Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    14/12/2014    1 recensioni
Astrid avrà un incidente che la porterà a non essere più completamente autosufficiente, e Hiccup sarà costretto ad occuparsi di lei.
Attenzione: apparentemente è una versione alternativa della mia stessa fanfic "Furia Cieca", ma solo lo spunto è lo stesso
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il tempo passò.
Hiccup, lentamente, si abituò al suo nuovo ruolo di capotribù. Non era semplice, ma sia il padre che la moglie lo aiutarono molto.
Tra un compito e l'altro riusciva anche a trovare del tempo per l'Accademia, e, insieme ai suoi amici, osservava i progressi di Sneezy e Shardy, le due Furie Mortali, come le aveva definite Gambedipesce, nome con le quali erano state catalogate nel Libro dei Draghi.
Le due cucciole, nonostante avessero pochi mesi di vita, restavano minuscole, ma, a parte qualche starnuto con annesso sputo di plasma, emesso quando prendevano un po' più freddo, erano tutt'altro che deboli. Erano giocose e allegre, esattamente come i due genitori, e Hiccup notò, con suo sommo piacere, come Sdentato si fosse adattato facilmente al suo ruolo di genitore.
Le seguiva molto, giocava con loro, le coccolava e le nutriva, quando non poteva farlo Tempestosa. Era un padre esemplare, ma ciò non gli impediva di continuare a volare col suo Cavaliere, che continuava a seguire, nonostante tutto.
Intanto si avvicinava la fine dell'inverno, e riprendeva la vita di sempre, a Berk.
Hiccup passava molto tempo in giro per il villaggio, impegnato nei suoi compiti di capo, e Astrid non sempre lo seguiva, approfittando del fatto che i loro amici si stavano dando da fare per aiutarli, quindi ne approfittava, qualche volta, per chiedere a Testa Bruta di farle compagnia, in modo da lasciare che il marito potesse girare e assolvere i suoi doveri liberamente, senza doversi preoccupare di lei.
Anche i Cavalieri erano cambiati, di conseguenza al cambio di ruolo del loro capo. Erano molto più responsabili e più maturi, ed erano molto più inclini a eseguire gli ordini di Hiccup di quanto non lo fossero prima. Certo, non mancavano i momenti di goliardia e gli scherzi tra amici, ma sembrava che, ormai, il momento del divertimento puro fosse cessato e fossero tutti diventati più adulti.
Era una bella giornata di inizio primavera. A Berk era cominciato il periodo della semina, e buona parte dei paesani erano impegnati in tale mansione; Hiccup, ovviamente, passava spesso a controllare che tutto procedesse per il meglio; era il suo compito, e lui lo prendeva molto sul serio, infatti era partito per i campi al mattino presto, lasciando la moglie con Tempestosa e i due cuccioli, ben sapendo che presto sarebbe passata Testa Bruta a farle compagnia.
Per tutto il giorno, lui e Sdentato avevano lavorato duramente, senza fermarsi se non per mangiare un boccone, ed erano rincasati quando il sole stava tramontando.
Quando i due entrarono in casa, Bruta era appena andata via, e Astrid era seduta al tavolo, dove Sneezy e Shardy erano stese pancia all'aria per godere delle grattatine che riservava loro la giovane donna, mentre Tempestosa sonnecchiava in un angolo, ma senza mai perdere davvero d'occhio le due figlie.
Hiccup si avvicinò alla moglie, baciandola con dolcezza, mentre Sdentato accoglieva le feste delle due figlie, che gli erano corse incontro con allegria, riservando loro una leccata premurosa e una parte del pesce che aveva mangiato per pranzo e aveva stivato nello stomaco apposta per loro.
"Buonasera, milady." salutò il giovane, mentre Astrid si alzava per abbracciarlo "Hai passato una buona giornata?"
"Mi sei mancato." confessò la ragazza "Sai, sono dovuta andare dea Gothi."
"Da Gothi? Stai bene?" domandò lui, allarmato.
