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Autore: AcrossTheUniverse    08/11/2008    5 recensioni
Hermione è al suo settimo anno ad Hogwarts e per sbaglio finisce indietro nel tempo; cosa succede quando incontra i Malandrini e comincia a provare dei forti sentimenti per uno di loro? ce la farà il loro amore a resistere al tempo?
Sirius/Hermione....attenzione: Voldemort è stato sconfitto nel quinto libro e Sirius e Remus insegnano ad Hogwarts!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, I Malandrini, Il trio protagonista, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Sirius & Hermione'
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Sirius stava andando a passo spe

Sirius stava andando a passo spedito verso il suo ufficio; dato che Hermione non ricordava nulla della loro storia, tanto valeva che andasse a programmare il test per quelli del primo anno fissato per due giorni dopo. All'improvviso incrociò Harry abbracciato a Ginny, che si avviavano verso il parco per stare all'aria aperta. I due, un po' imbarazzati, si staccarono; anche se ormai tutta la scuola sapeva che stavano insieme e Sirius approvava, per loro era comunque imbarazzante farsi vedere in certi atteggiamenti. Sirius non fece caso al disagio dei due. "Ragazzi, mica avete visto Hermione? Non è venuta a lezione, forse non sta bene.." Ginny si strinse nelle spalle. "Non lo so, che io sappia fino a stamani stava bene, forse era solo stanca..sta lavorando veramente troppo, tutti quei compiti e le ronde da Caposcuola la sera la stanno sfinendo." Sirius annuì. "Va bene, allora quando sapete cosa aveva fatto informatemi, ok?" Harry annuì. "Ok, Sirius, ma vedrai che si è addormentata sui libri come faceva il terzo anno."

Hermione si era appena ritrovata nel suo dormitorio, china su un librone di Trasfigurazione; le ci volle un po' per azionare il cervello, poi capì che evidentemente si era addormentata e aveva saltato Difesa Contro le Arti Oscure. "Cavolo! Dovevo anche consegnare il tema a Sirius! Oh cavolo, devo trovarlo!" Afferrò il tema e schizzò fuori dalla stanza, correndo nel corridoio e urtando dei minuscoli alunni del primo anno. Dietro un angolo, si scontrò direttamente con Sirius; Hermione arrossì furiosamente per lo scontro e raccolse il tema che le era cascato a terra. "Scusa, Sirius, ti stavo cercando, non so come ma mi sono addormentata sui libri, ero venuta per darti il tema!" Il professore lo prese e la guardò come se non l'avesse mai vista veramente. Era incredibile, fino a mezz'ora prima Hermione aveva vissuto per un po' nel 1977 ed era stata fidanzata con Sirius, e ora era davanti a lui e non ricordava nulla! Un po' imbarazzata, Hermione si schiarì la voce; Sirius sembrò riscuotersi. "Grazie, Hermione, non c'era bisogno che ti precipitassi a portarmelo! Sei la mia migliore allieva, se una volta manchi a lezione non è certo un dramma!" Hermione sistemò i capelli dietro l'orecchio, sorridendo e guardando in basso. "Va bene, Sirius, e scusa ancora..ci vediamo." Sirius la guardò allontanarsi, e ripensò alla prima volta che l'aveva rivista e aveva capito che amava una ragazza che aveva viaggiato nel tempo.

Sirius era nella Stamberga Strillante, dove aveva appena trascinato Ron con quello che era considerato da tutti Crosta, ma che in realtà era Peter Minus. Era sconvolto; fuori, nel prato, aveva appena visto Hermione, più piccola di quando l'aveva lasciata. Questo voleva dire o che la sua Hermione aveva avuto una figlia molto simile a lei, o che la ragazza aveva dovuto abbandonarlo proprio perchè aveva viaggiato nel tempo. Sentì dei passi, concitati; poi Harry entrò seguito da Hermione che si teneva stretta a lui. Sirius le lesse la paura negli occhi, mentre faceva scudo a Harry col suo corpo; dopo poco arrivò Lupin e i due cominciarono a raccontare tutta la storia. Mano a mano che si spiegavano, Sirius vedeva chiaramente che i ragazzi cominciavano a vacillare nelle loro posizioni; in particolare, Hermione non sembrava più tesa come prima. "Signor Black..Sirius? Mi scusi se glielo chiedo, ma come ha fatto ad evadere da Azkaban, se non ha usato la Magia Nera?" Hermione gli si era rivolta timidamente; Sirius sussultò, sentirsi chiamare signore da lei era una cosa stranissima. La risposta alla domanda della ragazza era che era stato proprio il ricordo dei momenti passati con lei, la consapevolezza che fuori da quella prigione avrebbe potuto continuare a cercarla, che l'avevano fatto restare abbastanza lucido e gli avevano consentito di trasformarsi in un cane; tuttavia le disse solo parte della verità, ovvero che a farlo restare sano di mente era stato il pensiero di essere innocente. Dopo alcune ore, Sirius si trovava disperato nell'ufficio di Vitious in attesa del bacio dei Dissennatori; tutti i pochi bei ricordi che gli erano rimasti non bastavano per confortarlo in quel momento terribile. Poi vide la sagoma di un ippogrifo cavalcato da due ragazzi; l'animale si avvicinò, e Hermione lo liberò con un incantesimo; subito dopo, i tre planavano verso la libertà. Atterrarono in un cortile; Sirius aiutò Hermione a scendere, e rabbrividì a quel contatto. "Hermione, sei davvero la strega più brillante della tua età. Remus ha ragione, non si trovano tanto facilmente studentesse così!"

Hermione e Ginny stavano entrando in Sala Grande per la cena, seguite da Ron e Harry che discutevano freneticamente di Quidditch. Le ragazze presero posto al tavolo dei Grifondoro e cominciarono a servirsi delle ottime pietanze disposte sul tavolo; poi Hermione lanciò uno sguardo verso i professori e vide che Sirius li stava guardando. Lo salutò con la mano e il professore ricambiò, ma Hermione restò perplessa, perchè gli era sembrato di scorgere un'ombra d'imbarazzo nello sguardo di Sirius, cosa assolutamente inusuale. Scrollò le spalle e tornò a mangiare. Sirius nel frattempo si stava dando dell'idiota per essersi fatto beccare a guardarla. Non era sicuro che Hermione avesse capito, ma certo non era una situazione piacevole; doveva stare attento a restare distaccato. Si mise a ripensare all'estate trascorsa in Grimmauld Place, a tutti i pasti che avevano consumato insieme intorno all'enorme tavolo in cucina.

Dall'altra parte della tavola, Tonks stava divertendo le ragazze trasformando il proprio naso. Sirius gettò un'occhiata rapida a Hermione, che rideva con una mano davanti alla bocca; la stessa risata che ricordava. Tonks stava raccontando di un ragazzo con cui era stata insieme ai tempi di Hogwarts; ridacchiava e faceva ridere a sua volta Ginny e Hermione. Dopo poco si alzarono tutti, perchè le cena era finita; Sirius si avvicinò al gruppo delle donne. "Allora, di cosa si parla, di uomini? Vi state raccontando le vostre esperienze amorose?" Hermione rise. "Sì, Tonks ci stava raccontando del suo ragazzo al quarto anno a Hogwarts!" Ginny ammiccò all'amica. "Piuttosto, Mione, perchè non ci racconti del tuo ragazzo a Hogwarts? Sono sicura che sia Sirius che Tonks gradirebbero il racconto!" Hermione alzò gli occhi al cielo, mentre Sirius improvvisamente si fece attento. Cos'era questa storia del ragazzo?! "Sai, Sirius, Hermione è andata al Ballo del Ceppo con Viktor Krum! Vedessi come stavano bene insieme, il fan club di Krum aveva veramente intenzione di ucciderla!" Hermione salì in camera sua e tornò con un ritaglio di giornale, che mostrò a Sirius e Tonks; nell'articolo si parlava del Ballo del Ceppo e c'era una foto dei campioni con i partner per il Ballo. Hermione sorrideva nervosa accanto a Krum che elegantemente le stava facendo il baciamano. Sirius non poté fare a meno di provare una fitta di gelosia; sapeva che era sbagliato, ma non poteva impedirlo. Restò in disparte, mentre Hermione ancora imbarazzata raccontava a Tonks i dettagli del Ballo.

Sirius si riscosse sentendo la voce del professor Silente che prendeva la parola; anche i ragazzi smisero di parlare e prestarono attenzione a quello che il Preside aveva da dire. "Cari ragazzi, vorrei dire a tutti voi che quest'anno abbiamo deciso di apportare alcune novità alla nostra routine scolastica. Prima di tutto, abbiamo in programmazione un ballo di Natale, perchè riteniamo che ora che la minaccia di Voldemort non grava più su di noi sia più che lecito festeggiare degnamente le feste. Inoltre, abbiamo anche deciso di organizzare una cerimonia di consegna dei MAGO e dei GUFO, che si terrà alla fine dell'anno, a cui sono invitati a partecipare anche le famiglie dei diplomati." Ron commentò subito. "Sempre di arrivarci, al diploma, se continua così io muoio prima!" Hermione sbuffò. "Per l'amor del cielo, Ron, siamo sopravvissuti a Voldemort, cosa vuoi che sia un diploma? Personalmente trovo che sia importantissimo prepararsi seriamente, e non mi sembra che ci stiano caricando di compiti!" Ron replicò. "Come non ci stanno caricando?! Ma se stai facendo come al terzo anno, che ti addormentavi sui libri! Tanto non ti possono dare più del massimo, tanto vale rilassarsi di più!" Sirius si avvicinò al loro tavolo. "Che fate, discutete? E' una novità, direi!" disse ridendo. Ron era decisamente sconsolato. "Sto cominciando a pensare che potrei rimpiangere la guerra contro Voldemort in confronto all'esame!"

Erano al Ministero della Magia, alla fine del quinto anno del trio; stavano combattendo, Esercito di Silente e Ordine della Fenice contro Mangiamorte. I ragazzi erano riusciti, durante l'anno scolastico, ad individuare ed eliminare tutti gli Horcrux di Voldemort, ma restava ancora molto da fare. Con un inganno, i ragazzi erano stati attirati lì, convinti di dover salvare Sirius; in realtà questo era al sicuro a Grimmauld Place ma si era precipitato insieme ai membri dell'Ordine una volta saputo del pericolo in cui si erano cacciati. Per i Mangiamorte dunque la situazione si era fatta più dura del previsto, dal momento che anche gli studenti erano molto bravi nel combattimento e dimostravano delle doti superiori alla norma. Hermione, il viso insanguinato per una maledizione che l'aveva sfiorata, cercava nella folla i suoi amici; all'improvviso si sentì afferrare da Sirius. "Sirius, che fai?" L'uomo la stava conducendo al sicuro, ma lei non voleva assolutamente andarsene come una codarda; era sempre stata la migliore della classe, ma a cosa sarebbe servito tutto quello studio se poi alla prima occasione di dimostrare le sue abilità fosse scappata? "Hermione, mettiti al sicuro e dici agli altri di fare lo stesso! Questo non è un posto adatto a voi, dovete lasciarci fare!" Hermione si divincolò dalla sua presa, arrabbiata. "Credi che io sia una bambina? Ti sbagli, voglio combattere, aiutarvi, perchè questo è un problema che riguarda tutti, non solo voi! So benissimo a quali rischi vado incontro e li accetto, dunque lasciami andare! Una volta mi dicesti che ero la strega più brillante della mia età; perchè adesso non dovrei esserlo più?" Sirius la lasciò andare e la vide raggiungere Ginny e Luna che duellavano contro Yaxley; per aiutarle, spedì contro il Mangiamorte uno schiantesimo che lo colpì in pieno. Dopo un bel po' di lotta, arrivò Voldemort, chiamato dai Mangiamorte per finire i combattenti rimasti; Piton stava morendo, mentre consegnava a Harry una fiala con dei ricordi; la McGranitt invece era già morta, per la disperazione di Hermione che era molto attaccata alla sua professoressa. Arrivò il Signore Oscuro; Sirius non ricordava nemmeno bene tutto quello che accadde dopo, di come Silente avesse spiegato a Harry che doveva duellare da solo contro il suo acerrimo nemico; si ricordava bene però che la bacchetta di Voldemort si era rifiutata di attaccare la sua gemella e aveva scagliato la maledizione mortale al suo padrone, uccidendolo. Sirius vide Hermione, con le lacrime che le rigavano il volto, abbracciare i suoi amici, festeggiare con Lupin e Tonks, e perso ogni contegno, abbracciare anche Silente. Dopo la ragazza andò da Sirius, guardandolo con fierezza e gioia; non disse nulla, si limitò ad abbracciarlo mentre lui ricambiava la stretta e assaporava il profumo dei suoi capelli.

Hermione andò a letto presto quella sera; si sentiva incredibilmente stanca e il giorno dopo non voleva rischiare di saltare di nuovo le lezioni, anche perchè non era del tutto sicura che gli altri professori l'avrebbero capita come aveva fatto Sirius. In effetti, pensò la ragazza, con lei Sirius era sempre stato particolarmente gentile. Insomma, lo era con tutti, specialmente con loro ragazzi, ma le sembrava che in qualche modo per lei fosse sempre più disponibile. Forse aveva paura di ferirla perchè conosceva la sua natura timida, forse semplicemente si comportava così per riconoscenza per averlo salvato quella notte insieme a Harry, fatto sta che era sempre pronto a darle una mano, a confortarla, non perdeva mai la pazienza, era sempre disponibile a scherzare con lei; in qualche modo si comportava da vero gentiluomo, ma perchè? Hermione rimosse quegli interrogativi e si addormentò subito.

Ciao a tutti!! Chiedo scusa per i tempi di aggiornamento più lunghi del solito, ma avevo quasi finito di scrivere il capitolo quando mi sono accorta che non mi soddisfaceva e ho dovuto riscriverlo! Spero che vi sia piaciuto, nei prossimi capitoli vedremo come si evolverà il rapporto tra i nostri due protagonisti, mi emoziona veramente troppo scrivere su di loro. Volevo anche dire che ho scritto un'altra song-fic su questa coppia, "Eternity", che trovate sul mio profilo. Ringrazio come sempre chi legge, chi commenta e chi mette la storia tra i preferiti; ripeto, i commenti sia positivi sia negativi mi fanno piacere!

Metto ora un disegno di Sirius e Hermione....ci sentiamo al prossimo aggiornamento che spero possa avvenire tra poco! Un bacio a tutti, Irene.

 

 

 

 

   
 
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