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Autore: Miriel_fairy    08/11/2008    1 recensioni
La vita in casa Cullen procede normalmente nonostante i disastri di una Bella neo-vampira. Ma un giorno qualcosa costringe i neo sposini a intraprendere un viaggio che sarà più difficile del previsto. NESSUNO SPOILER DI BREAKING DAWN
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È un pensiero di Alice la prima cosa che sento quando decido di riaprire la mia mente alla realtà

È un pensiero di Alice la prima cosa che sento quando decido di riaprire la mia mente alla realtà.

Sta urlando contro di me, sta imprecando, mi sta maledicendo.

Cosa vuoi, Alice? Tu non hai problemi, tu non ti ritrovi a convivere con un tale peso sulle spalle, tu non puoi capire, chiudi quel becco.

Sento bussare sulla porta della stanza dentro la quale mi sono chiuso a chiave. Non rispondo.

- Edward, ti prego, so che sei lì.

È Alice, continuo a non rispondere.

- Edward, Bella è sul vostro letto. È immobile da più di tre ore, non dà alcun segno di vita, guarda il tetto con occhi vuoti.

Silenzio da parte mia.

- è tua moglie! Fa qualcosa, Edward.

La sua ira risveglia la mia.

- Alice, ti do tre secondi per andartene da lì. Uno… Due…

Non riesco a pronunciare il tre. Qualcosa mi tappa la bocca.

Guardo cosa sia: ha le sembianze di una mano ma è più evanescente ed è… calda.

Sento un respiro sul collo e poi qualcosa che pulsa all’altezza della schiena.

Poi sento un profumo, non un profumo qualsiasi, quel profumo. Erano anni che non lo sentivo più. La mia bocca inizia a secernere veleno, il mio corpo freme, i miei muscoli vogliono partire all’attacco, la mia ragione vuole sottomettersi all’istinto.

Cerco di rimanere lucido.

- Sono io la responsabile, non devi prendertela con nessun altro oltre me.

Stacca la sua mano dalle mie labbra.

- Bella… - sussurro.

Mi volto, appoggio la mia testa sul suo petto e rimango ad ascoltare il battito regolare del suo cuore.

Tutumtutumtutum

Questa dolce ninnananna mi farebbe addormentare, se potessi dormire.

Dormire… Questa è una delle rare volte in cui pagherei per farlo. Addormentarsi lasciando tutte le preoccupazioni alla realtà, risvegliarsi, vedere un nuovo sole, dare il benvenuto ad un nuovo giorno, che porta con sé nuove speranze.

- Smettila di colpevolizzarti, Edward, non dare colpe a nessuno, è la vita. Non cercare il responsabile per tutto, vivi e basta, segui i tuoi istinti, se ritieni opportuno, poi subiscine le conseguenze, ma non ti colpevolizzare. Cerca di rendere le conseguenze meno dolorose possibili, se non riesci, pazienza, vai avanti, non rimpiangere ciò che hai fatto.

La sua voce è diversa, la sua voce è umana.

- Io sono qui, vicino a te, e ci sarò sempre. Il mostro non può mandarmi via dal mio corpo.

Tutumtutum

Ipnotizzato ad ascoltare quel suono, a udire quelle parole, non mi accorgo subito che la sua mano mi sta accarezzando i capelli.

- Torna da me, Edward, abbracciami. La mia eternità è nulla senza te.

Non rispondo, mi perdo in quel caldo, evanescente abbraccio, mi lascio cullare da quel suono.

Non so quanto tempo sono rimasto così, un’ora, cinque minuti, o forse un giorno. La voce di Alice mi riporta alla realtà.

- Edward, fa qualcosa per Bella! – la voce lascia trapelare tutta la disperazione. – Non si è ancora ripresa.

Alzo il viso verso la figura che mi sta davanti.

- Torno da Bella, torno da lei per ridarle la ragione.

- Ferma…aspetta, cosa le sta succedendo?

- Ricordi nel bosco? Ricordi quando Josephine buttò lontano l’anello? Quella volta lasciai perdere il mio corpo, mi impediva di muovermi liberamente, andai da sola a recuperarlo, ci riuscii, te lo riportai. è questo il potere speciale di Bella, la capacità di lasciar sfuggire la mia anima dal mio corpo per andare liberamente dove voglio, ma solo nei momenti di estrema necessità.

- Non andare ora…

La mia mano cerca di afferrarla per un braccio, ma non riesco.

- Non aver paura, Edward, io sono vicino a te, sono in lei, sono lei, sarò con te per l’eternità.

- Il tuo profumo, il tuo cuore…

- Ascolta attentamente, vedrai, qualcosa sentirai.

La guardo mentre oltrepassa il muro come fosse una porta aperta.

Apro la porta, non presto attenzione alcuna ad Alice, che mi guarda passare senza dire nulla, mi dirigo da Bella.

È immobile, guarda il tetto.

- Edward

- Sì, Bella, sono qui.

- Anch’io sono qui, Edward. – Si mette a sedere e mi guarda negli occhi. – Sono qui, mi sono rimpossessata del mio corpo, stavolta è per sempre.

 Mi avvicino, mi lascio abbracciare. Questo abbraccio non è caldo, non nel senso comune del termine, le sue braccia sono gelide, il suo petto pure, ma c’è un calore diverso, qualcosa che non ho mai provato nei miei cento e più anni di vita, qualcosa che non riesco a spiegare con le parole.

Non è la stessa Bella che ho conosciuto quella mattina a Forks, è una Bella diversa, ma è pur sempre la mia Bella. Per quante cose siano cambiate nel suo aspetto, per quanto fredda possa essere adesso la sua mano, per quanto rigidi possano essere i suoi muscoli, lei è Bella, punto.

Nient’altro che Bella.

Le restituisco l’abbraccio.

- Adesso vivremo tranquillamente la nostra eternità, insieme.

- Sì, Edward, adesso vivremo insieme la nostra eternità.

Qualsiasi cosa sia cambiata in lei, è rimasta sempre la mia Bella.

Qualsiasi cosa cambierà, resterà comunque la mia Bella.

Perché lei, nel bene e nel male è Bella, irrimediabilmente Bella.

  
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