"Sì, ora sì. Avevo solo un po' di capogiro e Bruta ha insistito per accompagnarli." lo tranquillizzò "Mi ha controllato gli occhi. Secondo lei potrei tornare a vedere da un momento all'altro."
"Davvero?!" esclamò Hiccup, sorridendo "Ma è fantastico!"
"Aspetta, non ho finito." lo fermò lei, poggiando gli una mano sul petto "C'è ancora un'altra cosa."
Hiccup la guardò, interrogativo, mentre lei, sorridendo, spostava la mano dal petto del marito alla sua mano, prendendola e guidandola sul suo corpo, fermandola alla pancia. Il ragazzo trattenne il respiro dallo stupore, mentre la giovane arrossiva, abbassando la testa con aria timida.
"Astrid..." balbettò il giovane uomo "Tu sei... noi siamo... Sacri Dei... stiamo per..."
"Sto per darti un erede, marito mio." ammise Astrid, fiera, mentre Hiccup le carezzava la pancia con una mano, mentre con l'altra la stringeva a sé. Era senza parole, di lì a poco sarebbero diventati genitori, ed era una notizia stupenda.
La strinse ancora, baciandola e mostrandole tutto l'amore che provava per lei.
La ragazza lo lasciò fare e ricambiò immediatamente. Anche lei era al settimo cielo, lo era dal momento in cui Gothi le aveva confermato la notizia; era da quando si era resa conto di amare quell'uomo che aveva sognato di dargli un erede, ed ora che quel sogno si stava avverando quasi non poteva crederci! Era talmente felice che, mentre il ragazzo la stringeva, scoppiò a piangere.
"Hiccup... sono così felice..." singhiozzò "Ti darò un figlio... è grandioso!"
"No, Astrid." la corresse Hiccup "Non darai un figlio a me. Questo bambino lo abbiamo fatto insieme, non lo darai a me, perché è anche tuo. E sarà sempre così."
"Hiccup, ti prego..." obiettò la giovane "Almeno questo lasciatelo fare... lo so che a te certe tradizioni non piacciono, ma... io ci tengo... fa parte della mia educazione... sono cresciuta così, e vorrei considerarlo in questo modo... poi tu potrai decidere di educarlo come vuoi, ma almeno questo..."
Il giovane sospirò. Da quando era diventato capo si era reso conto che alcune tradizioni erano quasi impossibili da scardinare; era a stento riuscito a eliminare il matrimonio combinato, ma su molte altre stava facendo fatica a battersi, anche perché pure per lui era difficile pensare in modo differente, su alcune cose, cose sulle quali era stato educato fin da bambino e, per quanto sapesse che fossero in qualche modo sbagliate, non riusciva a togliersi quel blocco mentale che lo faceva agire in certi modi. Per cui, in un certo senso, capiva il modo di pensare di Astrid: per quanto le ragazze di Berk fossero libere di scegliere la carriera di guerriera, venivano tutte educate ad essere delle brave mogli, ed essere delle brave mogli significava essere sottomesse al volere del marito, restare incinte e dare a lui degli eredi. Non c'era parità, in questo, per quanto lui la trattasse come sua pari e non come una proprietà, e, nonostante lei accettasse tale trattamento, spesso si comportava come dettato dall'educazione ricevuta, e lui non poteva farci nulla.
Quindi, se lei voleva considerare il bambino che portava in grembo un erede dell'amato marito e non un figlio di entrambi, non poteva farle cambiare idea così di colpo, doveva attuare la tattica che aveva usato per farle accettare la parità di ruoli nella vita coniugale: con calma, avrebbe dovuto agire, senza imporsi, e fare in modo che quel blocco si rimuovesse da solo, anche solo parzialmente.
"Va bene." disse, baciandole la fronte "Come vuoi, piccola. Ora stai tranquilla, non ti fa bene agitarti."
Astrid annuì, asciugandosi le lacrime. Hiccup era davvero un marito premuroso, e era sicura che sarebbe stato anche un ottimo padre.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar