Un anno dopo.
Astrid ci mise del tempo a riprendere la vita di sempre. Doveva riabituarsi a vedere, inoltre doveva anche occuparsi del bambino, che era stato chiamato Hiccup Horrendous Haddock Quarto.
Il compagno non la lasciò mai, gestendo alla perfezione sia i suoi impegni di capo che quelli di marito e padre, e seguì la moglie e il figlio per tutto l'inverno, il momento più critico per entrambi, in quanto erano indeboliti dal travaglio, e il freddo intenso di quelle latitudini poteva essere molto pericoloso.
Le due figlie di Sdentato e Tempestosa crebbero velocemente, e all'età di poco più di un anno avevano raggiunto già un terzo delle dimensioni del padre. Erano molto giocose e allegre, e si erano subito affezionate al nuovo componente della famiglia, che col passare del tempo era anche diventato il loro compagno di giochi.
Quell'anno il periodo di Snoggheldhon fu uno dei più freddi degli ultimi inverni, per cui non fu semplice organizzarlo bene, ma Hiccup si mise d'impegno, come anche gli altri Cavalieri, nonostante Moccicoso, e Hiccup stesso, non avessero la completa attenzione sui preparativi: infatti la compagna del primo, Testa Bruta, era in procinto di partorire, e anche Astrid era di nuovo incinta.
Non fu semplice, anche perché la mattina di Snoggheldhon Bruta entrò in travaglio, così tutti i preparativi dovettero essere interrotti. Moccicoso era in panico, e Hiccup non lo mollava, lo faceva distrarre, camminando davanti alla casa, poiché, a differenza del suo capo, lui non aveva avuto il permesso di assistere al parto.
Era appena sceso il tramonto, quando finalmente Gothi lo fece entrare. Il moro corse subito dalla compagna, e Hiccup raggiunse la sua famiglia: quello era il momento del cugino, non doveva essere disturbato.
Il giovane prese in braccio il figlio, che si strinse a lui, intimorito dalle urla che aveva sentito provenire dalla casa degli zii.
"Tranquillo, è tutto finito." lo rassicurò Hiccup "Ora conosceremo un nuovo membro della nostra tribù."
Il bambino non rispose e si strinse a lui, facendo vagare i luminosi occhi azzurri nella piazza innevata, mentre Astrid si avvicinava e gli faceva una carezza.
"Spero che Bruta stia bene." sospirò la bionda "È stato un travaglio molto tormentato, da quel che si sentiva."
Il giovane sospirò e abbracciò la moglie, proprio quando Moccicoso si affacciava e faceva loro segno di entrare. Lo raggiunsero subito e lo seguirono fino alla stanza coniugale, insieme a Testa di Tufo, che era rimasto per l'intero periodo del travaglio della sorella in disparte, trasalendo ogni volta che la sentiva urlare; le voleva molto bene, e sentirla urlare così doveva averlo scombussolato parecchio.
Bruta era stesa sul letto, su un fianco, e fissava con aria stanca due bambini, un maschio e una femmina, entrambi con una massa di capelli castani sulle testoline, che riposavano vicino a lei.
"Due gemelli..." balbettò Moccicoso "Non ci posso credere... ho avuto due gemelli..."
Hiccup gli posò una mano sulla spalla, sorridendo, mentre il piccolo in braccio a lui fissava la femmina neonata, incantato.
"Credo che tua figlia si sia già trovata un pretendente." disse, indicando il bambino.
"Ehi! Aspetta qualche anno, nanetto!" esclamò il moro, dandogli un buffetto "Poi, se lei vuole, allora si può combinare qualcosa!"
Il piccolo arrossì, nascondendo il volto sul petto di Hiccup, che sorrise.
Non era poi troppo diverso da lui: Stoick gli aveva confessato che aveva avuto la stessa reazione quando aveva visto Astrid, da neonati.
Ma almeno una cosa differente c'era: lui non avrebbe mai obbligato suo figlio a seguire le tradizioni, gli avrebbe dato la libertà di scegliere.

Fine