HUMAN
I can hold my breath
Il respiro di Hazel si fa pesante.
Chiude gli occhi ambrati per un istante, le lacrime che, incessanti, scorrono sulle sue guance scure.
È intrappolata: un masso sulle gambe, il debole scudo di pietre preziose che è riuscita a formare con le sue poche forze sta cedendo. Di fianco a sé, sanguinante, il cadavere di sua mamma.
Hazel sa che non ce la farebbe comunque a vivere. A che scopo, a quel punto?
Ma è tutto così ingiusto, così terribilmente ingiusto.
Smette di piangere e singhiozzare. Ha solo tredici anni, Hazel. Ma smette di piangere davanti alla morte, lascia andare la barriera e trattiene il respiro, chiude gli occhi.
Sa che, in pochi istanti, sarà tutto finito.
117 parole
||ANGOLO DI ONE||
Ciao popolo! *si nasconde dietro un sasso*
So, lo so, ne sono consapevole. Ho abbandonato il sito per mesi e mesi. Ho abbandonato la mia long da 120 recensioni e migliaia di visualizzazioni, Distance (nel fandom di Glee), ed anche l'altra long assieme a riveraslegs (causa rapporti non più, mh, così buoni diciamo). E so che presentarmi con questa raccolta da trenta capitoli (sì, li ho già scritti tutti, quindi questa volta non ho scuse per abbandonarla, eccetto la mancanza di tempo a causa compiti/sport/un minimo di vita sociale) è ridicolo, dopo tutto questo tempo. Ma che ci volete fare, quando l'ispirazione arriva, arriva.
Questa canzone (che tra l'altro dovete ascoltare, e che è molto, molto inerente al tema Percy Jackson, secondo me) mi ha ricordato così tanto questa saga che, dopo averne fatto un disegno penoso e non ancora scannerizzato, mi ha fatto accendere la lampadina. E niente, se c'è qualche vecchia, povera anima che mi seguiva, vi prego di non odiarmi. Agli altri: prego pure voi di non odiarmi. A chi mi odia: beh, lasciate una recensione anche malevola.
Tronco qua, ho fatto un "angolo" più lungo del primo capitolo, ma non è colpa mia se dovevo dire tante cose e se sto scrivendo solo brevissime flashfic.
Grazie dell'attenzione e bacioni a voi.
One