draco!” lo riprese la moglie, che lui ignorò.
Andromeda sorrise ed annuì.
“Tu invece, Scorp…”
Draco si fermò ad osservare il figlio.
Se pensa a tutto il tempo in cui ha dovuto assimilare il fatto che il suo ragazzo fosse stato il suo rivale in amore in un'altra vita…
Sorrise malinconico.
“Straccia Potter a Quiddich e vinci la coppa di Ser-”
“DRACO! Non è detto che Scorpius finisca in quella casa lì”
Un’occhiata dal marito le fece intendere che era impossibile.
Sospirò, mentre si avvicinava anche lei ai figli.
“Non preoccupatevi” sorrise “Andromeda, studia e… trovati un ragazzo, così ne parliamo, ok?”
La figlia arrossì leggermente annuendo.
“Che?! Cosa?! Che mi nascondete??”
“Cose tra donne”
“Ah!?”
Elt e Keyra si avvicinarono ai fratelli.
“Se ti innamori voglio sapere tutto, onee-chan!”
“Sì, certo!” Andromeda accarezzò la testa della sorellina.
“Fratello, stai attento ad Andromeda e anche a te stesso, non vorrei che ti cacciassi nei guai trascinando anche lei”
“Ehy! Non sono sempre io quello che combina i guai, sapete? Ah, non vedo l’ora che anche gli altri uomini della famiglia comincino a diventare grandi, sul serio, essere circondato sempre da donne è asfissiante…”
“Cerca di prenderla nel lato positivo” lo riprese Eltanin “capirai meglio di qualsiasi altro le donne”
Keyra e Draco annuirono e Andromeda rise insieme alla madre.
Il piccolo Lucius in quel momento si svegliò e iniziò a piangere, mentre Louis tendeva le mani verso i fratelli per farsi prendere in braccio e salutarli.
Lì vicino, Marie parlava con la madre.
“…”
“Cos’hai Marie?” le chiese preoccupata la madre, vedendo la figlia che non accennava a parlare.
“Mi mancherai, mamma. Posso scriverti già domani?”
La donna sorrise commossa.
“Certo, devi raccontarmi tutto! Le tue impressioni e la casa in cui sei finita! Ah, e se tuo fratello maggiore ti chiede di scrivere anche per lui… beh, non farlo”
La ragazzina sorrise e abbracciò la madre.
“Ohi, e io chi sono, nessuno per caso?”
Marie si sentì tirare su da terra e cacciò un urlo divertito.
“Papà, lasciami!”
“E’ la vendetta per aver salutato tua madre e non tuo padre!”
“Papà, a volte sembri tu il bambino”
“Concordo, Robin”
Il bambino abbracciò la madre sorridendo.
Quando tutti ebbero salutato i propri figli, loro salirono sul treno parlando tra loro.
“Secondo voi c’è una cabina abbastanza grande per tutti?”
“In che casa vuoi finire?”
“Ho fame, non vedo l’ora di gustare la cena!”
“Pensi sempre a mangiare, tu, Hugo!”
“Io non voglio essere assolutamente un Corvonero! Poi credono che debba sempre ottenere ottimi risultati e stare sempre a…”
Quando il treno partì, Iris si avvicinò a Hermione.
“Beata te, avrai tutto il tempo per stare con tuo marito adesso…”
“Ahahah! Hai ragione, ma fino ad ora mi ero abituata a 11 anni di confusione… Ho paura a tornare subito a casa, ora come ora…”
“Beh” sorrise Daphne avvicinandosi “che ne dite se andiamo tutti a cena fuori stasera?”
“Alcuni di noi hanno alcuni figli che sono rimasti qui, ricordi?” disse Pansy.
“Beh… ci sono sempre i nonni!”
“Beati i nonni… beh, noi ci stiamo, vero Herm?” chiese Blaise.
“Voi?”
“Certo!”
“Andiamo allora!”
Iniziarono ad allontanarsi tutti insieme dalla stazione.
Hermione si avvicinò ad Iris.
“Sei la mia migliore amica…”
“… e lo sarai per sempre”
Si fecero l’occhiolino e scoppiarono a ridere.
 
§



*Angolo autrice*
Otou-san: papà
Okaa-san/Mama: Mamma
Onee-chan: sorellona
Onii-chan: fratellone
Baka: stupido/scemo/idiota

O mio Dio... è davvero l'ultimo capitolo? Santo cielo, e dire che ho passato tipo... non so, un anno senza scrivere nulla, invece ora mi sono messa d'impegno e l'ho finita, una storia... Ho iniziato a scriverne altre oltre quelle che avevo e al momento sono: 5 da modificare e 9 non pubblicate e 1 pubblicata che devo finire... e un migliaio nella mia testa T-T Aiuto...
Beh, che ne pensate? Voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto la storia e spero che sarete in molti a recensire l'ultimo capitolo! (Ve ne prego, fatelo perchè continui a scrivere, ne ho bisogno!)
Intanto voglio scrivere a una delle lettrici: hai visto, alla fine erano sei i figli, non quattro come speravi, sei contenta? :-)
Beh, che dire?
Baci, gatta12! <3
 

 
  
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