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Autore: Seiraluna    14/12/2014    2 recensioni
Prima regola. Mai entrare in questo ufficio senza il mio permesso. Seconda regola mai entrare nella mia stanza da letto. Terza regola mai far uscire Minato senza aver informato me o Claude. Quarta regola niente schifezza a Minato. Quinta regola se ruba qualcosa è licenziata
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Naruto e Hinata erano ancora nell’ufficio di lui. Avevano parlato per tutta la sera. Verso le otto erano andati nel salone per pranzare. Minato li attendeva con ansia per dare al suo papà un regalo. Il bambino consegnò nella mani del biondo un disegno che lo raffigurava a lavoro.
-Grazie piccolo mio. Questo lo appenderò nel mio ufficio. È un bellissimo regalo.
Minato sorrise al padre e poi corse ad abbracciare Hinata. Le voleva molto bene.
Si sedettero a tavola e cenarono tranquilli. La carne di Miss Bridget era sempre sublime. Naruto ne mangiava addirittura tre piatti.
-Non esageri signore.
-Miss Bridget non mi sgridi, sa che faccio molto sport e ho bisogno di energie.
-Lei dimagrisce perché lavora troppo.
-Sempre a farmi la predica. Starò attento alla mia salute. Ora ho un motivo in più per tornare prima a casa- disse il biondo facendo l’occhiolino alla mora.
Hinata arrossì di colpo. Era imbarazzatissima. Ora Naruto si metteva anche a fare allusioni su di loro davanti a Miss Bridget.
Verso le nove Minato si addormentò su divano e Naruto lo portò nel suo lettino. Dopo aver chiuso la porta della camera del bambino andò da Hinata e la vide leggere un libro enorme. Era molto seria e sembrava non essersi accorta di lui. Decise di coglierla di sorpresa. Si avvicinò alla poltrona della sala e sollevò la mora da dietro.
-Naruto cosa fai?
-Ho notato che hai perso peso, volevo controllare se la mia supposizione era giusta.
-Questa è una bugia signor Uzumaki.
-Lo hai capito subito. Mi serviva una scusa per coccolarti. Mi basta abbracciarti per stare meglio. Con te ogni mia stanchezza sparisce.
Din don
-Chi suona al campanello a questa ora?
-Se mi mette giù vado a vedere. Claude e Miss Bridget sono andati a dormire presto questa sera.
-Ricordati che ti metto giù con dispiacere.
Hinata corse ad aprire e si ritrovò davanti un uomo biondo e alto molto simile a Naruto.
-Buonasera. Cerca qualcuno?
-Buonasera. Cerco il signorino Uzumaki.
-Minato dorme.
-No, non ha capito. Io cerco Naruto Uzumaki.
Hinata fece accomodare l’uomo nel salone dove trovò Naruto seduto sul divano.
-Mi hai chiamato e sono venuto il prima possibile.
-Grazie. So che posso sempre contare su di te.
Hinata non stava capendo niente. Quei due sembravano conoscersi molto bene.
-Non mi presenti questa signorina? Dove sono le buone maniere Naruto. Tua madre ti sculaccerebbe se fosse qui.
-Molto spiritoso. Lei è Hinata Hyuga, la babysitter di Minato.
-Piacere di conoscerla signorina. Io sono Minato Namikaze.
-Voi siete il padre di Naruto.
-Da cosa lo avete capito? Mio figlio ha sempre usato il cognome della madre.
-Voi vi somigliate. Avete anche lo stesso sorriso.
-Hinata potresti lasciarci soli, per favore.
-Con piacere. Se vi serve qualcosa sono nella mia stanza.
 
