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Autore: Final Alex    06/11/2008    1 recensioni
Non doveva andare così
No proprio no…è sbagliato
è tutto sbagliato
non doveva succedere
era stato un errore
un errore colossale
quell’amore che c’era stato
…sbagliato...
le sensazioni, le emozioni
…tutto sbagliato…
E il sentimento… quel dannato sentimento
Era stato
l’errore più grande…
SPOILER->alla nascita della figlia di Asuma e Kurenai
quando l'amore diventa vietato e decide di prendere strade sbagliate... quando amare diventa proibito...ecco qui la mia prima (e credo sia semplicemente LA prima) ShikaxKurenai--chi vincerà tra amore e ragione???
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuma Sarutobi, Ino Yamanaka, Kurenai Yuhi, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Così la madre nacque alta nel cielo, navigando tra le tante nuvole variopinte di blu, in quella scura notte di luna piena

Così la madre nacque alta nel cielo, navigando tra le tante nuvole variopinte di blu, in quella scura notte di luna piena.

Due figure profumate di carne e sudore, rigirate tra le lenzuola, respiravano caldamente appisolate,  l ‘una avvinghiata all’altro, con il sapore di questa ancora impastata tra i capelli e le ciglia.

Vispi occhi sanguigni si agitarono per la stanza.

Si alzò lei, stropicciandosi gli occhi, smuovendo i capelli. Guardò l’immagine riversata sul materasso, respirare sul cuscino con la schiena rivolta verso il soffitto. Sbuffò.

Si diresse versò il bagno con l’intenzione di farsi una doccia; di lasciare quindi quei sapori delle notte in balia dell’acqua sulla sua pelle; voleva cancellare quei piccoli ricordi di carezze e di baci lavando via  loro odori.

Si schiudevano intanto sguardi nocciola.

Kuren…”

il giovane si alzò a sedere fissando il posto vuoto al suo fianco.

La forma intagliata nelle lenzuola ancora calde, appariva così fredda ora, senza di lei.

“Kurenai!” la chiamò a gran voce, udendo in risposta solo lo scrosciare dell’acqua.

 

Non doveva andare così -Si sfregò i capelli, li massaggiò.

No proprio no…è sbagliato

è tutto sbagliato

non doveva succedere

è stato un errore- si sciacquò il viso

un errore colossale

quell’amore che c’era stato

…sbagliato...

le sensazioni, le emozioni

…tutto sbagliato….

E il sentimento… quel dannato sentimento

Era stato l’errore più grande…

 

“kurenai!”

“sono sotto la doccia!” urlò di rimando, chiudendo la manovella dell’acqua.

Chiuse gli occhi un secondo e quelle immagini…o come galoppavano nella sua mente.

Ne prendevano possesso, occupando la sua vista.

La sua schiena imperlata di sudore, il battito del cuore nel petto, quel caldo afoso.

Aveva commesso un peccato: si era lasciata portar via dalla marea delle sue parole e dalle sue carezze.

Lui non avrebbe dovuto trovarsi lì…in quel letto…ora…

Afferrò rapida un asciugamano e si coprì il corpo.

Andava tutto così bene. appariva tutto lucidato e perfetto, pronto per essere mostrato con orgoglio.

Quelle voci, quelle stramaledettissime voci che girovagavano per Konoha…erano vere…

Avevano sempre avuto ragione.

Sarebbe capitato qualcosa, lo sapevano.

Lui lo sapeva.

Lui volevo fossero vere.

Pura incoscienza la sua, pura adolescenza ricca di stupidaggini e sogni.

Prese gli abiti che aveva poggiato sul comodino e se li infilò.

Stupida lei ad averlo ascoltato, ad averlo seguito.

Avrebbe dovuto sicuramente fermarlo, prima di combinare qualche disastro.

Ma non ne aveva avuto la forza.

Non capiva il motivo, ma era stato più forte di lei, la ricerca del sesso.

Forse perchè era da tanto che non aveva un uomo così vicino.

Eppure era una persona che sapeva porsi dei limiti.

Con i capelli ancora bagnati, uscì dal bagno per andare in camera da letto.

Era stato il sesso quindi ad imporgli di errare.

Nulla più, nulla meno.

Una sbandata, una svista.

Niente di eccessivamente illecito, si poteva risolvere tutto.

Era ancora in tempo, chissà…

Varcata la soglia si trovò davanti un ragazzo semi vestito, alla ricerca della propria maglietta.

Sentendola entrare si voltò di scatto.

“esci”

la fissò con incredulità -“come?”

“esci di qui” voce calma ma insieme tagliente, cacciava via un anima dal suo nido.

“ma…”  tentò vagamente una forma di ribellione il Nara

“ti prego Shikamaru” così tiepide e flebili parevano quelle parole. Pronunciate piano, ma ricevute forti e chiare, come una richiesta, una preghiera.

Sempre la stessa dannata preghiera

Kurenai-chan…c-che cosa c’è?” domandò timido il giovane incapace di comprendere

“voglio che tu esca da questa casa! Vestiti!” ancora più aspro il tono, ancora più amare le parole.

I violenti occhi parevano sanguinare ancora più porpora del solito.

“ehi asp…” il cervo protese una mano “..spetta, Amore!!”

A…Amore??

Quella parola, quel suono improvviso, le sbarrò gli occhi facendola cadere nel buio.

Amore, era vietato

Amore, non gli apparteneva

si arrabbiò ed ululò i suoi voleri, come la padrona ad uno schiavo, come la madre ad un figlio…

come una donna… ad un uomo

 “NON CHIAMARMI COSI!”

Una persona sola

strillò il suo nome nella mente, mentre sgridava l’artefice di quel dolore.

 “NON CHIAMARMI MAI PIU AMORE!”

solo Lui

l’immagine riflessa negli specchi del suo cuore, giaceva immensa ed adornata di fiori e petali

“e perché scusa?!

Kurenai si avvicinò al materasso, vicino a giovane. Si fissarono nelle iridi brune.

Quel sapore, entrambi lo sentivano ancora tra le loro labbra,salato.

“ho commesso un errore, Shikamaru, sta notte”

u-un errore?m-ma come? Perché!?

ed egli si domandò il motivo di quello sbaglio.

Stranito e colpito nel segno, da quella donna fatale e fatata che aveva di fronte.

“Solo Lui…” sussurrarono le dolci labbra ancora bagnate.

Il Nara l’interruppe, incurante dei mormorii

“Io ci tengo a te Kurenai…perché vuoi distruggere tutto questo?!

era suppliche quelle che udiva la sensei.

Suppliche difficili da fare, ed impossibili da sentire

“Shikamaru…Non c’è Niente tra noi...”

crash…

il cuore pulsante in petto di lui, cadde spaccandosi in tanti e troppi pezzi…

“la tua è solo un’infatuazione adolescenziale”

il ragazzo rimase impietrito, dopo essere stato investito in pieno da cosi crudeli sentenze

Solo Lui…Shikamaru…Può chiamarmi Amore

p-per me n-non è stato solo Sesso. So che è così anche per te…”

Io amo una persona…

“ti sbagli…tra noi non v’è nulla Shika, mettitelo bene in testa…”

Una persona sola…

“vai via da questa casa, lascia perdere Yuzumi…”

ancora a petto nudo lui si allontanò dalla donna.

Andò alla porta e ve n’è uscì.

Si trovarono l’uno di fronte all’altra, a guardarsi in silenzio

E quella persona…

 “Mi dispiace…Shika

Non sei Tu…

 

   
 
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