Hinata salì al piano di sopra mentre Naruto e Minato parlarono della situazione delicata che si era creata fra lui e la sua ex. Il padre del ragazzo aveva trovato molte informazioni sulla donna e aveva rassicurato Naruto. Non aveva alcuna chance di ottenere la custodia del bambino. Nessun giudice avrebbe lasciato un bambino piccolo a una madre tanto pericolosa.
Naruto capì che suo padre doveva sapere qualcosa di più sul conto di quella donna e doveva sapere. Non poteva permettere a qualcuno di pericoloso di avvicinarsi alla sua famiglia.
-Cosa avete scoperto padre?
-Quella donna vuole la custodia di Minato perché ha detto al suo nuovo marito di avere un figlio. Il suo nuovo consorte è un uomo di sessanta anni e non può avere figli. Quindi vuole che Minato vada ad abitare con loro altrimenti non lascerà nulla a sua moglie quando morirà. Al momento della sua morte il suo patrimonio andrà tutto a una fondazione del Terzo mondo.
-Lo ha sposato solo per soldi.
-Prima di sposare questo ricco uomo d’affari si è sposata con un ricchissimo nobile inglese. Ha divorziato dopo averlo tradito con un ricco imprenditore molto giovane.
Naruto era furioso. Quella donna era più meschina che mai. Non capiva cosa lo aveva affascinato di lei. Si stava dando dello stupido per essersi lasciato ingannare. Però qualcosa di bello era nato da quella relazione. Suo figlio era la luce dei suoi occhi e non avrebbe permesso a nessuno di allontanarlo da lui.
-Cambiando discorso Naruto. Tua madre mi ha detto che vi vuole a cena domani sera.
-Minato sarà contento di vedere i nonni. Non fa che chiedere quando lo porto da voi.
-Quel bambino è molto dolce. Come si comporta ora? Ho saputo da Claude che ha causato molti danni alla casa.
-Ha disegnato sui muri e ha rotto qualche vaso. Oltre a sradicare i fiori nel giardino. Ora si comporta benissimo. Hinata sa come tenerlo calmo. Con lei è sempre un angioletto.
-Che rapporto c’è tra te e quella ragazza?
Naruto stava bevendo il tè quando il padre fece quella domanda. Sputò tutto e il getto colpì in pieno Minato.
-Ho fatto centro figliolo.
-Non fantasticare papà. Lei è una ragazza straordinaria ma io non sono sicuro di essere alla sua altezza. Ho paura di ferirla.
-Naruto di solito non ti arrendi mai. Come mai ora sei tanto remissivo a iniziare una storia con quella ragazza?
-Lei è speciale. Ogni volta che sto con lei riesco a ridere e a parlarle di tutto. Non ti sembra troppo bello per essere vero?
-Porta anche lei domani a cena. Tua madre sarà lieta di conoscere la ragazza che ti fa battere il cuore.
-Non le dite niente o farà il terzo grado a Hinata.
-Sarò cauto. A domani.
-A domani.
 
Naruto salutò il padre e salì al piano di sopra. Notò che la porta della stanza di Hinata era socchiusa. Provò a bussare e la ragazza le diede il permesso di entrare.
Hinata si alzò in fretta dal letto e si mise una vestaglia per coprirsi.
-Vi serviva qualcosa signore?
-No, sono venuto a darti la buonanotte. Domani puoi venire a cena dai miei genitori?
-Sì, è un onore ricevere questo invito.
-Non serve essere formali. Loro sono persone semplici. Forse mia madre ti sembrerà un po’ strana ma sono brave persone.
Naruto baciò Hinata sulla fronte e poi si ritirò nella sua stanza. La mora non chiuse occhio per tutta la notte. Non faceva che pensare a Naruto. Alle sue labbra, ai suoi occhi, ai suoi capelli. Ricordava ancora il suo braccio quando le cingeva la vita. Non era abituata a tutte quelle attenzioni visto che a scuola nessun ragazzo le aveva mai rivolto tante premure. Di solito la trattavano molto male. Al contrario, Naruto sembrava volerle bene.
 
Il giorno dopo
Hinata si alzò presto e fece subito il bagno a Minato che si alzò a fatica dal lettino. Quella mattina non voleva saperne di uscire dalla camera.
-Minato cosa hai? Ti senti male?
-No, sto bene.
Minato rimase in silenzio con il broncio mentre la mora gli faceva il bagno. Scesi a fare colazione il piccolo non mangiò nulla. Hinata era molto preoccupata e chiamò il medico.
Dopo circa trenta minuti, il medico arrivò alla villa e visitò il bambino. Disse che le sue condizioni erano perfette. La mora ringraziò il dottore per la visita e lo accompagnò alla porta. Restava il fatto che Minato quel giorno non voleva fare niente. Se ne stava seduto sul divano con il faccino triste.
A mezzogiorno e trenta
Naruto tornò a casa e trovò Hinata seduta di fianco a Minato che tentava di farlo mangiare.
-Cosa succede?
-Minato non ha fame. Neanche questa mattina ha mangiato. Sono un po’ preoccupata.
-Ci penso io. Cosa c’è piccolo mio.
-Papà non farai andare via Hinata vero? Io le voglio tanto bene.
-Come ti è venuta in mente una cosa simile.
-Una signora al telefono mi ha detto che Hinata sarebbe andata via da qui perché tu non le volevi bene.
-Non devi rispondere al telefono Minato. Lascia che lo facciano i grandi.
-Va bene papà.
-Non ti preoccupare, Hinata resterà con te.
-Grazie papà. Ti voglio bene- disse il piccolo portando le braccia intorno al collo del padre.
Hinata si sentiva in colpa. Non si era accorta che Minato aveva risposto al telefono. Era proprio imbranata in quei giorni.
-Hinata non è colpa tua se Minato era triste. Non prenderti colpe non tue. Noi ti vogliamo vedere sorridere. Non è vero piccolo?
-Sì, Hinata più bella quando ride.
-Grazie ragazzi.
Hinata era emozionata. Aveva trovato un lavoro stupendo e il suo legame con Naruto cresceva giorno dopo giorno.
Naruto disse a Minato che quella sera sarebbero tutti andati dai nonni e il bambino iniziò a saltellare per tutto il salone. Non vedeva l’ora di vedere i suoi cari nonnini. Erano mesi che non li andava a trovare perché erano sempre impegnati tra lavoro e galà per raccogliere fondi per i più bisognosi.
 
Verso le sei e trenta Hinata aveva vestito Minato con uno dei suoi completi eleganti e poi era andata nella sua stanza per cambiarsi. Aveva optato per un vestito lilla con delle ballerine e un fermaglio viola per i capelli.
Hinata andò a chiamare Minato e vide che si era slacciato la cravatta. La mora decise di mettergli un papillon per farlo stare meglio. Infatti, non gli dava fastidio.
Scesero le scale e trovarono Naruto ad aspettarli. Indossava un completo scuro molto elegante. Hinata si sentiva inadeguata in confronto ai due Uzumaki. Ci pensò Naruto a farla sentire meglio.
-Sei stupenda.
La mora per poco non crollava a terra. Naruto sapeva sempre metterla in imbarazzo. Il ragazzo sorrise quando la vide arrossire. Adorava vedere Hinata imbarazzata perché sapeva che era lui a causargli quello stato.
 
Arrivati a villa Namikaze, Naruto suonò al campanello e gli aprì la domestica che li accompagnò in un salone enorme.
-Questa casa è bellissima.
-Mia madre l’ha progettata e mio padre l’ha costruita pezzo dopo pezzo. Insieme sono una squadra formidabile.
Dalla porta della cucina si vide sbucare una donna rossa vestita in modo elegante. Minato corse subito ad abbracciarla mentre Naruto salutò il padre seduto su una poltrona. Ora Hinata si sentiva peggio di prima. Era in imbarazzo come non mai. Forse sarebbe stato meglio non andare.
   
 
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